ici e immobili di enti religiosi

La Commissione Tributaria Regionale di Roma con la sentenza n. 95/28 del 23 giugno scorso ha escluso che l’esenzione dell’Ici possa estendersi ad un immobile adibito a casa per ferie mentre ha riconosciuto applicabile il tributo ad una parte del monastero utilizzato come scuola statale concessa in locazione alla Provincia.
I giudici tributari hanno ricordato che in base all’art. 7, D.Lgs. n. 504/1992, sono esenti dall’Ici gli immobili di enti non commerciali, ovvero enti pubblici e privati diversi dalle società, destinati allo svolgimento di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive. Inoltre, l’art. 108 del Testo unico delle imposte sui redditi dispone che non possono essere considerate attività commerciali le prestazioni di queste tipologie di enti effettuate per finalità istituzionali senza specifica organizzazione e dietro corrispettivo che non eccede i costi di diretta imputazione. Secondo l’orientamento della Corte di Cassazione, l’esenzione Ici non spetta se gli immobili degli enti ecclesiastici sono destinati ad attività commerciali mentre l’edificio in cui risiede il vescovo anche se non ha finalità diretta di culto è comunque esente dall’Ici perché destinato allo svolgimento di funzioni pastorali

...amen... (meglio harry potter )

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Scritto da: clatemp 01/08/2005 15.56
...amen... (meglio harry potter )

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beh, detto da uno che si legge il tamassia e le sentenze della cassazione in spiaggia suona un po' strano...

è opportuno che io non mi esprima sull'argomento

come sai, lillo, l'alternativa in lettura era "critica della ragion pura" che ho tentato (senza successo) di leggere già lo scorso anno. E' stato per me uno smacco terribile dovermi arrendere all'evidenza che intuivo solo 3-4 righe ogni pagina (con fondato dubbio di aver comunque capito male anche quelle righe lì). Ho pensato che il prossimo anno potrei cimentarmi in qualche trattato di ingegneria meccanica, qualcuno ha qualche testo da suggerirmi?

... che mi stia venendo la sindrome da Leonardo da Vinci???

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Scritto da: clatemp 02/08/2005 13.47
come sai, lillo, l'alternativa in lettura era "critica della ragion pura" che ho tentato (senza successo) di leggere già lo scorso anno. E' stato per me uno smacco terribile dovermi arrendere all'evidenza che intuivo solo 3-4 righe ogni pagina (con fondato dubbio di aver comunque capito male anche quelle righe lì). Ho pensato che il prossimo anno potrei cimentarmi in qualche trattato di ingegneria meccanica, qualcuno ha qualche testo da suggerirmi?

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suggerirei la Scienza della logica

qualche bel fumetto no, invece?? come fanno tutti i comuni mortali sotto l'ombrellone??!!!

mmmhh, Hegel, dici che è un pò più abbordabile di Kant?

in ogni caso sta alla base degli sviluppi più interessanti della filosofia

su questo non avevo dubbi!!

parlando recentemente con una mia amica mi è venuta voglia di vecchi autori ormai abbandonati da quasi 3 lustri.

mi sono tornati in mente la metamorfosi, il processo, siddharta, narciso e boccadoro e soprattutto "Il gioco delle perle di vetro" che ho letto fino a cira 800 pagine e non ho più finito...

che ne dici lillo per la prossima vancaza è il caso che io lo rispolveri?

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Scritto da: clatemp 24/09/2005 14.37
parlando recentemente con una mia amica mi è venuta voglia di vecchi autori ormai abbandonati da quasi 3 lustri.

mi sono tornati in mente la metamorfosi, il processo, siddharta, narciso e boccadoro e soprattutto "Il gioco delle perle di vetro" che ho letto fino a cira 800 pagine e non ho più finito...

che ne dici lillo per la prossima vancaza è il caso che io lo rispolveri?

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dico che è un bel passo avanti rispetto ai tomi che ti sei portato nelle ultime due vacanze.
ma anche tra le pubblicazioni recenti ci sono delle belle cose, non mi fossilizzerei così tanto sul passato.. narciso e boccadoro prima o poi lo rileggerò anche io, però.

ma sai lillo, per i libri sono un pò come per la musica... ascolto gli "standards" fino a prova contraria cioè fino a che i nuovi non mi dimostrino di essere meglio di questi. E ciò accade sempre più raramente...