Non lo so perché mi sento a mio agio scrivendo qui, ci respiro una particolare atmosfera.
Sarà la grafica? Sarà per come è iniziata?
Ma no, ricordo bene che, fin da sùbito, mi ero sentita così...di essere in una sorta di isolotto fertile, circondato da un mare limpidissimo e profondo, e pensieri tanto mossi quanto il vento...tanto sciolti quanto il tempo, tanto miei e di nessuno.
"Rispondi al messaggio"...lo vedo scritto qui sopra, due parole.
Quante parole ho letto ed ascoltato negli ultimi2-3 mesi?
Forse saprei scegliere quali sono state le più belle, per le più brutte invece avrei qualche dubbio.
Tendo sempre a pensare che il silenzio sia peggiore in assoluto.
Non c'è alcun riferimento, eh...davvero non volevo andare a parare su questo argomento.
Scrivo di getto, come sempre...quanto ti urta questo avverbio?
Mi sento stropicciata e stanca.
Stropicciata dentro, ovviamente.
Lo prenderei a cuscinate il cielo.
Chissà se riderebbe.
E come glielo si fa il solletico?
Ci pensano le stelle al riguardo?
La porta del cielo dove sta...da quale parte si entra?
Quando piove...significa che sta lavando il pavimento, o che si fa la doccia?
E quando c'è il sole splendente come oggi...che significa...
forse che ha acceso il riscaldamento?
Dove caspita si bussa?
Le nuvole sono zerbini su cui strofinare le scarpe per non contaminarlo?
Certo è una casa ben illuminata, eh
Ma quanto spenderà il cielo in energia?
E poi non dorme mai, non si stancherà pure lui?
Si sentirà mai stropicciato e inutile?
Avrà freddo ogni tanto?
Chi si preoccupa di coprire il cielo?
E di ascoltarlo, capirlo...è sempre troppo grande per essere accolto altrove,
non potrà andare a trovare nessuno, nessuno avrà mai una casa talmente grande da poterlo ospitare
Il cielo allora non potrà sedersi mai, presumo
Oggi sento che mi sta osservando, ha occhi ovunque e zone di penombra in cui nascondersi quando mi vòlto per vedere se mi sta seguendo.
Il cielo è sciocco e tenero, ogni tanto, come può pensare di nascondersi se è tanto grande?
Lui non sa che io mi sento a casa quando lo guardo.
Perciò non ho bisogno che scenda mai a trovarmi, il cielo è già qui...pronto ad accogliermi nei voli che intraprendo fra le sue braccia.
Son braccia fatte di luce, e aria invisibile.
Chissà perché, però, mi sembra di vederle e di toccarle.
Adesso voglio uscire, e farmi stringere ancora un po'.
Come soltanto il cielo sa fare. Quando sta dentro a un cuore
[Modificato da Kantarella 17/03/2010 14:43]