Conni, se invece di andare sul tirreno risali la ionica ed esci non appena c'è un poco di costa rocciosa è sicuro che la trovi. Ad esempio dopo Soverato, venendo da sud, esattamente sotto Stalettì, c'è il vecchio tracciato della 106 abbandonato e colonizzato da "piante pioniere", accessibili e facili da cavare.
Detto questo mi incuriosisce questa discussione sulle euforbie arborescenti o quasi. In zona la E.dendroides e la rigida si fanno senz'altro notare (postai una foto mi pare). Proprio a Natale un amico mi ha portato in una vallata meravigliosa, a strapiombo su una fiumàra, dove da bambini giocavano "ai saturniani", ingaggiando battaglie immaginarie contro gli odiati venusiani. A suo dire questi avevano anche disseminato la zona di disintegratori laser, le E.rigida per l'appunto, i cui raggi andavano schivati con salti, capriole e rullàte. E non posso che concordare, date le apparenze aliene e il lattice/sangue cyborg.
Alle Canarie ne ho viste molte, non ricordo i nomi, molto simili alla dendroides a parte la mellifera che cresce sulle montagne nella "laurisilva" e la balsamifera che invece vive tra le rocce arse della costa (e solo in zone ristrette).
Proprio quest'ultima mi parve subito mirabile nelle sue fattezze:
Una sorta di caudiciforme, baobab bonsai.
Presi un paio di germogli nati sul ciglio della strada, già dubitando sia della rusticità sia della possibilità di poterle far crescere così come le avevo viste. I dubbi sono stati per fortuna smentiti dato che al contrario, come s'è visto, nè il gelo nè l'acqua la impensieriscono e la cicciosità delle forme non sembra essere il risultato della sola aridità del suolo originario. In pratica la pianta e MOLTO lenta (mooolto di più della dendroides, per intenderci) e tende naturalmente a caudicizzarsi.
[Modificato da Quaglione primo 16/01/2006 19.17]