Oggi ho incontrato lui
Ha un'unica fede, ma è un deciso sostenitore del dialogo interreligioso. Crede nel mistero della vita e sostiene che la lucidità della mente si deve unire all'apertura del cuore.
Autore di trenta opere dedicate alla necessità di integrazione tra Oriente e Occidente, tra Cristianesimo, Buddismo e Induismo, Ramon Panikkar affermato che tutti gli esseri umani sono sacerdoti quando diventano portatori consapevoli del loro compito di mediazione tra cielo e terra o quando sanno coltivare la propria sacralità, che significa rispetto della vita e delle risorse della terra.
Nato a Barcellona da padre indiano e madre spagnola, dalla madre ha ereditato la fede cattolica, che lo porta a diventare monaco nel 1946.
Laureatosi in filosofia e teologia, decide di approfondire le conoscenze induiste ricevute dal padre andando a Benares dove dopo dieci anni di studio porta a termine la traduzione dal sanscrito dei Veda, edita anche in Italia.
Da questa esperienza proviene lo stile di vita ascetica che lo accompagnerà per tutta la vita. Invitato dalle università di Santa Barbara ed Harward ha insegnato fino al 1987 storia delle religioni in questi prestigiosi atenei americani.
Alla base della sua concezione troviamo la dissoluzione della barriera tra vita quotidiana e vita spirituale, una teoria radicale di libera ricerca interiore, che ha sostenuto nel suo libro "La sfida di scoprirsi monaco".
La sua giovinezza sentitamente cristiana non gli ha impedito di abbracciare le pratiche della tradizione orientale senza abiurare il credo di origine, permettendogli di non avere lacci al proprio spirito. Come lui stesso afferma le religioni sono formulazioni di una fede: Ciò che importa è la fede come ricerca del mistero e della bellezza della vita.
Nel 1992, a Sarnat, si fa promotore di un convegno interreligioso "Vuoto e pienezza nelle tradizioni cattoliche, induiste e buddiste". Nel suo intervento afferma: "La diffusione del buddismo in occidente è un fenomeno molto sano perché i suoi principi possono almeno rallentare la corsa dell'Occidente verso un benessere senza futuro, perché anche se si raggiungesse l'eguaglianza per tutti del modello proposto, sarebbe il pianeta Terra, in questo caso a raggiungere la saturazione e morire".
Con il Dalai Lama, suo grande amico, dissente solo sul fatto che per il capo spirituale del Tibet le religioni sono percorsi paralleli, mentre per Panikkar si fecondano vicendevolmente. Ma questo diverbio non ha mutato la stima reciproca, profonda oltre qualsiasi concetto di tolleranza.
Attualmente vive in Catalogna, a Monserrat e nella vicina Barcellona ha fondato un centro di studi interreligiosi, chiamato Vivarium.