fabrizio de Andrè

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jules maigret
00venerdì 13 gennaio 2006 17:50
Data la mia età è normale che abbia certi gusti.
non sono ferrato in musiac internazionale, ma un po' di buoni vecchi cari cantautori li ascoltavo e fra loro un poeta del tipo Faber.

Fabrizio De Andrè nasce a Genova Pegli, in Via De Nicolai, il 18 febbraio 1940.

Dopo aver trascorso gli anni della guerra in campagna a Revignano d’Asti, la famiglia De Andrè fa ritorno a Genova, in Via Trieste numero13.
Fabrizio studia al liceo "Cristoforo Colombo" e dopo il diploma si iscrive all’università, frequentando con poca convinzione prima medicina e lettere, poi giurisprudenza, dove supera diciotto esami senza arrivare però alla laurea.
La sua è una normale gioventù da figlio di agiata famiglia della buona borghesia: la scuola, tre mesi di villeggiatura al mare, variegate letture nella biblioteca di casa, ma anche lunghe serate trascorse con Paolo Villaggio, Luigi Tenco, Gino Paoli e il poeta Remo Borzini a parlare di letteratura, di poesia e di cantautori francesi.
A sedici anni compra la sua prima chitarra e il primo amplificatore e si mette a suonare jazz con un gruppo guidato dal pianista Mario De Santis, nel quale capita spesso Luigi Tenco col suo sax tenore; De Andrè si ispira alle sonorità e allo stile del chitarrista americano Jim Hall, suo idolo.
I successivi passi nella musica li muove cantando e suonando in una formazione country e western che si chiama The Crazy Cowboy and Sheriff One, con cui si esibisce nelle feste studentesche.
Nello stesso periodo butta giù le sue prime composizioni, canzoni strane e crude che parlano di suicidi, puttane, drogati e impiccati.
Nel 1958 incide il suo primo 45 giri, Nuvole barocche, passato praticamente inosservato.
Si sposa a ventidue anni con Erica Rignon (detta Puny) e diventa padre di Cristiano a meno di ventitre.
In quel periodo alterna ancora l’hobby della musica ad un impiego negli istituti privati del padre (che aveva a Genova un paio di scuole per ragionieri, periti e geometri).
Il suo primo grande successo è La canzone di Marinella, brano che viene interpretato da Mina nel 1965 diventando subito un best seller.
Nel 1966 esce il suo primo album, Tutto Fabrizio De Andrè. Nel 1976 dopo aver incontrato la cantante Dori Grezzi, sua compagna da allora e da cui ha avuto la figlia Luisa Vittoria (Luvi), acquista un’azienda agricola in Sardegna, nella zona di Tempio Pausiana.
Il 28 agosto 1979 viene sequestrato insieme a Dori Grezzi e per quattro mesi la coppia rimane prigioniera sulle montagne sarde.
Fin dalle sue prime incisioni De Andrè si è imposto come il cantautore italiano che più di ogni altro si è accostato al genere musicale di grandi autori come Jacques Brel, Leonard Cohen e Bob Dylan; è stato il primo in Italia a dare alla canzone contenuti nuovi rispetto a quelli tradizionali, dimostrando che attraverso la canzone si potevano anche raccontare storie fino a quel momento riservate agli scrittori o ai poeti.
Alla sua attività di autore e interprete ha affiancato quella di traduttore dei testi di Georges Brassens, Dylan e Cohen.
Mentre i suoi album continuavano a uscire, De Andrè si rifiutava di fare televisione e di esibirsi in pubblico.
Il suo primo concerto lo ha tenuto il 18 marzo 1975 alla Bussola di Focette, affiancato dai New Tolls.
Da allora le sue esibizioni dal vivo sono state comunque rare.
memorabile quelle con la P.F.M. nel '79-80

Muore a Milano l’11 gennaio 1999


[Modificato da jules maigret 14/01/2006 12.15]

adry1486
00venerdì 13 gennaio 2006 17:58
le canzoni di Fabrizio de André sono amate da molti giovani, alcune le ho in mente ma in numero ridotto... Partendo da lui ho conosciuto anche quelle di Massimo Bubola, uno dei suoi autori... l'avete mai ascoltato?
Jetro mano di ferro
00venerdì 13 gennaio 2006 18:12
Re:

Scritto da: adry1486 13/01/2006 17.58
le canzoni di Fabrizio de André sono amate da molti giovani, alcune le ho in mente ma in numero ridotto... Partendo da lui ho conosciuto anche quelle di Massimo Bubola, uno dei suoi autori... l'avete mai ascoltato?


purtroppo no..nel senso che lo conosco solo come autore di alcune bellissime canzoni di de Andrè o di Fiorella Mannoia
ma di suo non ho mai sentito niente... [SM=x875419]
jules maigret
00venerdì 13 gennaio 2006 21:30
bubola ha scritto alcune delle + belle canzoni di Fabrizio, per citarne alcune:
"Fiume Sand Creek", "Franziska", "Andrea", "Avventura a Durango", "Una storia sbagliata" e "Hotel Supramonte".


adry1486
00venerdì 13 gennaio 2006 23:03
Per esempio "Andrea" è una delle mie preferite, ed è bellissimo ascoltare le interpretazioni di due artisti così. ognuno dei due vuole far risaltare sfumature diverse, cantata da De Andrè è una cosa, cantata da Bubola è tutt'altro. Un'altra di Bubola che mi piace moltissimo è "Eurialo e Niso", ambientata durante la seconda guerra mondiale...
jules maigret
00sabato 14 gennaio 2006 10:39
le sue canzoni all'epoca erano cantate da tutti; e spesso fra i giovanissimi quale ero io, con un certo senso di trasgressione.
penso a canzoni come l'antisociale o le irriverenti e allusive Il Gorilla e carlo martello ritorna dalla battaglia di Poitiers [SM=x875408]
grognard
00sabato 14 gennaio 2006 11:49
città vecchia [SM=g28002]
ugo.p
00sabato 14 gennaio 2006 11:54
che ne dite: sondaggio?
grognard
00giovedì 9 febbraio 2006 13:15
come promesso vuoto il sacco (il vocabolario di galapas viene direttamente dai film di Bogard...gli anni sono quelli [SM=x875408] )
La mia convinzione che Geordie in realtà fosse un pezzo grosso della mala nasce da una serie di congetture che il testo stesso ci offre. andiamo per ordine e controlliamo il testo:
Impiccheranno Geordie con una corda d'oro,
è un privilegio raro.

Perchè la corda d'oro?
se era un disgraziato come si è portati a credere non gli avrebbero concesso la corda d'oro che come l'autore stesso ammette non è comune.
ma veniamo ai capi d'accusa:

Rubò sei cervi nel parco del re
vendendoli per denaro.


E qui casca l'asino , anzi il cervo.
non so da voi, ma dalle mie parti di un disgraziato si dice che
è un ladro di polli...non un ladro di cervi.
onostamente se mi viene fame dico :"ah mi mangerei un pollo intero" finora non ho mai sentito nessuno dire "ho una fame mi mangerei un cervo"...e difatti il testo dice vendendoli per denaro...eccolo lì....furto su commissione.
eh sì perchè come li vendeva i cervi? al mercato?, vi immaginate la scena: al mercato magari fra la bancarella della biancheria e quella delle stoviglie un bel banchetto di cervi, arriva il cliente e gli fa:" avete cervi freschi?, me ne dia 6", "Glieli incarto?" .....non regge , credetemi alle spalle c'è un'organizzazione.
ne volete le prove?
facile. Non so voi, ma se io dovessi andare a rubare un cervo non saprei da che parte cominciare; questo Geordie parte e tomo tomo cacchio cacchio se ne frega, non uno, ma ben 6.....mettiamo che riuscissi anch'io a catturarne sei come li porto a casa?
tipo pifferaio magico? mi seguono tranquillamente, se anche così fosse mi beccherebbero subito per la strisciata di cagate che mi sono lasciato dietro fino a casa......anche questa non regge....ci vuole un camion e di quelli grossi.
voi direte se l'è fatto prestare con la scusa di un trasloco....nooo. a parte che se era un disgraziato il trasloco lo faceva in bicilcletta, ma in ogni caso come le giustificava le immancabili cagate sul camion?....datemi retta Geordie faceva parte di una potente organizzazione criminale...ed infatti a loro che si rivolge quando dice: Sellate il suo cavallo dalla bianca criniera, sellatele il suo pony....e poi vedete piano piano la verità viene a galla. Doveva essere un disgraziato ed intanto viene fuori anche il pony con la criniera bianca (intestato alla moglie per fregare le tasse) sono sicuro che se gli facessero un accertamento fiscale ne vedremmo delle belle.....
No no mi dispiace ma per Geordie non mi commuovo +....anzi ma chi lo conosce questo Geordie???
labandadeglionesti
00giovedì 9 febbraio 2006 13:54
Grognard bastardo.....mi hai rovinato Geordie....d'ora in poi non potrò + ascoltarla senza farmela sotto dalle risate [SM=x875401]
adry1486
00giovedì 9 febbraio 2006 13:58
il ragionamento non fa una piega... [SM=g27993]
sembra quasi che grognard voglia prendere il posto del commissario... [SM=x875444]
(magillagorilla)
00giovedì 9 febbraio 2006 14:17
[SM=x875401] [SM=x875420] [SM=x875413]
jules maigret
00giovedì 9 febbraio 2006 14:58
[SM=x875370] [SM=x875370] Grognard a volte mi preoccupi....non puoi limitarti ad ad ascoltare e a canticchiare le canzoni come fanno tutti i comuni mortali?.....sei fuori [SM=x875409]
Tr@inspotting
00venerdì 10 febbraio 2006 01:13
grognard...6 FUORI come un terrazo [SM=x875370] [SM=x875401]
galapas
00venerdì 10 febbraio 2006 09:39
EMERGENZA........fra il pubblico c'è uno psichiatra?....ma deve essere uno mooooooolto bravo.

[SM=x875370] [SM=x875370]
bluezlee
00venerdì 10 febbraio 2006 15:10
Oh Grognard , solo io posso capirti!!!
Ma chi sei il figlio segreto della signora in giallo???
[SM=x875431]
abarat
00mercoledì 9 agosto 2006 12:56


INVERNO


Sale la nebbia sui prati bianchi
come un cipresso nei camposanti
un campanile che non sembra vero
segna il confine fra la terra e il cielo.

Ma tu che vai, ma tu rimani
vedrai la neve se ne andrà domani
rifioriranno le gioie passate
col vento caldo di un'altra estate.

Anche la luce sembra morire
nell'ombra incerta di un divenire
dove anche l'alba diventa sera
e i volti sembrano teschi di cera.

Ma tu che vai, ma tu rimani
anche la neve morirà domani
l'amore ancora ci passerà vicino
nella stagione del biancospino.

La terra stanca sotto la neve
dorme il silenzio di un sonno greve
l'inverno raccoglie la sua fatica
di mille secoli, da un'alba antica.

Ma tu che stai, perché rimani?
Un altro inverno tornerà domani
cadrà altra neve a consolare i campi
cadrà altra neve sui camposanti.


POESIA PURA...... Uno dei più grandi poeti del '900

[SM=x875436]

grognard
00mercoledì 9 agosto 2006 15:28
[SM=x875413] [SM=x875413] [SM=x875413] [SM=x875398]
Harpo86
00giovedì 8 gennaio 2009 21:43
grande poeta e intellettuale
Come sapete domenica 11 giugno sono i dieci anni dalla scomparsa del grande Fabrizio De Andrè grande Cantautore, poeta e secondo me un uomo di grande cultura.
Se non ci fosse stato De Andrè noi giovani non avremmo mai saputo cosa fosse il 68,il maggio francese il coraggio di quella gente le origini di una musica che a giorno d'oggi è morta.
I suoi dischi sono dei capolavori partendo da "tutti morimmo a stento" che considero come un viaggio nell'inferno dei drogati, alcolizzati del dolore più forte scritto con il grande Riccardo Mannerini su "la buona novella" il cantare della vita di Gesù "è stato il più grande rivoluzionario di tutti tempi" diceva Fabrizio bellissima "via della croce" e "il testamento di Tito" su "non al denaro non all'amore ne al cielo" un disco che mi ha messo abbastanza suggestione bellissimo nel descrivere personaggi e metterli in poesia "un giudice" "un matto".
Passando al 1973 arriva un meraviglioso disco "storia di un impiegato" è tutto un racconto che ci si può fare un film su quest'uomo che attraversa gli anni di piombo.
De Andrè secondo me dal 1978 anno in cui uscì "Rimini" altro capolavoro si avvicina a una musica folkloristica sulla sardegna e soprattutto sulla sua città natale Genova dove con "Creuza de ma" riprende delle parole in genovese che non si parlano da più di 150 anni.
jules maigret
00venerdì 9 gennaio 2009 10:16
certo per ricordarlo la RAI poteva fare qualcosa di meglio dello Speciale di Mollica.....mah
ora ditemi voi che cosa c'è di speciale nel sentire altri cantanti che parlano di lui....che era bravo lo sapevamo anche da soli
Harpo86
00venerdì 9 gennaio 2009 19:14
Hai pienamente ragione sul fatto dei cantanti che parlano di lui specie se sono artisti che non hanno lavorato lui.
Su gli speciali rai hanno fatto mercoledì sera su raidue uno special da "la storia siamo noi" molto interessante anche con qualche video raro o inedito e interviste a persone che gli sono state vicino come Paolo Villaggio,Mauro Pagani,Dori Ghezzi e altri.
jules maigret
00venerdì 9 gennaio 2009 21:37
Re:
Harpo86, 2009/01/09 19:14:

Hai pienamente ragione sul fatto dei cantanti che parlano di lui specie se sono artisti che non hanno lavorato lui.
Su gli speciali rai hanno fatto mercoledì sera su raidue uno special da "la storia siamo noi" molto interessante anche con qualche video raro o inedito e interviste a persone che gli sono state vicino come Paolo Villaggio,Mauro Pagani,Dori Ghezzi e altri.


quello me lo sono perso. peccato.



Harpo86
00venerdì 9 gennaio 2009 22:08
jules maigret
00venerdì 9 gennaio 2009 22:18
Re:
Harpo86, 2009/01/09 22:08:




GRAZIE HARPO!!!! [SM=x875437] me lo guardo subito.


[SM=x875453]


a tutti e ci vediamo domani

ugo.p
00sabato 10 gennaio 2009 06:48
Re:
Harpo86, 2009/01/09 22:08:



grazie anche da parte mia Damiano.

Il fatto di vivere all'estero a volte ha dei piccoli vantaggi. Non vedendo la TV e di fatto neanche il cinema del Paese natale si ricostruisce intorno a noi un paese che non c'e'....una specie di bolla temporale.
io qui ho tutti video e dvd di film e sceneggiati di quando vivevo in Italiae lo stesso dicasi per la musica. quindi nel mio mondo convivono Fossati e De andre', Mastroianni e Gassman, Vasco Rossi e Tenco, ....arrivi ad un certo punto che veramente non sai piu' chi e' veramente vivo e chi no.
ugo.p
00martedì 12 gennaio 2010 13:18
jules maigret
00martedì 14 aprile 2015 10:39
Tr@inspotting
00mercoledì 15 aprile 2015 18:47
Bravo Commissario
veramente interessante....e commovente
Andrea Ridolfi
00venerdì 27 maggio 2022 20:46
Re:
abarat, 09/08/2006 12:56:



INVERNO


Sale la nebbia sui prati bianchi
come un cipresso nei camposanti
un campanile che non sembra vero
segna il confine fra la terra e il cielo.

Ma tu che vai, ma tu rimani
vedrai la neve se ne andrà domani
rifioriranno le gioie passate
col vento caldo di un'altra estate.

Anche la luce sembra morire
nell'ombra incerta di un divenire
dove anche l'alba diventa sera
e i volti sembrano teschi di cera.

Ma tu che vai, ma tu rimani
anche la neve morirà domani
l'amore ancora ci passerà vicino
nella stagione del biancospino.

La terra stanca sotto la neve
dorme il silenzio di un sonno greve
l'inverno raccoglie la sua fatica
di mille secoli, da un'alba antica.

Ma tu che stai, perché rimani?
Un altro inverno tornerà domani
cadrà altra neve a consolare i campi
cadrà altra neve sui camposanti.


POESIA PURA...... Uno dei più grandi poeti del '900

[SM=x875436]





Meravigliosa
Fatascalza
00mercoledì 31 gennaio 2024 18:56
Ho la fortuna di essere Genovese (e genoana) come De Andrè, ed il suo ricordo in città non si è mai affievolito
Passando davanti ai bar non è improbabile sentire De André in sottofondo
Recentemente allo stadio in occasione dell'anniversario della sua morte hanno fatto una coreografia da brividi in sua memoria , provo a linkarlo "amico fragile"


[IMG]https://[/IMG]video stadio
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