Ego (Spot x il PPV)

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Duck-billed Platypus
00mercoledì 26 aprile 2006 21:23
La mente, così vicina e così propria dell'uomo ma ancora un territorio inesplorato dalla nostra conoscienza ce proprio da lei proviene. Molta gente ha cercato invano di trovare una logica lineare in mezzo a tutta quella inesattezza, ma quella logica come un'abile ladro è sempre riuscita a dileguarsi prima che qualcuno riuscisse ad arrivare a scovarla.
Solo una cosa l'uomo è riuscita a capire di ciò che la sua scatola cranica protegge.
Non tutto ciò che pensiamo è chiaro e limpido, la nostra mente è un poliedro con molte facce e solo su alcune noi abbiamo il pieno controllo.


"Carl riesci a sentirmi?"
Calda e suadente come al solito, come le altre. Erano giorni che sentiva queste voci, cercava di capire da dove venissero, a volte erano così reali che sembrava che qualcuno le avesse realmente pronunciate.

"Inutile che provi a nasconderti, non puoi fuggirci per sempre."
Il tono questa volta era cambiato, era molto più secco e tagliente delle altre volte e l'aveva colpito come un coltello.

"Accettaci, non puoi fare altrimenti."
Il tono era diventato più calmo, proprio come se qualcuno dopo avergli fatto una ramanzina cercasse ora di farlo tornare sereno. Troppe volte le aveva sentite, lo tormentavano di giorno, di notte, per strada, al convento persino in chiesa. Stava impazzendo.
Lo aveva capito oramai, aveva capito che erano troppo potenti per lui doveva affidarsi a qualcun'altro. Decise che doveva parlarne al suo confessore, non resisteva più.

"Padre, sento delle voci, mi vogliono, mi cercano ed io non riesco a resistergli. Cosa devo fare?"
"Carl, non so cosa tu senta ma ti osservo già da tempo, non sembri più quel giovane allievo che tanto deliziava Padre Otis. Cosa vuoi che ti dica, dovresti averlo imparato, anch'io sono un pover'uomo come te, confida in Dio lui saprà proteggerti."
"Padre seguirò il suo consiglio."
Subito si recò in chiesa. Poco dopo il suo confessore trovò Carl supino in mezzo alla navata principale della chiesa del convento.

Per giorni Carl rimase come in coma pronunciando ciclicamente queste parole "Mai più, non ritornerai" mentre le voci rispondevano in coro con un tono di voce assai tranquillo "Inutile, Dio non ti può proteggere da te stesso".
cell in the hell
00giovedì 27 aprile 2006 16:14
si vede che sei amico con Double M, lo spot è scritto davvero alla grande. :Sm1:
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