La prova di Okthar

Eru Illuvatar
00sabato 29 novembre 2014 14:29
esperienza armature 1

Special guest Eilantia
Riassunto:

Come richiesto da Variniel, Ghebur testa le qualità di Okthar, nuovo Guardiano della Biblioteca, affrontandolo disarmato a dispetto della bastarda e dello scudo impugnati dal nemico.
Dopo una fase concitata che vede Okthar cadere in terra, Ghebur, rubandone l'arma, riesce poi a infliggergli il colpo decisivo, che procura la fuoriuscita di sangue e dunque una vittoria tutto sommato meritata.


Commento:

Io ringrazio entrambi. Sul serio. Era il mio primo duello, e ogni delucidazione (anche pedante: vero, Gheb? [SM=g27828] ) mi è stata richiesta con cortesia e correttezza estreme, specialmente nella fase conclusiva del duello: alla ripresa non ero davvero in condizione.
Il riassunto è scarno, ma nella risposta a questo post elencherò tutte le motivazioni che mi hanno portato alle decisioni prese.


Role:

[GDR PLAY, ATTENDERE RESPONSO]

Sebbene sita su un piano rialzato rispetto alla rena resa sdrucciolevole dal pianto degli dèi, che non manca di affliggere i nostri neppure stanotte, l'Arena rimane al momento piazzata su d'un terreno irregolare in cima al quale muoversi non sarà fluido come ballare la sardana. E' spaziosa (20 mt di diametro) e concede così margine di manovra ai contendenti, ma non è probabilmente il teatro ideale entro il quale proiettare lo scontro fra Ghebur e Okthar. Alle azioni dei due, che avranno senz'altro avuto modo di studiarsi alla pozza d'ambra gettata dal cielo, consumando i gradini al di sotto del terrapieno, assisterà Discordia, spettatrice unica d'un atto belligerante al chiar di luna e al fragor lontano di tuoni. I guerrieri hanno raggiunto il centro dell'Arena e sono liberi di cominciare le danze. [EILANTIA E' POSTA DABBASSO, IPOTETICAMENTE AL CENTRO FRA I DUE, E DOVRA' LEVARE LA TESTA PER OSSERVARLI; DISTANZA GHEBUR-OKTHAR: 5 MT; DICHIARARE EQUIPAGGIAMENTO. GDR PLAY, ORDINE ALFABETICO]

EILANTIA (arena baia-gradini spettatori) Tra le svariate cose che Discordia avrebbe immaginato nella sua esistenza, non avrebbe certo messo in preventivo la possibilità di partecipare ad un duello. Forse perchè più avvezza a veder sguainare le spade all'improvviso, con lo scopo tutt'altro che onorevole, d'un combattimento al primo sangue, ma soprattutto perchè la raffinata arte della lama, non l'ha mai minimamente interessata. Stavolta si ritrova invece legata ad una promessa fatta, e forse ben più parte in causa di quanto volesse essere. Nonostante il tempo inclemente, ha avuto cura d'indossare un abito elegante, d'un viola cangiante e di raffinata fattura e ha raccolto il crine, affinchè il cappuccio restasse ben sistemato sul capo, coprendolo senza celare il volto pallido e incuriosito. Le dita ingioiellate, tengono i lembi del nigreo mantello, che mostra lo scorcio della seta ametista, che copre la pensante sottogonna di raso. Reca con sè i veleni, come d'abitudine, ma per certo è forse la serata in cui meno rischia ai fini della sicurezza. Se si fosse presentata nel suo ruolo di arciduchessa, avrebbe potuto dilettare i contendenti con un discorso di circostanza, ma la sua falsa identità la costringe ad attendere che sia Ghebur, se lo desidera, a fare gli onori di casa. Resta quindi silente, nel suo basso gradone di pietra, alzando appena il capo per osservare meglio quello che avverrà, dedicando ora uno sguardo attento ad entrambi.

GHEBUR [Arena] La pioggia investe il comandante scivolando sulle nere vesti. Ghebur indossa la protezione inguinale, gli schinieri ed i bracciali corazzati. Nella destra... Il suo palmo... La sua arma? Il cuore, questo oggi userà per affrontare il suo avversario di sempre...No non Okthar, ma il destino. Il piede sinistro avanzato punta l'avversario, il destro dietro in diagonale a circa 60 cm, le ginocchia piegate a cercare maggior prontezza, il busto leggermente raccolto, la spalla sx avanzata, come l'anca sx, il busto profilato in diagonale rispetto al suo avversario. Le braccia piegate portano i palmi aperti all'altezza dello sterno. La mano sx davanti al petto sx, distante da questo due palmi in direzione di Okthar, la mano destra ad un palmo di distanza dal centro del torace. Uno sguardo ad Eilantia §La luna è scesa ad osservarci oggi...§decisa e calda la voce §Ser Okthar, per ordine del governatore sono qui per valutarvi, fatevi sotto§.

OKTHAR [arena] Giunge il momento della prova infine, del duello tanto atteso. Solo vi si è recato il nordico, senza alcuna compagnia che non fosse quella delle armi che porta, dopo aver a lungo camminato sulla riva immerso nei suoi pensieri. Forse non è una battaglia quella che gli si prospetta, non un vero scontro, eppure medesima è la concentrazione che proverebbe a raggiungere, osservando determinato l'individuo sconosciuto davanti a lui. Accennerebbe dunque un saluto nella di lui direzione il nordico, chinando appena la testa ed il petto in avanti, in un gesto insolitamente cavalleresco probabilmente raro in quei tempi bui, e così stridente con quello che l'uomo è stato per anni. Non è tuttavia venuta meno la saldezza nelle proprie convinzioni - non ancora, almeno - eppure è ora libero, libero di esprimere queste e sé stesso come più lo aggrada, senza alcun vincolo se non quelli che sceglierà personalmente. Vestito di una semplice armatura leggera - rimediata al mercato - a proteggerne il corpo, un elmo di simile fattura ripara invece il capo. Al di sopra della spalla dx spunta l'elsa della spada che ha scelto per la tenzone - una spada bastarda di modesta fattura senza alcuna particolarità - ed assicurato alla schiena da cinghie di cuoio uno scudo medio privo d'insegne, soltanto un pezzo di legno e metallo che spera lo protegga dai colpi dell'avversario. Gamba e piede sinistro sarebbero avanzati di un passo - 20 cm - rispetto al baricentro corporeo e del doppio dal piede e gamba dx, che invece si troverebbero in posizione arretrata rispetto lo stesso (baricentro) e posto diagonalmente rispetto al sinistro. Le gambe sarebbero divaricate dell'altezza delle spalle, le ginocchia flesse a ricercare maggior stabilità e prontezza - con l'incavo del sx avanzato a formare un angolo maggiore - mentre il busto ricercherebbe una torsione di 30° - completato il precedente saluto - in senso orario, alla sua dx, offrendo il fianco mancino al Comandante. ''Sono pronto.'' replicherebbe in tono fermo alle parole di lui, senza tradire alcun emozione nella vibrazione della voce o nell'espressione severa e concentrata [Sangue Freddo 3] apprestandosi a liberare le armi dal loro precedente riposo. Cercherebbe quindi portare il braccio sinistro all'indietro, senza tradire tremore alcuno, oltre le spalle per sganciare quanto prima le cinghie dello scudo che vorrebbe quindi imbracciare, facendolo scivolare lungo l'avambraccio sx, per poi apprestarsi alla posizione di difesa. Il gomito sx sarebbe piegato ad angolo retto, l'avambraccio stesso invece trattenuto a 30cm dal busto e all'altezza del costato, parallelo al terreno e alla linea delle spalle. Con la destra invece vorrebbe andare a liberare la spada, quindi tenterebbe di esercitare una presa salda e sicura sull'elsa, senza rigidità alcuna, dopo aver portato il braccio dx alle sue spalle, per poi compiere movimento inverso facendo tagliare alla lama verticalmente l'aria della sera. Cercherebbe quindi di arrestare il braccio dx a 20cm dal busto - altezza costato, piegare il gomito dx ad angolo retto e mantenere l'avambraccio parallelo al terreno, così da bloccare la lama in posizione verticale, perpendicolare al terreno stesso e con la punta rivolta verso l'alto.

[ATTENDERE RESPONSO]

Se, al fianco di Eilantia, vi fosse individuo in grado di dirsi sapiente dell'arte della guerra, non ci sarebbero dubbi sul suo giudizio: l'esaminando è armato di spada e scudo; l'esaminatore della mera tenacia. E' solo Discordia, tuttavia, a rendersi partecipe di questo - apparente, ché il Fato è assai beffardo - squilibrio, cosa che probabilmente non mancherà di notare, osservandoli. Le scelte son fatte. Entrambi mostrano il profilo sinistro, pronti. [UN TIRO DI DADO PER L'INIZIATIVA, SOLO GHEBUR E OKTHAR, POI ULTIMA STRINGA. PREGO]

OKTHAR ha ottenuto: 86
GHEBUR ha ottenuto: 18

[OKTHAR HA LA BASTARDA POSIZIONATA COME DESIDERA E LO SCUDO MEDIO GLI PROTEGGE DALLA GOLA ALL'ANCA, PORZIONE SINISTRA DEL CORPO. OGNUNO VEDE IL PROFILO SINISTRO DELL'ALTRO. DISTANZA, INVARIATA, 5 MT. GDR PLAY, TURNI: OKTHAR, GHEBUR]

[CORREGGO LA TURNAZIONE. OKTHAR, GHEBUR, EILANTIA. PREGO]

OKTHAR [arena] Terminate le parole e i saluti di rito viene ora il momento dell'azione, quando saranno solo le loro abilità a parlare. Tenterebbe di muoversi per primo il nordico, interpretando le parole del Comandante come un invito a farlo, e così cercherebbe di coprire più rapidamente possibile la distanza che lo separa dall'avversario, così da percorre 4m in un avanzata in linea retta verso di lui. Sarebbe il piede dx, inizialmente arretrato rispetto al sinistro, a muoversi per primo dando l'avvio al suo scatto. Il sx, in un primo momento perno stabile del movimento, andrebbe poi ad alternarsi all'altro nel tentativo di avanzata, fino a provare a fermarsi ad 1m soltanto da lui recuperando la precedente posizione, con il sx avanti ed il destro arretrato. Nell'avanzare cercherebbe di sollevare il braccio dx al di sopra delle spalle, ed andrebbe così ad estenderlo riducendo la flessione del gomito e portando ora l'avambraccio perpendicolare al terreno - leggermente rivolto all'indietro - con la lama della spada ora diagonale rispetto al terreno stesso e la punta all'indietro. Se riuscisse a raggiungere la distanza ed il posizionamento voluti cercherebbe ora di rilasciare la precedente torsione del busto in direzione opposta - antioraria, da dx a sx - accompagnando con quello il movimento diagonale verso il basso del braccio armato (dx) che tenterebbe di mulinare la spada in una traiettoria discendente - dall'alto verso il basso - in diagonale, da dx a sx, così da tentare uno Sgualembro Diritto (destro) che cercherebbe di direzionare sulla spalla sx del pirata. Proverebbe ad accompagnare l'intero movimento antiorario con il corpo e successivamente di scaricarlo sul lato sinistro e la gamba avanzata. Se riuscisse nell'intento proverebbe a compiere un passo ulteriore con il piede dx, a superare il sx di 10cm, così da scaricare completamente l'inerzia del movimento stesso e cercando completa stabilità. [Esp. Armi da Guerra Leggere 2]

GHEBUR [Arena] Con l'irruenza della gioventù Okthar parrebbe muoversi in un attacco diretto. Durante il movimento carica lo sguallembro dritto ed in questo modo, forse, il pirata potrebbe intuire l'attacco che si prospetta. Pochi attimi concitati e l'azione vorrebbe essere unica cosa con il pensiero. Il piede destro avanzerebbe cercando di coprire 60 cm verso Okthar [skill agilità +3], Il braccio sx si solleverebbe, (mentre il gomito sx si allarga a sx), sollevando l'avambraccio sx che si porterebbe in diagonale (piegato al gomito, gomito con altezza sopra la spalla sx) sulla traiettoria dello sguallembro nemico, per risultare perpendicolare al colpo avversario e così protteggere la spalla sx[combattimento disarmato +1, potenza +2, bracciali corazzati+20 robustezza]. Intanto il busto ruoterebbe a sx,mentre la man dritta avanzerebbe cercando di ghermire la man dritta di Okthar, per chiudersi su essa e cercare di controllarla [combattimento disarmato +1, potenza +2 , agilità+3]. Quando avvenisse l'impatto l'avambraccio sx non opporrebbe forza con forza ma cercherebbe un cedimento controllato, aiutato anche dalla rotazione delle spalle in senso antiorario(verso sx) e dall'avanzamento che vorrebbe terminare con il blocco della man dritta avversaria prima che scarichi completamente il colpo. Il piede sx continuerebbe a spingere cercando di insinuare il piede destro appena all'interno del piede destro avversario (se è questo è riuscito ad avanzare). La spalla dx vorrebbe impattare contro il centro del petto(o scudo?) di Okthar [potenza +2, agilità+3, combattimento disarmato +1] portando le distanze in un corpo a corpo. Nel muoversi il pirata proverebbe a mettere tutta la sua maestria per non scivolare su quel terreno traditore, cercando di tenere il baricentro basso e cercando di fermarsi con le ginocchia piegate[agilità+3].

EILANTIA (arena baia-gradini spettatori) Lo spettacolo abbia inizio. La Rosa Nera ha cura di ricambiare l'omaggio del Pirata, sempre attento in queste cose. Okthar, dal suo canto, è talmente preso dal combattimento, da ignorare appieno la sua presenza, lasciandole solo il pensiero....o l'illusione...d'essere almeno da lui pensata, prima di cominciare a duellare. L'attacco del guardiano le fa trattenere il respiro. Vedere la lama che s'abbatte sul Pirata è un qualcosa che le fa solo ben sperare che non vi siano danni rilevanti per quest'ultimo. Per quanto l'abbia incontrato in solo una circostanza, è pur sempre un uomo del suo Governo. I corpi sembrano destinati a cozzare, ma sarà il Fato a decidere cosa accadrà dopo. Lei, dal suo canto, pregherà la sua Morrigan in un primo sangue veloce....e non troppo abbondante.

[ATTENDERE RESPONSO]

Nell'istante in cui sarà slanciato a metà della propria corsa, ad Okthar sarà chiaro che qualcosa non va. Non avverte stabilità e il terreno umidiccio al di sotto dei piedi non risponde bene, l'aderenza della pianta imprecisa e per questo pericolosa. La sua avanzata, peraltro, frontale, priva di fronzoli o di scarti, diviene presto prevedibile, e Ghebur avrà modo di scandire mentalmente gli istanti entro i quali approntare una manovra di risposta. Che non è evasione, giacché, scorta la posizione alta della lama altrui, il Pirata riduce gli spazi con un gioco maggiormente fluido e scevro di sbavature. Il sentore del fu Ranger avrà modo di divenir certezza nell'istante in cui, scaricato l'ultimo passo ch'è solitamente il caposaldo del colpo, avvertirà l'equilibrio venire meno e i primi segnali d'uno sbilanciamento in direzione dell'uscita della traiettoria della lama palesarsi all'orizzonte nero. E' tuttavia in parte l'azione stessa di Ghebur a impedire uno squilibrio assai più pesante: questa, unita alla bassa intensità con la quale scende la bastarda, fa sì che il forte, poco distante dall'elsa, picchi contro l'avambraccio corazzato posto in difesa. E' l'imprecisione dello sgualembro e la serie d'accadimenti che l'han portato ad abbattersi con debolezza, che fa sì che la protezione non rimbalzi contro il Pirata stesso, divenendo arma a doppio taglio. La distanza è ancora eccessiva perché quest'ultimo abbia ragione col corpo a corpo, ma non per il suo braccio libero che, seppur non con un movimento perfetto, s'allunga in direzione dell'arto armato di Okthar, alle prese prima di tutto con la necessità di aggiustare la propria posizione. [LA SITUAZIONE E' QUESTA: OKTHAR E' LEGGERMENTE SBILANCIATO SULLA PROPRIA SINISTRA, E HA IL FORTE DELLA BASTARDA A CONTATTO COL BRACCIALE CORAZZATO SINISTRO DI GHEBUR, SOLLEVATO OLTRE L'ALTEZZA DELLE SPALLE. DI CONTRO, GHEBUR HA IL PIEDE DESTRO DECISAMENTE AVANZATO RISPETTO AL SINISTRO, IN VIRTU' DELLA CUI POSIZIONE GLI E' IMPOSSIBILE ATTACCARE CON LA SPALLA DESTRA. OKTHAR VEDE LA MANO DESTRA ARRAMPICARSI IN DIREZIONE DELLA SUA. DISTANZA STRETTA TRA I DUE: 40 CM. GDR PLAY, SOLO OKTHAR!]

OKTHAR [arena] Imperdonabile l'errore del guardiano di libri, che sottovaluta il terreno di scontro perdendo aderenza e stabilità sul suolo, e tuttavia avendo almeno la buona sorte di rimanere in piedi. Trovandosi sbilanciato sul proprio lato sinistro il nordico, nell'intento di recuperare la stabilità perduta, cercherebbe di flettere le ginocchia con angolo di 30°, divaricando maggiormente le gambe cercando di far scivolare - questa volta con maggior attenzione - i piedi sul suolo cedevole, posti in diagonale uno rispetto all'altro. Troppo vicino al Comandate, rapido e scaltro nonostante l'armatura che indossa, il nordico cercherebbe di esercitare dapprima una torsione del busto in senso antiorario - da dx a sx - di 30 gradi verso il lato sinistro ora arretrato, per poi scaricarla immediatamente nella direzione opposta, cercando di trasformarla nello slancio principale e accompagno del braccio sx che imbraccia lo scudo. Cercherebbe infatti di far scattare il braccio sx stesso in quella direzione, descrivendo una rapida traiettoria orizzontale - da sx a dx - come seguisse la direzione di un tondo diritto (mancino), tentando così di portare lo scudo stesso - prima posizionato a proteggerne il busto - a scontrarsi con il volto - lato dx - di Ghebur, impattando la guancia con la liscia superficie metallica. Cerca di accompagnare l'intero movimento verso destra e scaricarlo sulla gamba e sul piede avanzati, cercando di rafforzare la sua stabilità andrebbe ad estendere il braccio dx verso la sua destra, allungandolo parallelamente al terreno e a continuare la linea delle spalle, con la lama stessa posta in orizzontale e la punta rivolta verso dx.

[ATTENDERE RESPONSO]

Il pizzico di vantaggio acquisito da Ghebur si concretizza col correre dei secondi. Là dove il movimento del Pirata è infatti fondato su una parabola semplice e diretta, l'azione di Okthar affonda radici in porzioni di volontà - pur buone - che, appunto, restano solo volontà. Egli non cerca, infatti - almeno non nel migliore dei modi -, di dedicare la massima accortezza al tentativo di riequilibrarsi o di sottrarsi al placcaggio dell'opponente; ancora poco saldo sulle ginocchia, prova infatti una manovra alla luce di queste condizioni inattuabile (//piccole specifiche: il turno prestava il fianco a una difesa, non a un'azione totale; Ghebur NON indossa un'armatura completa, ma bracciali, protezione inguinale e schinieri). A Ghebur riesce d'afferrare l'arto di Okthar, ghermendolo all'altezza del polso. [SITUAZIONE PRESSOCHE' INVARIATA: OKTHAR NON HA RICHIAMATO LA BASTARDA, POGGIATA ANCORA SULL'AVAMBRACCIO SINISTRO DI GHEBUR, SOLLEVATO OLTRE LA LINEA DELLE SPALLE; FRA I DUE TRONCHI, DISTANTI 40 CM, LO SPAZIO E' IDEALMENTE TAGLIATO DAL BRACCIO DESTRO DI GHEBUR, LA CUI ESTREMITA' "PLACCA" IL POLSO DESTRO DI OKTHAR, CHE HA LO SCUDO IN POSIZIONE DI PARTENZA: GLI PROTEGGE LA PORZIONE SINISTRA DEL CORPO DALLA GOLA ALL'ANCA. GDR PLAY, TURNI: GHEBUR, OKTHAR, EILANTIA]

[GDR PAUSA]

[NEL MIO RESPONSO PRECEDENTE C'E' UN ERRORE: GHEBUR NON HA IL PIEDE DESTRO AVANZATO, MA PARALLELO AL SINISTRO, IN VIRTU' DEL MOVIMENTO RISPETTO ALL'INIZIALE ARRETRAMENTO (PARI ALLO SPOSTAMENTO SUCCESSIVO, DI 60 CM. AGGIUNTA IMMAGINE: oi58.tinypic.com/29yscjo.jpg]

[GDR RESTART, TURNI: GHEBUR, OKTHAR, EILANTIA]

GHEBUR [Arena] La luna oggi non brilla in cielo ma sullo spalto, osserva attraverso occhi di tenebra, tenebra che si raccoglie in onde di tempesta pronte ad investire i folli vascelli pronti a sfidarle per perderli per sempre nella disperazione. Chissà forse potrebbe essere questo il pericolo più grande che corre oggi il pirata, ma anche la disperazione può essere anelata. Porti, bettole e navi qui l'uomo si è formato, qui ha imparato a combattere, affinando la sua tecnica solo successivamente in sontuosi palazzi di paesi lontani. La battaglia continua, una atavica danza di guerra a cui ad ogni passo ne sussegue un altro, che vorrebbe essere elegante e ferino. Una danza innanzi tutto contro il viscido terreno ed ogni movimento vorrebbe essere portato con massima attenzione a questo avversario [agilità+3]. Ma se il pirata è giunto disarmato per brillare arrogante dinnanzi agli occhi della luna incarnata in Eilantia, ora che sente il sapore della lotta vorrebbe essere pragmatico e spietato, come il lupo che ghermisce alla gola l’agnello sentendolo soffocare e fremere sotto le sue fauci mentre la vita lo abbandona. Se prima il veterano ha mostrato il suo rispetto al terreno di scontro per non cadere nelle sue trappole, ora proverebbe a sfruttarlo per il suo attacco. Lo scopo del pirata sarà cercare di atterrare il guardiano dei libri senza perdere il controllo sull’arma avversaria. A tale scopo proverà un calcio a spazzata (circolare basso) con la gamba sx, dopo aver avvicinato a una quindicina di cm il proprio piede dx al dx avversario (attraverso due passi), e aver ghermito con la man manca il polso/mano dx di Okthar, liberando la dritta che andrebbe, con l’avambraccio corazzato dx, in guardia dinanzi al viso, allargando il braccio dx in diagonale avanti e a dx, piegato (il braccio dx) al gomito in un angolo di 90° sì che l’avambraccio ed il pugno puntino in alto. In tal modo il braccio dx vorrebbe coprire in guardia e aiutare l'equilibrio complessivo. Il braccio/mano sx (di Ghebur) tirerebbero in diagonale a sx e indietro, per provare a sbilanciare maggiormente Okthar dopo il calcio e provare a indirizzare l’eventuale caduta di Okthar in quella direzione. Se il pirata riuscisse a provocare la caduta dell’ex ranger, spingerebbe con il piede dx il sx parallelo alla direzione di caduta dell’ex ranger(fino a una distanza di 80 cm tra i piedi), seguendo l’eventuale caduta, in maniera tale da provare a restare a 10 cm dal fianco dx(?) avversario, con la man manca di Ghebur che tiene quella dritta di Okthar cercando di controllarne l’arma e la caduta. In fine il piede dx verrebbe richiamato a 30 cm da quello sx. intanto l’avambraccio dx rimarrebbe in guardia cercando di controllare che Okthar non gli frani addosso. Questa sarebbe l’intenzione che il pirata proverebbe così a mettere in pratica: Ghebur proverebbe a compiere un primo veloce passo con il sx, accertato di aver poggiato l'intera pianta a terra, proverebbe un secondo passo (sempre prestando attenzione al terreno e cercando di accertarsi appoggiare la pianta a terra) che vorrebbe portare il piede dx a 15 cm dal piede dx di Okthar (ruotando la punta del piede dx verso dx di 45°, preparando il calcio sx) e portare il peso del pirata su questo(piede dx di Gheb), in questo passo l'anca dx avanzerebbe , caricando il futuro calcio circolare sx. Intanto l’avambraccio manco ruoterebbe (senso orario visto da Gheb)intorno al suo asse lungo e scivolerebbe sulla la lama cercando di avvicinarsi alla mano dx dell’avversario, per poi provare a ghermire la stessa(mano dx di Okth) con la propria mano sx che andrebbe a chiudersi appena sopra la propria mano dx con pollice, indice e medio che si stringono intorno al polso dx di Okthar, il palmo (della mano sx di Ghebur) contro il monte della luna e di venere(della mano dx di Okth) e anulare e mignolo (della mano sx di Gheb) sul dorso della mano dx di Okthar [potenza +2, combattimento disarmato+1, ambidestria +2], per poi tirare (con la mano/braccio sx del pirata) a dx e indietro il braccio dx del ex ranger. Se riuscisse a Ghermire, con la propria sx, la man dx di Okthar, Ghebur aprirebbe la man dx e cercherebbe di allargare il braccio dx fino a portarlo in una diagonale avanti e a dx, il braccio piegato al gomito in un angolo di 90° con l’avambraccio dx corazzato, che vorrebbe essere posizionato in guardia dinanzi al viso, siche l’avambraccio ed il pugno puntino in alto. [combattimento disarmato +1, potenza +2]. Quando il peso del comandante verrebbe spostato sul piede dx avanzato(con particolare attenzione al terreno viscido) cercando stabilità[agilità+3], lesto proverebbe a sollevare il piede sx estendendolo, il ginocchio sx si piegherebbe e quindi proverebbe a scatenare quel calcio tondo basso (di sx) a spazzare. L’anca sx ruoterebbe in senso orario quindi il sx ginocchio verrebbe steso in quella che vorrebbe essere una frustata che ha come annelli il movimento orario del bacino e le articolazioni dell'anca e del ginocchio, cercando un calcio circolare basso (con gamba sx) che proverebbe a spazzare la gamba dx di Okthar verso la sx di Okthar diminuendo la base di appoggio di questi o sottraendola proprio, mentre la mancina di Ghebur tirerebbe indietro e a sx cercando di portare la proiezzione del baricentro dell'ex renger fuori dalla base d'appoggio. Il pirata proverebbe a colpire con la propria tibia sx (nel punto tre dita sopra la caviglia sx del pirata) l’esterno della tibia dx di Okthar poco meno di un palmo sopra la caviglia dx di questi, sperando che il terreno scivoloso aiuti la sua intenzione[combattimento disarmato+1, potenza +2, ambidestria +2, agilità +3]. Se renger effettivamente cadesse, e Ghebur avesse modo e tempo richiamerebbe il piede sx dal calcio appena effettuato [agilità +3] per poi lanciarlo in un passo a dx, allontanandolo fino a 80 cm dal sx per poi richiamare il sx a 30 cm dal dx, cercando di seguire una traiettoria parallela alla caduta del Ranger mantenendosi a 10 cm da lui [agilità +3]. In questo passo le anche ruoterebbero a sx portando il bacino frontale al Ranger. Se il pirata non avesse modo o tempo (per seguire/controllare l'avversario nella caduta) lascerebbe andare la mano dx di Orthak, per evitare di venire coinvolto nella caduta e richiamerebbe il piede sx(dopo il calcio) a sx a 60 cm dal dx (sempre che ci riesca ovviamente)[agilità +3].

OKTHAR [Arena] Lo scontro è appena iniziato ma potrebbe già avviarsi ad un rapido epilogo. Trovandosi ora il difficoltà a causa della ridotta distanza, che chiaramente gioca a vantaggio dell'uomo disarmato, il nordico non vedrebbe ora altra soluzione che tentare di sottrarsi a quell'indesiderata intimità. Cercherebbe quindi di anticipare le mosse del Pirata, tentando di sottrarre immediatamente il braccio dx, sfruttando forse l'unico spiraglio da egli lasciato. Quando infatti la dritta dell'avversario abbandonerebbe il suo polso, egli cercherebbe di allontanare la lama - così inutile - dalla sua figura, ritraendo il braccio dx all'indietro fino a proiettare il gomito stesso dietro la linea delle spalle, e cercando così di riposizionare l'avambraccio dx parallelo al terreno e con una leggera rotazione in senso orario del polso dx, la lama in posizione verticale con la punta rivolta verso l'alto. Il tentativo di liberare il braccio dx, riportandolo nella posizione voluta, sarebbe coadiuvato dal muoversi degli arti inferiori, tramite i quali tenterebbe di allontanarsi dal Pirata e frapporre fra sé e l'avversario una maggiore distanza. Cercherebbe quindi di indietreggiare per prima cosa piede/gamba destra - ora appena avanzati rispetto al lato sx - arretrandolo di un passo cercando però di non irrigidire quel suo movimento, aiutandosi in questo da una più accentuata flessione delle ginocchia in fase di movimento, e tuttavia cercando di fare ora maggiore attenzione ad appoggiare la suola in terra e a spostarsi sul terreno infido, cercando però di non perdere eccessivamente in rapidità del movimento stesso. All'arretrare del destro cercherebbe di far seguire - senza soluzione di continuità - quello del sinistro, che andrebbe quindi a superarlo nel movimento di arretramento stesso - andando così ad alternare dx e sx fino a frapporre tra loro una distanza di 4m. Cercherebbe però di indirizzare l'intero movimento di arretramento seguendo una linea obliqua verso la sua stessa dx, che dovrebbe garantirsi dallo spostamento verso l'esterno del lato dx e verso l'interno del sx mentre arretra, così cercando di arrestrarsi una volta completata l'operazione a distanza di 4m ed obliquo verso dx (quella del Pirata) rispetto l'avversario, al quale offre così il suo lato sx. Cerca quindi di recuperare la posizione di guardia, arrestandosi con il piede sx avanti - quindi con il dx a compiere l'ultimo passo all'indietro - di un passo (20cm), l'avambraccio dx parallelo al corpo e alla linea delle spalle - appena aperto verso l'esterno, mantenuto all'altezza del costato e con il gomito piegato di 45°. Cercherebbe una posizione più stabile sul terreno flettendo le ginocchia con angolo di 30°, divaricando le gambe della larghezza delle spalle mentre il busto verrebbe ruotato di 30° in senso orario, così da offrire maggiormente il lato sx protetto dallo scudo. Il braccio dx dovrebbe mantenere la posizione di partenza, che avrebbe cercato di recuperare al principio del movimento (//inizio azione).

EILANTIA (gradinata arena) Forse sarà la pioggia, o la concitazione innanzi al duello, fatto sta che ad un certo punto le sfugge la situazione. Se è vero che le è palese la difficoltà di Okthar, innanzi al terreno scivoloso, a causa della pioggia, trattiene il respiro quando Ghebur si getta, senza troppi complimenti, disarmato e temerario sul gaelico. La controffensiva porterà quest'ultimo ad un indietreggiare istintivo, nel tentativo di mantenere ancora le armi utili. La Rosa Nera s'alza di scatto. Stringendosi a sè il manto già grondante, cerca d'avere una situazione più chiara, da quella visuale ''Suvvia, Okthar...'' sussurra piano, chiedendosi quando terminerà questo supplizio. Ormai non v'è ombra di dubbio: queste manifestazioni non fanno per lei.

[ATTENDERE RESPONSO]

Entrambi agiscono bene ed entrambi lo fanno nel giro di pochi istanti. Se in precedenza han contato l'inesperienza d'uno e l'agio maggiore dell'altro su quel terreno viscido, ora entrano in gioco le perle di minuzia e il ruolo delle contrapposizioni. Poiché di queste si tratta, quando ad azione tenta d'opporsi reazione: a discapito della bontà dei movimenti, infatti, v'è da considerare l'ordine di intenti secondo il quale si decreteranno le priorità partorite dalle sinapsi in seno ai duellanti. E mentre Okthar decide che il malanno peggiore è la nuova prerogativa di Ghebur, che acchiappa solo l'aria a seguito del corretto richiamo del Guardiano di Libri - che attira a sé braccio e spada -, il Pirata, tuttavia, s'avventa immediatamente sull'opponente e, in una frazione di secondo, è già pronto a gestire il suo vantaggio alla distanza a lui più congeniale. Non gli riesce, quindi, di favorire la propria decisione afferrando l'arto altrui, ma. allo stesso tempo, approfitta del primo passo - il destro - del fu Ranger per portare a termine la manovra che la sua mente ha partorito sfruttando il corto ingaggio. Se, infatti, l'iniziale posizione non avrebbe decretato un perfetto compimento dell'arco del calcio di Ghebur, ch'è sì più ampio dello spazio imposto dal Pirata stesso, l'arretrare di Okthar - che nasce Dopo l'avanzata di Ghebur e Dopo il richiamare il braccio - lo rende serenamente realizzabile. La tibia sinistra di chi attacca colpisce l'esterno della caviglia destra di chi arretra, cogliendola a mezz'altezza, a spostamento quasi ultimato [-30 PS]. La violenza del calcio, tutto sommato potente, unito alla posizione del piede di Okthar, fa perdere l'equilibrio a quest'ultimo, che avverte, oltre al dolore, la sensazione di mancamento là dove il corpo avrebbe invece dovuto ricevere l'elasticità e la forza per bilanciare il baricentro. Vengono meno le ginocchia e la gamba destra è proiettata per inerzia verso sinistra, facendo in modo che il Guardiano di Libri caschi pesantemente proprio sul lato dritto, di spalla e di gomito, sbuffando aria e sentendosi mozzare il fiato per diversi istanti. Lo scontro sta volgendo al termine? [AGGIORNAMENTO SITUAZIONE: OKTHAR E' STESO SULLA SPALLA DESTRA, LO STESSO BRACCIO "CHIUSO" E INDOLENZITO SOTTO IL CORPO, CHE E' RIVOLTO FRONTALE A GHEBUR, DISTANTE 50 CM. GDR PLAY, STESSI TURNI]

[ULTIMA SPECIFICA: OKTHAR HA IL BRACCIO SINISTRO PIEGATO NATURALMENTE SUL CORPO, LO SCUDO A PROTEGGERGLI IL FIANCO SINISTRO DALLA GOLA ALL'ANCA; E LA SPADA COME PROSEGUIMENTO DEL CORPO, LA LAMA E LA PUNTA SLANCIATE VERTICALMENTE OLTRE LA TESTA. PREGO!]

OKTHAR - Ti sussurra - //tocca a Gheb, giusto?
YAWP Hai sussurrato a OKTHAR - //Sì. Ghebur, Okthar, Eilantia!

GHEBUR [Arena] Sembra agitarsi la stessa notte al grido di Lady Rose, mentre la danza ferale incalza. Il pirata pare riuscire nel suo intento. Il pirata porterebbe il peso sul piede dx al fine di sollevare il sx e spostarlo a sx , per poi lasciare che il sx segua il dx, in passi che vorrebbero accertarsi della salda presa prima di procedere al passo successivo, pur cercando di rimanere veloci [agilità +3]. Giunto dinanzi alla lama , la pianta del piede sx andrebbe a cercare di schiacciare a terra la lama avversaria nel piatto del forte[potenza+2, agilità+3, combattimento disarmato +1], limitandone il movimento, mentre il ginocchio sx si piegherebbe cercando di portare il ginocchio dx dinnanzi al viso di Okthar, ritrovandosi cosi il pirata in ginocchio (pianta del piede sx sulla spada di Okthar e suolo, gamba sx piegata al ginocchio di 90° e ginocchio dx a terra) dinanzi ad Okthar in quello che vorrebbe essere un movimento veloce e fluido per quanto il terreno permetta [agilità +3] sempre se ci riesce . Se fosse riuscito in questo la mano sx di Ghebur si muoverebbe verso il viso, mentre indice e medio si protendono, nel tentativo di portare queste due dita a insinuarsi nelle feritoie dell'elmo (indice occhio dx medio occhio sx) per poi spingerle dentro e cercare di spingere dentro, pur non avventurandosi a cavare gli occhi [ambidestria +2, combattimento disarmato +1, potenza +2]. Intanto il busto dell'artista si piegherebbe in avanti cercando di abbassare il braccio dx per insinuarlo tra scudo e spalla dx di Okthar, cercando di scalzare lo scudo eventualmente [potenza +2, combattimento disarmato+1] per poi cercare di ghermire la gola dell'ex ranger (pollice lato sx e le altre 4 dita lato dx), per la precisione artigliare con la punta delle dita la carotide dell'avversario, per poi cercare di stringere fino a fratturarla se lui non si arrendesse prima[combattimento disarmato +1, potenza +2,]. Lo sguardo proverebbe a far massima attenzione allo scudo avversario per prevenirne eventuali reazioni.

OKTHAR [Arena] Emette un gemito strozzato quando finisce in terra, colpito alla gamba destra mentre cercava di arretrare, e ritrovandosi infine steso al suolo su quello stesso lato. Cercherebbe di mollare la presa sulla spada non appena avverte l'urto - ormai più un impedimento che altro - così da ritrovarsi se non altro la mano destra libera, aprendo interamente il palmo e liberando l'elsa dalla presa. Annaspa in un primo momento, sentendosi mancare il fiato, cercando quindi di ispirare profondamente due o tre volte per riprendere il controllo, e tuttavia senza trascurare di tenere sotto controllo le azioni dell'uomo, seppur ora da una posizione di evidente svantaggio. Cercherebbe quindi di puntare alla gamba sx di Ghebur - quella il cui piede va a poggiare sull'elsa della sua spada tentando di estendere completamente il braccio dx in avanti/obliquo (verso sx), e cercando così di raggiungere la caviglia sx del pirata attorno alla quale dovrebbero chiudersi le dita della sua dx. Se fosse riuscito ad ottenere una salda presa, ruoterebbe quindi il busto in senso antiorario - da dx a sx - di 45°, cercando di utilizzare questa stessa rotazione come spinta principale per il
//annullo ultimo post
tentando di estendere completamente il braccio dx in avanti , e cercando così di raggiungere la caviglia sx del pirata attorno alla quale dovrebbero chiudersi le dita della sua dx. Se fosse riuscito ad ottenere una salda presa, ruoterebbe quindi il busto in senso antiorario - da dx a sx - di 45°, cercando di utilizzare questa stessa rotazione come spinta principale per il braccio dx stesso, che cercherebbe di tirare a sé e verso l'alto, cercando così di portare il piede e la caviglia sx del Pirata verso l'alto, nel tentativo di fargli perdere aderenza e forse l'appoggio dal terreno stesso. La rotazione antiorario del busto sarebbe accompagnata dall'estendersi del braccio sx di tutta la sua lunghezza, parallelamente al terreno e a proseguire la linea delle spalle. Assecondando la rotazione antiorario dovrebbe ora trovarsi con la schiena ad aderire completamente al terreno e dil volto rivolto verso l'alto, senza però attendere la successiva mossa del Pirata, tenterebbe ora una rotazione inversa, questa volta quindi in senso orario - da sx a sx - di 30°, tentando di usare questo movimento come molla propulsiva del movimento del braccio sx, che muoverebbe a disegnare una traiettoria orizzontale da sx a dx, ancora armato di scudo che tenterebbe di far impattare con il bordo dx sullo stinco dx dell'avversario, appena sotto la rotula.

EILANTIA (gradinata arena) Stavolta urla. E si mette subito entrambe le mani innanzi la bocca, perchè tutto è ammesso, salvo una donna, nella sua posizione, che si comporti da damina isolana. Cerca di ricomporsi, osservando la scena e stringendo con forza spasmodica i lembi del manto, che avrà prontamente riafferrato. Sa che è un combattimento al primo sangue, ma puo' essere molto doloroso lo stesso Aggrotta le sopracciglia, domandandosi se Ghebur lo prenderà a calci, o se magari Okthar riuscirà a gettarlo a terra. La pioggia continua incessante e lei si limita a consentire al suo volto di restare algido, pur completamente bagnato ed arrossato dal freddo. Una dama è una dama...fino alla fine (sangue freddo liv3)

[ATTENDERE RESPONSO]

Nuovamente le priorità. Nuovamente la tattica. Nuovamente le scelte. Gli dèi hanno il potere di rallentare il tempo e di far correre le scene al singolo fotogramma: e sorrideranno, divertiti, studiando le gesta delle dita del Pirata che s'insinuano come bimbi curiosi; e si faranno perplessi, avvedendosi di quelle del fu Ranger forse non ancora ripresosi dalla dura botta. Egli, infatti, intenta una serie di manovre che non bada né ad allontanare il volto dalle mire tutt'altro che amorevoli di Ghebur, né ad usare l'arma momentaneamente più efficace, nelle vesti di quello scudo che troppo tardi le cervella gli suggeriranno di utilizzare. Mentre Okthar annaspa, mollando faticosamente l'elsa e altrettanto difficilmente lasciando sgusciare il braccio destro sotto il corpo, ancora indolenzito, brucerà istanti. Istanti preziosissimi. Che Ghebur impegnerà, potendosi dire incurante d'una presa affatto ferrea - delle molli dita che gli cingono la caviglia sinistra, pian piano - per tirare un brutto scherzo all'avversario [-20 PS], rendendogli estremamente difficile mantenere gli occhi aperti, che diverranno istantaneamente lucidi, chiudendosi frenetici e a più riprese dietro il sipario delle palpebre. NON riesce, tuttavia, a raggiungere di mano destra la carotide di Okthar. Il sangue non si palesa, come da prospetto, ma ora al Guardiano di Libri occorre una magia dal cilindro per cavarsi fuori dalla situazione che vede il Pirata dominarlo. Sarà, per quest'ultimo, una prova degna di questo nome? [DISTANZE AZZERATE. GHEBUR HA IL PIEDE SINISTRO SUL FORTE DELLA BASTARDA - LA CUI ELSA NON E' PIU' STRETTA DA OKTHAR -, LA PIANTA 15 CM SOPRA LA TESTA DELL'AVVERSARIO, E IL GINOCCHIO DESTRO PIANTATO IN TERRA FRONTE AL VOLTO NEMICO, ANCORA "STESO" SUL FIANCO DESTRO. OKTHAR, DI CONTRO, NON RIESCE A METTERE A FUOCO LE SCENE CHE GLI SI PARANO INNANZI (UN TURNO DI "CECITA'"), E STRINGE DEBOLMENTE, CON LA MANO DESTRA, LA CAVIGLIA SINISTRA DI GHEBUR. GDR PLAY, TURNI: GHEBUR, OKTHAR, EILANTIA]

[GDR PAUSA]

[GDR RESTART]

GHEBUR [Baia-Arena] Il braccio dx di Ghebur si allungherebbe stendendosi, in un movimento rettilineo, cercando di spingere il palmo della propria mano dx contro lo scudo di Okthar cercando la posizione dell'articolazione della spalla sx dell'avversario, dallo scudo presumibilmente protetta, cercando di controllare così lo scudo stesso ed eventuali movimenti dello stesso. Il ginocchio dx si piegherebbe (fino a stringere un arco di 30° all'interno del ginocchio) ulteriormente cercando di portare in questo modo il peso del pirata ancora maggiormente sul ginocchio/piede dx, e cercando così ancora maggior stabilità. La punta del piede dx vorrebbe avere le dita piegate aderenti al terreno. Il busto si piegherebbe leggermente in avanti (cercando di essere nel movimento contemporaneo al movimento del braccio) verso la spalla sx di Okthar mentre le spalle del pirata ruoterebbero verso in senso antiorario cercando di dar maggior forza a quella pressione esercitata con la man destra del comandante di Barrington che cercherebbe di essere veloce, fluida e potente [agilità +3, potenza+2, combattimento disarmato +2]. Sembrerebbe che le dita della mano sx di Ghebur abbiano già raggiunto gli occhi di Okthar e che la guardia di questi sia vinta. Non rinuncerebbe il pirata a questo vantaggio conquistato sul campo, o almeno proverebbe a non rinunciarvi. La mano sx di Ghebur continuerebbe a spingere verso gli occhi di Okthar, le dita a protendersi nelle orbite decise a spappolare i bulbi oculari dell'ex renger. L'indice premerebbe contro l'occhio dx il medio contro l'occhio sx, cercando di andare sempre più affondo. Il braccio sx di Ghebur cercherebbe di allungarsi stendendosi. Il pirata proverebbe a tenere il piede sx sopra il piatto della spada bastarda, cercando di bloccarla a terra. Un urlo che diverrebbe brivido corre lungo la notte increspandone l'anima così come la paura sa increspare le carni di un uomo, Ledy Rose osserva il duello fremendo per ciò che potrebbe succedere, mentre tuoni e lampi ne illuminano la figura intessendola nella notte ed il suo cappuccio delinea un tenebre di tenebre ove qualsiasi anima può perdere. Ferale come il lupo, determinato come la morte l'artista ha dato la sua opportunità all'avversario, ora resta solo vincere, poco conta come.

OKTHAR [arena baia] Le dita del pirata penetrano attraverso le aperture dell'elmo fino agli occhi, provocando improvvise fitte di dolore e la successiva impossibilità di mettere a fuoco le scene successive. Cercherebbe il nordico di ignorare il dolore provocato, sbattendo più volte le palpebre senza vedere altro che confuse e nebbiose sagome e tuttavia cercando di concentrarsi sull'unico pensiero possibile: sottrarsi alle grinfie del comandante. Cercherebbe quindi di portare la mancina all'altezza del suo stesso volto, muovendo il braccio sx verso destra, fidandosi più che della vista - ora ostacolata e confusa - della percezione stessa dello spazio attorno a sé. Cercherebbe quindi di afferrare con la mancina stessa la sx del Pirata, agganciandosi ad essa e cercando poi di spingerla lontano dal volto estendendo completamente il braccio sx. Cerca nel frattempo di richiamare a sé il braccio dx, abbandonando la caviglia del Pirata, e quindi di poggiare il palmo aperto sul suolo per poi estenderlo e sospingere il suo stesso corpo all'indietro. Il volto cerca di sottrarsi agli artigli del comandante, tramite l'inarcarsi del collo all'indietro. [Volontà +1]

EILANTIA (gradinata arena) Okthar è a terra. Da troppo tempo, per i suoi gusti. La figura di Ghebur troneggia sul corpo supino del suo compagno e l'ansia inizia a sopraffarla. Vede la mano del Pirata armeggiare sull'elmo del guardiano e non riesce a comprendere se stia cercando di spezzargli il collo o soffocarlo. Troppa pioggia, troppo buio per definire bene le azioni. Cosa dovrebbe fare? Intervenire? E' in piedi ed esita. Se ferma il combattimento e poi Okthar se la prende con lei? La redarguisce per essersi intromessa in una cosa tra uomini? Stringe i pugni e li porta entrambi alle labbra. Cosa deve fare? Il cuore le batte all'impazzata? E se lo uccide? Esita. Esita. E si morde le dita strette, le cui unghie iniziano ad infilarsi nella carne del palmo, ferendolo. Urla. Pesa dentro di sè. Urla Okthar...che io possa capire. Ma è solo una muta preghiera. Nulla più.

[ATTENDERE RESPONSO]

Okthar, un tiro di dado, prego. Da 0 a 30... sorpresa. Da 31 a 100... sorpresa.

OKTHAR ha ottenuto: 76

[ATTENDERE]

Lo scontro, che pure amichevole o quantomai prossimo alla subitanea resa doveva essere, si accende di lumi che pareva dovessero rimanersene allegramente spenti. Okthar annaspa, stoicamente avvincendosi a quella fiaccola di volontà ch'è ultimo appiglio, baluardo contrapposto alla fredda, lucida e spietata strategia del Pirata. Le scelte, stanotte, gli hanno tagliato le gambe a più riprese. Stavolta, tuttavia, la decisione è azzeccata e premiata da un favorevole assenso degli dèi (//da 0 a 30 il turno di "fastidio" avrebbe bloccato i movimenti, da 31 a 100 no) o da quella singola entità caotica della quale l'unica spettatrice conduce il vessillo. Mentre Ghebur preme per arrestare le eventuali movenze del corpo dell'opponente, il quale avrà così difficoltà di spostamento, il braccio sinistro del Guardiano della Biblioteca ha un guizzo e sguscia al di sopra di quello destro di Ghebur (//nuovamente il tiro di dadi), permettendo alla mano sulla stessa traiettoria di incrociare quella dell'Artista e di impedire che quest'ultima compia danni ben maggiori, scavando nelle orbite. [RIEPILOGO: DISTANZE AZZERATE, ANCORA. GHEBUR HA IL PIEDE SINISTRO SULLA BASTARDA, ED E' GENUFLESSO (PUR AVENDO UN SOLO GINOCCHIO, IL DESTRO, PIEGATO) IN PROSSIMITA' DEL NEMICO, LA MANO DESTRA SUL SUO SCUDO (CHE TOCCA LA PORZIONE SINISTRA DEL CORPO DI OKTHAR) E LA MANCINA VERSO SINISTRA, SOSPINTA DALLA MANCINA DEL VECCHIO RANGER. QUESTI SI SOTTRAE ALL'AFFONDO DI GHEBUR, IL COLLO ALL'INDIETRO E LA SPALLA DESTRA LEGGERMENTE DISTANTE DAL TERRENO, IN VIRTU' DELL'APPOGGIO FELICEMENTE TROVATO SUL SUOLO UMIDO. E' TUTTAVIA ANCORA STESO SUL FIANCO DESTRO E, QUANDO LA MANO DI GHEBUR DIVIENE SALDA SULLO SCUDO, AVVERTE IL MOVIMENTO ''DISTENSIVO'' INTERROMPERSI E IL BRACCIO SINISTRO SOSPINTO VERSO IL CORPO. GDR PLAY, TURNI: OKTHAR, GHEBUR, EILANTIA]

OKTHAR [arena baia] Il pericolo non è affatto passato, e le minacciose intenzioni del Pirata sono solo rimandate. Quello che credeva essere un duello embra essersi trasformato in una rissa nel fango, ad esclusivo uso e consumo dell'unica spettatrice presente. Il nordico, deciso a tenere lontano l'avversario, cerca ora di mantenere bloccato il braccio sinistro e così frapporre lo scudo tra sé e il pirata e cercando soltanto di muoverlo non più in avanti ma verso dx, etentando così di bloccarlo non a proteggere il suo lato sinistro ma in posizione frontale rispetto al suo stesso corpo. Con il palmo destro aperto sul suolo cerca la maggior presa possibile, per poi cercare di estendere il braccio completamente verso l'alto, tentando così di sollevare il lato destro del busto - dalla spalla all'alnca - dal suolo per tutta la lunghezza dell'arto stesso. Il piede sx cercherebbe una salda persa sul terreno - rivolto a puntare in avanti - il ginocchio sarebbe inizialmente piegato a formare un angolo acuto, per poi cercare di aprirsi ad angolo retto tentando di iniziare così a sollevare e sospingere in avanti il lato sx. Cercherebbe così di rialzarsi assecondando quel movimento cercando di poggiare il ginocchio dx al suolo prima di spingere con questo stesso verso l'alto nel tentativo di riguadagnare la posizine eretta.

GHEBUR [arena baia] Piove sul pirata, e la pioggia si raccoglie in rivoli che scivolano sul pirata fino a tuffarsi nel vuoto, i capelli schiacciati sul capo, i volto lucido, gli occhi ferali decisi e determinati nella vittoria. Ma non è stato il lupo questa volta a muoversi, quanto il ragno, nella sua fredda e determinata decisione di vincere. Okthar pare cadere nella trappola e preso dalla necessità di salvare gli occhi sembra liberare la spada dal suo corpo, appena il pirata se ne rendesse conto la man dritta verrebbe lanciata a ghermire l'elsa dell'arma, operazione che pare favorita dallo spostamento dello scudo dell'avversario, che pare liberare il tragitto che va dalla mano dx alla spada o forse solo agevolarlo,il peso verrebbe spostato sul piede/gamba dx, così da aggevolare lo spostamento del piede sx che verrebbe essere avanzato portando il tallone oltre la lama [agilità +3, potenza +2] per poi allargare il braccio dx verso dx e ruotare il busto in senso orario, allargando in tale direzione anche la spada la cui punta ora vorrebbe vedere dietro, lama parallela al suolo. I piedi spingerebbero per rialzarsi, mentre il ballerino cercherebbe di portare il baricentro (o la sua proiezione) nello spazio tra i piedi, cercando il miglior equilibrio, e successivamente,se fosse riuscito a rialzarsi, compiere tre passi indietro (prima con il sx poi il dx e in fine il sx) per portarsi a due metri dall'avversario. La mano sx verrebbe portata parallela dinanzi alla spalla dx l'avambraccio parallelo al suolo,il palmo aperto che vede verso terra.[agilità+3, potenza+2].

EILANTIA (gradinata arena) Okthar si rialza e lei scioglie i pugni, scendendo le braccia e riportando le mani al grembo. Qualsiasi azione sia avvenuta, l'unica cosa che desidera ora, è di vedere scorrere quel primo sangue che fermerà il duello. Il guardiano perde l'arma, ma mantiene lo scudo. Il pirata cerca d'approfittarne. Lei resta allerta, osservando con attenzione la prossima scena, che potrebbe decidere le sorti della serata. Primo sangue. Spera proprio che Ghebur se lo rammenti, e che la foga del momento non gli faccia dimenticare il suo dovere. Scuote appena il capo pensando a Morrigan, che dovrebbe proteggere il fu Ranger. Forse è distratta. La mandritta carezza il grembo, con un movimento inconscio. Neanche potrebbe sospettare in cosa si stia concentrando la sua Dea....

[ATTENDERE RESPONSO]

Ghebur non ha alcuna intenzione di costringere l'avversario in terra e, col senno di poi, mostra alla notte e alla pioggia impietosa l'obiettivo delle sue gesta: quell'arma che, dimenticata dal nemico, viene recuperata grossomodo quando Okthar s'aggrappa all'equilibrio con le unghie e con i denti. Quest'ultimo è malmesso. Quando il piede destro poggia sul suolo, egli avverte una fitta: non è un dolore tale da compromettere la sua mobilità, ma certo non tarda a rammentargli il danno alla caviglia e la delicatezza attraverso la quale dovrà condurre le ultime briciole di questo scontro, mancante di qualità di vigore tali da concedergli di resistere al malanno. Il Pirata riesce a retrocedere e guadagna lo spazio desiderato, in posizione voluta. [DISTANZA 2 MT FRONTALI. OKTHAR HA LO SCUDO ALTO A PROTEGGERE DALLA GOLA ALL'ANCA DEL LATO SINISTRO DEL CORPO; GHEBUR HA LA SPADA COSì COME HA DECISO DI TENERLA. GDR PLAY, TURNI: GHEBUR, OKTHAR, EILANTIA]

GHEBUR [Arena Baia] Determinato l'uomo a chiudere quello scontro quanto prima ormai, porta ora la lama dinanzi a se la punta che mira Okthar, sulla linea centrale del pirata, come l'elsa (altezza pube) la mano sx andrebbe a raddoppiare la presa sulla bastarda, mentre poche parole pregne di disprezzo direbbe §Vi ho dato la possibilità di lasciare le armi e combattere disarmato, forse andando incontro a una sconfitta certa, ma mostrandomi così di avere palle, vi ho dato la possibilità di approfittare di una facile vittoria, mostrandomi la vostra determinazione del conseguirla, invece avete deciso di mostrarmi la vostra incapacità perdendo la vostra arma!§. Lesto l'uomo spingerebbe il piede dx(avanzato) ad avanzare ulteriormente(facendo estrema attenzione al viscido terreno) per poi avanzare il sx e coprire i primi 50 cm, quindi il piede sx spingerebbe il dx in diagonale a dx mentre il busto si torcerebbe avanzando la spalla dx e la bastarda abbasserebbe la punta preparando il ridoppio roverso(di mano dritta), il piede dx si allungherebbe fino a portare il pirata a 1 mt dall'avversario, cercando stabile presa in quel terreno periglioso, per poi richiamare il sx a 50 cm dal dx, in quell'ultimo movimento il busto ruoterebbe avanzando la spalla sx le mani vorrebbero sollevare la spada imprimendogli un movimento diagonale da sx a dx da basso in alto, che ha lo scopo di portare il filo della spada ad impattare, nel punto tra debole e medio, l'interno della gamba sx di Okthar sulla tibia , un palmo sopra la caviglia [agilità+3, potenza+2,resistenza+1].

OKTHAR [arena baia] Provocato dalle parole del Pirata non risponde, limitandosi a guardarlo con sguardo di ghiaccio e cipiglio deciso, direttamente in volto [Sangue Freddo 3, Volontà Ferrea 1]. Mentre ancora sta parlando, tuttavia, cercherebbe di avanzare verso di lui, utilizzando il piede sx - avanzato - come perno del movimento e così portando il dx in avanti per primo, facendolo seguire quindi dal sx per alternare i due fino a cercare di portarsi a 50cm dall'avversario, in posizione frontale. Nell'avanzare cercherebbe di procedere sul terreno viscido con la cautela dimenticata in precedenza, cercando saldamente la presa e l'aderenza al suolo e però tentatndo di non perdere eccessivamente in rapidità. Cercherebbe quindi di anticipare il colpo dell'avversario, aprendo il braccio sx vero l'esterno - con l'avambraccio parallelo al terreno - per poi cercare di portarlo rapidamente a disegnare una traiettoria orizzontale da sx a dx, così da chiudere l'avambraccio verso l'interno per cercare di far impattare la liscia superficie dello scudo sul volto dell'uomo, sbattendo il metallo contro il setto nasale del Pirata (//correzione: 50cm >> 40 cm)

YAWP Hai sussurrato a OKTHAR - //Avevi finito?
OKTHAR - Ti sussurra - //si

EILANTIA (gradinata arena) Il combattimento ridiviene concitato. Le parole dure giungono anche all'oto dell'Apocalisse, che si limiterà ad ascoltarle in silenzio, attenta all'azione che seguirà. Se mai il pirata si sta mostrando certamente più allenato di Okthar, è altresì vero che quest'ultimo non sembra accettare di buon grado l'attacco successivo, tentando un contrattacco di rimando. Come potrà terminare, non è dato sapere, ma lei attende solo che lama o scudo giungano sull'altro per ferire. A prescindere da chi avrà maggior fortuna, per lei sarà quell'istante a sancire il termine del duello.

[ATTENDERE RESPONSO]

Anzitutto un tiro di dadi per entrambi. Specifico che Okthar ha un margine (che quantifico nuovamente in 0-30), entro il quale l'aver ignorato il dolore comporterà un difetto nell'azione. Prego.

GHEBUR ha ottenuto: 67
OKTHAR ha ottenuto: 77

[ATTENDERE]

Se è vero che, stanotte, la Dea del Caos pare favorire i ribaltamenti di fronte piuttosto che un avversario a dispetto dell'altro, talvolta il favore divino non basta affinché le scelte premino l'una o la prossima singola azione. Okthar sceglie d'anticipare i tempi e, muovendosi pur gravato dall'impaccio d'una caviglia dimessa (//esito dadi), gioca un contrattacco che parrebbe recitare una parte piuttosto maliziosa ai fini del completamento dell'opera. Va incontro a Ghebur e i due si incrociano a metà delle proprie intenzioni, l'uno con l'obiettivo proprio di infliggere dolore, sull'onda delle provocazioni; l'altro per bruciare l'attesa e smorzare l'iniziativa. Carica, tuttavia, il vecchio Ranger, un colpo che, per il movimento che tesse nell'aria, dovrebbe probabilmente puntare un'altra porzione del volto del Pirata, e forse per questo il movimento del braccio, quando chi lo conduce mira - concentrandosi - sul proprio fronte, perde di potenza e precisione, "toccando" quasi la guancia destra di Ghebur con più docilità di quanta il Guardiano della Biblioteca avrebbe voluto infierire [-15 PS]. Niente difesa, inoltre. Bada unicamente a quell'assalto che non diviene vincente ma che quantomeno rende verosimilmente approssimativo quello dell'Artista, già di per sé reso "insolito" dall'intento privo di fronzoli, scarti od obiettivi maggiormente consoni al punto d'ingresso della bastarda. Il colpo di scudo gli fa perdere contatto visivo ma la traiettoria della lama non è del tutto placata, e morde all'altezza dell'interno della tibia sinistra altrui col filo che, per quanto rallentato, non trova ostacoli nell'armatura leggera (//robustezza & leggerezza - 10) [-25 PS]. Se sangue occorreva vedere affinché lo scontro si fermasse, ebbene sangue fuoriesce dalla ferita inferta ad Okthar, che riconoscerà immediatamente, dal bruciore ad essa relativo, d'avere perduto, pur senza aver compromesso l'orgoglio. [SITUAZIONE: DISTANZA 50 CM FRONTALI. GHEBUR HA LA BASTARDA IN ALTO A DESTRA, NON RISENTE DI MALUS RELATIVI AL COLPO DI SCUDO PUR AVVERTENDO IL VOLTO FORMICOLANTE. OKTHAR HA LO SCUDO ALTO, IN PROSSIMITA' DELLA GUANCIA DESTRA DI GHEBUR, MA AVVERTE IL PESO DEL CORPO "CADERE" SULLA GAMBA LA CUI MOBILITA' E' STATA APPENA MANOMESSA. GDR PLAY, E CAMBIO TURNI: EILANTIA, GHEBUR, OKTHAR]

EILANTIA (gradinata arena-arena) Il contrattacco riesce blandamente, ma la spada che giunge sulla gamba di Okhtar determina comunque la fine dei giochi. Se lui paleserà una caduta, ma non necessariamente, visto che il sangue, mescolato con l'acqua piovana, ci metterà davvero poco a scendere lungo il polpaccio, Discordia capirà che è giunto il momento di intervenire, senza ledere in alcun modo orgoglio e dignità dei partecipanti. Alzerà il braccio destro, mostrando la mano a palmo aperto e verbiando a voce decisa, con un tono ben più alto del consueto, pur restando profondamente melodioso ''Messeri, in nome del Governatore considero concluso questo duello!'' Poche parole alle quali seguirà il suo avanzare verso l'arena, facendo attenzione ad afferrarsi i lembi della gonna, con entrambe le mani, per rendere più agevole i suoi passi nel fango, tentando la massima attenzione nel poggiare bene a terra gli stivaletti, per evitare rovinose cadute, dall'esito poco dignitoso. Se Okthar cadrà a terra, avrà la cortesia di non corrergli addosso come una donnicciola, ma di concedere a Ghebur, invece, un saluto col capo ed un sussurro gentile ''Comandante....'' per poi voltarsi verso il suo uomo, celando ogni forma d'apprensione, ma limitandosi a sorridergli sollevata, ed attendendo sia lui a manifestarle la capacità, o meno, di raggiungere la dimora sulle sue gambe, o il sanitarium a tracolla di qualcuno (sangue freddo liv3)

GHEBUR [Arena-Baia>Uscita?] Infine giunge il colpo di uno scudo e la stilla di sangue, vibra la voce di Eilantia a determinare la fine del combattimento, ma il pirata è poco pratico nel fidarsi della sportività altrui, proverebbe ad allargare il piede dx a dx ruotando il piede dx verso Okthar, per poi retrocedere il piede sx e di nuovo il destro e così altre tre volte prima di portarsi a 3 mt, la spada bastarda verrebbe portata in guardia sulla linea frontale punta che sale in alto, pronto a difendersi da qualche sproposito dell'ex ranger §siete stato pesato, siete stato misurato e siete stato trovato mancante § sentenzierebbe in fine. Un cenno sarebbe rivolto ad Eilantia senza perdere di vista l'avversario battuto, e solo se non vi fossero reazioni degne di nota, si allontanerebbe dall'arena[//cit.].

OKTHAR [arena baia] Un punto di prodezza, due di stoltezza. Riesce appena a scalfire il volto del Pirata la sua avventata azione, senza sufficiente forza da trovarsi a sua volta colpito - e ferito - dalla sua stessa lama. Stringe i denti nel tentativo di reprimere un gemito quando il metallo morde le sue carni - degna ricompensa per il suo errore - cercando tuttavia di non cedere ad ulteriori esternazioni. Pronto a subire un nuovo colpo, quello che definitivamente lo scaglierebbe in terra, il nordico rilassa invece il braccio sinistro nell'udire le parole della Rosa Nera, lasciandolo ricadere - con tanto di scudo - lungo il fianco. Nel sentire, però, il disagio della gamba sx ferite cercherebbe di spostare il peso su quella dx, rilassando la sinistra ed invece flettendo maggiomente il ginocchio destro nel tentativo di ricercare maggior stabilità sul terreno e di spostare il peso corporeo su quel lato. Accenna un sorriso stirato all'avvicinarsi di Eilantia, cercando di concentrarsi sulla figuara di lei e di ignorare così il dolore dei colpi subiti quella notte, uno sforzo mentale che lo vedrebbe cercare di escludere il pulsare della caviglia dx e della ferita sulla gamba sx ed andando unicamente a concentrarsi sulla donna che entra ora nel suo campo visivo. ''Milady...'' la saluta con voce dalla quale traspare una leggera fatica, eppure si sforza per mantenere la consueta fermezza del tono, e di incrociare lo sguardo di lei con la solita decisione. Stringe i denti e la mascella nel tentativo di dominare il suo stesso corpo ora indebolito e mantiene lo sguardo su di lei, cercando ancora di reggersi sulle sue gambe e non abbandonarsi al suolo. [Volontà 1, Sangue Freddo 3]

[PER IL FATO A POSTO COSI': GDR END. GRAZIE A TUTTI!]
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