No, niente...avevo scritto alcune cose ma mi sono resa conto che non erano giuste, non sapevano dire, erano solo parole.
Sai? A volte non so + che farmene delle mie parole.
Mi viene da piangere a pensarci, alle mie parole intendo
Quando non mi capisco è così...gli occhi parlano per me.
Uff...è questo il destino di esser nati complicati?
Me lo spieghi tu, per favore?
Conto molto sulla tua capacità di analisi, e cmq mi manchi, questo è pacifico.
Uff...ma che caspita di parole sono queste?
Lascio perdere, chi mi capisce è bravo...non riesco a tirare fuori un bel niente da cervello e cuore ora, son tutti accartocciati, non sono in vena di darmi una mano, i due barbini
Il primo va per i fatti suoi, fai conto che sta su quel viale...e prende a calci qualche cosa, che so...una roba qualunque buttata lì per terra, carta straccia, lattina, castagne varie cadute dagli ippocastani, uno scodellino di gelato stropicciato dalle mani di un bimbo...robine così, ecco.
Il secondo, invece, ha deciso di andare a trovare gli occhi, come dicevo sopra, e bon...s'è seduto bel comodo e niente, non ne vuole sapere di sloggiare, non lo capisce mica che loro sono stanchi, lui li disturba e loro non sanno + come fare per fargli capire che è ora di tornare a casa sua, dov'è il suo posto, ri-ecco.
Tutto qui, vedi? Hanno deciso di farmi la guerra, tu credi che la spunterò alla fine?
Con loro intendo...riuscirò a dire parole decenti, e a far quadrare i pensieri?
Basta ora...ho scritto un poemetto