Buongiorno,
non c'è da stupirsi di movimenti di personale del Genio o comunque zappatori nella zona sud del Garda o a fondo Val Sabbia: queste zone erano la retrovia di un fronte esteso e munito, nel quale il grosso delle opere furono realizzate proprio a partire dal 1917 e non si interruppero mai fino letteralmente all'ultimo giorno di guerra, come si legge nelle relazioni settimanali di avanzamento lavori, l'ultima delle quali datata tre giorni prima del termine del conflitto.
Per dare un'idea, il solo settore Alto Garda Bresciano fu allestito per un'occupazione di circa 12-13000 militari, realizzando almeno 2000 tra postazioni e trincee, servite da una rete stradale e sentieristica che costituisce ancora oggi l'ossatura della viabilità montana.
Le fortificazioni si trovano tutte a partire dall'altezza di Gargnano fino ad arrivare alle pendici di Val di Ledro, mentre per quanto riguarda Val Sabbia erano dislocate a cavallo del lago d'Idro e poi più a nord.
Ma le zone più arretrate, raggiunte dalla viabilità principale, ospitavano installazioni logistiche e depositi proporzionati all'entità del fronte fortificato, oltre ad alloggiamenti per truppe di rincalzo e in riposo, macelli, bagni per la truppa e, come documentato da un dettagliato progetto da realizzare a Storo nel 1918, case di tolleranza.
Quindi non è strano trovar traccia di invio di personale equiparabile al Genio in queste aree arretrate.
Il censimento completo delle opere difensive in Alto Garda Bresciano ha rilevato in dettaglio l'intero sviluppo di postazioni, viabilità e centri logistici del settore, raccogliendo oltre 5000 waypoint (
>>>www.fortidelgarda.it<<<)
Una chicca per appassionati, visto che si parla del Genio: il bellissimo fregio in altorilievo in cemento presente presso un appostamento di mitragliatrice in caverna in località Vesta (sponda Sud del lago d'Idro), lungo l'itinerario dell'Alta via dei Forti (mappa e info
>>>qui<<<)