Human Frailty (-Spot per SOD-)

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mattmast
00martedì 25 aprile 2006 12:24
Ci vuole un attimo a rendere il cuore di una persona un pietra dura, fredda, inanimata, incapace di provare emozioni, solcato da ferite invisibili ed inguaribili…

Si sente solo il dolore…

Basta un attimo poi per sotterrare anche quel briciolo di sentimento che ti è rimasto dentro, in quel cuore pieno di croci, quel cuore che sarà sepolto per sempre chissà dove a metri da te…
Da quel giorno in poi diverrai un automa, un uomo abbattuto, riposto lì in un angolo come qualsiasi oggetto, un uomo che ha perso il dono più importante e bello che la natura ti possa regalare: il dono di amare…

Sarai segnato a vita…

Fragilità umana

Come l’antica Biblioteca di Alessandria la quale era conservata la più vasta collezione di libri, centro culturale del tempo andato, in cui era riposto il lavoro di millenni di anni, in migliaia e migliaia di pergamene. Bruciata in qualche attimo, è ciò che succede al cuore umano pieno di sentimenti, amore, amicizia, generosità…

Il cuore è come un muro, in apparenza forte, indistruttibile, un muro che ti protegge dalle intemperie, in cui puoi proteggerti quando la vita sta andando per il verso sbagliato, ma un muro che finisce in brandelli mai più risanabili, e tutta la fatica che è stata fatta per costruirlo è stata vana, perché poi quando il cuore ti va in brandelli non proverei più niente, mai più.

Può succedere a qualunque uomo sulla terra, perché in fondo, noi siamo come foglie sugli alberi in autunno, pronti a cadere in qualsiasi momento, siamo fragili, fuggevoli, non possiamo mai essere sicuri del nostro futuro, in un attimo tutto può andare in fumo, e ti rimarrà una vita se sei fortunato, una vita sì, ma una vita senza amore, passata curvo a guardare la tua ombra, senza reagire, come un oggetto, appunto.

A volte poi si può cercare di reagire, ma anche se riesci a tornare in vita, non sarai più come sempre sari segnato, da quelle ferite che non ti permettono di provare sentimenti per gli altri, che ti tolgono l’umanità.

Perdi un amico, per sempre…
Perdi la tua passione, per sempre…
Perdi casa, lavoro, rispetto, amicizia, divertimenti, per sempre…
Perdi la vita, per sempre…

Reagisci, po’ riguadagnarti un amico, una passione, il lavoro, il rispetto, ma di certo non ritroverai più la vita che tanto ti aveva regalato qualche anno prima, in cui tutto sembrava andare a gonfie vele, per il meglio…

Many Years Ago

Squibb e il suo allenatore Patrick Burns erano nella sede centrale della USWA, dopo che grazie alle sollecitazioni e ai contatti tenuti con la dirigenza di Patrick Burns, Squibb stava per firmare il contratto più importante della sua vita…
I due erano seduti su delle comode poltroncine, in attesa del responso, visto che gli allenatori stavano visionando la VHS con le imprese del giovane Squibb. I due erano pensierosi e silenziosi, molto ansiosi di sapere la risposta, non scambiavano una parola chissà da quanti minuti, gli sembrava che il tempo non passasse mai…
Mentre i secondi scorrevano lentamente, Squibb interruppe il lungo silenzio durato fino ad allora…

Squibb:”Patrick se ce la faremo, ti prometto che finalmente ci metteremo a posto per tutta la vita, e che una volta che sarò ricco e famoso, ci divertiremo insieme, noi due… “

Patrick non annuì ne rispose, il suo sguardo rimase fisso nell’aria, forse aveva capito che era ancora presto per cantare vittoria. Squibb non insisté, pensò che forse il suo allenatore era troppo ansioso del risultato della risposta e allora si rimise a sedere e ad aspettare le risposte…

Ancora una volta il silenzio fu interrotto, stavolta però era la volta buona, il contratto della vita poteva essere firmato…

Segretario: ”Chi è il signor Brystol Squibb?”
Squibb: “Io, sono io…”
Segretario: “Si accomodi in ufficio”
Squibb: “Per firmare il contratto?”
Segretario: “Venga dentro”

Tutti e tre entrarono nell’ufficio del Chairman, che li accolse con molta gentilezza; Squibb e Burns si sedettero…

Chairman: “Dopo un attenta visione del materiale abbiamo deciso di farla entrare a far parte del nostro roster!!! Complimenti!!!!”

Squibb e il suo amico/manager saltarono dalla sedia e si abbracciarono come due fratelli, erano contentissimi, il Chairman li guardava con il sorriso sul volto, e poi Squibb impaziente firmò il contratto posato lì sul tavolo con molta felicità, sembrava quasi estasiato…

I due presto uscirono dall’ufficio e si diressero nel primo bar per festeggiare l’entrata di Squibb nel roster della USWA, bevvero, festeggiarono, si divertirono e poi tutti a casa


Non sapevano cosa li aspettava, erano felici, avevano quasi tutto, non gli mancava niente, ma il mondo è effimero, niente è stabile, non si è mai sicuro di “stare” perché potrebbe succederti qualcosa in qualsiasi momento…

Cominciavano i suoi primi allenamenti i suoi primi match, sembrava portato al successo, molti scommettevano su di lui, e sul suo talento cristallino, poteva sfondare, poteva divenire un grande, aveva tutte le possibilità, e ne era contenta. La federazione decise di farlo competere nel campo Hardcore, in cui era già molto preparato, vinse parecchi match, e si comportò benissimo, vinse anche la cinturà, ma poi arrivò la tragedia che spezzo il cuore in brandelli…

A few months later

Step by step

Purtroppo qualche mese dopo, la sfortuna si abbatte su di lui, e gli portò via tutto quello che si era creato, un match, una mossa venduta male, un colpo troppo duro, l’infortunio, e tutto se la prendono con te, anche se tu avevi fatto ben poco, anzi niente. Fuori da ogni federazione, ti si impone di non poter più coltivare la tua passione, ti si toglie il lavoro, che tanto avevi voluto avere…

Chiuso in casa, e come unico conforto i tuoi amici…

Patrick: “Dai Squibb non ti abbattere, abbiamo la causa legale in atto potranno sempre revocare la decisione presa”

Squibb sedeva sul divano con lo sguardo assente, ma una espressione non più gioviale come aveva sempre avuto, ma un espressione vuota, quasi come avesse perso la forza di vivere…

Patrick: “Se ti abbatti così alla prima difficoltà, come farai ad essere mai un uomo?”

Anche se sembrava non ascoltare le parole del suo amico, a Squibb rimase impressa questa frase densa di significato, di valore, aveva ragione il suo allenatore, non poteva abbattersi così, doveva reagire, non poteva rimanere fermo impalato, questa vita gli stava togliendo tutto, ma doveva reagire…

Ricominciò ad allenarsi in attesa del verdetto del tribunale, riacquistò una buona forma fisica, grazie anche ai continui incoraggiamenti del suo maestro, che lo sosteneva sempre, forse era l’unica cosa buona che gli era rimasta, l’unica ragione per cui vivere…

Final Step

Quando ormai sembrava tutto tornare per il meglio, un fulmine si abbatte ancora sulla vita di Squibb, un altro fulmine, ma questa volta più catastrofico, questa volta più potente, questa volta lo rese uno straccio…

L’unica ragione per cui viveva se n’era andata per sempre, il suo migliore amico era morto, non avrebbe mai più potuto abbracciarlo, rivederlo, divertirsi insieme a lui…

Insieme a Patrick era morto anche il suo cuore, che ora era sepolto vicino al suo amico…

Sappiamo tutti poi come andò a finire, tra saccheggi, uccisioni, furti, la vita di Squibb dopo aver toccato il fondo pian piano risalì ma non è certo questo ciò che ci interessa, perché anche se lui ora è tornato a vivere non è certo l’uomo che era anni prima…
E’ comunque un uomo incapace di provare emozioni, pietà, compassione, per lui cose e uomini sono uguali, la vita per lui non ha nessuno valore, come scrisse in un lettera che è custodita vicino alla tomba del suo amico…

“Caro Patrick,
Ricordati che io sarò sempre il tuo amico, sia in cielo che in terra, il mio cuore è sepolto con te, è straziato, prenditene cura…
Il mondo è effimero lo so, prende ognuno di noi quando vuole e se lo porta via, e so che adesso da lì in cielo vedi qui solo un cumulo di macerie e distruzione, vedi tutti noi distrutti, e ci chiedi di non preoccuparti, ma noi tutti sappiamo che ci vogliono tanti anni per fare un uomo, e poi è pronto per morire, perché purtroppo qui giù non esiste immortalità…”


In the present
Dopo parecchi anni, Squibb tornò vicino la tomba del suo amico, prese la lettere custodita in una specie di contenitore in bronzo, la rilesse, nessuna lacrima gli solcò il viso, come poteva piangere dopo quello che gli era successo?
Aveva ancora la lettera in mano, poi arrivo all’ultima frase, la rilesse più e più volte, e si ripeteva nella mente…

“…Ci vogliono tanti anni per fare un uomo, e poi è pronto per morire, perché purtroppo qui giù non esiste immortalità…

…O forse no?...”


Come faceva ad essere così presuntuoso, come poteva affermare di essere immortale, come poteva sconfiggere la fragilità umana??

“…Non importa morire, l’importante è rimanere nel cuore e nella testa degli altri uomini che nutrono rispetto per te, gli altri uomini che si ricorderanno per te, attraverso i libri, per sempre…

…E solo una cosa ti può permettere di rimanere nelle menti delle persone…

…La Gloria…”

wordlife85
00mercoledì 26 aprile 2006 15:17
Mi piace moltissimo questo spot, il finale non eccessivamente ma la prima fase dello spot è scritta con un linguaggio sublime. Davvero complimenti :Sm1:
mattmast
00mercoledì 26 aprile 2006 16:01
Re:

Scritto da: wordlife85 26/04/2006 15.17
Mi piace moltissimo questo spot, il finale non eccessivamente ma la prima fase dello spot è scritta con un linguaggio sublime. Davvero complimenti :Sm1:



Sono contento che ti piaccia, spero di migliorare ancora di più e riuscire a fronteggiare anche Te e Max più in là!
cell in the hell
00mercoledì 26 aprile 2006 16:34
Re:

Scritto da: wordlife85 26/04/2006 15.17
Mi piace moltissimo questo spot, il finale non eccessivamente ma la prima fase dello spot è scritta con un linguaggio sublime. Davvero complimenti :Sm1:



lo penso pure io, ma a me piace anche la parte finale. [SM=x837075]:
mattmast
00mercoledì 26 aprile 2006 17:13
Re: Re:

Scritto da: cell in the hell 26/04/2006 16.34


lo penso pure io, ma a me piace anche la parte finale. [SM=x837075]:



Grazie mille, ed io che credevo fosse uno spottino [SM=x837063]:
wordlife85
00mercoledì 26 aprile 2006 18:45
[SM=x837063]: Ho compreso il finale ora, devo dire che fa tutto un altro effetto, prima non mi era chiaro, rileggendolo ho capito la dicotomia bontà/gloria. Veramente bello tutto :Sm1:
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