L'Atalanta
Centrocampista di fascia destra dalla forte vocazione offensiva, cominciò la sua carriera nell'Atalanta Bergamasca Calcio, con la quale disputò il campionato giovanile nella stagione 1981-1982 e quello di serie B nell'annata seguente (18 presenze). L'Atalanta non riuscì a salire di categoria ma Donadoni rimase lo stesso con i neroazzurri, collezionando nella stagione 1983-1984 26 presenze (con 2 reti) e contribuendo in maniera decisiva alla promozione dei bergamaschi in serie A. Con l'Atalanta, Donadoni disputò due anni da titolare nella massima serie.
Il Milan e la Nazionale
Nell'estate del 1986 venne acquistato dal Milan (fu il primo acquisto gestito personalmente da Silvio Berlusconi) con cui rimase fino al 1996, inanellando una serie impressionante di trionfi. Vinse infatti cinque scudetti (1988, 1992, 1993, 1994, 1996); tre Coppe dei Campioni (1989, 1990, 1994); due Coppe Intercontinentali (1989, 1990); tre Supercoppe Europee (1989, 1990, 1995) e quattro Supercoppe Italiane (1989, 1992, 1993, 1994). Titolare praticamente inamovibile sia con Arrigo Sacchi che con Fabio Capello, Donadoni fu anche un punto fermo della Nazionale italiana di calcio sia negli anni di Azeglio Vicini (Europei del 1988 e Mondiali di Italia 90) che di quella di Arrigo Sacchi (Mondiali USA 94 e Europei del 1996). Nel 1994, nei mondiali statunitensi, fu vice-campione dopo la sfortunata finale persa ai rigori con la Nazionale di calcio brasiliana.
Dotato di eccellente visione di gioco, grande velocità, tecnica notevole e di un dribbling eccezionale, Donadoni con gli anni imparò a svolgere anche un lavoro tattico di corsa e copertura, divenendo così un eclettico fuoriclasse del centrocampo, in grado di giocare indifferentemente da centrale, trequartista e ala. Micidiali erano i suoi calci piazzati.
Gli ultimi anni
Dopo due stagioni interlocutorie negli U.S.A. con i New York Metrostars, nel gennaio 1997 tornò al Milan su richiesta di Fabio Capello, che aveva bisogno di un uomo-spogliatoio che facesse tornare serenità nel gruppo. Restò con i rossoneri due anni, con 24 presenze in tutto e uno scudetto nella stagione successiva (quello di Alberto Zaccheroni), per poi varcare l'ultima frontiera: emigrare in Arabia Saudita per giocare nella squadra più forte, l'Al Ittihad, con cui vinse l'ultimo scudetto della sua pluridecorata carriera: nel 2000 si ritirò dal calcio giocato. Con la nazionale italiana Donadoni ha disputato 63 partite e segnato 5 gol.
fonte:
it.wikipedia.org/wiki/Roberto_Donadoni