Domenica in

Venier, spazio ampliato di due ore

Domenica in, nuovo assetto. Il contenitore domenicale dell'ammiraglia Rai sarà sempre diviso in tre blocchi, ma Mara Venier sale in apertura con uno spazio ampliato di due ore, dalle 14 alle 16, e Pippo Baudo chiude, dalle 18 alle 20, nella fascia di massimo ascolto ma anche di difficile confronto con la 'Serie A' di Bonolis. E dalle 16 alle 18 ci saranno Massimo Giletti, Luisa Corna e Rosanna Lambertucci.



Lo racconta la stessa Venier dopo l'incontro a Viale Mazzini con il direttore generale Alfredo Meocci, il direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, Pippo Baudo e Gianni Boncompagni. "La fascia che dovevo fare con Gianni Boncompagni, dalle 19 alle 20 - racconta la Venier - viene spostata in apertura, dalle 14 alle 16. Avrò un'ora in più. Va benissimo così. Faremo un 'Mara più cento' (marinai) ampliato. C'è grande armonia e sono molto contenta, il progetto studiato con Boncompagni è perfetto in apertura, per un pubblico giovanile. Faremo il casting per trovare i marinai. Sarà tutto all'insegna dell'allegria. Boncompagni è un genio. Io sono più concreta, ho i piedi per terra. La nostra accoppiata funziona come si è visto con 'Telefonate al buio'"

"Certo, dato che la fascia si allarga dovremo aggiungere delle cose, limarne delle altre" aggiunge la conduttrice. "Ho parlato con Pippo. Ci teneva ci fosse questo suo testa a testa con Bonolis. Il progetto per la sua fascia è misterioso, non si sa ancora nulla. Baudo per me è un maestro. Non puoi non chiedere dei consigli a uno come lui, è la storia della tv. E' una persona saggia. Siamo tutti e due dei veterani della domenica. Lui ne ha fatte undici, questa per me è l'ottava. Insieme arriviamo a venti. E quest'anno 'Domenica in' festeggia il trentennale con due persone che hanno fatto un po' la storia del programma. Il dg Meocci e il direttore di Raiuno, Del Noce, ci tengono molto a questa edizione".

Comunque, ci tiene a sottolineare Mara, "non ci sono mai stati problemi. Siamo tutti vecchi amici. Alla cena con Baudo e Boncompagni abbiamo fatto le due di notte in allegria. In questo momento credo sia importante che la Rai dia un'immagine di unità. A 'Domenica in le cose sono cambiate ma abbiamo voglia di lavorare e speriamo in un piccolo successo".

Apre Mara Venier e chiude Pippo Baudo
Tre parti, tre squadre, tre registi, due diversi studi. Parte domenica prossima la nuova Domenica in dell'ammiraglia Rai. Ad aprire, dalle 14 alle 16, Maramao condotto da Mara Venier dal Teatro delle Vittorie di Roma con la regia di Gianni Boncompagni. Dalle 16 alle 18 il testimone passa a Massimo Giletti e Luisa Corna. Gran chiusura dalle 18 alle 20 con Pippo Baudo e il suo Ieri, oggi, domani dallo Studio 4 della Dear.


Due ore all'insegna del divertimento e della leggerezza con 140 ragazzi in studio che cantano, ballano e interviste impossibili, con voce fuori campo, al Principe Azzurro, L'uomo invisibile, la formica. Un angolo dedicato alla cultura in cui uno scrittore parlerà in due minuti del proprio libro. Il primo è Corrado Augias.

Dalle 16 alle 18 entrano in campo Massimo Giletti e Luisa Corna, dallo Studio 4 della Dear che partirà con 30 contro 1, trenta ragazze che intervistano un personaggio noto. Il primo è Taricone. Al centro sempre l'attualità con l'Arena di Giletti che punta più alla riflessione. La Corna si occuperà invece dei grandi personaggi della musica italiana. Il primo è Toto Cutugno. E poi Rosanna Lambertucci sull'alimentazione in collaborazione con Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Regia di Angelo Caserio.

Gran chiusura dalle 18 alle 20 con Pippo Baudo e il suo Ieri, oggi, domani dallo Studio 4 della Dear. Ieri realizzato in collaborazione con Rai Teche racconterà, nel trentennale, le passate dedizioni di Domenica in con ospiti i conduttori. La prima è la Fenech. Oggi è un piccolo blob delle cose accadute nella settimana con interviste a personaggi dell'attualità: i primi Jovanotti e Anna Falchi. Domani sarà dedicato ai ragazzi e alla loro fantasia con un gioco in diretta. Regia di Stefano Gigli.

Parla il conduttore de L'arena
L’obiettivo era dimostrare che si possono ottenere grandi risultati d’ascolto senza sacrificare la qualità televisiva. C’è riuscito Massimo Giletti che tutte le domeniche anima su Raiuno L’arena, il segmento di Domenica In in onda dalle 16 alle 18. “Il nostro è un risultato a costo zero”, racconta il conduttore a Tgcom. “Abbiamo portato un linguaggio nuovo in tv”.


“Il pubblico della domenica pomeriggio”, continua Giletti, “non era abituato a questo tipo di programma, ma ci sta premiando costantemente”. Al suo fianco Luisa Corna a cui è riservato uno spazio dove intervista un big della musica. “Luisa è una ragazza molto carina”, sottolinea Massimo. “Fa parte della squadra e non ha mai sollevato nessun problema”.

Giletti, tutta un’altra aria rispetto alla Domenica In dell’anno scorso?
Assolutamente sì. Per prima cosa non abbiamo più il limite dei 25 minuti in cui dovevamo contenerci l’anno scorso e poi in studio si respira una grande serenità, si lavora veramente bene.

Cosa non ha funzionato nella precedente edizione?
Diciamo che si scontravano due modi diversi di intendere la televisione. Da subito avevo capito che L’arena aveva delle grosse potenzialità e mi è dispiaciuto che venisse volontariamente penalizzata. Io personalmente punto a fare un intrattenimento alto.

Non ha niente da rimproverarsi? Neanche la tv del dolore de I fatti vostri?
Io rispondo per i miei sei anni di conduzione di quel programma. E’ vero che raccontavamo delle storie vere, a volte anche drammatiche, ma era un racconto finalizzato alla ricerca della soluzione di quel determinato caso. Insomma era una tv che aveva una finalità.

Quale è la cosa di cui va orgoglioso dal punto di vista professionale?
Non aver sfruttato il dramma di Lapo Elkann massacrandolo in tv come hanno fatto tutti.

Cosa l’ha fermata?
Il rispetto della dignità umana. Ho avuto lo stesso comportamento anche nei confronti di Paolo Calissano.





Le piacerebbe tornare al giornalismo d’approfondimento?
Molto e in questo senso sto lavorando a un progetto ancora top secret che dovrebbe concretizzarsi la prossima estate.

Quanto influisce sul suo umore un risultato d’ascolto negativo?
Confesso che finora sono stato molto fortunato. Ho portato I fatti vostri a una media del 26% di share, mentre con Casa Raiuno ho aumentato la media del 3% rispetto a Paolo Limiti che aveva condotto nelle stagioni precedenti un programma nella stessa fascia. E a proposito di Casa Raiuno mi è dispiaciuto che certi critici non abbiano capito e sostenuto lo spirito del programma. Noi siamo riusciti a fare due milioni di telespettatori, dopo pranzo, parlando tra un Malgioglio e l’altro di cultura e poesia.

E’ vero che avrebbe dovuto condurre Uno mattina con Monica Maggioni?
Falso. Mi è dispiaciuto che Enza Sampo’, conduttrice della precedente edizione, abbia dichiarato a un giornale che io avrei condotto Uno mattina al suo posto. Mi sono sentito tradito alle spalle perché l’avevo informata personalmente dell’infondatezza di questa notizia. E poi per me sarebbe stato un po’ come tornare al passato perché avevo già fatto un’esperienza simile con Mattina Due su Raidue.

Mai avuto nessuna tentazione da Mediaset?
Qualche anno fa quando Canale 5 chiuse Ciao Mara, il programma del mezzogiorno di Mara Venier, ci furono dei contatti ravvicinati con me e Michele Guardì ma poi non se ne fece nulla. A Le invasioni barbariche la sua ex fidanzata Antonella Clerici ha detto che lei era poco avvolgente. Di tutto la Clerici può lamentarsi tranne che della mia passionalità. Se per avvolgente Antonella intende una persona che si occupi giorno e notte di lei, allora confesso che su questo aspetto ero e resto lacunoso, in amore sono un analfabeta.