BertAdams, 17/09/2022 23:56:
Sono stato un grande fan di King. C'è stato un periodo che non ne perdevo uno dei suoi libri, che uscivano a cadenze brevissime e quindi mi distoglievano da altre letture.
Per molto anni ne è valsa la pena.
E si che detesto l'horror. Ma in realtà l'horror è dosato, centellinato, fatto diventare autosuggestione. Salvo alcuni casi dove domina.
Il primo fu It. Sono stato letteralmente costretto a leggerlo da un mio amico carissimo che adorava King. E ho fatto un po' di fatica, almeno fino a pagina 300. Poi è scattata la molla...
Sebbene il finale non sia all'altezza del resto è uno dei miei libri preferiti. Un capolavoro con momenti di puro terrore. Come si sia riusciti a trarre due schifezze di film da questo gioiello è un mistero.
Dopo It sono andato a casaccio. Pescavo nel mucchio.
Per Cemetery è il libro più terrificante che mi sia capitato di avere tra le mani. Molto bello, ma l'ho regalato e ho voluto dimenticarlo, tanto è scioccante. Mi ha causato incubi che preferisco non ricordare.
L'incendiaria interessante, ma inferiore.
Misery altro gioiello imperdibile.
Shining, direi basta la parola. Non è tra i miei preferiti, tuttavia notevole.
La zona morta bellissimo. Uno dei miei preferiti. Chissà perché così poco considerato
La metà oscura riuscito soli in parte. Opera decisamente minore.
L'ombra delle scorpione straordinario. Capolavoro fatto e finito. Contiene la scena horror più bella che io ricordi. Da brividi, nonostante lo leggessi di giorno...
Dolores Claiborne non male. Piaciuto anche il film.
E qui cominciano i dolori.
La prima schifezza senza appello è stato Il gioco di Gerard che ha un buon inizio, ma il proseguo è una porcheria che mi spinse a cestinare il libro.
Orrendo Rose Madder una delle cose peggiori che abbia mai letto. Insuperabile nella bruttezza. Sembra scritta da un altro autore.
Poi ho letto solo Il miglio verde nella versione a puntate. E mi sono riconciliato con l'autore. Davvero molto bello.
Ho provato a iniziare Cuori in Atlantide, ma ho capito che la mia strada ormai si era allontanata.
E forse mi sono dimenticato anche qualche titolo...
Condivido il giudizio estremamente positivo su Misery, Il Miglio Verde, Shining, Pet Cemetery e It e quello entusiastico su L'ombra dello Scorpione, che è un capolavoro.
E sottoscrivo anche appieno la valutazione de Il gioco di Gerald, che anche per me fu la prima stecca seria del grandissimo scrittore.
Il suo momento di appannamento è secondo me durato un bel po', una decina d'anni, e non credevo che ne sarebbe più uscito. Ha invece ragione Matteo: pur non raggiungendo le vette del passato più glorioso, diverse cose degli ultimi dieci anni sono tra il molto divertente e il decisamente valido.
Non ne hai citati diversi di memorabili, però, quindi mi permetto di segnalarteli nel caso in cui, a suo tempo, tu non te li sia goduti.
Intanto, Carrie, opera prima di King. A differenza di troppe opere successive, non è un romanzo prolisso. È anzi secco, breve e fulminante.
A me è piaciuto tantissimo anche Le Notti di Salem, sua seconda prova: diversi non lo amano particolarmente, mentre io lo metto proprio fra le sue opere principali, fra quelle che più amo.
La lunga marcia, L'uomo in fuga e Tommyknockers rappresentano la sua trilogia di fantascienza orrorifica. Il terzo l'ho letto solo una decina d'anni fa: una delle scene scritte è stata di fatto l'ultima che mi abbia saputo dare brividi e pelle d'oca. Nessun romanzo a cui io mi sia approcciato in seguito, suo o di chiunque altro, è stato in grado di provocarmi emozioni così forti.
Poi c'è Cose Preziose, che reputo un altro ottimo romanzo!
Minori invece: Christine la macchina infernale, Cujo, Uscita per l'inferno, L'occhio del male; brutto: Ossessione. Inutile: Unico indizio la luna piena.
Inizia quindi il decennio pessimo dell'autore, in cui Il miglio verde svetta come un fiore nel deserto.
Dolores Clayborne a me non è piaciuto, l'ho trovato noioso. Infernalmente noioso è Insomnia, pur partendo da un'idea incredibilmente suggestiva. Ne avrei amputate 500 pagine. Rose Madder è orrendo, mentre Mucchio d'ossa è solo prolisso e annacquato (gran peccato). I Vendicatori e Desperation hanno un'idea di fondo estremamente suggestiva e la lettura consecutiva che ne ho fatto mi ha reso davvero straniante il secondo romanzo. Uno dei due l'ho trovato meritevole, l'altro poco riuscito... ma non ricordo mannaggia quale dei due perché nella mia mente li confondo.
Il capitolo racconti è invece un discorso a parte: A volte ritornano e Stagioni diverse sono straordinari e non devono assolutamente mancare.
Scheletri mi manca, mentre ho letto Quattro dopo mezzanotte, apprezzandone molto il primo racconto: I Langolieri.
Di King ho letto anche On Wrigting, la sua autobiografia che è anche, nelle prime pagine, un saggio sulla scrittura: lo trovo molto buono.
Della serie Torre Nera, invece, ho letto i primi sei quasi vent'anni fa, ma li dovrò rileggere perché mi mancano gli ultimi due romanzi e non ricordo più molto.
Sulla produzione dell'ultimo ventennio, invece, devo ammettere di averne letti pochissimi: Doctor Sleep, ossia il ritorno di Shining, e l'ho apprezzato moderatamente. Lo trovo cioè più che sufficiente, anche se incomparabile al primo testo.
Divertente Joyland e l'approdo di King al giallo vagamente orrorifico: merita senza dubbio una lettura.
22/11/'63 è davvero buono, invece, mentre Cell è brutto: descrive l'orrore, anziché farlo provare. Lo descrissero a suo tempo il ritorno in forma del grande King, ma non era affatto così...
Degli ultimi dieci-dodici anni credo di non aver letto nulla.