diritto d'accesso e contratto d'appalto

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marco panaro
00lunedì 7 marzo 2005 17:28
Tribunale Amministrativo Regionale Liguria sez.II 2/3/2005 n. 312

E' ammissibile la domanda di accesso al contratto di appalto stipulato dall’azienda sanitaria con la società controinteressata all’esito della gara.

E' dirimente il rilievo che, qualora il contenuto del contratto fosse effettivamente difforme dalle condizioni del capitolato speciale d’appalto, ne risulterebbe effettivamente integrata un’inammissibile rinegoziazione delle condizioni poste a base della procedura di gara, con conseguente lesione di una situazione giuridicamente rilevante in capo alla società ricorrente, che ha partecipato alla gara classificandosi al secondo posto.
marco panaro
00domenica 3 aprile 2005 17:22
Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia Milano sez.III 21/3/2005 n. 630

La ricorrente ha partecipato ad una gara pubblica in ordine alla quale si è classificata al secondo posto (prima tra le offerte non anomale). La verifica condotta dalla stazione appaltante ha stabilito la congruità dell’offerta (sospettata di anomalia) presentata dall’impresa controinteressata-

Risulta quindi evidente che la deducente, attraverso l’acquisizione della documentazione giustificativa fornita dalla predetta società, voglia valutare l’esistenza di eventuali profili di illegittimità nella verifica dell’amministrazione da far valere, se del caso, in sede giurisdizionale. Tale esigenza corrisponde ad un interesse giuridicamente rilevante tutelato dall’art. 24 della Cost. (diritto di difesa) che non può essere limitato attraverso la sola visione degli atti di cui si chiede l’accesso.

L’eventuale limitazione alla sola visione può essere consentita nei soli casi in cui, come peraltro previsto dall’art. 4, comma 1, del decreto del Ministero dell’Interno 10 maggio 1994 n. 415, sia necessario tutelare il c.d “Know how” industriale (cfr, per tutte, Cons. St., sez. VI, n. 14/2004). La gara in argomento, invero, si riferisce all’affidamento del servizio di pulizia di uffici e caserme della Provincia di Sondrio, in relazione al quale riesce difficile immaginare la presenza in questo settore di brevetti o privative industriali da tutelare.

Ad ogni buon conto, nulla di tutto questo (con riferimento alla tutela del “Know how” industriale) risulta dal diniego impugnato né allegato in questa sede.

Atteso quanto sopra, risulta prevalente l’interesse della ricorrente ad estrarre copia delle giustificazioni rese dalla ditta conrointeressata.
marco panaro
00lunedì 2 gennaio 2006 11:01
T.A.R. Lombardia–Milano – Sez. III - Sentenza 6 dicembre 2005, n. 4944

Deve essere dichiarato inammissibile il ricorso che non risulta notificato né all’aggiudicataria, né ad altra impresa partecipante alla selezione cui è riferita la domanda di accesso.
marco panaro
00venerdì 3 febbraio 2006 11:58
Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna Parma 13/12/2005 n. 580

Va affermata la carenza di legittimazione dell'aggiudicatario provvisorio a prendere visione di atti (documentazione inerente il restauro degli immobili e relativi finanziamenti, lettera di incarico e relativa parcella, contratto e procedura di assegnazione della precedente gestione, documentazione tecnica utilizzata per l’accesso ai fondi del Giubileo) la cui conoscenza non si presenta funzionale alla tutela di un interesse personale e concreto, difettandone una diretta relazione con la posizione di aspirante concessionario del complesso immobiliare.
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