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Due parole

Ultimo Aggiornamento: 09/07/2018 13:46
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11/10/2009 18:31
 
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No, non è di quelle "pure".
Lo è come sensazioni ma non come poesia in sé...perciò l'ho messa.
Potrei mai contraddirmi? [SM=g1395637] [SM=x1402859]

Ma ci sono vecchi miti da sfatare, la rima cuore-amore ad esempio.
Non l'avevo mai usata e non l'ho più fatto, infatti, da quella volta...ovviamente.
Però penso che debbano esserci eccezioni a consueta conferma della regola, tutto dipende dal contesto, ecco...e in questo contesto mi andava di lasciarla 'sta rima benedetta [SM=x1395599]

Così...mi andava di spiegarlo, anche se in effetti non ho spiegato granché, me ne rendo conto

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Oggi era l'anniversario di mio padre.

Era un giovedì, ore 19,40.

Sai...quando è successo...ho voluto scrivermi tutto su alcuni post it.
Erano i primi foglietti liberi che avevo trovato in casa, l'ho fatto qualche giorno dopo, avevo paura di dimenticare i particolari.
Con mia madre era accaduto in parte, ricordavo e ricordo tutto il dolore e lo sgomento, l'espressione di mio padre poi...indimenticabile.
Però, nel tempo, pur pensandoci ogni giorno, qualche particolare si è sbiadito...così non riesco più a ricordare alcune parole di quella mattina prima che lei partisse.

Non volevo che potesse succedermi di nuovo, e ho scritto sui post-it.
Tre giorni, piccole note appuntate, le sue piccole frasi...mi dicevo che, se le avessi messe nero su bianco, avrei potuto leggerle il giorno in cui la mia memoria non fosse bastata.
Detesto quando i ricordi sbiadiscono, almeno fosse vero che ciò aiuta, invece non aiuta affatto, e in più ti resta il rammarico di non riuscire a visualizzare bene i fatti, le espressioni, tutto quanto.

Il tempo aiuta, è vero, ma non perché fa svanire le immagini nella nostra mente, semplicemente ci si abitua, terribile da dire ma è così probabilmente.
Una cara amica mi ha detto che la mente umana, purtroppo o per fortuna, si abitua a tutto...io non ne sono così sicura...ad ogni modo in certi casi ciò deve accadere se non si vuole impazzire.

Sai una cosa, però? Quei foglietti gialli...io so bene dove li ho messi, e una volta...un paio di anni fa...li ho ripresi in mano per rileggerli. Ma ho scoperto di ricordarmi ogni cosa, ogni minimo dettaglio.
Sono passati 9 anni, e 23 da un altro giorno orribile, eppure la mancanza la sento sempre, non passa giornata in cui io non ci pensi.
E' così quando si ama, non ci si riesce e basta.

Impossibile e inevitabile, sarà per questo che mal sopporto le mancanze, sarà per questo.
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13/10/2009 00:34
 
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Ne sono molto gelosa, ma...
Jonathan (’86-’87)


Essere in un istante
raccolti
nei più intimi pensieri.
Come ieri
anche oggi si perde un
soffio importante
delle cose che valgono
e che non si vorrebbe lasciar andare.
Filtrano cristallini
quasi odierni ricordi
l’anima incessante di compiere
sogni impossibili.
Pregare un’altra anima di tornare
non serve.
Tenere chiusa nel cuore un’immagine
uno sguardo…una parola,
un incoraggiamento a sorridere
che incoraggia a più sereni
voleri di vita…
ciò che deve sempre vivere.
E la preghiera più bella.



Ecco...mi andava di metterla qui, nessuno l'ha mai letta, nessuno tranne la mia famiglia, intendo.
Non ricordo se è stata la prima o la seconda, e il titolo ha una motivazione ben precisa, legato a qualcuno di estremamente piccolo e fragile per la cui perdita mia madre quasi impazzì dal dolore.

No, non è una poesia speciale quanto a stile, o forma...o chissà che altro, anzi...ed ero ancora così "piccola" poi, dentro e fuori.
E' solo speciale per me, per ciò che rappresenta e per la persona a cui è dedicata.
Quindi non me ne frega niente delle ripetizioni o dello stile, questa resta così, punto. Nella sua semplicità estrema.
L'amore non ha bisogno di tanti accorgimenti di forma, non in questo caso almeno, e senz'altro non per me.
Perché è per lei, e da oggi un po' anche per mio padre, non per chi la lègge.



P.S. Ho aperto un blog tempo fa, uno di cui nessuno sa, neppure tu (ma quante cose non si sanno? [SM=x1395599] ) invece scrivo qui, forse devo ricredermi sul mio essere troppo normale [SM=x1395599]


[Modificato da Kantarella 13/10/2009 00:38]
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13/10/2009 22:56
 
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Non ho voglia. Non ho voglia. Non ho voglia. [SM=x1395599] [SM=x1402852] [SM=x1413119]
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16/10/2009 01:53
 
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Non supero quella sensazione.
L'ho provata 3-4 sere, o giorni, fa. Neppure mi ricordo bene.

Ma lei...lei la ricordo bene, mi ha dato i brividi.
E non erano di piacere [SM=x1395599]

Erano di...no, meglio che non lo dica, né scriva...non sarebbe giusto, neanche per me.

Non ho voglia. Non ho voglia. Non ho voglia [SM=x1395599]
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16/10/2009 02:04
 
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Oggi ho lavorato tanto giardinando, era fresca l'aria, e ho avuto una bella sorpresa verde qualche giorno fa, non ci avrei creduto.
Ma...come si suol dire...tentar non nuoce, non sempre almeno [SM=x1395589]

Questo fatto, minuscolo davvero, mi ha però dato una sana energia di fare.
Oggi il cielo era più di un cielo, invece io...forse...ero soltanto io.

Sì, l'ottimismo avanzava ad ogni taglio di forbici, ogni volta delle decine di volte che mi sono chinata per raccogliere rami spezzati, ogni tanto mi sedevo per terra, mi rialzavo, mi inginocchiavo in continuazione, mai ferma un attimo [SM=x1395594]

Così limpida l'aria, e così limpida io...credo di non essere più stata da tanto tempo.
Limpida per ciò che respiravo, non tanto per quel che pensavo, o sognavo, o tenevo dentro.

Respiravo un po' di vita...mi sono tanto stancata, ma mi sono anche tanto goduta [SM=x1402805]
[Modificato da Kantarella 16/10/2009 02:06]
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19/10/2009 00:57
 
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Forse quando metto, nel mio modo solito, una poesia...dovrei anche inserire, sotto al titolo, una dedica nel caso fosse dedicata a qualcuno, ad esempio al figlio, al marito, a un amico, a un'amica...lasciando fuori da questo quelle a tema "generico" [SM=x1395589]

Dovrei? Al fine di non creare equivoci di sorta, dovrei?

Le solite intrusioni: lo dicevo che mi piaceva come titolo, e infatti l'ho messo a una poesia che non ha a che fare col periodo in cui mi è venuto in mente...e che era sprovvista, come molte altre, di titolo appunto.
Ho pensato che ci stesse bene, un lampo improvviso che ben si addiceva a tutti quei "tra" e "fra" scritti, nonché al contenuto stesso della poesia.

E' rivolto alla vita, al passato che ritorna, remoto però...molto remoto, che appartiene soltanto a me, nessuno c'entra [SM=x1395599]

Mi preoccupa sempre un pochino il possibile fraintendimento, perciò questo post di sottolineature magari inutili eh...ma a volte è meglio esagerare in chiarezza che non il contrario.
Lo so, sono ben consapevole di "cose" tue che non ti fanno star bene, questo mio è un ovetto fuori dal cestino, però mi fa piacere spendere questi minuti per qualcosa che tenevo a spiegare, per qualunque motivo sia, esistente o inesistente non importa, è tutto [SM=x1395581]

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25/10/2009 17:55
 
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Era questo...ciò che mi ero tenuta e poi perché...ma sono a corto di previsioni, ora.

Se poi mi fermo un attimo, dentro quei leggeri e morbidi silenzi...di quando il cuore è in pace e pronto ad assorbire le emozioni, allora è solo neve quella che scende in quest’assurda tempesta.
E mi stordisce, mi allontana dall'evento più sgradevole che vivo, quasi alienante la dimenticanza, che poi è comunque sotterranea, pronta a risalire nell'attimo seguente.

Una voce amica quel giorno, energica ma gentilmente comprensiva e sorridente, anzi...oserei dire calorosa, diceva continuamente che tutto andava e sarebbe andato bene.
Era una donna, io la guardavo cercando nei suoi occhi quella certezza di cui parlava, pesavo ogni parola perché mi rassicurasse, ma nel contempo spiavo sottilmente dentro il suo sguardo per scorgere anche l'ombra più minuscola, per essere sicura che quell'ombra non ci fosse.
Io so che c’era invece...pur non vedendola.
E sono scivolata dalla sedia, sotto la coltre bianca che si prendeva ormai tutta la stanza, giù sul pavimento, sotto la scrivania.
Io ero lì seduta ad ascoltare, col pensiero ininterrotto: "andrà tutto bene" inciso nel cervello.
Però intanto si nascondeva il cuore sotto quel tavolo sicuramente antico, di grande valore.
La neve candida faceva una carezza al mio sgomento, zucchero gelido accoglieva dolcemente il mio pensiero.
E io lì sotto...ho sentito che valore non avevo.
E non l'avrei più avuto se l’orribile ombra si fosse ingigantita portandosi via anche la mia vita, che allora sarebbe costata molto meno persino del tavolo che mi sovrastava.
Ma mi sarebbe costato così tanto vivere.

Poi ho cercato quell'anima distante, volevo averla vicina, anima amica nel mio profondo.
In un periodo di forte smarrimento di cui è impossibile sapere la durata.
Sono gli eventi, solo il destino, e cos’ha in mente ancora non lo so e a dirla tutta...non sono così certa di voler conoscere cosa mi aspetta.

C’è quella coltre, gelida e soffice, che mi stordisce un po’...per ora basta.
E poi quell’anima, a cui non serve io racconti nulla, è forse l’unica che voglio tener fuori dagli sconvolgimenti e dai problemi.
Anche se l’amicizia è la confidenza e la condivisione...in questo caso no, non ho bisogno di condividere il dolore. E’ più importante, ora, solo la gioia che mi dà saperla accanto.

[Modificato da Kantarella 25/10/2009 17:55]
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25/10/2009 21:51
 
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Io...io non dovrei ascoltare certe canzoni.
Perché poi mi viene voglia di scappare e non tornare più.

E non dovrei scrivere, né lèggere, né rispondere.
Perché poi mi viene voglia di piangere e di urlare.

Non dovrei essere da nessuna parte se non dentro di me.
Invece sono fuori, anche se a volte ho il dubbio
di essere più dentro di quanto io non creda.

Ed ogni tanto penso...che questo Carnevale sa mascherarsi troppo bene
da festa di Ognissanti, e io non so a chi...o a cosa credere.

E' la maschera del giorno dopo che mi preoccupa, in tutti i sensi.
Sempre sia una maschera, magari invece è vero e stavo solo sognando.
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27/10/2009 01:07
 
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Che quiete...che pace [SM=x1395583]

Voglio ringraziare sealing...per questo posticino di cui approfitto impunemente [SM=x1395597]
ma.....è posticino accattivante [SM=x1402828] e che ci posso fare io? [SM=x1402847]

Grazie [SM=x1395584] [SM=x1395596]
[Modificato da Kantarella 27/10/2009 01:09]
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Senza titolo, perché non sono nobile ma plebea...eheheh

La nobiltà d'animo, sta scomparendo?
E' già scomparsa?

Bè...qualcuno ce l'ha ancora.

E io sono fortunata in questo,
perché conosco alcune persone amiche che ne sono dotate.

E sembra talmente naturale in loro!
Ad esempio tu...me ne dai continuamente prova.
E smettila di fare segno di no con la testolina [SM=g1395630]

Io non so se ce l'ho, però leale lo sono di sicuro.
Possono essere considerate sinonimi queste due parole?
Forse in un certo senso [SM=x1395589]
Comunque sono fiera di essere plebea, sì [SM=x1395581]
[Modificato da Kantarella 27/10/2009 01:33]
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28/10/2009 00:44
 
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Ho caricato le foto che avevo fatto a quella piantina del sogno alato.

Gliene avevo fatte molte poco tempo fa, ma la mia pigrizia aveva avuto, come al solito, la meglio e le avevo lasciate lì, chiuse tra le dolci grinfie della digi [SM=x1402831]

E che lo scrivo a fare? Così...può darsi che non t'importi come può darsi pure il contrario, le metterò da qualche parte, difficile sapere dove però, te lo dico [SM=x1383775]

Quante farfalle! Il bombo è venuto benino, le sue alucce trasparenti sembrano fatte di caramello biondo, mi piace tantissimo guardarle, con quelle sottilissime venature, belle belle [SM=x1395583]

La parola del giorno era "esperienza"...a cui è susseguita "amicizia"...dici che hanno un peso queste due parole insieme?
Forse sì, voglio dire...non tanto l'esperienza in sé che ognuno può avere per i fatti suoi e che magari, o sicuramente sì, va ad incidere nel rapporto con l'altro...quanto proprio l'esperienza che due persone si creano insieme, nella storia della loro stessa amicizia.
Le incomprensioni e i chiarimenti, i bisticci, le condivisioni, gli stati d'animo, le chiacchiere e i duri silenzi, i fatti e le parole, le tenerezze o i rimproveri, le idee, le risate e i bronci...tutto quanto insomma [SM=x1395589]

Due amici si creano, nell'arco del tempo, un'esperienza comune, da condividere nei loro ricordi, questo intendo.
Non solo nei ricordi, ovviamente, anche nel presente che vivono, in qualunque modo sia, perché tutte queste cose elencate (un po' alla rinfusa, lo ammetto, ma non sono molto in forma quanto a chiarezza, ultimamente) tutto questo arricchisce, pur se ci sono stati momenti di dolore, fa sentire più vicini perché si è creato qualcosa insieme.

Sì, a volte succede che fa sentire più lontani [SM=x1413119] dipende dal "come e quando", dal "dove" invece non credo [SM=x1395599]
Dipende anche dal perché...dal "chi"...ma mica è detto, se c'è l'affetto...pure il lontano poi torna più vicino.

E tu hai ragione, quando dici che l'importante è ritrovarsi, in effetti due veri amici sono così: sanno che anche se uno sta lontano, per i fatti suoi, è perché l'amicizia dell'altro glielo consente, sono liberi in questo senso, sanno di ritrovarsi perché sanno di non perdersi.
E' un concetto molto bello che condivido, solo che...solo che è più bello in teoria che in pratica [SM=x1413119]

Anzi nemmeno, non è questo: posso dire allora così: basta che non diventi una scusa di comodo per un facile egoismo.
No, non parlo di te o di me...dico in generale, io devo sempre mettere le mani avanti, non è così che mi hai detto? [SM=x1395581]
L'ho trasformata in metafora la tua frase, e me l'appiccico da sola, quel tanto che serve per darti ragione un'altra volta [SM=x1395599]
Non mi dispiace farlo, non sono troppo contenta quando hai torto, sarà perché voglio imparare e tu mi sai insegnare così bene, senza farmelo pesare? [SM=x1402835] [SM=g1395630]

[Modificato da Kantarella 28/10/2009 00:48]
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16 Settembre...soltanto un prestito


Trovato.
Un passo indietro
e torno al passato.
Mi tocco il cuore
è ancora al suo posto
nelle parole che non
ho scritto.

Discorso fatto
io ti rispetto,
tutto è per tutti
senza confine
mentre discosti
quelle rovine
da un libro che dici
di avere copiato,
come due amici
che non hanno mai dato.

Si vede meno
quello che sogno
della mia notte
tra oscuro e sereno,
frattura il bisogno
di ciò che ho in mente,
problema risolto
terrò sempre aperto
anche per niente.

Lo sanno di certo
le mie pupille
e i miei desideri,
perché proprio oggi
invece di ieri
fra gli altri mille
giorni che avevo,
mentre tu appoggi
le buone abitudini
di luce nel vento
che danno sollievo
alle inquietudini
di qualche frammento
sparso nel tempo.

Persona sconosciuta
intrusa irrequieta,
stella caduta
su sabbia inerte
di spiaggia assolata,
diversa e incompleta
nelle scoperte
di vita accettata
per essere amata.

Perduta un istante
come un silenzio
sfuggito ad un battito
d'ali innevate,
nel circostante
piccolo spazio
di un nuovo abito
su pelli asciugate
dai vecchi ricordi.

Eventi ed esordi
riprendono i passi
camminando nell'aria
di un ascolto e un aiuto.
Sentiero di sassi
che ancora non varia
la destinazione
di un incontro già avuto.

E poi quella gioia
di ritrovarti...
non tornare a dormire
che voglio parlarti.




P.S.Una sera ero qui, e non so per quale motivo mi è venuto in mente di prendere in prestito le frasi di qualcuno, aggiungendovi qualcosa di solo mio.
Una filastrocca? Non so...ma mi piaceva farlo con questa persona in passato...e mi piace anche ora.
Non è spirito emulativo, non è uno specchio (pur se in alcuni punti c'è una sorta di contrapposizione, di viceversa) non c'è rischio di identificazione [SM=x1395599] solo così...le ho viste e, pur essendo per altri, a parte forse una per la quale ho un dubbio, mi è venuta voglia di farne pensieri, nulla di che.


Vediamolo come una bella scatola di cioccolatini, anche se i cioccolatini sono molto meglio dei miei pensieri, senz'altro più buoni e dolci, almeno ogni tanto [SM=g1395630]

[Modificato da Kantarella 29/10/2009 22:43]
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Dagli occhi.......26. 08. '09

Ma tu hai ragione
se ancora temi di disturbare,
non ho quel desiderio di incontrarti
per cui ora tremi,
non sono pronta a questo
appuntamento.
Ma non mi senti.
Sei fragile e insistente
al tempo stesso,
adesso bussi forte alla mia porta
e vuoi spezzarmi il cuore come sempre.
E devo rassegnarmi a farti entrare,
t’invito al mio silenzio già ubriaco
di nostalgìe,
magari farai pace col dolore
che non sembra avere fretta di partire.

Prenditi allora il posto che ti spetta,
piccola sciocca,
se davvero hai tanta voglia di morire
sulla mia guancia.






[Modificato da Kantarella 29/10/2009 23:42]
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E' stata una bella sensazione.

Chissà se è stato lo stesso per te quando l'ho fatto io,
me lo sono chiesta e avrei voluto sapere ma non ho potuto [SM=x1395599]

Oggi qui si è scatenato un inferno di pioggia,
così ho pensato al sole, e a cosa vuoi pensare quando piove?

Eppure io la pioggia la amo, mi fa sentire bene e al caldo anche se è fredda.
Ho risentito quella cosa diverse volte,
anche perché non riuscivo proprio a memorizzare, sai che ci tengo a ricordare.

E mi mancava la tua voce, che è così importante quando si è lontani.
Io poi tengo molto alla voce delle persone a cui voglio bene.
Più che a vederne il viso, o l'espressione degli occhi.
Mi piace come contatto, perché mi sa comunicare.
Avrei voluto ascoltare, e parlare...e ascoltare...e parlare...e ascoltare di nuovo.

Mi è mancata per tanto tempo, e non vorrei più dimenticarla.

Grazie [SM=x1395584]






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"A porte chiuse" ... 28 Aprile '09


Sì, ho compreso.
Posso provarci almeno.

Quello che devo fare
allora
è non aprir la porta,
non fare uscire nulla.

Ma tanto non sarai
lì fuori ad aspettarmi,
posso lasciare aperto
così,
comunque sia.

Irraggiungibile,
come lo è sempre stato.
Innominabile.
Solo invadente nel silenzio
che suona ad ogni ora.
E che non va più via.




[Modificato da Kantarella 04/11/2009 23:22]
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ho mai aspettato che fosse più aperto come tu di essere più pronta ?
la mestizia si addice, come nel penultimo verso..che aspetta l'ultimo
e quel giorno che non mi riguarda, che ho solo ascoltato e ripetuto, tutta la sua storia dovrebbe chiamarsi, come fanno gli indiani, "cielo piccolo"
ricordi? no non voglio citarmi in qualcosa che negativamente ti era piaciuto di me
no io e quello che non faccio non c'entro,nemmeno come affinità di "stessa cosa che ci viene in mente", ma perchè il suo cuore stavolta è troppo grande perchè il cielo lo contenga
[Modificato da Viversi. 06/11/2009 00:59]
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Oggi ho scritto questa

Non è bella, ne sono consapevole.
Interpretabile in diversi modi, ognuno ci trovi quel che più gli si addice, chi sono io...per dare univoche risposte ad un lettore di semplici, e a volte retoriche, frasi di passaggio?

Nessuno, ovviamente.

Il silenzio è un must dei miei ultimi approcci sillabici.
Se proprio voglio tirarmela...essendo io streghetta col sesto senso (a volte arrivo pure all'ottavo, tanto x gradire) potrei pensare che...che qualcosa di molto spiacevole mi aspetta.

Accade così di solito, scrivo di cose, eventi...senza saperne il perché, e poi si palesano, reali e terribili, e io ogni volta mi dico: "Accidenti, avrei dovuto arrivarci da sola, ormai dovrei essermici pure abituata a tutto questo" [SM=x1395599]

E pure tu Viversi...puoi leggerci quel che vuoi, d'altronde tu lo fai sempre, di farti interpretare intendo...e chi sono io, ancora, per poter pretendere che tu risponda di ciò che scrivi?

Nessuno, ovviamente. La stessa risposta di cui sopra, sempre ovviamente.
Tutto ovviamente, tutto lampante, e attenzione eh...il silenzio di questa poesia non è interpretabile, quello no...quello sono io, io e basta, non è un viceversa, lui farebbe senz'altro ciò che io non ho saputo fare...IO! Spero sia chiaro [SM=x1413119]

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6 Novembre '09


Ho chiesto al silenzio di prendere
il mio posto.
C'è lunga fila qui
di voci in attesa,
e quella mia è stanca di aspettare,
senza più fiato per farsi sentire.

Ma tu sei così calmo, imperturbabile
e fai della pazienza la tua virtù
incrollabile, assoluta.
Saprai domare tutto quel fracasso
e scanserai ogni equivoco.
Ascolterai dolci sussurri,
e le parole che sembrano d'amore
senza lasciarti coinvolgere,
non crederai che siano vere
e se lo crederai
non te ne farai accorgere.
Perché la forza tua sta nel sapere
che mai dovrai abbassare le difese
per lasciarti colpire.

Ma quanto tarda ora
quel misterioso padrone di anime
che mi potrà guarire,
tu sai dove trovarmi
ogni momento
nel solitario perdersi del giorno,
quando sarà il mio turno chiama pure,
io non mi tiro indietro.
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Ci sono certe volte in cui...mi fa davvero male il cuore.
Ho sempre pensato che fosse così per tutti.
Voglio dire...quando si ha una notizia brutta ed improvvisa, il classico "colpo al cuore"...non vi sentite, voi, un rigurgito stranissimo nel petto?
Un tuffo, sì...ma è doloroso, non è solo una specie di sbalzo, un saltello...è proprio un dolore, come se lì ci fosse un livido, di quelli viola che si formano quando si prende una forte bòtta, magari cadendo.
Come se un equilibrista fosse volato giù dalla sua corda mentre camminava a metri da terra, un salto pazzesco, vero?
Manca il respiro per quel secondo in cui sembra che il cuore si spacchi, ecco...questo rigurgito strano...lo proviamo tutti, noi esseri umani?
Oppure ognuno ha sensazioni personali pure in questo?
Il cuore in fondo è un muscolo, dovrà ben avere le stesse reazioni per tutti, no?

Lo chiedo perché, a volte, si provano cose da quando si è nati, così si è abituati a pensare che ognuno le senta allo stesso modo tuo.
Io sono astigmatica, accadde che cambiai oculista...e questi mi diede la bella notizia.
Io mi c'incaponii parecchio eh...perché non mi sembrava mica [SM=x1395599]
E lui mi disse: "E per forza non te ne accorgi, tu hai sempre visto così, con questi tuoi occhietti belli, davi per scontato che ogni persona al mondo vedesse come te, perché non hai mai provato a vederci bene" .

Ecco...così è semplice, ma per il cuore invece?
E se il mio, di cuore, non fosse a posto?
Se mi facesse di questi scherzi perché non sta proprio benissimo...e io non me ne fossi mai accorta perché così ha sempre fatto lui, come avrei potuto accorgermi di qualcosa di diverso?

Questo m'insegna che forse, riflettendo, non salterei a certe conclusioni apparentemente facili.
E che ognuno ha la propria maniera di dirci le cose, però io quel dolore lì...l'ho provato tante volte, a volte per delle sciocchezze, eh...semplici dispiaceri o discussioni che poi hanno trovato una soluzione, ma sul momento...il dispiacere si è fatto e si fa sentire in questo modo.

Non mi piace, essere così emotivamente predisposta alla sofferenza.
Ma poi esiste una tale predisposizione, in effetti?
Io non me la cerco, almeno non credo [SM=x1395599]
E se inconsciamente fosse così, invece?

Perché...perché non può arrivare prima il cervello, ogni tanto?
Battere il cuore in corsa, sul tempo...uno sgambetto...che so...una strizzatina d'occhi un po' sui generis...perché non può accadere questo, neppure quando si è belli cresciutelli e vaccinati?

Domande retoriche, la risposta non c'è.
Non c'è mai una risposta al sentimento, ci patirò sempre, non riuscirò mai a restare indifferente al mio cuore.
Ma se una volta tanto potessi comandarlo... [SM=x1395599]
è un'utopia questa, oppure sarebbe cinismo? Facciamo una via di mezzo?
Una partita? Magari a tressette eh...mi piace cucire solo lì [SM=x1383775]
Ora mi cucio le labbra, però...anzi...le dita [SM=g1395631]
[Modificato da Kantarella 07/11/2009 23:29]
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