Domanda interessante

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
jwfelix
00martedì 21 novembre 2006 21:03
Chiedo a chi di competenza, dato che non ho trovato mai niente di scritto su quest'argomento.

Nel testo greco ed ebraico si trovano mai errori di grammatica, sintassi ecc.?

FElix
jwfelix
00mercoledì 22 novembre 2006 21:36
Nessun competente o nessuno interessato?

Felix
donAC64
00giovedì 23 novembre 2006 12:59
Re:
Sì, ci sono.
Adesso non saprei indicartene, ma quando ho studiato ci venivano mostrati dall'insegnante, sia per l'ebraico che per il greco. D'altronde, è una cosa normalissima, poiché le persone che hanno scritto la Bibbia non erano dei letterati professionisti; se poi aggiungiamo gli errori introdotti dai copisti, la cosa diviene ancora più comprensibile. A volte però si può anche sospettare che l'autore biblico abbia introdotto coscientemente degli errori grammaticali, nel tentativo di forzare la lingua, per cercare di dire concetti che non riusciva ad esprimere con i modi normali di parlare.
jwfelix
00giovedì 23 novembre 2006 15:11
Re: Re:


Written by: donAC64 23/11/2006 12.59
Sì, ci sono.
Adesso non saprei indicartene, ma quando ho studiato ci venivano mostrati dall'insegnante, sia per l'ebraico che per il greco.




[QUOTPOtresti indicarmene qualcuno in seguito?E]A volte però si può anche sospettare che l'autore biblico abbia introdotto coscientemente degli errori grammaticali, nel tentativo di forzare la lingua, per cercare di dire concetti che non riusciva ad esprimere con i modi normali di parlare.




Questa non l'ho capita. Perchè introdurre coscientemente degli errori per fare capire dei concetti??
Come puoi fare capire dei concetti stravolgendo la grammatica?

Felix

[Modificato da jwfelix 23/11/2006 15.13]

donAC64
00giovedì 23 novembre 2006 16:58
Re: Re: Re:

Come puoi fare capire dei concetti stravolgendo la grammatica?


Non è una cosa inimmaginabile: a te non è mai capitato di lasciarti scappare qualche ...issimissimo, semplicemente perché volevi marcare più che possibile qualche aggettivo?


POtresti indicarmene qualcuno in seguito?


Un caso abbastanza frequente è l'anacoluto. Si verifica quando si ha fretta di menzionare nella frase un elemento in questione, introducendolo così come soggetto, mentre in realtà quell'elemento dovrebbe avere nella frase il ruolo di complemento; il risultato finale è di un soggetto che non ha un verbo che lo segua. Un esempio è At 7,40, che cita Es 32,1:
"... questo Mosé, che ci condusse fuori dall'Egitto, non sappiamo cosa gli sia accaduto".
In questo caso viene introdotto un soggetto (Mosé) che non regge un verbo. È simile alla famosa frase "Io speriamo che me la cavo". Il caso che ho citato non è verificabile in lingua italiana, perché le traduzioni normalmente correggono questi errori presenti nel testo originale.
Teodoro Studita
00venerdì 24 novembre 2006 02:00
L'Apocalisse è un continuo susseguirsi di una grammatica che chiamare approssimativa è del tutto eufemistico. Alcuni ottimisti studiosi hanno sostenuto che l'autore abbia volutamente commesso degli errori per sottolineare alcuni passaggi. L'unico caso a mio avviso condivisibile di questa teoria riguarda il nomen. Ad es. si legge "apo ho wn", quando sappiamo benissimo che "apo" non può reggere il nominativo, ma sappiamo anche che il Nome poteva essere pensato come indeclinabile, ed ecco risolto il mistero. I casi sono molti altri ma vorrei capire dove vogliamo parare prima di investirci del tempo prezioso.
Cordialità,
jwfelix
00venerdì 24 novembre 2006 10:26
Re:


Written by: Teodoro Studita 24/11/2006 2.00
L'Apocalisse è un continuo susseguirsi di una grammatica che chiamare approssimativa è del tutto eufemistico. Alcuni ottimisti studiosi hanno sostenuto che l'autore abbia volutamente commesso degli errori per sottolineare alcuni passaggi. L'unico caso a mio avviso condivisibile di questa teoria riguarda il nomen. Ad es. si legge "apo ho wn", quando sappiamo benissimo che "apo" non può reggere il nominativo, ma sappiamo anche che il Nome poteva essere pensato come indeclinabile, ed ecco risolto il mistero. I casi sono molti altri ma vorrei capire dove vogliamo parare prima di investirci del tempo prezioso.
Cordialità,




Ma vivi sempre nei sospetti?
Semplice curiosità ad una domanda che non mi ero mai posto.

FElix
Teodoro Studita
00venerdì 24 novembre 2006 11:27
Il punto è semplice, nel NT ci sono autori che il greco lo conoscono (ad es. l'autore di Eb) ed altri che non lo conoscono (ad es. l'autore di Ap.). Chi non ha pregiudizi (come voler sostenere, e non facciamo nomi, che il NT sia "dettato" dallo stesso autore) può tranquillamente e pacificamente riconoscere queste peraltro macroscopiche differenze e arricciare il naso quando legge Ap in greco. Lo faceva Agostino leggendo la vetus, possiamo farlo anche noi. Chiunque abbia un orecchio minimamente allenato si rende conto che l'autore di Ap conosce il greco in maniera piuttosto superficiale rispetto a un Luca o allo pseudo-Paolo di Eb.
Poi è chiaro che troveremo sempre il fondamentalista (specie cattolico, ma anche ortodosso) che difenderà lo stile di Ap dicendo che le sgrammaticature si legano ora al genere apocalittico, ora all'enfasi (come se fosse normale per un italiano sbagliare un congiuntivo per dare enfasi a un passo, mah!).
Personalmente preferisco trarre le mie conclusioni dopo l'analisi stilistica, non prima, aprioristicamente.
Cordialità,
jwfelix
00venerdì 24 novembre 2006 11:49
Re:

Chi non ha pregiudizi (come voler sostenere, e non facciamo nomi, che il NT sia "dettato" dallo stesso autore) può tranquillamente e pacificamente riconoscere queste peraltro macroscopiche differenze e arricciare il naso quando legge Ap in greco.



Ho capito perfettamente a cosa alludi. Ma io non volevo arrivare a questa conclusione.
Infatti io posso vedere la dettatura come un'ispirazione. Infatti la Bibbia lo è. Ma in che modo?
E' come quando viene dato uno schema per fare un discorso. Lo schema (ispirazione) è quello. Però poi lo stesso discorso viene pronunciato diversamente dai differenti oratori che lo pronunciano.
Ci sarà chi lo pronuncia in Italiano corretto e chi farà le sue "paperissime".

Felix

[Modificato da jwfelix 24/11/2006 11.51]

Teodoro Studita
00lunedì 27 novembre 2006 10:31
Ciò che hai descritto è più la visione cattolica o ortodossa del concetto di ispirazione (che lascia libero l'agiografo di scrivere secondo il suo stile) che non quello della WTS, decisamente più rigida e che quando dice "dettato" intende... dettato.
Ma qui parliamo di biblistica e non della nostra identità religiosa, certo è singolare che per risolvere il problema te la prendi con l'italiano (cf. le voci "dettare" e "ispirare").
Cordialità,

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 00:36.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com