Vorrei soffermarmi ancora sull'
autenticità delle persone, tenendo conto dei propri difetti ed i propri pregi, e sulla
simulazione.
Negli anni '50, il sociologo Erich Fromm, scrisse un saggio, diventato famoso in tutto il mondo, dal titolo "Avere o essere".
Molte persone, per avere e ottenere, sarebbero disposti a rinunciare ad essere, per cui giocano sul fatto di far credere di essere quello che non sono veramente. Tutto questo, per ottenere.
Molti sanno che per essere veramente, per dimostrare la propria autenticità, la propria identità, per mettere in discussione la propria faccia, a volte, devono sacrificarsi, in alcuni casi, fino al sacrificio estremo.
Per questo, ci sono tantissime persone, che ruotano in questi spazi, che scelgono la strada dell'equivoco, della simulazione, una volta si chiamava ipocrisia.
Essere è troppo rischioso, significa vivere una idea e manifestarla sempre, senza mai celare il proprio credo.
E' meglio avere, fare compromessi per avere, simulare per ottenere, e poi dire: "Avevo ragione!"
Dire: "Ho ragione", spazza tutte le altre verità.
Il verbo essere, identificarsi, significa dire sempre pane al pane e vino al vino senza doversi nascondere.
Questo è il male di questa società, fingere con arte quello che non si è, ingannando se stessi ed il nostro prossimo.
Io sono Pino Lupo