La Croce: le sue Origini ed il suo Significato

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Roberto Carson
00sabato 21 novembre 2009 10:28
Questo documento tratta le origini della croce nella storia ed esamina il significato della croce nell’adorazione pre-Cristiana dell’uomo. Viene esaminato anche il rapporto tra la croce ed il secondo comandamento.

Christian Churches of God
PO Box 369, WODEN ACT 2606, AUSTRALIA
E-mail: (Diritti d’Autore © 1994, 1997, 1998 Wade Cox)
(Sommario di Ron Proposch, Ed. Wade Cox)


Questo saggio può essere gratuitamente copiato e distribuito fornendone l’intera copia senza alterazioni e omissioni. Il nome e l’indirizzo della casa editrice e dei diritti d’autore devono essere inclusi. Coloro che ricevono le copie distribuite non devono far fronte a spese. Brevi citazioni possono essere incluse in articoli di critica e recensioni senza infrangere i diritti d’autore.

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Roberto Carson
00sabato 21 novembre 2009 10:30
La Croce: le sue origini ed il suo significato

Berry (nella Encyclopedia Heraldica) cita 385 diverse croci. Molte di esse sono semplicemente decorative e d’importanza araldica (ERE, art. Croci, Vol. 4, pp. 324 e seguenti). Ci sono anche nove tipi di croci che hanno un simbolismo religioso.

La croce è stata associata con la Cristianità. Non era, tuttavia, un antico simbolo Cristiano, infatti le Chiese che osservavano il Sabbath sono state tradizionalmente iconoclaste ed hanno generalmente detestato l’utilizzo del simbolo della croce in quanto pagano. Alcuni Cristiani che osservavano il Sabbath sono stati martirizzati per la loro opposizione all’utilizzo delle croci nel simbolismo Cristiano. I Vandali furono subordinazionisti iconoclasti che distrussero gli idoli adorati in Grecia e a Roma.

I Pauliciani furono iconoclasti così come tutti i Sabbatati associati o discendenti da essi.

Ancora oggi, c’è questa proibizione della croce (così come della pratica del battesimo da adulto) nelle Chiese di Dio che osservano il Sabbath. Il simbolo della croce è più antico ed ha alcuni significati mistici.
Roberto Carson
00sabato 21 novembre 2009 10:31
Le Croci non Cristiane

La croce ha un significato associato con l’adorazione del sole. Schliemann notò la presenza di croci sulle ceramiche e decorazioni di Troad (la regione di Troia) (ERE, ibid., p. 325). E’ alternata a dei raggi disposti a cerchio nel tempo in cui i due emblemi apparivano in giustapposizione (ibid.)

Gli Indiani utilizzarono la croce equilatera alternata al disco di raggi.

Le croci si trovavano ai bivi delle strade e quindi divennero un oggetto di venerazione.

Durante l’età del bronzo, specialmente tra i Galli, la croca appare in modo frequente sulle ceramiche, sui gioielli e sulle monete.

La croce è ritrovata in Messico, Perù e soprattutto nell’America Centrale. In questi luoghi alludono ai quattro venti.

Il simbolismo antico della croce era espresso nell’ideogramma Cinese della parola per terra, che è una croce equilatera all’interno di un quadrato.

La croce chiusa nel sole sembrava rappresentare i quattro fiumi del paradiso. La Bibbia si riferisce a questo come al fiume, che partì dall’Eden e si divise in 4 parti.

Quindi il concetto incorporato nella storia di Genesi (Gn. 2:10), sebbene abbia una precisa geografia attribuita ai quattro fiumi, rappresenta anche un tema basilare dei fiumi dell’acqua vivente che partono da una fonte centrale che era Dio, attraverso la Sua stella mattutina che era Satana.

Quindi, nel simbolismo della croce come rappresentazione dell’adorazione del sole, stiamo trattando con una seria forma di idolatria.

Non c’è dubbio che l’utilizzo della croce, associata con i simboli della resurrezione e della nuova vita, sono completamente mescolati con la teologia degli antichi.

La svastica appare moltissimo nel Buddismo, in Cina ed in Giappone, soprattutto sui piedistalli delle statue di Budda e Bodhisattva del buddismo Mahayana.
Roberto Carson
00sabato 21 novembre 2009 10:34
La Croce nella Cristianità

Il Segno della Croce

La diffusione del simbolo della croce nella Cristianità si sviluppò molto come la Trinità.

Tertulliano affermò che ad ogni passo il Cristiani facevano il segno della croce sulla fronte. L’utilizzo a cui fa riferimento Tertulliano disegnò l’accusa d’idolatria.

Gli scrittori Romano Cattolici ammettono che la croce è diventato un vero oggetto di culto.

Didron afferma:

La croce ha ricevuto un’adorazione simile se non eguale a quella di Cristo; Questo legno sacro è adorato quasi allo stesso modo di Dio stesso (ibid.).

L’argomento è difficile da opporre al fatto che la croce fu introdotta nel sistema Cristiano dai culti del Mistero, insieme alle altre forme di adorazione che gradualmente entrarono nel Cristianesimo e che non facevano parte della chiesa antica. Queste forme come l’adorazione della Domenica e le feste della Pasqua e del Natale, vengono dai culti del Sole.

Il fatto della questione è che la croce non deriva dalla Cristianità, essendo utilizzata agli incroci, piuttosto la croce fallica era ordinata per conformarsi alle usanze Cristiane e lasciare le figure della dea madre Ecate etc. che fu rinominata Madonna.

La distinzione fatta tra il palo e la forca da una parte e la croce dall’altra, era di assegnare al Cristianesimo il simbolo che era così importante nel simbolismo pagano. Il fatto è che la crocifissione, un’antica forma di punizione, avveniva su un albero, che non aveva una forma ben distinta ed il semplice palo fu chiamato croce o crux.

Zaccaria 12:10 indica che la causa finale della morte era la tradizione. E’ impossibile dire con certezza se sia stata utilizzata la croce per crocifiggere Cristo o un semplice palo o se ci fosse stato un palo ortogonale, poiché il termine potrebbe indicare entrambi.

Ne potrebbe avere importanza se il simbolismo non fosse stato trasferito al culto e legittimizzato.

Il secondo Concilio di Nicea (787), convocato per riformare gli abusi e terminare le dispute dell’iconoclastia,
definì che la venerazione del fedele era dovuta “alla croce preziosa e vivificatrice” così come alle immagini o rappresentazioni di Cristo, della vergine Benedetta, e dei santi (Encicl. Catt.).

Il Concilio sostenne che il culto di Latria appartiene soltanto alla natura divina. Quindi, agli oggetti fu accordata una forma di adorazione differente da quella della natura divina. Ma affermando che l’adorazione delle immagini dei mortali è accettabile è contrario agli espliciti insegnamenti della Bibbia.

Quindi il simbolismo era tornato al punto di partenza e le immagini dei misteri avevano preso il controllo della Cristianità ed erano diventati il centro di adorazione.

Da quanto detto, l’utilizzo della croce è filosoficamente inaccettabile nella Cristianità – Non soltanto su queste basi, ma anche perché i concetti menzionati, che sono logicamente predicati a Dio e sono la diretta prerogativa di Dio, in questo simbolismo sono attribuiti a Cristo come lo erano agli dei dei Misteri. La resurrezione avviene come un atto della autorità di Dio. Soltanto Dio è immortale (1Tm. 6:16). Cristo esercitò un’autorità obbediente, concedendo la sua vita e conducendola secondo quella autorità. (Gv. 10:18). Cristo, colui che santifica e coloro che sono santificati hanno un'unica origine (KJV) (enos pantes) (Eb. 2:11 RSV). L’uso del termine enos pantes significa che sono un'unica cosa, completamente, in tutto il rispetto, in ogni via (Thayers). Il NIV cerca di minimizzare questo aspetto traducendolo con della stessa famiglia.
Soltanto Dio deve essere oggetto di adorazione e preghiera (Lc. 4:8; Gv. 4:23; Ap. 19:10; 22:9). La croce è diventata un simbolo di per se, allo stesso modo in cui l’immagine istituita da Mosè (Nm. 21:8-9) divenne un immagine di per se e quindi idolatra.

Il simbolismo che circonda la croce, le opere e le forme d’arte, sono di per se caricate di concetti, che sono stati trasportati nell’adorazione Cristiana. I concetti derivano dalle più antiche forme di adorazione, che sono state trasportate o diffuse attraverso le nazioni e le tribù. L’identificazione delle origini ed i rapporti interconnessi sono trattati nella sezione sopra. La croce come immagine non è un oggetto innocuo o di decorazione.

L’attribuire la croce e Cristo ad un immagine oggetto di preghiera è una violazione del secondo comandamento.

Il concetto della dottrina, attribuisce il massimo peccato a Cristo per essersi eguagliato a Dio, mentre la Bibbia sosteneva che non lo era (Gv. 14:28, Fil. 2:6). Simili concetti non erano utilizzati nei primi due secoli della Chiesa ed erano infatti visti come idolatria. Molte persone furono martirizzate per essersi rifiutate di accettare le croci come simboli della loro fede.
ilnonnosa
00lunedì 23 novembre 2009 06:39
come gli Ebrei consideravano la croce

COME GLI EBREI CONSIDERAVANO LA CROCE

“New World Translation of the Christian Greek Scriptures” – 1950 (Appendice, p. 770, 771) afferma:


“Piuttosto che considerare il palo di tortura su cui Gesù è stato impalato una reliquia da venerare, i cristiani Ebrei come Simon Pietro lo considerava una cosa abominevole. … Perciò i cristiani Ebrei ritengono maledetto e ripugnante il palo su cui Gesù era stato giustiziato. … Perciò manca completamente la prova che Gesù Cristo sia stato crocefisso su due pezzi di legno incrociati. Noi non vogliamo aggiungere nulla alla Parola scritta di Dio inserendo nelle Scritture ispirate il concetto pagano della croce, ma rendiamo stauròs e scylon secondo i significati più semplici. Poiché Gesù usò stauròs per rappresentare la sofferenza e la vergogna o la tortura dei suoi seguaci (Mt. 16:24), abbiamo tradotto stauròs “palo di tortura”, per distinguerlo da scylon, che abbiamo tradotto “palo” o, nelle note in calce, “legno” o “albero”, come in At. 5:30)”

Ciao. Ilnonnosa
pavel43
00lunedì 23 novembre 2009 14:14
non so se è un problema di traduzione accertatevi del significato del termine "impalato"
(Gladio)
00lunedì 23 novembre 2009 17:54
Re: come gli Ebrei consideravano la croce
ilnonnosa, 23/11/2009 6.39:


COME GLI EBREI CONSIDERAVANO LA CROCE

“New World Translation of the Christian Greek Scriptures” – 1950 (Appendice, p. 770, 771) afferma:


“Piuttosto che considerare il palo di tortura su cui Gesù è stato impalato una reliquia da venerare, i cristiani Ebrei come Simon Pietro lo considerava una cosa abominevole. … Perciò i cristiani Ebrei ritengono maledetto e ripugnante il palo su cui Gesù era stato giustiziato. … Perciò manca completamente la prova che Gesù Cristo sia stato crocefisso su due pezzi di legno incrociati. Noi non vogliamo aggiungere nulla alla Parola scritta di Dio inserendo nelle Scritture ispirate il concetto pagano della croce, ma rendiamo stauròs e scylon secondo i significati più semplici. Poiché Gesù usò stauròs per rappresentare la sofferenza e la vergogna o la tortura dei suoi seguaci (Mt. 16:24), abbiamo tradotto stauròs “palo di tortura”, per distinguerlo da scylon, che abbiamo tradotto “palo” o, nelle note in calce, “legno” o “albero”, come in At. 5:30)”

Ciao. Ilnonnosa




Trovarmi in sintonia con il nonno,in questo caso, mi inquieta..... [SM=g27994]
bruciolis
00lunedì 23 novembre 2009 19:10
Re: Re: come gli Ebrei consideravano la croce
(Gladio), 23/11/2009 17.54:




Trovarmi in sintonia con il nonno,in questo caso, mi inquieta..... [SM=g27994]



caro Gladio,
infatti è inquietante...
mi spiego:
secondo l'utente ilnonnosa, l'Appendice, p. 770, 771 della “New World Translation of the Christian Greek Scriptures” (inglese, mai tradotta in italiano), del 1950 afferma:
“Piuttosto che considerare il palo di tortura su cui Gesù è stato impalato...

ora, io non so chi abbia tradotto in italiano l'Appendice di
questa “New World Translation of the Christian Greek Scriptures”,
del 1950, tradotta in italiano nel 1963, ma dalla versione
inglese del 1961 (non del 1950) e non contenente nessuna appendice...

il fatto è che chi ha tradotto "impalato", sicuramente non sapeva
che "impalare" significa infilzare qualcuno come uno spiedo.
(tra l'altro io non so cosa dica il termine inglese così tradotto...)

il fatto è che i nostri detrattori girano col lanternino
all the day & night,
per trovare questi "errori eclatanti" e pestarceli sotto il naso!!!
saluti
bruciolis








(SimonLeBon)
00lunedì 23 novembre 2009 22:01
Re: come gli Ebrei consideravano la croce
bruciolis, 11/23/2009 7:10 PM:


...
ora, io non so chi abbia tradotto in italiano l'Appendice di
questa “New World Translation of the Christian Greek Scriptures”,
del 1950, tradotta in italiano nel 1963, ma dalla versione
inglese del 1961 (non del 1950) e non contenente nessuna appendice...

il fatto è che chi ha tradotto "impalato", sicuramente non sapeva
che "impalare" significa infilzare qualcuno come uno spiedo.
(tra l'altro io non so cosa dica il termine inglese così tradotto...)

il fatto è che i nostri detrattori girano col lanternino
all the day & night,
per trovare questi "errori eclatanti" e pestarceli sotto il naso!!!
saluti
bruciolis



Si "impalare" non è certo la traduzione piu' felice. E' sicuramente la resa di "impaled" mantenendo un letteralismo in questo caso non necessario. Al di là di questo, la novità della nostra traduzione non è la resa con "impalato" ma il fatto che si torna a collegare la "crux simplex" allo strumento di tortura di Gesu'.

Simon
ilnonnosa
00lunedì 23 novembre 2009 22:54
Re: Re: Re: come gli Ebrei consideravano la croce
bruciolis, 23/11/2009 19.10:



caro Gladio,
infatti è inquietante...
mi spiego:
secondo l'utente ilnonnosa, l'Appendice, p. 770, 771 della “New World Translation of the Christian Greek Scriptures” (inglese, mai tradotta in italiano), del 1950 afferma:
“Piuttosto che considerare il palo di tortura su cui Gesù è stato impalato...

ora, io non so chi abbia tradotto in italiano l'Appendice di
questa “New World Translation of the Christian Greek Scriptures”,
del 1950, tradotta in italiano nel 1963, ma dalla versione
inglese del 1961 (non del 1950) e non contenente nessuna appendice...

il fatto è che chi ha tradotto "impalato", sicuramente non sapeva
che "impalare" significa infilzare qualcuno come uno spiedo.
(tra l'altro io non so cosa dica il termine inglese così tradotto...)

il fatto è che i nostri detrattori girano col lanternino
all the day & night,
per trovare questi "errori eclatanti" e pestarceli sotto il naso!!!
saluti
bruciolis











Caro bruciolis,
non capisco cosa vuoi dire riguardo la versione del 1961 e non del 1950 e che non contiene nessuna appendice.
Forse le mie ricerche non sono attendibili? siamo 'i soliti detrattori che girano col lanternino per trovare questi 'errori eclatanti' e metterli sotto il naso?
Da quando sono entrato in questo Forum, non mi sembra che mi sia comportato in questo modo.
Per favore vuoi chiarirti meglio? Grazie. Ilnonnosa
(SimonLeBon)
00lunedì 23 novembre 2009 23:15
Re: Re: come gli Ebrei consideravano la croce
ilnonnosa, 11/23/2009 10:54 PM:



Caro bruciolis,
non capisco cosa vuoi dire riguardo la versione del 1961 e non del 1950 e che non contiene nessuna appendice.
Forse le mie ricerche non sono attendibili? siamo 'i soliti detrattori che girano col lanternino per trovare questi 'errori eclatanti' e metterli sotto il naso?
Da quando sono entrato in questo Forum, non mi sembra che mi sia comportato in questo modo.
Per favore vuoi chiarirti meglio? Grazie. Ilnonnosa



Tranquillo, che qui non c'è nessuno che vuol "detrarre i detrattori", il clima è sereno.
Tutt'al piu' se si potesse detrarre qualche aliquota, magari a fine mese resterebbe qualcosa di piu' in tasca... [SM=g27987]

Suppongo che Bruciolis intenda puntualizzare che la TNM [1963] è stata tradotta dalla NWT [1961] non dalla NWT [1950].

Simon

bruciolis
00martedì 24 novembre 2009 00:13
Re: Re: Re: Re: come gli Ebrei consideravano la croce
ilnonnosa, 23/11/2009 22.54:



Caro bruciolis,
non capisco cosa vuoi dire riguardo la versione del 1961 e non del 1950 e che non contiene nessuna appendice.
Forse le mie ricerche non sono attendibili? siamo 'i soliti detrattori che girano col lanternino per trovare questi 'errori eclatanti' e metterli sotto il naso?
Da quando sono entrato in questo Forum, non mi sembra che mi sia comportato in questo modo.
Per favore vuoi chiarirti meglio? Grazie. Ilnonnosa



a me risulta che la “New World Translation of the Christian Greek Scriptures” del 1950 sia rimasta in inglese e non so chi abbia
tradotto in italiano l'Appendice alla quale tu fai riferimento.
(delucidaci)
non so nemmeno il significato in lingua inglese del termine tradotto "impalato";
chiunque sia stato il traduttore, è pacifico che tradurre "impalato"
sia diverso che tradurre "mettere al palo", ma mi sembra un peccatuccio veniale, un banale errore di traduzione; certamente non si voleva dire che Gesù sia morto con un palo infilato nel suo corpo!!!!!
e quando mai.
se quelle sarebbero le tue ricerche... beh, mi fanno sorridere...

c'è da dire inoltre che la “New World Translation of the Christian Greek Scriptures” del 1950 non sia mai stata tradotta in italiano.
il primo maggio 1951 fu fatta una revisione della New World Translation of the Christian Greek Scriptures, che rimase sempre in inglese.
nel '61 si pubblicò la New World Translation of the Holy Scriptures Revised edition in un solo volume.
da questa versione si tradussero in italiano le "Scritture Greche Cristiane", apparse nel 1963. questa edizione non conteneva nessuna "Appendice".




ilnonnosa
00martedì 24 novembre 2009 11:14
Re: Re: Re: Re: Re: come gli Ebrei consideravano la croce
bruciolis, 24/11/2009 0.13:



a me risulta che la “New World Translation of the Christian Greek Scriptures” del 1950 sia rimasta in inglese e non so chi abbia
tradotto in italiano l'Appendice alla quale tu fai riferimento.
(delucidaci)
non so nemmeno il significato in lingua inglese del termine tradotto "impalato";
chiunque sia stato il traduttore, è pacifico che tradurre "impalato"
sia diverso che tradurre "mettere al palo", ma mi sembra un peccatuccio veniale, un banale errore di traduzione; certamente non si voleva dire che Gesù sia morto con un palo infilato nel suo corpo!!!!!
e quando mai.
se quelle sarebbero le tue ricerche... beh, mi fanno sorridere...

c'è da dire inoltre che la “New World Translation of the Christian Greek Scriptures” del 1950 non sia mai stata tradotta in italiano.
il primo maggio 1951 fu fatta una revisione della New World Translation of the Christian Greek Scriptures, che rimase sempre in inglese.
nel '61 si pubblicò la New World Translation of the Holy Scriptures Revised edition in un solo volume.
da questa versione si tradussero in italiano le "Scritture Greche Cristiane", apparse nel 1963. questa edizione non conteneva nessuna "Appendice".







La traduzione l’ho fatta con il traduttore (io ho fatto la 3° media 50 anni fa).
Qui, volevo solo evidenziare che gli Ebrei non consideravano una reliquia il palo di tortura di Gesù e neppure lo veneravano. Sì, sapevo che “impalare” significa ‘infilzare qualcuno come uno spiedo’, basta andare a vedere l’incisione che si trova a pagina 22 dell’opera di Justus Lipsius.
Egli descrive la croce semplice in:
AFFIXIO – affissione ad un albero o a un palo.
INFIXIO – punizione che comportava il passaggio di un palo appuntito sul quale veniva fatto sedere il condannato e lo si calcava fino a farglielo venir fuori dalla bocca; altra forma di questa ‘infixio’ era la “impalatio” che avveniva con l’infissione del palo appuntito nella zona ombelicale del condannato.
“IMPALATO” si può tradurre anche in “CONFITTO” = conficcato, inchiodato. Gesù fu confitto in croce.
Lungi da me era quello di dire che Gesù fosse stato ‘impalato’ o ‘infilzato’. Spero di essermi chiarito.
A parte ti invio la scansione dei documenti citati che gradirei e se credi opportuno, se li inserirli nel Forum dato che io non sono capace.

1) New World Translation of the Chrìstìan Greek Scrìptures – 1950, pp. 770, 771.
2) La Torre di Guardia del 1 aprile 1952,pp. 107, 108, 109 (edizione italiana).
3) Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane – 1963, la Prefazione, p. 5.
4) La pagina 22 dell’opera di Justus Lipsius.

PS – Gli stessi documenti saranno inviati per conoscenza a Robero Carson.

Ilnonnosa.



(Gladio)
00martedì 24 novembre 2009 17:38
Scusa nonno chiariscimi un punto .......ma secondo te Cristo come è morto? quale strumento hanno usato per giustiziarlo?

Grazie.
ilnonnosa
00martedì 24 novembre 2009 19:02
Re:
(Gladio), 24/11/2009 17.38:

Scusa nonno chiariscimi un punto .......ma secondo te Cristo come è morto? quale strumento hanno usato per giustiziarlo?

Grazie.




Ciò che importa non è il palo o la croce o qualche altro strumento, ma il significato redentivo della morte di Cristo. Comunque, essendo credente cattolico, sono dello stesso parere di C. T. Russell: Cristo è morto in croce.
Trovo conferma nel libro “La Verità vi farà liberi”, stampato nel 1943, p. 248, che riporta Filippesi 2:5,8: “Divenendo ubbidiente sino alla morte, anche la morte della croce”.
La croce per me è un simbolo cristiano.

Ilnonnosa
Roberto Carson
00martedì 24 novembre 2009 19:10
Re: Re:
ilnonnosa, 24/11/2009 19.02:




Ciò che importa non è il palo o la croce o qualche altro strumento, ma il significato redentivo della morte di Cristo. Comunque, essendo credente cattolico, sono dello stesso parere di C. T. Russell: Cristo è morto in croce.
Trovo conferma nel libro “La Verità vi farà liberi”, stampato nel 1943, p. 248, che riporta Filippesi 2:5,8: “Divenendo ubbidiente sino alla morte, anche la morte della croce”.
La croce per me è un simbolo cristiano.

Ilnonnosa



Caro ilnonnosa,


Ciò che importa non è il palo o la croce o qualche altro strumento, ma il significato redentivo della morte di Cristo.



Su questo ci troviamo pienamente d'accordo, non è tanto la forma della strumento che causò la morte del Cristo ad essere importante, ma il significato che tale sacrificio racchiude.

Per il resto, ti esorto a riconsiderare le informazioni che sono state inserite ad inizio discussione.

(Gladio)
00martedì 24 novembre 2009 23:11
Re: Re:
ilnonnosa, 24/11/2009 19.02:




Ciò che importa non è il palo o la croce o qualche altro strumento, ma il significato redentivo della morte di Cristo. Comunque, essendo credente cattolico, sono dello stesso parere di C. T. Russell: Cristo è morto in croce.
Trovo conferma nel libro “La Verità vi farà liberi”, stampato nel 1943, p. 248, che riporta Filippesi 2:5,8: “Divenendo ubbidiente sino alla morte, anche la morte della croce”.
La croce per me è un simbolo cristiano.

Ilnonnosa




Che sia morto in croce ok..........ma su che tipo di croce visto che ne esistono di vari tipi?

Tanto per capire la tua opinione.....
(SimonLeBon)
00giovedì 26 novembre 2009 23:06
Re:
(Gladio), 11/24/2009 11:11 PM:


Che sia morto in croce ok..........ma su che tipo di croce visto che ne esistono di vari tipi?

Tanto per capire la tua opinione.....



Di solito, non sapendo da che parte girarsi, si prende la soluzione piu' semplice, in questo caso la "crux simplex", che era un semplice palo.

Qui pero' entrano subito in gioco interessi politico-religiosi e la frittata è presto fatta.

Simon
barnabino
00giovedì 26 novembre 2009 23:38
Ha ragione Simon, la questione è molto semplice. Qualunque tecnica di crocifissione potessere essere usata per attaccare il condannato allo stauros (direttamente ad esso o attaccato a ad un altro legno orizzontale o ancora altro) esso rimane fondamantalmente un palo verticale a cui veniva attaccato il condannato.

Dunque la traduzione "palo di tortura" non toglie nulla al significato fondamentale e nulla aggiunge, viceversa la traduzione "croce" fa riferimento a una forma geometrica ma anche a tutto un apparato ideologico che nulla ha a che vedere con il senso originale della parola: di fatto aggiunge qualcosa al significato lessicale di stauros.

Ergo: la TNM, qualunque forma avesse lo stauros, anche di croce, è più corretta e neutra nella traduzione.

Shalom
(Gladio)
00venerdì 27 novembre 2009 17:24
Re:
barnabino, 26/11/2009 23.38:

Ha ragione Simon, la questione è molto semplice. Qualunque tecnica di crocifissione potessere essere usata per attaccare il condannato allo stauros (direttamente ad esso o attaccato a ad un altro legno orizzontale o ancora altro) esso rimane fondamantalmente un palo verticale a cui veniva attaccato il condannato.

Dunque la traduzione "palo di tortura" non toglie nulla al significato fondamentale e nulla aggiunge, viceversa la traduzione "croce" fa riferimento a una forma geometrica ma anche a tutto un apparato ideologico che nulla ha a che vedere con il senso originale della parola: di fatto aggiunge qualcosa al significato lessicale di stauros.

Ergo: la TNM, qualunque forma avesse lo stauros, anche di croce, è più corretta e neutra nella traduzione.

Shalom



Su questo non ci piove.......stò solo aspettando il parere del nonno.......sono curioso di sapere il suo pensiero.....è già qualche giorno che aspetto.........ma ho pazienza con lui.....è uno che studia parecchio ci darà ottimi spunti alla discussione.

Dai Nonno illuminaci......... [SM=g27988]


barnabino
00venerdì 27 novembre 2009 21:58
Mah...a quanto leggo al Nonno preme solo di evidenziare eventuali scritti dei TdG che oggi potrebbero risultare bizzarri. Nulla di più. Ma spero di essere smentito!

Shalom
(Gladio)
00sabato 28 novembre 2009 17:28
Stiamo ancora aspettando il tuo pensiero nonno..........non è che te lo fai scrivere dal poly vero?? [SM=g27988]
ilnonnosa
00domenica 29 novembre 2009 06:37


Su quale forma di croce fu messo a morte Gesù, come cattolico dico che è quella a due bracci, basta visitare qualsiasi chiesa e vedi il crocifisso. Questa è la croce in cui credo. Non scendo in altri dettagli perché come ho detto nella mia presentazione, in questo Forum non voglio creare polemica.

Riguardo alla mia traduzione: “Piuttosto che considerare il palo di tortura su cui Gesù è stato impalato…” Se c’è qualcuno che vuole fare la corretta traduzione ringrazio.
Ecco cosa ha scritto la Società nella “New World Translation of the Greek Scriptures” – 1950 (appendice, p. 770: “Rather than consider the torture stake upon which Jesus was impaled…”
Io non vedo che sia una cosa bizzarramente inventata. Gesù fu inchiodato (e non legato) si può dire anche “impalato” come ha scritto la Società Torre di Guardia e che poteva benissimo scrivere crocifisso come è stata fedele nella traduzione in “The Emphatic Diaglott” del 1942 in Giovanni 16:24. Perché non l’ha fatto e ha preferito scrivere “impaled”?
Ciao. Ilnonnosa
(SimonLeBon)
00domenica 29 novembre 2009 11:29
Re:
ilnonnosa, 11/29/2009 6:37 AM:


...
Riguardo alla mia traduzione: “Piuttosto che considerare il palo di tortura su cui Gesù è stato impalato…” Se c’è qualcuno che vuole fare la corretta traduzione ringrazio.
Ecco cosa ha scritto la Società nella “New World Translation of the Greek Scriptures” – 1950 (appendice, p. 770: “Rather than consider the torture stake upon which Jesus was impaled…”



Io tradurrei "...su cui Gesu' è stato inchiodato". Meno letterale, ma piu' elegante. Sia in inglese che in italiano, per quanto ne so io, il primo significato di "impalare" indica l'atto di trafiggere il condannato con un palo appuntito. Quella di inchiodare sul palo era una pratica un po' diversa, anche se per il poveraccio cambiava davvero poco.


Io non vedo che sia una cosa bizzarramente inventata. Gesù fu inchiodato (e non legato) si può dire anche “impalato” come ha scritto la Società Torre di Guardia e che poteva benissimo scrivere crocifisso come è stata fedele nella traduzione in “The Emphatic Diaglott” del 1942 in Giovanni 16:24. Perché non l’ha fatto e ha preferito scrivere “impaled”?
Ciao. Ilnonnosa



Suppongo l'abbia fatto per differenziarsi dalla comune resa "crocifisso". Mentre la "crucifixio" poteva indicare sia l'atto di attaccare ad un palo che quello di attaccare a due pali, messi a forma di "croce", se oggi scrivi "crocefisso" praticamente ogni lettore pensa al "doppio palo". In realtà le Scritture non danno dettagli sulla forma, per questo motivo penso che dovremmo astenerci anche noi dalle speculazioni oppure propendere per la forma piu' semplice, appunto il palo singolo.

Simon
Roberto Carson
00domenica 29 novembre 2009 12:24

In realtà le Scritture non danno dettagli sulla forma, per questo motivo penso che dovremmo astenerci anche noi dalle speculazioni oppure propendere per la forma piu' semplice, appunto il palo singolo.



Concordo pienamente con Simon.
Ritengo sia inutile perdersi in lunghi dibattiti sull'identificazione dell'effettiva forma dello stauros in cui morì Gesù, all'atto pratico il risultato non cambia. Tuttavia sarebbe più corretto soffermarsi sulla semplicità di quanto scritto nei Vangeli e quindi "propendere per la forma piu' semplice, appunto il palo singolo", come dice Simon.
(Gladio)
00lunedì 30 novembre 2009 11:34
Re:
ilnonnosa, 29/11/2009 6.37:



Su quale forma di croce fu messo a morte Gesù, come cattolico dico che è quella a due bracci, basta visitare qualsiasi chiesa e vedi il crocifisso. Questa è la croce in cui credo. Non scendo in altri dettagli perché come ho detto nella mia presentazione, in questo Forum non voglio creare polemica.

Riguardo alla mia traduzione: “Piuttosto che considerare il palo di tortura su cui Gesù è stato impalato…” Se c’è qualcuno che vuole fare la corretta traduzione ringrazio.
Ecco cosa ha scritto la Società nella “New World Translation of the Greek Scriptures” – 1950 (appendice, p. 770: “Rather than consider the torture stake upon which Jesus was impaled…”
Io non vedo che sia una cosa bizzarramente inventata. Gesù fu inchiodato (e non legato) si può dire anche “impalato” come ha scritto la Società Torre di Guardia e che poteva benissimo scrivere crocifisso come è stata fedele nella traduzione in “The Emphatic Diaglott” del 1942 in Giovanni 16:24. Perché non l’ha fatto e ha preferito scrivere “impaled”?
Ciao. Ilnonnosa




Guarda Nonno che se esponi le tue tesi con educazione ,come hai fatto fino ad adesso,non crei nessuna polemica........

Quando però cerchi di far venir fuori presunte contradizzioni su scritti WTS come adesso tra impalare e crocifiggere sei un pò patetico.

Cosa vuol dire impalare?

Vuol dire semplicemente mettere su un palo ma non spiegandone il modo...

Cosa vuol dire crocifiggere?.....nella sua radice latina essenziale crux ha lo stesso significato di palo a posteriori poi nell'immagginario collettivo ricorda quella due bracci ma crux spazia dal palo dritto e solitario a croce con patibulum o croci a forma di x............se dicevi a un romano del I secolo la parola crux egli definiva un mezzo di tortura di punizione ma sulla sua forma aveva molte varianti.....e come se ti dicessi di salire in macchina.......capiresti perfettamente che sul mezzo sul quale ti appresti a salire c'è di sicuro un volante,un motore,4 ruote....ma sconosci la tappezzeria,la forma dei fari,che tipo di luci monta il colore della vernice.....

Quando i fratelli hanno usato il termine crocifiggere non hanno sbagliato.........lo hanno usato nel termine più semplice senza costruirci sopra tutta quella teologia dogmatica tipica del cattolicesimo.
Saluti nonno.

Ps:stiamo trattando ampiamente il tema con il tuo amico poly di là.....
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