LE DUE RADICI

claudio.41
00martedì 20 dicembre 2005 11:58
(Isaia 53:2 ; Giobbe 19:28 ; Ebrei 12:15 ; Matteo 3:10)



L'importante è di sapere quale specie di radice abbiamo in noi. Vi sono solo due radici maestre : quella del Signore, e quella del nemico . Lo sviluppo finale, definitivo, dipende dal genere di radice che è in noi.

Giobbe il quale parlava del suo dolore, e si lamentava, comprese che i suoi tre amici lo spiavano nelle parole, e chiese loro che avessero considerazione di lui. "dovreste dire: perchè lo perseguitiamo noi? Poichè la radice della parola si trova in me". Giobbe era sicuro che in fondo, il suo spirito era diritto e cercava DIO.

Nel ritratto che Isaia ci dà del Cristo sofferente vi è cenno alla "Radice" : "Ora egli è cresciuto come una pianticella, come una radice che esce dal suolo arido". La piccola pianticella è divenuto l'Albero della Vita.

Purtroppo vi è la radice del male. Essa è in ognuno di noi fino a che non sia sradicata. Il Signore ordinò a Geremia di divellere, diroccare, disperdere, distruggere e quindi edificare e piantare. Divellere solo non basta: bisogna piantare al posto di ciò che si sradica, affinchè qualche seme d'iniquità non ne prenda il posto.

Giovanni Battista disse tra l'altro: "Ora già è posta la scure alla radice degli alberi". Quelli che s'incontrano faccia a faccia con Gesù vengono subito scoperti nella radice più importante. La Samaritana-Zaccheo, videro sè stessi alla luce del volto del Signore.

Ma siamo ancora in questi corpi; soggetti quindi a ricevere semi cattivi. Essi, presto o tardi, mettono radici; i sospetti, mali pensieri,parole di maldicenza, gelosie, invidie, varie concupiscenze, lasciati a sè stessi, mettono radice, le quali andranno crescendo, e poi danno alberi cattivi. Il savio agricoltore non dà tempo agli sterpi di crescere; li sradica appena gli scopre.

Lo scrittore dell'epistola agli Ebrei esorta : "Prendendo guardia che nessuno scada dalla grazia; che nessuna radice d'amarezza, germogliando , venga fuori a darvi molestia e molti ne siano contagiati" (Ebr.12:15).

Sono pochi quelli che amano leggere nella propria vita interiore. Molti di noi, per lungo tempo, assomigliamo a coloro di cui il Signore disse che pulivano il di fuori della coppa, non badando che il dentro era pieno di male. Non possiamo sempre, a lungo, tenere celata la radice che è in noi, perchè ciò che è nascosto, sarà manifestato.

Voi lettori avrete certamente osservato persone le quali per molto tempo sembravano amici e in buona comunione, e che poi, per qualche incidente spiacevole, tutti e due, o l'uno di loro, è venuto fuori con qualche parola velenosa, estranea all'argomento. Tu sei...così e così, per es. superbo, o altro! Perchè, quella frase acerba, estranea al soggetto in discussione? Vi era una radice nascosta di amarezza; la tempesta l'ha scoperta, e il veleno è venuto fuori.

La vita interiore deve essere vigilata diligentemente.

Pensieri sinistri, parole di maldicenza che udiamo, sospetti che non portiamo alla luce di Cristo, affinchè siano subito rimossi, lasciano come una base fotografica nella camera oscura dell'anima.

L'immagine abbozzata un giorno verrà fuori completa e triste.

La radice germoglierà in sù. O mio fratello/sorella, non lasciare nulla nascosto nel tuo cuore, ma portalo alla luce, affinchè il Sangue di Cristo ti lavi del continuo (1° Giov. 1:7). E, dall'altra parte, corri sempre al Signore affinchè Egli fortifichi, stabilisca, fondi in te la buona Radice.

E allora, checchè avvenga, tu rimarrai fermo, perchè la Radice di Santità è in te stesso, ed è il tuo sostegno (Isaia 6:13-1° Pietro 5:10).

l'ammaestramento si chiude con le parole: "Chi ha orecchie per udire oda"
un sorriso
00martedì 20 dicembre 2005 14:17
Grazie Claudio......

Purtroppo vi è la radice del male. Essa è in ognuno di noi fino a che non sia sradicata. Il Signore ordinò a Geremia di divellere, diroccare, disperdere, distruggere e quindi edificare e piantare. Divellere solo non basta: bisogna piantare al posto di ciò che si sradica, affinchè qualche seme d'iniquità non ne prenda il posto.

forza allora.....ci dobbiamo rimboccare le maniche.....e noi vogliamo essere LA RADICE DEL SIGNORE!!!!

Un abbraccio...... [SM=g27959]
Renj
00mercoledì 21 dicembre 2005 12:16
RE:Claudio
Claudio scrive:
Sono pochi quelli che amano leggere nella propria vita interiore. Molti di noi, per lungo tempo, assomigliamo a coloro di cui il Signore disse che pulivano il di fuori della coppa, non badando che il dentro era pieno di male. Non possiamo sempre, a lungo, tenere celata la radice che è in noi, perchè ciò che è nascosto, sarà manifestato.

Riferendomi agli ex fratelli TdiG ti posso assicurare che solo alcuni su migliaia amano leggere dentro di loro .
Fanno questo per conoscere le proprie debolezze e quindi livellarle e non senza sacrificio.
Il nostro cuore è come un orto che viene vangato e sopra nascono tutti i tipi di semi ,ma la persona accorta continua a strappare erbette che crescono con gli ortaggi ed alla fine questa persona potrà gustarne i frutti .
Al contrario la persona che lascia crescere quelle erbette si ritrova poi con delle erbacce che hanno infestato l' intero orto ed hanno soffocato le piante che portavano frutto .
L' esteriorità è quella della moltitudine ma noi vorremmo essere persone a cui piace essere belli dentro e non pieni di impurità.
Mi piacerebbe leggesseso questo i TdiG sinceri e facessero un esame introspettivo vagliando veramente i fatti e chiedendosi " cosa vuole veramente Dio da me ? è in armonia con la Scrittura quanto faccio e quanto mi dicono di fare ?" ..ecco le erbette sono comparse sta a voi pulire il vostro giardino .

Ciao a tutti,


Renj
claudio.41
00mercoledì 21 dicembre 2005 12:42
Caro fratello, posso assicurarti che non solo i TDG, non lo fanno, ma anche molti EX, molti Cattolici, protestanti, ecc.

E' molto difficile scrutarsi e lasciarsi scrutare. Molto più facile scrutari gli altri.

Però non và dimenticato che Gesù Cristo ha detto: "Molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti". E in 1° Giovanni è scritto che "dobbiamo camminare COME Egli camminò". Dovremmo studiarci di capire COME camminò Lui.
Renj
00mercoledì 21 dicembre 2005 20:03
Domanda a Claudio.41
Citi Giobbe 19:28
Non sono riuscito a trovare il versetto .
E' una cosa importante quella che citi ,vorrei leggerla direttamente dalla bibbia ma non la trovo, può essere che tu usi una bibbia diversa dalla mia o naturalmente io dalla tua .
Hai toccato un punto che vale veramente la pena di indagare .
Confermami i versetti ,l'aspetto toccato è molto importante.

Ciao,

Tuo fratello Renj
claudio.41
00mercoledì 21 dicembre 2005 20:18
Caro Renj, i versi ed il capitolo , sono quelli giusti.

nelle Bibbie più vecchie, tipo la Diodati, per esempio, ma anche la Luzzi ed altre, il verso 28 è tradotto tale e quale l'ho riportato. Nelle Bibbie moderne , anziche "radice della parola" , si trova "radice della tribolazione".
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