SPONSOR NON SI INTERESSANO AD ATLETI DISABILI

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vanni-merlin
00sabato 10 marzo 2007 09:22
SPONSOR NON SI INTERESSANO AD ATLETI DISABILI

La denuncia dei genitori di Melania Corradini. La sciatrice, portabandiera della nazionale italiana alle Paralimpiadi di Torino nel marzo scorso, non ha abbastanza sponsor per coprire i costi elevati delle trasferte. Con il risultato che la sua famiglia deve sostenere costi doppi, visto che Melania deve essere accompagnata dalla mamma Elisabetta, che si è licenziata due anni fa per seguire la figlia.

Gli sponsor non si interessano agli altleti disabili. La denuncia arriva dalle pagine del quotidiano L'Adige in un articolo di Lorena Iob Rallo, che raccoglie lo sfogo dei genitori di Melania Corradini, portabandiera della nazionale italiana alle Paralimpiadi di Torino, nel marzo dello scorso anno. "La verità è che il mondo delle sponsorizzazioni non si interessa dei disabili", dicono i genitori di Melania, Elisabetta e Luca. Il padre è stato campione italiano di palla tamburello con le maglie di Aldeno e Castelferro. "Un giorno- racconta Elisabetta- un dirigente di una nota casa automobilistica mi ha fatto presente che trattare con Alessandro Del Piero è una cosa; trattare con un disabile, seppur famoso, è tutta un'altra cosa. Non l'ha detto con cattiveria: è la realtà».

Una situazione discriminante, nonostante la partecipazione alle Paralimpiadi abbia regalato a Melania Corradini notevole visibilità con articoli sui più importanti quotidiani sportivi (Gazzetta dello Sport e Tuttosport) e su riviste di grande diffusione come Famiglia Cristiana, Donna Moderna e Vanity Fair, oltre ad interviste televisive su Rai e Mediaset. Una carenza di sponsor che rende difficile la copertura dei costi molto elevati. Anche la Provincia, che attraverso il marchio «Trentino» nel marzo del 2006 aveva accompagnato la giovane atleta nella sua avventura alle Paralimpiadi, quest'anno non ha ancora fatto sapere se confermerà la sua presenza oppure no. "Ogni volta che chiamiamo ci viene detto di ritelefonare la settimana successiva, ma la stagione è già iniziata da tempo e noi non sappiamo ancora niente" dice Elisabetta. Contributi arrivano dalle ditte Tassullo spa ed Ipsa Mezzolombardo, ma di certo non bastano.

Un problema non da poco. Come riporta "L'Adige", la federazione competente copre le spese per le trasferte di Coppa del mondo, ma non quelle delle eventuali gare di qualificazione necessarie per gli atleti che non hanno ottenuto i punteggi minimi richiesti. Quest'anno Melania si è trovata a non avere i punteggi necessari per partecipare alla Coppa del mondo. Ecco allora che per totalizzarli ha dovuto prendere parte a gare in Spagna ed in Svezia. Con il risultato che la sua famiglia ha dovuto sostenere costi notevoli, doppi, visto che Melania - che dalla nascita è priva dell'avanbraccio sinistro - deve essere accompagnata dalla mamma Elisabetta, la quale due anni fa si è licenziata dal lavoro per seguire la figlia. Come scrive Lorena Iob Rallo "Melania, che frequenta la classe quinta al liceo scientifico «Rosa bianca» di Cavalese, vanta un palmarès invidiabile. Ha iniziato a sciare a sei anni, e da allora ha inanellato una serie di titoli e di piazzamenti di rilievo anche a livello internazionale. Il mese di febbraio, solo per citare le ultime gare di Coppa Europa alle quali ha preso parte, l'ha vista ottenere a La Molina (Spagna) il terzo posto nelle specialità superg, gigante e slalom. Quindi, nella fase finale della manifestazione, disputatasi a Solleftea (Svezia), a suon di piazzamenti da podio ha chiuso la Coppa Europa al 2° posto in classifica generale."


Fonte: superabile.it


da: www.ventosociale.it/ventosociale/content/view/2371/33/
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