SUICIDA GIOVANE MAMMA CON IL FIGLIO DI 7 MESI

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liama
00martedì 7 agosto 2007 19:21
VALDIDENTRO (SONDRIO) - In una gola di roccia in Valtellina, un baratro cupo, tetro, spaventoso, una giovane mamma di 23 anni si è tolta la vita per mettere a tacere per sempre un dolore che credeva di non poter superare, la morte del suo compagno. Con lei, in un volo di 150 metri, ha trascinato quasi sicuramente anche il loro bimbo di 7 mesi, il cui corpo non è ancora stato trovato.

Solitudine e sconforto nel dramma che ha sconvolto le vallate attorno a Bormio. La donna suicida Deborah Cossi, viveva a Valdidentro e lavorava come commessa in un supermercato della zona. Nel negozio, un anno e mezzo fa aveva conosciuto il suo grande amore, Andrea Valzer, 34 anni cheper lei aveva lasciato la moglie e tre figli piccoli. Sette mesi fa era nato il loro bambino, Daniel ma il 25 luglio scorso Andrea Valzer era rimasto vittima di un incidente stradale. In sella alla sua Yamaha 1000 (le moto erano una sua grande passione), si era schiantato contro una vettura. Illeso l'automobilista ma per Andrea la morte era stata istantanea.Da quel momento per Deborah è cominciato l'inferno. Addolorata come ogni vedova, ma senza avere nessun diritto a questo titolo, la giovane si è sentita completamente abbandonata. Un incubo i funerali di Andrea con tutta l'altra famiglia ai primi posti. Una incognita angosciosa il futuro senza nessuna prerogativa su cui poter contare.

La sua famiglia ha tentato di consolarla ma forse il dolore era troppo grande. Così Deborah si è lasciata prendere dallo sconforto e neppure Daniel, l'ha tirata fuori dal suo torpore. Ieri sera il dolore è diventato più acuto e ha preso la sua decisione. Alle 21 ha scritto un sms al padre per annunciare la sua intenzione. Poche parole di scuse per dire che non poteva più andare avanti senza Andrea. Quindi ha sistemato Daniel, forse già addormentato, sul seggiolino fissato sulla Punto e ha imboccato la strada per la Forra della Forcola. E' un punto panoramico a 1700 metri altezza, da dove si può ammirare l'intera vallata, le montagne, il Passo dello Stelvio. Sotto scorre l'Adda nel quale si butta il torrente Braulio, che scava il suo percorso dalla montagna propria nella gola o forra della Forcola. Deborah quel posto lo conosceva bene. E' uno dei nascondigli dove spesso lei e il suo Andrea, come molte altre coppie del posto, si recavano per stare un po' da soli. Prima della gola c'é infatti uno spiazzo tra gli alberi. Qui la giovane ha parcheggiato la vettura. Ha spento i fari quando ormai era quasi buio. Non c'é illuminazione e non c'era neppure la luna, ma Deborah ha dovuto fare solo poche decine di metri prima di arrivare sull'orlo del precipizio. Sono 150 metri nei quali lei si è lasciata scivolare. Quasi sicuramente tenendo stretto in braccio il suo bambino. Nel frattempo il padre di Deborah ha dato l'allarme. Sono scattate le ricerche fino alla Forra della Forcola dove è subito stata trovata l'auto. Il buio è assoluto, il cielo nuvoloso. Intervengono i vigili del fuoco con i loro mezzi e i loro fari. Sono le 23 quando il corpo della giovane donna viene avvistato. E' su una roccia, bagnata dal torrente Braulio, il volto sfigurato. Il recupero è molto periglioso. Nessuna traccia del bimbo. I soccorritori ancora oggi si ostinavano a cercarlo, vivo, nel bosco, mentre infuriava il maltempo.
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