Sicurezza nelle stazioni ferroviarie genovesi

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titoit
00giovedì 29 marzo 2007 22:51
Prendo spunto da una discussione sulla stazione di Sampierdarena dove alcuni forumisti lamentano che molti immigrati si rendono responsabili di inciviltà e degrado nelle stazioni.

Il problema è vero, esiste, ma non dipende dagli immigrati. Noi italiani non siamo certo esempi di civiltà, ordine e pulizia nelle cose pubbliche. Se l'esempio che diamo è questo non possiamo tanto lamentarci degli immigrati...

Però il problema è un altro: la sensazione di insicurezza che c'è nelle stazioni, specie nelle periferie.
Va bene sarà pure una questione che hanno chiuso le biglietterie, le stazioni sono impresenziate. Ma in tutto il mondo è così e però spesso nelle altre realtà c'è una forte presenza di polizia o guardie giurate.

E' impossibile che la POLFER riesca a fare fronte a tutte le emergenze, sui treni e nelle stazioni. Trenitalia o le altre "scatole cinesi" di FS dovrebbero fare di più sotto questo profilo, assegnando ad ogni stazione (almeno in certe fasce orarie) almeno una guardia privata. E' un costo, è vero, ma aiuterebbe. Così come aiuterebbe piazzare delle telecamere per prevenire e filmare devastazioni e malcostumi di chi imbratta, sporca, scrive, rompe.
lordtiranus
00venerdì 30 marzo 2007 01:06
perfettamente d'accordo sulle telecamere, sulla mancata sorveglianza (parlo di Sampi) non lo sono del tutto. La Polfer bazzica spesso sui marciapiedi (soprattutto l'1) e nell'atrio, a me più di una volta hanno chiesto un documento e il titolo di viaggio, una volta mi hanno persino segnalato alla questura, evidentemente aspettare i sub-urbani con dentro la fidanzata è reato (forse istigazione alla violenza...) boh!

[Modificato da lordtiranus 30/03/2007 1.07]

titoit
00venerdì 30 marzo 2007 09:26
La POLFER e più in generale la Polizia di Stato non sono certo un esempio di professionalità.
Le pattuglie a Brignole e a Principe sono assai rare e spesso si traducono in capannelli di agenti in divisa che parlano e scherzano dei fatti loro senza guardare e controllare quello che c’è attorno.

Poi a volte si svegliano d’improvviso e fanno controlli sui biglietti se uno circola per la stazione.
genovaquartodeimille
00venerdì 30 marzo 2007 18:08
Continuo a sostenere l'utilità di stanziare nei fabbricati ferroviari le stazioni locali dei Carabinieri e se non basta pure di qche altra arma (laddove non ci sino i caramba magari la polizia o le fiamme gialle), con scopo di deterrenza ancorchè di sorveglianza .
sandro.raso
00venerdì 30 marzo 2007 18:59
Le Forze dell'Ordine, nell'interesse non solo loro ma di tutti, devono essere trattate meglio, ed occorrono anche cambiamenti legislativi che assicurino pene certe e proporzionate al reato commesso.

Ogni volta che un agente esegue un arresto o comunque una notizia di reato, è soggetto a molti rischi e ad un superlavoro in Tribunale, e poi capita spesso che l'imputato venga assolto o amnistiato vanificando il lavoro e facendo passare a chi ce l'ha ancora la voglia di procedere oltre quando si imbatte in un crimine.
em66
00martedì 3 marzo 2009 10:27
Articolo sul sito del Secolo XIX (forse leggermente OT)
E il poliziotto di quartiere paga il treno anche in servizio
(ispettore)
00martedì 3 marzo 2009 11:23
violenze
secondo me la 2vigilanza" parte da noi tutti, poi è ovvio che esiste la polizia che ha questo specifico compito, ma sappiamo che il degrado e il vandalismo prosperano dove c'è indifferenza.
tempo fa quando qualcuno cercava di rompere qualcosa trovava sempre qualcuno "non tollerante" che lo fermava, adesso quasi tutti per varii motivi si fanno i fatti loro, se così si può dire.
ecco, le "ronde volontarie" invece di andare a provocare gli avversarii politici potrebbero girare per le stazioni
em66
00mercoledì 4 marzo 2009 10:51
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