Prima che fosse scempio lo stupore

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Versolibero
00lunedì 19 settembre 2011 19:01


Prima che fosse scempio lo stupore


__________________________________________________(Hieronymus Bosch - Il giardino delle delizie)




Oh, l'inestinguibile bellezza che arrossisce nello specchio di una rosa!
il tenue abbaglio di luce che si vela nel crepuscolo lentissimo di un'ora
fasciandosi la fronte con il tulle della sera!
ma soprattutto l'aria ferma, l'aria dolce e irripetibile nel rapire il cuore
alle ragazze quando il sogno danza insieme a loro, bianchi cigni
dal collo lungo che si tende fino all'orlo della luna...
Al battesimo delle acque sorgeva ogni fronte bianca e pura
e allargando gli orizzonti si stagliavano le cime dei pensieri.
Agli angoli dei baci fioriva il gelsomino
e le collane di ciliegie rosseggiavano come abbracci di passione
che avvampano l'estate quando il tempo sembra dare forma alle parole
che ignorano la voce e diventano colori: e quelli che l'Ovest
spegneva di ombre, l'Est riaccendeva premendo l'interruttore
sul cuore dell'alba pulsante d'oltremare.


Tutto questo piangono i poeti
nell'eden capovolto che inabissa il cielo
se la foce del fiume si fa estuario della morte
e il vento impazzisce e grida forte
la pena dell'uomo che si è perso in ogni forse.

Da quando gli uomini sparsero vergogne
sporcando le sorgenti con il fango e crivellarono
le fantasie più belle
con lance appuntite che strapparono alle stelle,
i poeti

piangono inchiostro su tutto questo scempio
e lavano l'anima incallita dei dannati, forgiano il tempo con le lingue
che battono come su incudine il martello,
perché i poeti sono gli architetti
che da sempre demoliscono l'inferno
e progettano su polvere e rovine
le nuove colonne dell'eterno






Rosanna



Versolibero
00mercoledì 21 settembre 2011 02:30
Versione riveduta


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Prima che fosse scempio lo stupore


__________________________________________________(Hieronymus Bosch - Il giardino delle delizie)




Oh, l'inestinguibile bellezza che arrossisce nello specchio di una rosa!
il tenue abbaglio di luce che si vela nel crepuscolo lentissimo di un'ora
fasciandosi la fronte con il tulle della sera!
ma soprattutto l'aria ferma, l'aria dolce e irripetibile nel rapire il cuore
alle ragazze quando il sogno danza insieme a loro, bianchi cigni
dal collo lungo che si tende fino all'orlo della luna...
Al battesimo delle acque sorgeva ogni fronte bianca e pura
e allargando gli orizzonti si stagliavano le cime dei pensieri.
Agli angoli dei baci fioriva il gelsomino e al collo le collane di ciliegie
rosseggiavano come abbracci di passione che avvampano l'estate
mentre il tempo dà forma alle parole e le sillabe diventano colori,
e quelli che l'Ovest spegneva di ombre
l'Est riaccendeva premendo l'interruttore
sul cuore dell'alba pulsante d'oltremare.


Tutto questo piangono i poeti
nell'eden capovolto che inabissa il cielo
se la foce del fiume si fa estuario della morte
e il vento impazzisce e grida forte
la pena dell'uomo che si è perso in ogni forse.

Da quando gli uomini sparsero vergogne
sporcando le sorgenti con il fango
e crivellarono le fantasie più belle
con lance appuntite che strapparono alle stelle,
i poeti

piangono inchiostro su tutto questo scempio
e lavano l'anima incallita dei dannati, forgiano il tempo con le lingue
che battono come su incudine il martello,
perché i poeti sono gli architetti
che da sempre demoliscono l'inferno
e progettano su polvere e rovine
le nuove colonne dell'eterno






Rosanna





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