La Pella e la Murena

Dopo un paio di ore di navigazione intorno a Great Wyk calò la nebbia. La murena era velocissima ma Balon sapeva ogni corrente e alito di vento attorno a quelle isole e riusciva a colmare la differenza. La nebbia, proprio all'imbocco di una insenatura in una zona di scogli aguzzi li divise. Ora Balon doveva scegliere, andare nell'insenatura, continuare la rotta in mare aperto aggirando gli scogli o sperando di intercettare la Murena una volta passata la nebbia o o attraversare quella zona pericolosa sperando di precedere o comunque mantenere il distacco con i fuggitivi.

Innumerevoli volte aveva solcato questi mari, e con il timone alla mano Balon decise di rompere ogni indugio, infilandosi a capofitto nella zona di scogli.

"Tenete gli occhi aperti e fate silenzio!" Fu il suo comando agli uomini.

La Pella scivolò silenziosamente tra gli scogli, urtando solo un paio di volte qualche piccolo scoglio senza però riportare danni. Mentre avanzava però sentiva Tess impartire ordini. Evidentemente le Sirene non erano abili come l'equipaggio di Balon Greyjoy. Dovevano essere a circa ottocento o mille piedi di distanza, la nebbia non lo faceva capire. Ad un tratto Tess smise di parlare e un gorgoglio strano si sentì tutto intorno.

Balon decise di rallentare, piuttosto certo che le correnti davanti a lui avessero creato un mulinello.

Quel genere di correnti poteva rivelarsi fatale per marinai inesperti, ma Balon non voleva sfigurare davanti all'equipaggio.

"Tutti i rematori pronti ad invertire la rotta al mio ordine" sibilò Balon, tenendo le orecchie tese per qualsiasi segno della nave nemica.

Nonostante quel continuo gorgoglio erano quasi usciti dal tratto pieno di scogli. Improvvisamente il vento si levò e nel giro di pochi minuti la mebbia scomparve. A circa cinquecento piedi era visibile la Murena con le vele ammainate e Tess sulla murata di poppa che salutava serenamente Balon con la mano destra. Il vento si alzò maggiormente e le vele della Murena si spiegarono. Stessa cosa stava facendo Balon, ma all'improvviso dalla chiglia salirono sul ponte dei guerrieri fatti di ...di acqua marina. Alcuni sembravano veri e propri guerrieri con scudi e spade e asce, altri sembravano demoni di un tempo che furono. Le spade dei Greyjoy mulinarono ma l'acqua che fendevano si ricomponeva dietro la lama. Di contro, quelle figure, quando colpivano la ciurma di Balon, non la ferivano ma la sbilanciavano, la perquotevano e in alcuni casi la gettavano in mare. La Murena si allontanò... E quando non fu più visibile quei demoni marini si sciolsero in cascate d'acqua salata. Tutta la ciurma venne recuperata e tranne qualche ammaccatura e le ferite dell'orgoglio Greyjoy non vi erano danni. Balon aveva in mente Tess, sorridente, che lo salutava...

Balon decise di tornare a Great Wyk, e di impartire una punizione esemplare a quella gentaglia.

Era stato umiliato da una donna. Doveva ora dimostrare che non si scherza con casa Greyjoy.