Solaris Fantascienza e dintorni

Il prof. R. VECCHIONI

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    danzandosottolaluna
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    Utente Junior
    00 19/11/2004 20:46





    LE LETTERE D'AMORE


    Fernando Pessoa chiese gli occhiali
    e si addormentò
    e quelli che scrivevano per lui
    lo lasciarono solo
    finalmente solo...

    Così la pioggia obliqua di Lisbona
    lo abbandonò
    e finalmente la finì di fingere fogli
    di fare male ai fogli...

    E la finì di mascherarsi dietro a tanti nomi,
    dimanticando Ophelia
    per cercare un senso che non c'è
    e alla fine chiederle:
    "Scusa se ho lasciato le tue mani,
    ma io dovevo solo scrivere, scrivere
    e scrivere di me..."

    E le lettere d'amore,
    le lettere d'amore
    fanno solo ridere;
    le lettere d'amore
    non sarebbero d'amore
    se non facessero ridere;
    anch'io scrivevo un tempo lettere d'amore
    anch'io facevo ridere;
    le lettere d'amore, quando c'è l'amore,
    per forza fanno ridere.

    E costruì
    un delirante universo senza amore
    dove tutte le cose
    hanno stanchezza di esistere
    e spalancato dolore.

    Ma gli sfuggì che il senso delle stelle
    non è quello di un uomo,
    e si rivide nella pena di quel brillare inutile,
    di quel brillare lontano...

    E capì tardi che dentro
    quel negozio di tabaccheria
    c'era più vita di quanta ce ne fosse
    in tutta la sua poesia;
    e che invece di continuare a tormentarsi
    con un mondo assurdo
    basterebbe toccare il corpo di una donna,
    rispondere a uno sguardo...

    E scrivere d'amore,
    e scrivere d'amore
    anche se si fa ridere
    anche quando la guardi,
    anche mentre la perdi
    quello che conta è scrivere;
    e non aver paura
    non aver mai paura
    di essere ridicoli;
    solo chi non ha scritto mai
    lettere d'amore
    fa veramente ridere.

    Le lettere d'amore,
    le lettere d'amore,
    di un amore invisibile;
    le lettere d'amore
    che avevo cominciato
    magari senza accorgermi;
    le lettere d'amore
    che avevo immaginato,
    ma mi facevan ridere
    magari fossi in tempo,
    se avessi ancora il tempo
    per potertele scrivere...






    CANZONI E CICOGNE



    Ne ho aspettate canzoni,
    ne ho aspettate di cicogne
    che nascessero fuori o dentro il cuore;
    ed erano i miei figli beduini,
    venuti ad assomigliarmi
    in parole d'amore.

    Le canzoni hanno fame,
    hanno freddo le cicogne
    e il bambino ha lo sguardo troppo stanco;
    e mai fu lungo un bacio
    o breve un viaggio,
    o ingannata la memoria
    del suo dolore al fianco.

    Com'era bello, quella sera
    il tuo vestito giallo;
    com'eri bella tu...
    mi sembra quasi di toccarlo.

    Sai, vorrei tornare indietro
    e rivederti lì
    mi basterebbe solo stringerti di più,
    perché non c'ero,
    non ci sono stato mai tutti quei giorni
    che mi hai amato solo tu;
    e vorrei dirti cose come "vita mia",
    stronzate assurde tipo "fammi compagnia",
    e che son solo
    e so che pure tu lo sei,
    vorrei, vorrei...
    vederti giovane, vorrei.

    Ho cantato da solo
    questa vita per mestiere
    per due lacrime
    perse in un bicchiere...
    E intanto se ne andavano i tuoi occhi
    e la fantasia che accende
    l'orlo delle tue mutande...

    Com'eri bella, quella sera, Daria:
    com'è lontana quella sera...

    Sai, vorrei ternare indietro
    e non lasciarti mai;
    mi basterebbe
    solo stringerti di più,
    per tutti i giorni
    che con te non c'ero mai,
    per tutti i giorni
    che mi hai amato solo tu.

    Sarai la sera
    quando non mi perderò,
    la rabbia vera
    di un pensiero che non ho,
    l'ombra che scende per dimenticare me,
    la ninna nanna
    di un dolore che non c'è
    la storia farà scempio
    di uomini e parole,
    gli uomini non saranno più
    frasi d'amore,
    ma nel continuo disperarci
    che c'è in noi
    io so per sempre che tu ci sei.






    PICCOLO AMORE


    Piccolo amore, piccolo amore
    Che pena quelli con un grande amore
    Quelli con la pistola in mano
    Se guardi un altro oppure ci lasciamo
    Che bella novità
    La prossima carezza che verrà

    Piccolo mondo
    dove ti prendo
    e piccolo tornare sorridendo
    piccolo letto
    dove puoi dormire
    ch'è un altro modo poi di far l'amore
    e stare insieme a te
    con tutta la dolcezza che c'è in me

    Ma in fondo son parole
    Che il giorno che ti ho perso
    Chissà che cada a pezzi
    l'universo
    e non farei che dire
    e non saprei che fare
    di tutti i giorni che ti ho detto amore

    Di tutti i giorni che ti ho detto amore
    Di tutti i giorni che ho pensato amore
    Di tutti i giorni che ho inventato amore
    Sognato amore
    Cantato amore
    Di tutti i giorni che ti ho detto amore
    Di tutti i giorni che ti ho scritto amore
    Piccolo amore non c'è niente al mondo
    Più grande in fondo
    Di questo amore
    Che piano piano muove i tuoi capelli
    E si risveglia nei tuoi occhi belli
    E che ogni giorno come fosse il primo
    Si guarda intorno come un bambino
    Piccolo amore
    Piccolo amore
    Che bravi quelli con un grande amore
    Verrà l'inverno e chi ci vuol male
    Per noi non sarà niente di speciale
    E se ci lasceremo
    Sarà per poco sai
    Ci rivedremo

    Ma queste son parole
    Che il giorno che ti ho perso
    Chissà che cada a pezzi
    l'universo
    e non farei che dire
    e non saprei che fare
    di tutti i giorni che ti ho detto amore

    Di tutti i giorni che ti ho detto amore
    Di tutti i giorni che ho pensato amore
    Piccolo amore non c'è niente al mondo
    Più grande in fondo
    Di questo amore
    Che muove l'aria e muove i tuoi capelli
    E si risveglia nei tuoi occhi belli
    E che ogni giorno come fosse il primo
    Si guarda intorno come un bambino






    EFFETTO NOTTE


    Se tu mi amassi
    mi cercheresti ogni sabato sera
    quando hai già mille e più cose da fare
    e io in teoria potrei schiattare

    Se tu mi amassi
    ti metteresti il tuo primo vestito
    e mi verresti una notte a svegliare
    per domandarmi se ti sta bene

    E se tu mi amassi
    mi cercheresti ogni giorno dell'anno
    e non soltanto una sera d'ottobre
    quando il tuo uomo ha il raffreddore

    Se tu mi amassi
    gli inventeresti una scusa banale
    gli scriveresti sul viso il mio nome
    per ricordare di ricordare



    CONVERSAZIONE CON UNA TRISTE SIGNORA BLU


    Felice di smentirti ancora triste signora blu;
    non è la vita ad ispirare le canzoni, come credi tu...
    son le canzoni che costringono la vita ad essere com'è
    e come non è...

    E allora, mi dirai, perché si piange? Cosa si ricorda?
    Che i sentimenti a questo punto,
    i sentimenti, sono solo merda...
    e invece no, e invece no,
    guarda come ti posso far soffrire con una finzione...
    senti qui che passione!

    Tu, dove sarai a disperare il volo
    degli anni miei?
    E ancora dove ti perderai
    da tutto questo amarti
    che viene a sera e muore?

    E poi triste signora blu
    tutte le storie nascono finite:
    le ho già decise io soltanto per averle immaginate...
    e vivere è qualcosa come fingere di aver dimenticato...
    e ricordare tu mi lascerai
    perché io sto scrivendo ora che te ne andrai...
    e allora tu, in quel momento,
    ripeterai un dolore che già sto vivendo:
    e non c'è niente non c'è niente, non ci sarà mai niente
    che non sia stato, prima, nel cuore.





    IL CIELO CAPOVOLTO (Ultimo canto di Saffo)


    Che ne sarà di me e di te,
    che ne sarà di noi?
    L'orlo del tuo vestito,
    un'unghia di un tuo dito,
    l'ora che te ne vai...
    Che ne sarà domani, dopodomani
    e poi per sempre?
    Mi tremerà la mano
    passandola sul seno,
    cifra degli anni miei...

    A chi darai la bocca, il fiato,
    le piccole ferite,
    gli occhi che fanno festa,
    la musica che resta
    e che non canterai?
    E dove guarderò la notte,
    seppellita nel mare?
    Mi sentirò morire
    dovendo immaginare
    con chi sei...

    Gli uomini son come il mare:
    l'azzurro capovolto
    che riflette il cielo;
    sognano di navigare,
    ma non è vero.
    Scrivimi da un altro amore,
    e per le lacrime
    che avrai negli occhi chiusi,
    guardami: ti lascio un fiore
    d'immaginari sorrisi.

    Che ne sarà di me e di te,
    che ne sarà di noi?
    Vorrei essere l'ombra
    l'ombra di chi ti guarda
    e si addormenta in te;
    da piccola ho sognato un uomo
    che mi portava via,
    e in quest'isola stretta
    lo sognai così in fretta
    che era passato già!

    Avrei voluto avere grandi mani,
    mani da soldato:
    stringerti così forte
    da sfiorare la morte
    e poi tornare qui;
    avrei voluto far l'amore
    come farebbe un uomo,
    ma con la tenerezza,
    l'incerta timidezza
    che abbiamo solo noi...

    Gli uomini, continua attesa,
    e disperata rabbia
    di copiare il cielo;
    rompere qualunque cosa,
    se non è loro!
    Scrivimi da un altro amore:
    le tue parole
    sembreranno nella sera
    come l'ultimo bacio
    dalla tua bocca leggera.



    RITRATTO DI SIGNORA IN RASO ROSA


    Non scalerò montagne per te
    e non attraverserò deserti:
    e ci sono anche poche possibilità
    che varchi gli oceani a nuoto, solo per vederti...
    non t'illuminerò una piazza,
    non scriverò il tuo nome nel cielo,
    non ti andrò a prendere nessuna stella...
    non combatterò per te né draghi,
    né mulini a vento, né demoni dell'inferno...
    no, per te non farò niente di tutto questo...
    Per te mi venderò,
    per te farò il buffone,
    mi darò sempre torto
    anche quando avrò ragione,
    appenderò il violino
    a una stella che tu sai,
    perché soltanto tu,
    soltanto tu lo suonerai;
    sarò la tua signora
    vestita in raso rosa,
    antica come un quadro,
    bella, altera, un po' sdegnosa,
    il passero che a sera
    danza sui ginocchi tuoi,
    sarò l'eroe dei sogni
    che nessuno ha fatto mai.

    Perché mi batterò per te
    con un esercito di idraulici
    condomini, dentisti, rompipalle, bottegai,
    mi coprirò delle ferite della noia,
    quelle che nessuno vede
    e non sanguinano mai,
    per te... per te...
    per te... per te...
    per te... per te...
    per te... per te...
    Per te io mentirò
    giurando su mia madre,
    e laverò anche i vetri
    agli incroci delle strade;
    mi toglierò le ali
    affittate a un baraccone,
    perché volar da soli
    è solamente un'illusione.

    Non mi confonderò mai più
    con questa compagnia di geni
    sempre soli,
    sempre con il «coso» in mano
    a dirsi «quanto siamo bravi,
    Dio, ma come siamo bravi...»
    e che da piccoli era meglio
    che giocassero al meccano:
    è più difficile spostare l'esistenza
    un po' più giù del cielo
    e diventare un uomo, per te.


    Ade
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    Paulie Gangst
    Post: 14.807
    Post: 68
    Registrato il: 19/09/2004
    Utente Junior
    00 23/11/2004 14:24
    LA CITTA' SENZA DONNE
    Stavolta parto davvero
    Con un vento leggero
    Che mi soffia alle spalle.
    Tu dormi bene il tuo sonno
    Dove vado lo sanno
    Solo le stelle.
    Una città senza donne
    Una città senza amori
    E senza fortuna
    Una città senza tempo
    Una città senza musica
    E senza luna.

    Amore amore lontano
    Amore del quinto piano
    E ballerino
    Sei solo un'ombra sul cuore
    Se ti penso di sera
    Ma ci dormirò...
    Mi porto dietro soltanto
    II tuo fischietto d'argento
    Io, poi, le cose le perdo
    II giorno che mi hai sorriso
    II giorno che mi hai deluso
    Nessun altro ricordo

    Amore dietro la porta
    Amore con la valigia
    Ti senti solo?
    Amore fotocopiato
    Amore parli d'amore
    Oppure no
    Amore troppo vicino
    Amore che sei lontano
    Solo un anno e un giorno

    Ma mi abituerò

    Amore senza rimorsi
    Amore all'ultimo piano
    E ballerino
    Mi giuri forse domani
    Se diventi lontana
    Ti avrò vicino
    Amore se lo volessi
    Amore, amore a due passi
    Mi sento solo...
    Dal giorno che mi hai sorriso
    Al giorno che mi hai deluso
    Ma mi abituerò.

    Una città senza donne
    Una città senza amori
    E portafortuna
    Una città senza tempo
    Una città senza musica
    E senza luna.

    Stavolta parto davvero
    Quanto vento stasera
    Che mi soffia alle spalle
    C'è solo un'ombra sul cuore
    Silenziosa e leggera
    Ma ci dormirò.
    ...Nothing really matters to me...Anyway the wind blows...