SPIGOLATURE

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claudio.41
00giovedì 25 maggio 2006 20:03


NUOVO COMANDAMENTO

(Giovanni 13:34)

Il comandamento non è nuovo nella sostanza ma nel modo:
"Io vi dò un comandamento nuovo : che voi vi amiate gli uni gli altri....COME Io vi ho amati".
La chiave è nella parola "Come".

___ COSI' ___ COME.

Lo studio di ognuno di noi è scoprire COME GESU' CI HA AMATO, nonostante i tanti "nonostante" che, se siamo onesti, ci devono far tremare. Esaminiamoci alla luce di quel Volto, arriveremo a odiare noi stessi e vorremmo fuggire.

Ma Egli ci stende la mano e dice a ciascuno di noi : "Non ti avvilire; le cose che tu scopri di te, Io le ho vedute prima che tu nemmeno le sospettassi : eppure ti ho amato di un amore eterno".

"Come il Padre ama me -- così io amo voi". COSI' --- COME;
fra i due avverbi sta l'infinito dell'umana miseria e l'Infinito dell'amore di Dio.

COSI' dobbiamo amare gli altri
COME Gesù ha amato noi.

E allora? Oh, allora sarà la vera manifestazione dei figlioli di Dio.
claudio.41
00giovedì 25 maggio 2006 20:23
ASPETTARE E PREGARE

Per dare tempo al Signore di manifestare ciò che è Suo, e non precipitarsi dietro ad ogni novità e spettacolo. Non vi è nulla che tanto combatta l'astuzia del nemico (il cui agire è per lo più affrettato e pieno di singolarità) quanto il dar tempo al Signore di farci vedere se la cosa procede da Lui, o dal potere delle tenebre.

L'Apostolo Giovanni avverte di provare gli spiriti (1 Giovanni 4:1,3) , vedere , cioè, se essi confessano Gesù Cristo venuto in carne. Questo significa più che una letterale confessione : vedere, cioè, se vi procedimento sobrio, umile, mansueto di Gesù Cristo.
claudio.41
00giovedì 25 maggio 2006 20:36
PREGA E TACI

Uno dei messaggi più insistiti negli scritti di Giovanni è : l'amore di Dio.

Chi ama, prega. Solo chi ama, può pregare; e solo chi continua a pregare, persevera in amare.

"Se qualcuno vede suo fratello commettere peccato, che non sia a morte, preghi, e Dio gli donerà la vita".

Se vede"! Non dice che sia andato a spiare. Il Cristiano non cerca di scoprire male se non in sè stesso. Se, pur non volendo viene a conoscenza del peccare del fratello, preghi. Non dice : parli; ma preghi.

Chi ama , tace, e non rapporta. Prega.

E il Signore donerà la vita al fratello errante. Una promessa sicura.
Dunque, invece di stare a lamentare i mali, preghiamo e tacciamo.
claudio.41
00giovedì 25 maggio 2006 21:52
DEL SETTARISMO RELIGIOSO

Sono anni che medito su alcuni metodi di alcune Chiese e sette. Lungi da me il giudicare persone e motivi.
Le Chiese hanno i più fieri nemici proprio fra quelli che esse vogliono beneficare materialmente e dominare spiritualmente.
Occorre grazia speciale per fare il bene , e saperlo fare, e per correggere.

In un certo locale, si radunava un mucchio di gente assai povera. Tempi tristi.
In una grande sala, bene intenzionati evangelisti si affaticavano ad annunziare la Buona Novella, concludendo con i soliti appelli . "Chi vuole...?" mani alzate e voci : "pregate per me", ohimè, molte volte erano le stesse voci , sabato dopo sabato, mentre occhi stanchi ed annoiati guardavano il grande orologio, come a dire : "Quando finisci?"
E ciò perchè in una sala attigua, donne pie bene intenzionate elegantemente vestite, erano attive a preparare caffè ed altro.

Chi scrive, non aveva nessuna parte in quel lavoro ma protestava dicendo : " Si dia il pane all'affamato, ma non lo si obblighi a stare ai nostri culti in precedenza, come condizione. Odierà la Religione".

non giudichiamo i poveretti,( la fame fa brutti scherzi, il freddo pure, e sono cattivi e duri consiglieri), che dicevano..."io sono della tale chiesa...io...io...".

Ma benedico Dio per risposte come questa : "O mio fratello, tu hai diritto ad un pezzo di pane , e ad un rifugio anche se sei maomettano. Toh , prendi, in Nome di Gesù Cristo, e non sei obbligato a rimanere o a venire ai nostri culti, tranne che Dio ti guidi".

Un giorno migliaia di poveri, stanchi, digiuni, furono sfamati dalle mani benedette. Gesù non inflisse loro un sermone a formare credi quale condizione di avere pane e pesci quanti ne volevano.
Pregò LUI, e volle che fossero comodamente seduti, ed avessero abbondanza.

Le discussioni vennero il giorno dopo, quando nemmeno li cercò, ma alcuni di essi gli corsero dietro. E non vi furono allora pani e pesci.
claudio.41
00giovedì 25 maggio 2006 22:47
Evitiamo di sognare grandi cose. DIO può anche servirsi di un verme per forare una montagna!
Sii sottomesso; sii servitore, ama di essere nascosto e fanne un tuo scopo. Sii sconosciuto.
Nasconditi in Cristo, metti Gesù prima dell'ideale del tuo ministero. Medita il Cantico dei Cantici 1:6.

Prima di prenderti cura delle vigne di altri, lascia che Dio coltivi la TUA vigna. Sii arato...coltivato...preparato; poi, nel Suo tempo, il poco frutterà molto.

Queste parole, le udii dall'Alto, di notte, e non possono essere cambiate.


Si fratelli miei, la Natura Divina... la "corona" (Apoc.22:11)...che è Santità nella vita interiore...viene quando noi, in Gesù, entriamo in un campo dopo l'altro nelle Sue promesse.
E ce ne sono così tante che si debbono compiere in noi. Con il passare del tempo, scoprirete di avere qualcosa in meno di voi stessi, ma più purezza nel vostro cuore.

L'energia umana deve essere sottomessa.

[Modificato da claudio.41 25/05/2006 22.53]

un sorriso
00giovedì 25 maggio 2006 22:55


[SM=x795131] [SM=x795131] ma più purezza nel vostro cuore. [SM=x795131] [SM=x795131]

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claudio.41
00venerdì 26 maggio 2006 13:49
"Non temere , piccolo gregge, perchè è piaciuto al Padre di darvi il Regno" (Luca 12:32).

Non temere. Non guardare alla tua incapacità, ma confida nel Signore.

Non temere degli uomini, perchè essi non possono impedire i piani di Dio.

Non temere perchè vedi che la maggioranza non vuole quel RE, e quel Regno.
E' piaciuto al Padre di dare il Regno a un rimanente, che passa attraverso mortificazioni e rovine, ed ha l'occhio fisso a LUI solo.
claudio.41
00venerdì 26 maggio 2006 14:03
UN INVITO A LITIGARE

(ISAIA 1:18)

Il Signore ci proibisce di litigare sia con quelli di fuori , che con quelli di dentro. Litigare con nessuno, tranne una sola eccezione, ed è con Lui stesso. A Lui però possiamo e siamo comandati di dire tutto. Egli non si offende, non approfitta delle nostre parole errate per rimproverarci e confonderci. EGLI CI AMA.

Piuttosto che rivolgere pensieri disperati a noi stessi, o litigare con altri, è a Lui che dobbiamo andare a dire tutto.

Non ti avvilire per la grandezza del peccato in cui forse sei caduto, o perchè la tua iniquità ti scoraggia a sperare alcunchè di buono da te stesso. Più triste è il caso, e più presto devi venire a Lui : "VENITE POI, E LITIGHIAMO, DICE IL SIGNORE" (uno sfogo a quattr'occhi, non spiato da alcuno).
"ANCHE SE I VOSTRI PECCATI FOSSERO COME LO SCARLATTO, DIVENTERANNO BIANCHE COME LA NEVE"
Un manto bianco di neve (i Suoi vestiti sono più candidi che la neve) ti copre, e di te non si vede più niente.


Non solo coperto, ma sarai lavorato dentro di te,affinchè vi sia bellezza e purità anche nel tuo interiore . " ANCHE SE FOSSERO ROSSI COME LA GRANA, DIVENTERANNO COME LA LANA". Un lavoro che va a raggiungere l'intimo tessuto della vita e santità alla gloria di Dio.

[Modificato da claudio.41 18/03/2007 21.02]

claudio.41
00venerdì 26 maggio 2006 14:09
I TEMPI di contrasto e turbamento, sembrano i peggiori; ma un giorno conosceremo che sono stati quelli in cui l'anima ha avanzato di più verso il Cielo.
claudio.41
00venerdì 26 maggio 2006 14:19
L'AMORE DI DIO
"Dimenticherà la donna il suo figliolino che poppa, per non aver pietà del figliolo del suo ventre?"

La domanda mette termine di paragone il massimo degli amori : quelli di una madre. Ma anche tale amore può venir meno, e alcune volte è venuto meno.

"Ma anche se avvenisse che le madri dimenticassero il loro figlioli, non però li dimenticherò IO".

"Ecco , IO ti ho scolpita sopra le palme delle mani; le tue mura sono del continuo nel mio cospetto".

la difficoltà non sta nel capire queste straordinarie affermazioni, ma nel crederle; DAVVERO CREDERLE.
Perchè, la misura che abbiamo dell'amore di DIO è debole. Il Suo amore ha in vista il termine ultimo: farci del bene, alla fine.

Oh , credre questo! Signore dacci di credere che Tu ami ME (ciascuno metta il suo nome in quel ME) più che qualunque madre possa amare il suo figliolino. Credere questo, in modo pieno, significa conoscere DIO. Conoscere Lui, significa vivere. Gloria, gloria al Signore.


IO TI HO SCOLPITA SULLE PALME DELLE MIE MANI.

Eccole quelle mani inchiodate! Sono gli scritti scolpiti nella carne del Figliolo dell'Uomo. Guarda quelle mani e quei piedi che portano ancora le stimmate della Croce, e credi all'amore di DIO.

Nella Sua presenza è ogni bene. "Le tue mura, Egli ci dice, sono del continuo nel Mio cospetto".

Dacci Signore, di credere come Tu vuoi che si creda, la immensità ed eternità del Tuo Amore. Amen.
claudio.41
00venerdì 26 maggio 2006 20:08
TUA VOLONTA' SIA FATTA

Per le cose care alla nostra umanità, e che ci sembra che DIO ci ha rivelato che vuole darcele per qualche fine glorioso, è bene investigare a lungo la volontà del Signore, evitando i DUE ESTREMI, cioè, o di rifiutare (o dubitare come fece Zaccaria), oppure di accettare subito. Pare che il miglior modo sia questo, e cioè di dire al Signore pressappoco così:

"O Signore, questa cosa che mi pare di avere rivelata o promessa, io la desidero; perciò temo di accettare da Te quello che mi smbra di avere sentito come Tua rivelazione. Liberami o Signore, sia dal tentarti col dubbio, e sia, chissà, dall'accarezzare pensieri che possono essere miei pensieri. Perciò io Ti confesso e dichiaro che accetto e desidero l'adempimento di ciò che credo Tu mi voglia dare. E, nel Tuo tempo e nella Tua provvidenza, adempi, o Signore ciò che mi hai fatto sperare.

Ma se, Signore, vi è (in tutto o in parte) qualche cosa che non sia da Te, Ti prego di liberarmene, anche nella mente. Dammi la grazia di rinunciare a ciò che fosse mio, e dammi, o Signore, solo ciò che è da Te. Se poi sei Tu stesso che , per qualche fine, hai creato in me quei desideri, allora dammi grazia di pèortarli sobriamente fino al compimento del Tuo piano.
O Signore, io riporto tutto a Te, per prendere dalla Tua mano solo ciò che a Te stesso piaccia di regalarmi o mantermi . E, comunque sia, adattami, nello spirito e nell'animo, e nel corpo al Tuo piano, a mio riguardo, facendomi morto a ciò che non è Tuo. Ed anche, dei pensieri, fa che rimangano solo quelli che sono secondo il Tuo piano.

Questo Ti chiedo per amore del Sangue del Tuo Figliolo GESU' CRISTO
claudio.41
00sabato 27 maggio 2006 13:12
"Ma se avete nel cuore vostro, amara gelosia e spirito di contesa, non vi vantate e non mentite contro la verità" (Giacomo 3:14)

E' un male ad averle nel cuore, ma altresì è un male a mostrare ciò che non è . Piuttosto che fingere con belle parole e falso contegno esterno, affinchè non si scopra il di dentro; piuttosto che allontanare i sospetti, chiuditi in un silenzio prudente , e prega il Signore che ti liberi. E , se ti dà la forza di parlare, sarà non per difenderti, ma per confessare.
claudio.41
00sabato 27 maggio 2006 16:38
FORZA E GENTILEZZA


Dio unisce forza e gentilezza. Le cose vuote sono le più chiassose, insolenti : una volta fui attratto a guardare dalla finestra da un insolito rumore, che sembrava come un terremoto. Sulla strada trottava un cavallo che trainava un carretto vuoto.

La luce è tra le più grandi e vaste forze dell'universo; con immensa rapidità attraversa gli spazi, una rapidità tale che dovrebbe abbattere tutto sul suo passaggio; eppure nulla è più gentile della luce : non offende i fiori , e non uccide un piccolo bambino ; anzi, porta allegria dovunque arriva.
claudio.41
00sabato 27 maggio 2006 16:55
IL SIGNORE GESU CRISTO: NOSTRA SPERANZA

(1 Timoteo 1)

TRE COSE DURANO : "Fede, speranza e carità; ma la più grande di esse è la carità" (1 Corinzi 13:13). Ma senza la speranza non si rimane nè nella fede nè nella carità, perchè come è scritto in Romani 8:24 : "Perchè noi siamo salvati per speranza. Ora la speranza di ciò che si vede non è speranza; difatti, quello che uno vede, perchè lo spererebbe ancora?" . Cioè, siamo alimentati dalla speranza, la quale non confonde, cioè è stabile se l'amore di Dio è sparso nei nostri cuori a mezzo dello Spirito Santo.

Infelice chi non ha speranza, perchè sente un vuoto attorno a sè.
Perciò il Signore, se guardiamo a Lui, ci rinnova la speranza viva.

Il Risuscitato Signore, impartendoci onde di resurrezione, ci tocca e ritocca con la speranza. Però, dopo varie esperienze e disinganni, anche i meglio intenzionati pare che vengano meno. Ed è allora che siamo portati dalla Grazia del Signore ad appropriarci i beni del Signore stesso -- cioè, nella nostra povertà -- confidando in Gesù Cristo, ci incoraggiamo in Lui divenuto "NOSTRA SPERANZA".

Non vediamo nulla in noi , ma Lui è al Trono , vive per intercedere. E noi Gli diciamo : "Tu, Signore, sei nostra speranza".

Amen.
claudio.41
00domenica 28 maggio 2006 17:56
ABITANTE DI SION!.....
SEI TU QUELL'ABITANTE?




"Abitante di Sion, grida, esulta, poichè il Santo d'Israele è grande in mezzo te". (Isaia 12:6)

Abitante! Dobbiamo considerare il vero significato della parola "abitare" che è il fare una stanza fissa, una ferma dimora. Dove?

Sul monte Sion si ergeva il Tempio di Gerusalemme, posto di consacrazione , di adorazione e servizio. La posizione elevata e dominante, la ricchezza e la bellezza nel visibile dell'imponente costruzione, rispondeva, in un certo qual modo, alla definizione : "luogo di compiuta bellezza" (Salmo 50:2).

Ma ben altro Monte di Sion , ben altra compiuta bellezza sono indicate nelle parole del nostro testo: cioè, una vita appieno consacrata, portata a statura elevata per entrare nella pura adorazione e nel perfetto servizio.
Vi è molta adorazione non pura, un miscuglio di molti idoli, il peggiore dei quali è il nostro io; perciò il servizio è relativo, sottoposto alla nostra logica umana, ai nostri interessi, alle nostre vedute, zelo, ambizione, ecc, ecc...!

Ma, Dio porta coloro che davvero lo vogliono e Gli si arrendono appieno, alla statura di luogo di "compiuta bellezza", ove Lui può far dimora.

Abitante di Sion è l'anima che appartiene alla Chiesa di Cristo, vive in Lui, abita in Dio, e nella quale Dio si muove, assoluto sovrano.
Quell'abitante è invitato a gridare di gioia, a strillare di allegria.
Un dolore troppo forte scoppia in pianto. Una gioia troppo intensa deve gridare altrimenti il cuore scoppierebbe. E che la gioia promessa all'abitante di Sion , sia grande , lo prova l'invito a strillare e cantare di gioia.

Perchè? PERCHE' DIO, NEL MEZZO DI LEI, E' PIU' GRANDE , PIU' POTENTE, ANZI, AL DI SOPRA DI TUTTE LE COSE.

Se nello spirito l'abitante di Sion, vive già nel cielo, nella carne è ancora nelle lotte, nei travagli della terra, tra distrette, pericoli, dolori, prove , infermità e tentazioni, l'Iddio, il SUO DIO E' PIU' GRANDE DI TUTTE LE COSE CHE INCONTRA E CHE MINACCIANO IL SUO CAMMINO. GRANDI E POSSENTI LE ONDE CHE VOGLIONO TRAVOLGERCI, MA PIU' GRANDE E PIU' POTENTE E' IL SIGNORE.

Non temere o abitante di Sion, di ciò che ti avviene, ma grida di gioia, strilla di allegrezza per vittoria anticipata e canta.

O abitante di Sion...!
O fratello, o sorella , sei tu abitante di Sion?
claudio.41
00lunedì 29 maggio 2006 21:43
ASSIMILANDO PER LA FEDE

(Ebrei 4:2)


La parola evangelizzata giova solo se è incorporata per la fede. Il senso è questo : Ciascuno che ode un messaggio deve dire a sè stesso : dato che il Signore mi ha fatto sapere questa cosa, è chiaro che vuole darmela; la voglio, Signore, e credo che me la dai
Il Signore non fà nulla di inutile.

Quando Isaia vide quella gloriosa visione, si sentì umiliato riconoscendosi impuro di labbra, ma anche si sentì incoraggiato ;
Vicino al grido del penitente è l'affermazione del credente : "EPPURE I MIEI OCCHI HANNO VISTO IL RE, IL SIGNORE DEGLI ESERCITI". Come dire: quale che sia la mia condizione , Iddio mi è apparso per farmi del bene, E RICEVETTE BENE.

Udire molto la Parola di DIO, senza incorporarla per la fede, è un accumulare di teorie senza realtà.

Credi, volta per volta, ciò che odi; credi che il Signore vuole dare a TE ciò che ti ha fatto udire. Credendo che quella parola TI appartiene, chiederai e riceverai grazia per ubbidire.
claudio.41
00domenica 4 giugno 2006 09:24
OGNI COSA PURA AI PURI

(Tito 1 :15)

Ogni cosa è pura ai puri. "Ogni cosa"; dunque non vi è nulla che offenda o sia giudicata male da uno che è puro di cuore. Ciò perchè i puri di cuore vedranno Dio, cominciano a vederLo ora.
In Dio non vi è nulla di contaminato. Chi vede Dio, vede tutte le cose in Lui, e non si ferma alle cose seconde.
Lo vede nella finalità, per cui il male non esiste, e anche le cose contrarie, sono da Lui permesse, a scopo superiore della Sua Provvidenza.

Le cose, in loro stesse, non possono far male, se l'animo non ha in sè la capacità ricettiva del male. L'ingiuria all'uomo di Dio non è altro che bene, perchè gli dà l'opportunità di benedire. Le azioni non buone che possa vedere in altri, non le giudica secondo quello che appaiono, ma secondo Dio, il quale, a Suo tempo, sa come armonizzare ed ordinare tutte le cose. Vedere in Dio, significa vedere tutto chiaro e nella luce. E se anche la mente non sa spiegare, lo spirito è riposato, perchè sa che tutto è bene, e andrà bene nel Signore.

"Beati i puri di cuore, perchè vedranno Dio", cioè, cominciano a vederLo ORA, al di sopra di ogni cosa.

Chi sono i puri di cuore? il Salmista dice : "O Dio, crea in me un cuor puro". E' il cuore che, attraverso le varie esperienze e cadute, ha imparato a diffidare di sè stesso, e invita Dio, affinchè crei addirittura un cuor nuovo, puro. E' nuova creazione.
Ogni cosa è stata fatta nuova. Chi è in Cristo è fatto nuova creatura (creazione). Chi dimora in Gesù non pecca, perchè è impossibile che il male possa attaccarsi a quell'anima. Se sta per cadere, è subito rialzato. Dimoranti in Lui , si ha il cuore puro, si vede Iddio di continuo, si vede come Iddio vuole che vediamo, e non secondo l'uomo.

Arrivati all'assoluta sfiducia in noi stessi, siamo portati a fidare solo in Lui.
Cessiamo noi da noi, e comincia Lui in noi.
LiviaGloria
00domenica 4 giugno 2006 13:21
""O Dio, crea in me un cuor puro".
Che in questa domenica possa entrare in tutti questo grande dono.

[SM=x795135] :68: [SM=x795134]
claudio.41
00lunedì 5 giugno 2006 16:23
Gesù è stato dovunque vi è stato bisogno, ed ha notato come cosa fatta a Lui, la misericordia dell'uomo verso l'altro uomo.
Egli non ha bisogno di noi, ma si è nascosto nel misero per chiederci aiuto,
e beneficando gli uomini, abbiamo beneficato Lui. Di ciò solo si ricorda al Giudizio da Quel Trono;
non vi è cenno a prediche o a miracoli, nè ad estendere sette; nulla (Matt. 25:31-46).
L'accoglimento alla destra e la chiamata al Regno è basata, in termini finali, sulla pietà dell'uomo all'altro uomo.
E così, purtroppo, la reiezione.
LETTORE BADA!
claudio.41
00mercoledì 7 giugno 2006 11:47
FACILITA' AD ACCUSARE CERCANDO SEMPRE UN CAPO ESPIATORIO
E' doversoso notare come per molto tempo si annida nel cuore anche di bene intenzionati, una certa propensità ad accusare, a spiare, a trovare da dire su ogni parola e frase, spesso inoffensive e innocenti, lontani da quella carità che interpreta nel meglio, e non gioca su parole isolate, ma vede l'assieme di un discorso, di un lavoro o di un carattere.
E' piacevole pensare ai discepoli, a tavola con Gesù, che non sospettarono altri, ma ciascuno domandò : " Sono io che Ti tradisce? ".

Lungi da noi di somigliare a cani impuri e molesti che non sono tranquilli se non hanno rotto qualche osso! Oh carità di Cristo! Quanti errori e crudeltà si perpretano nel Nome Tuo.

Adagio -- Adagio ! Tu mio onesto lettore, prega , prega il Signore che ti faccia imparziale e senza pregiudizio, e ti aiuti a strappare la trave dall'occhio tuo (il tuo immenso IO), e vedrai come aiutare tuo fratello. Certo egli pure bisognoso.

Non è facile essere imparziali e senza pregiudizio. Nota la forte esortazione di Paolo a Timoteo (1 Timoteo 5:21).

Oh grande carità di Cristo!
Quando, quando diverremo così pieni di Te, e vuoti di noi, che non vedremo il male, dico non giudicheremo noi (Lo Spirito Santo solo giudichi!) i motivi anche di ciò che in altri non possiamo intendere o approvare!
Quando?
Un pò di umiltà vera e penitenza farà bene a tutti noi.

Ricordiamo Romani 14:4
"Chi sei tu che giudichi il domestico altrui? Se sta in piedi o se cade è cosa che riguarda il suo padrone; ma egli sarà tenuto in piedi, perché il Signore è potente da farlo stare in piedi".



AMEN.
LiviaGloria
00mercoledì 7 giugno 2006 12:06
AMEN. [SM=x795135] :68: [SM=x795143] [SM=x795130] [SM=x795130]
ekklesias
00mercoledì 7 giugno 2006 12:36
Amèn [SM=x795135]
grazie Signore [SM=x795143]
claudio.41
00lunedì 25 settembre 2006 16:47
(Matteo 9 : 34-35 ).

"Ma i Farisei dicevano : Egli caccia i demoni per il principe dei demoni".

"E Gesù andava attorno per tutte le città, insegnando nelle loro sinagoghe , e predicando, e sanando ogni malattia e infermità fra il popolo".

"MA" ... "E"...

Tutti quelli che hanno dovuto compiere qualche cosa per il Regno di DIO, hanno lavorato mentre i nemici li hanno calunniati.
Il Fariseo calunniava ; Gesù proseguiva nella missione di amore.

Altra volta i nemici ripeterono l'accusa, e Gesù , per il loro bene, li avvertì a badare di non commettere il peccato contro lo Spirito Santo. Una savia esortazione ,e, di nuovo, proseguì il Suo ministerio.


Molti sono presi da facili entusiasmi e ripetono, senza nemmeno accorgersene la frase che il giovane disse a Gesù : "Ti seguirò dovunque andrai", anche ai servi di Lui.

Quante volte volte abbiamo udito e letto parole come : "io verrò dietro a te......io non me ne andrò mai da quì.....io ringrazio il Signore perchè mi ha fatto incontrare te..."

IO __ IO __ IO

Ma il tempo è grande rivelatore delle anime e dei facili entusiasmi. Gesù lo sapeva , per questo disse un giorno, dopo aver parlato ai discepoli : "non ve ne volete andare anche voi"?

I discepoli negarono , ma Gesù , come anche tutti i Suoi apostoli ("Quello che faranno a Me, faranno anche a voi") , fù abbandonato da tutti .


Smettiamo di aspettarci allora, che altri ci capiscano e ci comprendano.
facciamo un funerale a questa aspettativa.
il cuore umano desidera ardentemente di essere capito. Avremo il cuore rotto a causa delle persone che non ci capiscono . Più si sale nella vita spirituale e meno si è capiti.

Si andrà a destra e a sinistra cercando di trovare conforto, ma non lo si troverà. Le persone ci capiranno fino ad un certo punto, ma poi ci lasceranno da soli, c'è solo Uno che conosce ogni cosa di noi e in noi e questo è Cristo.
Egli ci darà un nuovo modo di capirLo, che nessuno su questa terra capirebbe.

Il Signore darà ad ognuno qualcosa di speciale che appartiene a lui solo e lui solo comprenderà la propria relazione con DIO.
Egli ci darà una nuova personalità ed un carattere puro, forte e mite.

gli altri capiranno fino ad un certo punto, ma alla fine solo Cristo vi capirà veramente.
I VOSTRI MIGLIORI AMICI VI LASCERANNO E RIMARRETE COME CRISTO , SOLI.




Mc Klaus
00lunedì 25 settembre 2006 18:18
Ma il tempo è grande rivelatore delle anime e dei facili entusiasmi.



[SM=g27811]
@Ljuba@
00lunedì 25 settembre 2006 19:55
[SM=g27811]

quoto in pieno mekke...
d'altronde, come si fa a non quotarlo?

giustissimo [SM=x795131]
((laura))
00venerdì 29 settembre 2006 19:50
AMEN [SM=x795130] [SM=x795135]
claudio.41
00sabato 4 novembre 2006 20:41
Ho letto uno scritto di quetso tenore :

"I cristiani tanto hanno studiato i Vangeli che hanno finito col dimenticare l'Antico Testamento, e hanno tanto esaltato Gesù che hanno finito col dimenticare anch'essi Iddio".

Lo scrittore, non cristiano tocca un territorio a lui sconosciuto, accusando i cristiani di mettere in seconda luce o addirittura dimenticare Dio Padre. Nessuno ama tanto Dio Padre e Lo teme e Lo serve come i veri Cristiani di Cristo, perchè in Lui, Dio Padre si mostra tangibile realtà in tutti i Suoi attributi ed esigenze di Santità.

Senza la venuta del Messia, Gesù Cristo, l'umanità sarebbe ancora immersa nel paganesimo o piombata nell'ateismo.

Le religione Ebraica è rimasta circoscritta al solo popolo d'Israele, appunto perchè l'Iddio Onnipotente ha abitato nel Figliolo fra gli uomini, pieno di Grazia e di Verità (Giov.1:14), ma non è stato da Israele riconosciuto e annunziato alle genti .

Gli uomini vogliono la realtà . Gesù Cristo è stato la reale manifestazione di Dio fra gli uomini; lo E' , e lo sarà sempre, in tutti i tempi.

L'Iddio ritrattato nell'Antico Testamento dà l'impressione di mistero, implacabilità, parzialità, ma l'Iddio che si è avvicinato agli uomini in Gesù Cristo, splende di Misericordia, Compassione, Amore, Benignità e Fedeltà infinite.

Conoscere Iddio senza Gesù Cristo è vana impresa, dove si infrangono tutti gli sforzi dei saggi secondo il mondo. Ma conoscerLo attraverso il Figliolo, Gesù Cristo, è Pace, Gioia pur nella sofferenza e travaglio, calma e riposo nella tempesta: è la Vita Eterna già fin da quaggiù. (Giov. 17:3)

[Modificato da claudio.41 18/03/2007 20.48]

claudio.41
00sabato 4 novembre 2006 20:54
Quando Simon Pietro, sorpreso dall'atto di umiltà di Gesù, disse :

"Signore, mi lavi Tu i piedi?" Gesù rispose, e gli disse : "Tu non sai ora quello che faccio, ma lo saprai appresso".

Non ora, ma appresso!

Ciò va detto anche a noi. Tante cose dobbiamo accettarle in fede, senza poterle spiegare. Ma le conosceremo domani. I discepoli , attratti dalla Personalità di Gesù, Gli credettero prima : più tardi Lo conobbero quale Cristo e Signore. Pazienza! Non ci fabbrichiamo noi luci sforzate o artificiali. Chiediamo Luce, ma attendiamo pazientemente il Savio che ce la dia quanta, e quando vuole Lui.
claudio.41
00sabato 4 novembre 2006 21:03
Qualcuno , in un momento di profonda adorazione, il cuore traboccante di tenerezza e gratitudine infinite, diceva : Signore, quanto Ti amo ! Quanto Ti amo! __ che posso fare , perchè Tu comprenda quanto Ti amo?

Ed il Signore Gesù rispose : "AMA".

Dunque, solo amando i miei simili, per amore di Te, io Ti posso manifestare il mio amore!

Oh, Signore! Aiutami. Amen.
claudio.41
00sabato 4 novembre 2006 21:40
IL SEMPLICE INVITO


Filippo aveva cominciato un lungo discorso con Natanaele (Giov. 1:45) : "Noi abbiamo trovato colui del quale Mosè nella legge, ed i profeti hanno scritto, che è Gesù, figliolo di Giuseppe, che è da Nazaret".

Questo caro Filippo, come tutti i novelli discepoli, desidera dire qualche cosa. Quanti soggetti ha toccato!..... legge di Mosè, profeti, Nazaret, Giuseppe.

Nessuna meraviglia che l'altro fosse imbarazzato e cominciasse a vacillare. "E Natanaele disse : può esservi bene alcuno da Nazaret?".

Flippo , però, si accorse che parlava troppo, e non avendo nessuna spiegazione da dare, rispose brevemente: "Vieni e vedi".
E quando Natanaele venne e vide, la cosa fu senz'altro aggiustata fra il Maestro e il discepolo.

Fratello mio,sorella, questo invito "vieni e vedi" è un invito a venire a Gesù, non a un assemblea, a una setta, dove il tuo invitato può trovare qualche scandalo e confusione. Ti prego, studia con discernimento i vari ambienti, anche i migliori, e gli uomini, anche i più stimati, e Gesù.

Ammetti che gli uomini vengono meno, che i luoghi di adorazione non sono scevri da imperfezioni; ma termina con l'invito indicando Gesù: "Vieni a Lui, e guarda Lui"
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