00 29/10/2008 21:44
Roma, 30 ott. - (Adnkronos/Ign)- La protesta studentesca si intensifica nel giorno dell'approvazione del decreto Gelmini. Il provvedimento è passato al Senato con 162 voti a favore, 134 contrari e tre astenuti. In tutta Italia piazze, strade e sedi istituzionali sono state prese d’assedio per dire 'no' alla riforma, voluta dal ministro dell’Istruzione. Teatro di scontri sono state soprattutto Milano e Roma. Nella capitale, a piazza Navona, si sono verificati pesanti incidenti tra studenti di destra e di sinistra, con un bilancio di quattro feriti tra cui un poliziotto e due arresti. I ragazzi si sono scontrati lanciandosi fumogeni, tavolini e sedie dei locali della piazza. A loro si sono aggiunti anche gli studenti dell’università La Sapienza e di alcuni centro sociali. Al termine della giornata, a finire in manette sono stati un militante di sinistra 34enne e un giovane 19enne di destra, accusati di danneggiamento, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Inoltre, una ventina di persone appartenenti al movimento di destra Blocco studentesco sono stati condotti negli uffici della Digos per essere identificati.

Al termine degli scontri, i giovani si sono spostati da piazza Navona con un corteo diretto alla Sapienza. Non è mancato uno scambio di accuse tra le due fazioni: Blocco Studentesco punta il dito contro gli studenti di sinistra “che hanno aggredito”, ma la risposta dell’Uds è decisa: “Hanno caricato loro”. A Milano un corteo non autorizzato è partito da largo Cairoli per raggiungere il centro della città. In piazza Meda la polizia ha impedito ai giovani di proseguire e la risposta è stata il lancio di uova e cori. Due giovani hanno denunciato “aggressioni” da parte di alcuni agenti, che li hanno colpiti “con manganellate”. In mattinata, inoltre, 1.500 universitari hanno occupato la stazione di Lambrate, bloccando per alcune ore tutti i binari.

Proteste anche nel resto dell’Italia in attesa dello sciopero di domani e della manifestazione nazionale, organizzata a Roma dai sindacati. I movimenti studenteschi hanno organizzato quattro cortei a Napoli, e sono state occupati la facoltà di Lettere dell’Università Federico II e alcuni binari della Stazione Centrale. Con gli studenti, anche molti professori. In Campania anche i ragazzi di Salerno hanno manifestato occupando uno svincolo autostradale e provocando grossi problemi di viabilità. Infine, cortei anche a Torino e Palermo: nel capoluogo piemontese è stata organizzata un’assemblea davanti a Palazzo Nuovo, mentre nella città siciliana la manifestazione si è spostata nel centro della città per poi riunirsi in piazza Politeama.

Per il segretario del Partito democratico Walter Veltroni “gli incidenti sono stati prodotti da un'aggressione di una parte politica verso le altre”. E proprio per fare chiarezza su quanto accaduto, il governo già domani dovrebbe riferire alla Camera sugli incidenti. “Ci stiamo attrezzando in questo senso”, ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Elio Vito. Ma l'opposizione promette battaglia. Veltroni riprende la proposta del leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro, e annuncia che il Pd promuoverà un referendum per abrogare il provvedimento sulla scuola.