Sforza Ruspoli

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
max/offspring
00martedì 28 febbraio 2006 01:27
Nuovo candidato di alternativa sociale.



Discendente della famiglia Ruspoli, nota famiglia dell'aristocrazia papalina, detta anche aristocrazia nera, è amico personale della famiglia Savoia.

Unico membro della famiglia ad essersi occupato di politica, dal 1989 al 1993, da consigliere al comune di Roma ha fatto una dura lotta per chiedere il rientro degli eredi al trono.
Crede che sia giusto che rientrino non solo i vivi ma anche le salme dei savoia deceduti.
La famiglia Ruspoli nell'albero genealogico vanta otto papi tra cui Innocenzo III.


Insomma uno proprio moderno...

TheRainMaker
00martedì 28 febbraio 2006 10:37
Un bell'uomo!
baccotabaccovenere
00martedì 28 febbraio 2006 12:05
largo ai giovani!
max/offspring
00giovedì 2 marzo 2006 18:19
In abito di alta sartoria e pregiato tessuto, gran cura dei dettagli, dalla cravatta all'orologio, alla camicia rigorosamente a mano. Lo definireste mai un impresentabile? No. Soprattutto se si tratta di Sforza Ruspoli, orgogliosa classe 1927, alta nobiltà romana. Nel palazzo di famiglia all'incrocio con via del Corso a Roma annuncia il «ritorno» in stile elegante alla politica tre le fila di Alternativa sociale di Alessandra Mussolini, come indipendente: capolista per il Lazio. «Una scelta libera», forse obbligata «per le sorti della destra italiana» attualmente divisa tra mille anime e che «si riunirà il giorno che i suoi capi capiranno che serve un'unica battaglia contro il feudalesimo finanziario». Insospettabile, il principe, al punto da poter vantare affinità e amicizie con i suoi compagni di ideologia: quelli di Forza nuova, del Fronte nazionale. Roberto Fiore su tutti, presente alla conferenza stampa. Altro che impresentabile, dice il principe, «non è gay, ha una sola moglie e nove figli: vogliamo che uomini così governino l'Italia domani». Scende in campo per liberare il Paese, dall'«oligarchia partitocratica che ha saccheggiato tutto ciò che poteva» e «minaccia» nobili tuoni e fulmini contro i «comitati d'affari e il sistema partitocratico». «La cupola trasversale» è avvertita, Sforza Ruspoli vuole spazzare via «i banchieri corrotti». Il programma elettorale prevede la difesa del Mezzogiorno, la classe rurale e le sue zucchine «questa è l'italianità che dobbiamo difendere altro che quella delle banche», e dei giovani. E Santa Romana Chiesa: «Sì, perché quando ammazzano i nostri preti e bruciano le nostre Chiese, la fede si difende con la spada e non andando in moschea», chiaro il riferimento al ministro degli Esteri e leader di An, Gianfranco Fini. Sta col centrodestra, questo è chiaro. Quindi con Berlusconi che «pur tra mille difficoltà, ha l'intelligenza e il coraggio di allevare una classe dirigente che può contribuire certamente alla soluzione». Ma ha una passione per il ministro. Tremonti, il «più intelligente che ci sia». E ammette che non sono male neppure Giorgetti, e Borghezio «quello che prendono sempre a botte». Ma per Sforza Ruspoli il «genio» è Bossi «per aver anticipato il discorso sulle autonomie». Perché la patria che Ruspoli vorrebbe dovrebbe prendere esempio dal modello tedesco o quello elvetico. A sinistra salva solo Bertinotti al quale riconosce «onestà intellettuale». E se lo dice un principe.

max/offspring
00giovedì 2 marzo 2006 18:26
E non finisce qui...

Il principe Sforza Ruspoli si schiera al fianco di Alessandra Mussolini candidandosi alle elezioni politiche come capolista al Senato. È lui stesso a spiegare la scelta e lo fa con estrema chiarezza, affermando che «per le vicende italiane e internazionali e per la mia storia personale, non posso fare altro che candidarmi al fianco di Alessandra Mussolini. Si tratta di una scelta necessaria per le sorti e la tradizione della destra italiana. Da indipendente quale sono, è la scelta più libera che potessi fare».
I motivi che hanno spinto Sforza Ruspoli a scendere nell'arena politica hanno a che vedere soprattutto con alcune sue certezze. Dice infatti Sforza Ruspoli: «La destra democratica e popolare è fortissima e temuta, per questo è stata divisa ad arte dai potenti. La nostra destra vuole dare voce agli ultimi, ai pensionati, agli artigiani, ai contadini, alle forze dell'ordine, agli impiegati e a tutte le vittime dell'oligarchia finanziaria e industriale».
Il principe fa anche l'elogio della patria, delle forze armate e della Roma cattolica e tradizionalista. Ma non solo. «Io sono, senza se e senza ma, per la libertà e per la nostra civiltà occidentale - sottolinea Sforza Ruspoli – e negli ultimi decenni chi mi ha votato lo ha fatto controcorrente perché in me hanno votato la tradizione nei secoli, la fedeltà alla chiesa, le battaglie contro l'errato modello di sviluppo, imposto e oggi definitivamente fallito». Poi il principe si lancia in una difesa della destra «pura», in un attacco a quello che definisce «il sistema», esprimendo la sua idea su chi siano i veri «impresentabili».
«I boss del sistema creano i mostri nel tentativo di salvare il loro potere, ma i mostri non sono i giovani di destra, di Forza Nuova, del Fronte Nazionale. I soli mostri impresentabili sono quelli che vorrebbero dissacrare e infangare le istituzioni, la chiesa, la famiglia, le nostre memorie e tradizioni, mentre i nostri giovani condividono i nostri valori e combattono per essi». Il principe non si ferma qui e lancia una vera e propria lista degli impresentabili, che ritiene facilmente inquadrabili nei politici che in 50 anni hanno indebitato cinque generazioni di italiani; nei capitalisti senza capitali con miliardi di euro di debiti che non restituiranno mai ai risparmiatori italiani; nei boiardi del sistema che guadagnano stipendi miliardari per dirigere aziende che perdono il denaro dei contribuenti italiani; nei materialisti che credono soltanto a soldi, sesso e successo consegnando le future generazioni al caos e alla droga; negli illuministi e luminari che negano Dio e il sacro.
Conclusione di Sforza Ruspoli: «Il dovere di noi che abbiamo età ed esperienza ma soprattutto la fede, è quello di guidare i giovani con il nostro esempio. Un esempio mai dettato da scelte di comodo. Mi auguro che la mia candidatura contribuisca ad aprire gli occhi a molti italiani».


Insomma via, se vince il Ruspoli minimo minimo fa presidente il Papa e poi via, tutti alle crociate e a bruciare le streghe...

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 03:50.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com