Una premessa: ho molto apprezzato la disponibilità dello staff di Margini (il quale - è sempre bene bene tenerlo a mente - è una specie di sindaco in pectore ed uno degli uomini politicamente più potenti a livello locale).
Devo dire che non la davo affatto per scontata, anche se le elezioni in fondo non sono lontane
. Sono contento che da parte del Comune vi sia disponibilità a incrementare la comunicazione verso la cittadinanza - anche attraverso canali non ufficiali come il nostro - sugli sviluppi della metropolitana e, più in generale, sugli indirizzi che il Comune intende assumere in relazione al trasporto pubblico.
Speriamo che il new deal continui e si rafforzi.
Il team dell'assessore Margini (che ovviamente leggerà i nostri commenti sul forum) sia conscio della disponibilità dello staff di questo piccolo sito e forum al servizio di tutti gli amici della metropolitana e dei servizi pubblici integrati nell'area Genovese.
Quanto al merito, osservo quanto segue:
1) COLLEGAMENTO PRINCIPE M-FS
In sostanza, dovremo aspettare ancora un bel po', visto che il progetto di Grandi Stazioni - che recepisce le richieste del Comune - non è ancora stato consegnato all'ente, che dovrà poi valutarlo.
Il mio giudizio sulla grottesca vicenda del collegamento fra le stazioni, ancora ben lungi dal terminare come ci ha confermato l'assessore, è di grandissima delusione.
2) FERROVIA PRINCIPE-GRANAROLO
Buone news su questo fronte, con i lavori di adeguamento che cominceranno l'anno venturo e, soprattutto, per i progetti di connessione con il nodo di Principe e la previsione dell'ascensore Principe-Via del Lagaccio.
Detto per inciso: chi se la sente di aprire un topic su questo futuribile ascensore con il nulla che abbiamo a disposizione?
Mi riesce proprio difficile - fra l'altro - comprendere l'utilità e l'ubicazione di una simile opera.
3) PROSECUZIONE BRIN-RIVAROLO
Margini ha detto chiaramente che la soluzione in fly-over appartiene al passato e che i binari verranno posizionati direttamente sul rilevato ferroviario esistente.
La notizia - inaspettata e sorprendente - è che effettivamente per il Comune Rivarolo (e non Canepari) sarà il capolinea della metro, e la cosa mi pare importante, anzi si tratta della cosa più importante e positiva dell'intera intervista.
4) STAZIONE CORVETTO
La (piccola) news è la conferma dell'inizio dei lavori nel 2008.
Margini evidentemente ha qualche timore di dire che la camera di ventilazione sarà in Largo San Giuseppe (la cui pavimentazione è stata rifatta pochi anni fa, coi soldi del G8 se non sbaglio). Non v'è un altro posto che non interferisca con il traffico dove la camera di ventilazione si può realizzare.
Speriamo che questo minimo ostacolo non diventi un nuovo cavallo di Troia per ritardare i lavori.
4 BIS) STAZIONE DE FERRARI, USCITA VIA PORTA SOPRANA
Che l'uscita si farà e si farà nel 2007 è secondo me una vera notizia, nel senso che sino ad oggi potevamo basarci soltanto con i "si sussurra" del Mercantile.
Una buona, piccola cosa, visto che oggi come oggi là sotto dalle scalette serve da rifugio per tossici e punkabbestia alle prese con il buco quotidiano. Speriamo solo che non ci vogliano 2 anni per un regalino del genere.
5) ARCHEOMETRO
La news è che il progetto viene rilanciato ed esteso a San Giorgio e Sarzano.
6) VETTURE METROPOLITANA
Con buona pace di Alex, le vetture di prima generazione continueranno a funzionare finché non saranno decrepite. L'impressione assai sgradevole è però che dovremo aspettare un bel po' di tempo prima di vedere le vetture di terza generazione ("bambole, non c'è una lira", mi pare dica fra le righe l'intervistato). Mi pare di capire dalle parole dell'assessore che esse saranno strutturate assai diversamente da quelle attuali. Ne parleremo nel topic apposito.
7) PRIORITA' PROLUNGAMENTI.
Per me - come ho già accennato - si tratta della la parte più sorprendente dell'intervista.
Da quanto ci ha detto Margini, la tratta valpolceverasca (non limitata a Canepari, ma fino a Rivarolo) non è affatto l'ipotesi semidimenticata che appariva fino ad oggi, ma è la top option (suppongo, un po' maliziosamente ma anche con concretezza, in quanto tale tratta è l'unica ad essere già in parte finanziata).
Non dimentichiamo comunque che si sente già l'odore delle elezioni e che la Valpolcevera potrebbe essere importante per margini (si tratta del collegio storico della Vincenzi, oltre che di un fondamentale serbatoio di voti "bulgari" per la coalizione che governa la città)
Succesivamente al tratto Brin-Rivarolo, Margini riverela che l'attenzione si incentrerà sul prolungamento Brignole-San Martino. Poi - molto poi, se e forse, questa la mia amara interpretazione - la Valbisagno.
Insomma ritorno a temere che chi non è proprio un ragazzino non ce la faccia ad andare alla partita prima di finire a... Staglieno
8 ) PENTRAZIONE VALBISAGNO
La news è che è sempre valido il progetto presentato in Conferenza dei Servizi nel 2004. L'ulteriore news è che essa è tuttora aperta per il recepimento delle osservazioni della regione per le problematiche VIA. Giocano a battaglia navale da due anni?
Interessante, comunque.
9) PROLUNGAMENTO SAN MARTINO.
Qui abbiamo la conferma che esso non è finanziato, neppure in parte.
Se ne parlerà soltanto dopo la fine dei lavori di ristrutturazione del nodo di BRignole.
Si tratta quindi di una ipotesi oggettivamente più remota di quello che personalmente mi aspettavo. Ma Margini dimostra di credere in questa soluzione, per cui la sensazione è che si arriverà a San Martino in tempi medi.
E comunque si arriverà a san Martino molto, ma molto prima che a Marassi e a Staglieno.
10) COMPARTECIPAZIONE DI TRANSDEV
Margini ci ha detto che intende sviluppare la collaborazione con i francesi, ma che una vera privatizzazione della metro (inteso come infrastruttura, non come gestione) è fuori discussione. Anche questo è interessante saperlo una volta per tutte.
11) MODALITA' FUTURI LAVORI
Qui a mio avviso solo tanta aria fritta.
12)MODELLO NAPOLI INTEGRAZIONE VETTORI PUBBLICI
Questo punto mi è piaciuto assai poco, Margini mi ha dato l'impressione di giocare al ribasso e di non avere quella che odiosamente si definisce sempre di più come "vision".
Poi troppo politichese!
Cosa vuol dire che se si risanano le periferie è difficile contemporaneamente lavorare alle infrastrutture? Cosa diavolo c'entra?
Una scivolatura nella melassa demagogica che fa torto alla nostra intelligenza... mi chiedo allora cosa dovrebbe dire il sindaco di Napoli.
Tuttavia Margini da un lato dimostra realismo, perché le dimensioni di Genova e della sua area di attrazione non sono certo quelle dell'area metropolitana partenopea.
Ma dall'altro, a mio modo di vedere, l'assessore finisce per sbulaccare al ribasso quando dice che GE "è una città di medie dimensioni", cosa falsa per le dimensioni delle grandi città italiane. Come dire, sottointeso: essendo una città di medie dimesioni, Genova non può pretendere un sistema di trasporto da grande città. Pollice verso, Margini.
Padova, Verona, Parma sono città di medie dimensioni, ma già non si può dire che Bologna, Bari e Catania lo siano (e parliamo di città assai più piccole della nostra).
Se neppure l'assessore più importante crede in Genova come una grande città, cosa dovremmo aspettarci? Non dovremo forse aspettarci che egli pianifichi lo sviluppo della città - e per restare in argomento, anche i trasporti - come quello di una "città di medie dimensioni"?
Se è con questa visione ristretta che il futuro sindaco guarda allo sviluppo della metropolitana e andrà alla ricerca dei finanziamenti, stiamo freschi, temo.
13) PROLUNGAMENTO VERSO SAMPIERDARENA
Alla fine della lettura di questo paragrafo ho pensato al nostro Lordtiranus e al Prof. Bampi: cari miei, ho paura che la prosecuzione della metro da Dinegro a Sampierdarena (sull'asse di Via Cantore) non rientri purtroppo nei piani del Comune. In altre parole, l'impressione è che secondo Margini con la stazione di Via di Francia e la riorganizzazione del nodo di Samp. per voi ce ne cresce
Il commento finale è che l'intervista mi ha confermato che il Comune non ha affatto una visione d'insieme del sistema di mobilità pubblica su ferro, e forse non è neppure interessato tale visione ad averla e a svilupparla compiutamente con la determinazione che è necessaria e che i comuni di altre grandi città hanno invece testardamente avuto.
Ciò che mi preoccupa maggiormente è l'atteggiamento rinunciatario, un po' provinciale (incredibile e preoccupante la risposta sul modello Napoli) che traspare mi sembra in tutta l'intervista, come se fosse un lugubre sfondo.
In altre parole, se da un lato ho apprezzato il realismo e la schiettezza di molte risposte, il mantenere sempre i piedi per terra, dall'altro sono rimasto assai deluso, addirittura amareggiato dal pessimismo di fondo sulle risorse della città e del suo territorio a proiettarsi verso il futuro e dalla mancanza di passione per il disegno della Genova che verrà, anche nel campo del trasporto pubblico.
Un già visto, purtroppo, in città. E' un po' amaro considerare con quale determinazione diversa - e con quale diversa considerazione del ruolo della propria città, effettivo o "rivendicativo" - si esprimono i rappresentanti delle istituzioni locali di Torino o di Napoli quando parlano dei progetti per lo sviluppo del loro trasporto pubblico!
Altro è stare con i piedi per terra, altro è sprofondare nelle sabbie mobili di un immobilismo che speravamo questa città avesse ormai superato.
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