Il meglio sul grande schermo

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Z.Cinzia
00domenica 1 ottobre 2006 17:07
I 15 film da non perdere

di Piera Detassis
28/8/2006

Dalia nera, il noir di De Palma
Le atmosfere noir di De Palma, il cast stellare di Scorsese, la meditazione sulla guerra di Eastwood, la nuova sfida d'autore di Nicole Kidman... Ecco l'essenziale delle novità in uscita da qui al prossimo 30 ottobre
SUPERMAN RETURNS (Usa, 2006) Di Bryan Singer.
LA STORIA
L'uomo d'acciaio torna a Metropolis (vedere anche l'articolo nella pagina a sinistra) dopo una pausa di cinque anni e assieme a lui riprende servizio anche il giornalista Clark Kent, sempre perdutamente innamorato di Lois Lane (Kate Bosworth) che, nel frattempo, s'è accasata, è diventata mamma e ha vinto un Pulitzer sparando addosso al suo ex amore Superman. Ma Lex Luthor è in pista e vuole travolgere e affondare gli interi States.
SEGNI PARTICOLARI
Bravissimo Bryan Singer che costruisce il film con gusto pop e citazionista e con un protagonista, il bisteccone Brandon Routh, capace di emozioni. Brava la Bosworth, cocciuta e spietata, ma il superlativo qui va impiegato per Kevin Spacey, un Luthor da antologia.
A CIASCUNO IL SUO
Per tutti i nostalgici di Superman e perfino di Nembo Kid. Perfino i fan si chiedono quando e dove, nel passato, abbiano copulato Lois e l'uomo d'acciaio.


THE BLACK DAHLIA (Usa/Italia, 2006) Di Brian De Palma.
LA STORIA
In italiano il romanzo di James Ellroy si intitola Dalia nera ed è la storia dell'omicidio misterioso della starlette anni Quaranta Elisabeth Short a Hollywood. Un omicidio efferato, il cadavere segato in due, che ossessiona da sempre lo scrittore assieme all'assassinio della madre. In campo due ex pugili diventati poliziotti (Josh Hartnett e Aaron Eckhart), una donna contesa (Scarlett Johansson), una morta da filmini hard, la Dalia Nera (Mia Kirshner) e una femme fatale molto ambigua (Hilary Swank).
SEGNI PARTICOLARI
Girata in Bulgaria, la storia è perfetta per Brian De Palma, citazionista eccellente del noir. Cast da cardiopalmo e una bella idea di regia, quella di ricostruire i filmini erotici e in bianco e nero dell'ammazzata. Aprirà Venezia, in concorso.
A CIASCUNO IL SUO
Attesissimo dagli irriducibili di De Palma e dalle legioni di fan della Johansson. Forse consapevole di non essere più quello di un tempo, il regista, nella scena dell'omicidio incrociato, cita nostalgico se stesso e i memorabili piani sequenza che l'hanno reso un culto per cinefili.



BABEL (Usa/Messico, 2006) Di Alejandro González Iñárritu.
LA STORIA
Un colpo di fucile collega spericolatamente i destini di un gruppo di personaggi e di tre luoghi distanti tra loro: il deserto del Marocco, Tokyo, le rumorose strade di Tijuana in Messico. Un filo rosso (sangue) che imbastisce tra loro le dissolute adolescenze giapponesi, i disastri amorosi losangeleni e la miseria infetta delle periferie del mondo.
SEGNI PARTICOLARI
A questo complicato puzzle (premiato a Cannes) che interroga con virtuosismo registico la babelica globalizzazione partecipano superstar convertite all'impegno come Brad Pitt, attrici snob e acclamate come Cate Blanchett e il neodivo messicano Gael García Bernal.
A CIASCUNO IL SUO
Alejandro González Iñárritu è il regista rivelazione del cinema messicano, amatissimo dai raffinati per Amores perros e 21 grammi, abilissimo nel coniugare estremismo autoriale e star system. Si sospetta un eccesso di furbizia, ma di classe.



FLAGS OF OUR FATHERS (Usa, 2006) Di Clint Eastwood.
LA STORIA
Con l'aiuto di Steven Spielberg produttore, il vecchio Eastwood racconta la storia della battaglia di Iwo Jima, punto d'estremo (sanguinario) orgoglio Usa nella guerra contro i giapponesi. Sceneggia Paul Haggis, il regista di Crash, interpretano Paul Walker e Ryan Philippe. L'immagine-simbolo del film è la ricostruzione della famosa foto (in seguito «taroccata») di Joe Rosenthal (morto pochi giorni fa, ndr) che immortalava i soldati americani mentre issano sulla collina la bandiera a stelle e strisce.
SEGNI PARTICOLARI
In contemporanea Eastwood ha girato un altro film, Red sun, black sand (che uscirà due mesi dopo Flags), che rappresenta il punto di vista giapponese sulla vicenda.
A CIASCUNO IL SUO
Meditazione disillusa su guerra e orgoglio patriottico nelle mani del più crepuscolare e tagliente degli ultimi grandi autori classici americani. Imperdibile.



THE DEPARTED (Usa, 2006) Di Martin Scorsese.
LA STORIA
Remake del cult asiatico Infernal Affair, il film riambienta a Boston la cruenta guerra tra mafia e polizia. C'è il vero cattivo Frank Costello (Jack Nicholson) nelle cui file si infiltra il poliziotto Leo DiCaprio. Peccato che Costello piazzi uno dei suoi uomini (Matt Damon) nei ranghi della polizia. Niente chiacchiere e neppure distintivi, solo l'acre odore della violenza.
S
EGNI PARTICOLARI
Dopo il tuffo (un po' deludente) nei film in costume con Gangs of New York e The Aviator, Scorsese torna alla sua materia primordiale, picciotti, gangster e poliziotti, non tutti con la faccia d'angelo. È in questo magma che dà il suo meglio e lo sostiene un vero «infernal cast».
A CIASCUNO IL SUO
Per chi non vede l'ora di risentire il ghigno cattivissimo del grande Nicholson, perdipiù diretto dal mitico Martin e in compagnia di DiCaprio, Damon e Mark Wahlberg. Cioè, per ogni spettatore dotato di ragione e gusto.



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