00 25/08/2007 15:20
Le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d'Intervento Giuridico hanno presentato al Comune di Cagliari, alla Consorzio di gestione del parco naturale "Molentargius - Saline", al Corpo forestale e di vigilanza ambientale, ai Carabinieri del N.O.E. , all'Azienda USL n. 8 e, per opportuna conoscenza, alla competente Magistratura una richiesta (nota del 24 agosto 2006) per la bonifica ambientale dei numerosi cumuli di rifiuti (detriti edilizi, elettrodomestici, altri rifiuti metallici, plastica, cartoni, pneumatici, sanitari, ecc.) che, in crescente quantità, si ritrovano nell'area situata presso lo stradello in fondo naturale di collegamento con il Quartiere del Sole, contiguo all'Edificio Sali Scelti, sede del medesimo Consorzio di gestione del parco. La situazione appare piuttosto critica anche sotto il profilo igienico-sanitario.



Come è ben noto, l'area di Molentargius - Saline, elevata a parco naturale regionale con legge regionale n. 5/1999, è classificata zona umida di importanza internazionale in seguito alla convenzione internazionale di Ramsar (D.P.R. n. 448/1976), tutelata con specifico vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e successive modifiche ed integrazioni) e con specifico piano territoriale paesistico (decreto Ass.re reg.le P.I. e BB.CC. del 12 gennaio 1979). L'area è, inoltre, tutelata con vincolo di conservazione integrale (legge regionale n. 23/1993) e rientra nel sito di importanza comunitaria (SIC) "Stagno di Molentargius e territori limitrofi" (codice ITB040022) ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali.



In ogni caso l'abbandono ed il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo, nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee sono vietati dall'art. 192 del decreto legislativo n. 152/2006 e successive modifiche ed integrazioni: il sindaco competente dispone con ordinanza a carico del trasgressore in solido con il proprietario e con il titolare di diritti reali o personali sull'area la rimozione dei rifiuti ed il ripristino ambientale. Trascorso infruttuosamente il termine assegnato, provvede d'ufficio l'amministrazione comunale in danno degli obbligati. Al fine di evitare ulteriori scarichi incontrollati di rifiuti, è stata segnalata l'opportunità di svolgere adeguata attività di vigilanza sull'area, con la predisposizone di tutte le necessarie precauzioni del caso per evitare danneggiamenti al patrimonio naturalistico e ambientale. Quell'attività di vigilanza e di controllo del territorio che costituisce elemento basilare e fondamentale della gestione di un'area protetta (in particolare di un parco avente un valore naturalistico e storico-culturale di rilievo internazionale) e che tuttora si rivela scarsamente presente.



Scarsa vigilanza, abusivismo edilizio (190 casi censiti), discariche abusive, eccessivo traffico veicolare, scarichi illeciti, problemi nella regolazione dei livelli negli specchi acquei, sono i problemi più rilevanti che costituiscono ancora oggi la vita quotidiana di un'importantissima area naturalistica che merita ben altra considerazione.



Speriamo che vi siano interventi rapidi per riportare almeno in condizioni decenti uno dei "gioielli" naturalistici e storico-culturali cagliaritani ampiamente trascurati.