San Secondo di Pinerolo (To), 01/10/11 - 29/01/12: "Viaggio in Egitto. L'Ottocento riscopre la terra dei faraoni"

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-Kiya-
00venerdì 9 dicembre 2011 13:24




Lo scorso 1 ottobre ha aperto al pubblico al Castello di Miradolo, a San Secondo di Pinerolo (TO), la nuova mostra della Fondazione Cosso dal titolo: “Viaggio in Egitto. L’Ottocento riscopre la terra dei faraoni”. Chi desidererà visitarla avrà tempo fino al prossimo 29 gennaio 2012.

Voluta e organizzata dalla Fondazione Cosso, la mostra è curata dall’egittologa Silvia Einaudi. Originaria di Saluzzo, nel cuneese, Silvia Einaudi si occupa principalmente dello studio del Libro dei Morti nelle tombe tebane. Ha curato diverse mostre e lavorato a progetti di ricerca sull'antico Egitto. Partecipa a missioni di scavo in Egitto ed è autrice di libri e articoli di argomento egittologico.

Con questa mostra, attraverso lettere, appunti, libri, stampe, fotografie, giornali di scavo e documenti originali di viaggiatori, studiosi, fotografi ed archeologi che si avventurarono lungo le sponde del Nilo nel corso dell’Ottocento, si vuole portare il visitatore a ripercorrere l’avventuroso viaggio da Alessandria d’Egitto sino alla lontana Nubia. I documenti esposti, provenienti da istituzioni pubbliche e collezioni private, sono in parte inediti e testimoniano lo straordinario interesse che l’Egitto suscitò nel mondo occidentale per tutto l’Ottocento.

Proprio per esprimere il significato che aveva a quel tempo il viaggio in Egitto, il percorso espositivo è diviso in sezioni allestite nelle varie sale del Castello: in apertura l’arrivo in Egitto, ad Alessandria, città in cui dall’Europa si arrivava via mare, per iniziare la visita nella terra dei faraoni. Si prosegue in un’immaginaria risalita lungo il Nilo, avanzando verso il Cairo, le piramidi e la Sfinge, passando poi per l’antica Tebe, oggi Luxor, e l’Alto Egitto, sino ad arrivare in Nubia. La mostra volge al termine con l’omaggio a tre figure italiane protagoniste dell’avventura ottocentesca in Egitto: Luigi Vassalli, milanese, archeologo e conservatore del Museo del Cairo nella seconda metà del XIX secolo, Gaetano Lodi, emiliano, pittore e decoratore tra l’altro dello Scalone di Palazzo Reale di Torino, celebre per i suoi acquarelli e le sue decorazioni su porcellane con motivi egizi e Giuseppe Parvis, ebanista lombardo, restauratore di importanti reperti dell’antico Egitto, famoso per la creazione di mobili ispirati all’arte egizia e araba, di gran moda fra la nobiltà e la borghesia italiana ed europea di fine Ottocento. Un cameo chiude il percorso di visita della mostra “Viaggio in Egitto”: si tratta dell’esposizione di una collezione unica al mondo di scatolette di sigari e sigarette da tutta Europa, in metallo e in carta, tutte con motivi ispirati all’antico Egitto, segno di quanto la terra dei faraoni era di moda e affascinava l’Ottocento in tutta Europa, Italia compresa.

Al Castello di Miradolo si trova esposto materiale autentico di viaggiatori come il piemontese Carlo Vidua, collezionisti di antichità tra cui Drovetti, Belzoni e il conte de Forbin, esploratori come Cailliaud e Gau, studiosi quali Champollion e Rosellini e persino dei primi “turisti”, tra cui ricordiamo una delle rare figure di donne spintesi in Egitto nei primi decenni dell’Ottocento: la baronessa von Minutoli. Ricca l’esposizione di fotografie d’epoca, con scatti eccezionali di Beato, Béchard, Bonfils, attivi in Egitto soprattutto a partire dalla metà del secolo. Infine testimonianze di quei primi archeologi che, tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi anni del Novecento, effettuarono scavi scientifici in Egitto, come il già citato Luigi Vassalli ed Ernesto Schiaparelli, con i suoi collaboratori tra i quali il pinerolese Virginio Rosa. Un’attenzione particolare, infine, è stata rivolta alle figure di alcune donne, come Amalia Nizzoli, di origini torinesi, e Sarah Belzoni, molto attente nel descrivere gli aspetti della vita quotidiana delle donne egiziane.

“L’Egitto è sempre stato una delle mete più ambite e sognate dai viaggiatori di tutti i tempi, sia da quelli antichi, a partire da Erodoto, sia dai moderni turisti. Ma l’Egitto dell’immaginario collettivo, quello delle piramidi, delle mummie e della Sfinge diventa di moda in Europa nell’Ottocento”, spiega la curatrice Silvia Einaudi.

Napoleone Bonaparte intraprende la “Campagna d’Egitto” nel 1798-1801, una spedizione militare ma con al seguito studiosi e artisti che iniziano a raccontare delle meraviglie della terra dei faraoni. Inizia così l’esplorazione del Nilo grazie a architetti, ingegneri, disegnatori, botanici, zoologi, cartografi al seguito dell’esercito napoleonico. Grazie poi alla modernizzazione del paese con l’ascesa al potere nel 1805 di Mohammed Ali, viceré d’Egitto che all’epoca era provincia dell’Impero Ottomano, e ai consigli che ricevette dal piemontese Bernardino Drovetti, console generale di Francia ad Alessandria d’Egitto, il paese si apre sempre di più agli occidentali, diventando la meta esotica per eccellenza dell’Europa della prima metà del XIX secolo. Parte la caccia ai tesori dei faraoni: intrighi, ostilità, complotti, fanno da sfondo a queste vicende affascinanti e curiose. E mentre in Italia si preparava e successivamente si viveva il Risorgimento, sui giornali, nella letteratura, nei sogni dei più giovani, ma anche nello stile, dall’arredamento sino alle scatolette di sigari e sigarette ornate con motivi egizi, l’Egitto diventava “di moda” nel Vecchio Continente.

Luogo dell'Evento: Castello di Miradolo, Via Cardonata 2 – 10060 - San Secondo di Pinerolo (TO) - Tel. 0121/502761

Durata della Mostra: dal 1 ottobre 2011 al 29 gennaio 2012

Orari:
mart.-merc.-giov.:14.00 - 18.00 (mattino aperto su prenotazione per gruppi e scolaresche)
ven.-sab.-dom.:10.00 – 18.30
lunedì chiuso

Orari speciali, nei giorni festivi:
Martedì 1 novembre: 10.00 – 18.30
Giovedì 8 dicembre: 10.00 – 18.30
Sabato 24 dicembre: chiuso
Domenica 25 dicembre: 15.00 – 18.30. Riapertura alle 20.30 per il Concerto di Natale
Lunedì 26 dicembre: 10.00 – 18.30
Sabato 31 dicembre: 10.00 – 18.30
Domenica 1 gennaio: 15.00 – 18.30
Venerdì 6 gennaio: 10.00 – 18.30


Costi biglietti:
Intero: € 7,00
Ridotto: € 5,00 (gruppi, convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65, militari)
Bambini sotto i 14 anni: € 3,00
Gratuito: bambini fino a 6 anni; Abbonamento Musei

Per informazioni:
Fondazione Cosso - Tel. 0121/376545 mail: info@fondazionecosso.it
www.fondazionecosso.it



[fonte: www.piemonte.beniculturali.it ]
-Kiya-
00venerdì 6 gennaio 2012 22:43
Oltre la mostra, le conferenze


Sabato 14 gennaio, ore 16.30

Beppe Moiso presenta "Virginio Rosa, un pinerolese alla scoperta dell’Egitto"

La conferenza intende riscoprire la figura e il lavoro del giovane pinerolese Virginio Rosa, divenuto collaboratore di Ernesto Schiapparelli, Direttore del Museo Egizio di Torino, in anni molto difficili per l’attività di ricerca in Egitto. Il Rosa, seppur giovanissimo e privo di esperienza, seppe dirigere, da solo, le ricerche nel sito di Gebelein e Assiut nel 1911. La sua attività che raccolse il plauso di quanti ne vennero a conoscenza, fu presto dimenticata, anche a causa della sua prematura scomparsa. Ora, attraverso studi e pazienti ricerche d’archivio, questa nobile figura riprende il suo posto tra coloro che seppero fare ulteriormente grande, il già grande museo torinese.

Il Relatore
Beppe Moiso ha iniziato giovanissimo i suoi studi sull’Egitto antico e, dal 1972, ha intrapreso una attività di collaborazione scientifica con il Museo Egizio di Torino, che ancora prosegue con la Soprintendenza Archeologica. Nel 1975 è entrato a far parte della Missione Archeologica Italiana in Egitto dell’Università di Roma e poi dal 2006 con quella appena nata di Torino, lavorando nei cantieri di Tebe, Gebelein, File e Gebel Barkal in Sudan. E’ stato per molti anni, fino al 2010, presidente dell’Associazione Amici Collaboratori del Museo Egizio di Torino. E’ autore di numerose pubblicazioni e articoli, particolarmente dedicati allo studio e alla riscoperta dell’attività archeologica italiana in Egitto.


Ingresso libero per i visitatori della mostra.
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