Una famiglia a quattro zampe

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BeatAurora
00venerdì 10 marzo 2006 16:10



Fratelli in passeggiata sul mare. A differenza di scimpanzè e gorilla si appoggiano sulle palme aperte. Ma saranno comodi?

In uno sperduto villaggio turco nella provincia di Iskenderun, al confine con la Siria, vive una famiglia di 19 persone: madre, padre e 17 figli.
E fin qui niente di strano. Se non fosse che alcuni di questi - cinque per l'esattezza - camminano a quattro zampe.
Più che primitivi. I fratelli (quattro femmine e un maschio), con età compresa tra i 14 e i 36 anni, non riescono a camminare eretti sulle gambe. Soltanto con notevole sforzo riescono a stare fermi in piedi.
Si spostano appoggiati sul palmo delle mani aperte, a differenza degli scimpanzé che si sostengono sulle nocche. Cosa che ha permesso loro di non compromettere la mobilità delle dita per svolgere le operazioni più complesse, quali lavorare all'uncinetto per le donne. Ma non sono in grado di svolgerne alcune molto semplici come, per esempio, piegare in due un foglio di carta e questo perché caratterizzati da un forte ritardo mentale. Hanno una capacità di linguaggio e di comprensione limitata, anche se capiscono il curdo e un po' il turco; usano solo 100 vocaboli e non sono sono in grado di dire in quale stato vivono.
Il ritardo mentale è determinato secondo gli scienziati, che hanno analizzato il cervello con la risonanza magnetica, da una forma di sottosviluppo cerebrale, conosciuta come atassia, che influisce negativamente sul linguaggio, sull'equilibrio e sul coordinamento motorio. Ma questa malattia da sola può giustificare l'involuzione dei soggetti a uno stato di quadrupedi?
Anello mancante o solo uno strano caso? Ricerche e analisi genetiche più dettagliate sono ancora in corso, e non mancano già le prime supposizioni. Uner Tan, fisiologo all'università Cukurova in Turchia, che per primo ha studiato il caso e da cui la sindrome ha preso il nome, afferma che la scoperta è molto importante e potrebbe contribuire addirittura a risolvere l'enigma dell'evoluzione umana. Per questo si è già messo alla ricerca di altri casi simili nel mondo. Per i biologi evoluzionisti Nicholas Humphrey e John R. Skoyles, della London School of Economics, che hanno collaborato con Tan, le anomalie del cervello potrebbero aver “semplicemente” fatto riscoprire ai cinque fratelli una forma di locomozione usata dai nostri antenati milioni di anni fa. E la famiglia quadrupede potrebbe rimanere solo un caso isolato, unico al mondo, perché è probabile che sia stato causato da fattori biologici e sociali irriproducibili.
Insomma il dibattito è acceso, anzi è appena iniziato ora che la “sindrome di Uner Tan” per la prima volta è stata descritta su “International Journal of Neuroscience” l'intera comunità scientifica avrà di che interrogarsi e discutere.

focus.it
Ale sorcina
00domenica 12 marzo 2006 00:01
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