Derby: una delle poche cose di serie A di genova.

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GenoaJackson
00mercoledì 13 febbraio 2008 15:05
Arriva il derby e fino a qualche giorno fa continuavo a non capire il perchè una partita di calcio deve occupare più spazio delle altre.

Mi direte, è il Derby...d'accordo...ma nell altre città le cose vanno un po' diversamente, io continuo a pensare che qui a Genova siamo provincialotti e che viviamo solo sullo sfottò, perchè di successi sportivi manco l'ombra...

Comunque sia poi mi sono immedesimato in questa città ed ho effettivamente pensato: "Se togliamo il derby, il salone nautico, l'acquario e ogni 4 anni Euroflora, che cosa può offrire la nostra città alle masse?".

In effetti molto poco, Genova è una città meravigliosa, ma la definirei da palati fini, una città per pochi, come in effetti dimostra l'andamento demografico.

Non ci sono cose che danno l'adrenalina a chi viene da fuori, niente concerti di grandi dimensioni, niente squadre di volley, basket, rugby, baseball che si giocano delle coppe (la Pro-Recco è di Recco, punto e basta).

Se il rilancio della città si basa anche su una fetta di turismo, in questo settore siamo rimasti al palo e questo è dimostrato dal fatto che, nonostante il restyling alla città grazie ai finanziamenti statali, oggi c'è di nuovo la sensazione di sonnecchiamnento.

Ci fanno passare Gianna Nannini come grande performer quando fino all'altro ieri è andata a cantare in una balera di Canicattì, ci offrono spettacoli in teatro di gente che manco i miei genitori seguivano...

Insomma da un lato una città che si è rifatta il look, dall'altro una pochezza di eventi disarmante.

Avevamo il rugby, non abbiamo avuto la forza di dare continuità all'evento.
A Roma hanno ingrandito il Flaminio perchè hanno capito che conveniva....e noi al palo...

Qui i ciclisti vogliono farsi uno stadio nuovo di zecca ed il comune gli mette il bastone tra le ruote...roba da matti...

Non parliamo poi delle strutture: due palasport che insieme non ne fanno uno, uno stadio che ogni anni regala 5.000 posti alle norme di sicurezza senza che nessuno si preoccupi di trovare soluzioni architettoniche per recuperarli, due mini-stadi (Carlini e Sciorba) che ormai sono alla frutta e che chiedono pietà....

Che fa Genova, per investire aspetta sempre e solo lo Stato? Possibile che non ci sia la voglia da parte di qualche imprenditore di portare in alto una squadra di qualsiasi sport? Lasciamo perdere poi la politica...devastante.

Allora venga il buon vecchio derby, con quasi la metà degli spettatori rispetto agli anni '70 e accontentiamoci di questa partita, l'unica fonte di marketing e di attenzione mediatica a livello nazionale che sappiamo offrire...
[SM=x1177058]
titoit
00mercoledì 13 febbraio 2008 16:24
Quoto totalmente Alex.
A me il calcio interessa sempre meno e cmq tifo per una squadra di un’altra città. Per cui riesco a capire pochissimo l’atmosfera del derby, non mi capacito di come sia considerata più importante una vittoria contro i cugini che contro qualsiasi altra squadra.

Però è vero, il quadro descritto da Alex è efficace, ma al tempo stesso sconfortante. Genova ha deciso di puntare sul terziario e sul turismo e sa offrire un’atmosfera ed un centro storico bellissimi, ma a livello di grandi eventi davvero è il deserto. I grandi eventi sono importanti, portano masse, soldi, investimenti e a volte infrastrutture.
Qui non muove foglia; l’esempio dei due palasport è eclatante, di due non ne fanno uno. E’ rarissimo vedere a Genova una partita di basket o pallavolo (ormai anche di rugby, sic!!!) di alto livello.
Dopo il calcio c’è il deserto…Credo che ci siano poche situazioni simili in Italia, almeno nel Centro-nord.
euge1893
00mercoledì 13 febbraio 2008 16:24
sono indeciso se unire questa discussione alla cartella del mugugno [SM=x1177058]
titoit
00mercoledì 13 febbraio 2008 16:30
Re:
euge1893, 13/02/2008 16.24:

sono indeciso se unire questa discussione alla cartella del mugugno [SM=x1177058]




Non è mugugno sterile, fine a se stesso, sono constatazioni sulla società genovese.

Letimbrus
00mercoledì 13 febbraio 2008 19:14
concordo con quanto detto, ovvero città per palati fini...ma bisogna anche pensare all'immagine della città nel resto d'italia.
per esempio, quando parlo di genova, alla gente conosce solo i vicoli sporchi, la delinquenza e la sopraelevata.... eppure all'APT hanno dei bei volantini pubblicitari...ma perchè non mandarli ovunque???
fa1963
00mercoledì 13 febbraio 2008 21:17
In ogni modo il nostro derby fa sempre scuola in una nazione dove
prima di tutto regna la polemica , peraltro piuttosto sterile.
Almeno da noi riusciamo anche a divertirci oppure ci " meniamo il
belino " ma senza grandi esagerazioni .
BUON DERBY A TUTTI [SM=x1406510] [SM=x1406619]
GenoaJackson
00lunedì 25 febbraio 2008 11:56
Ho letto sul Secolo che forse si muove qualcosa sul fronte degli impianti sportivi. Si parla di un nuovo palasport a Trasta...beh come dire...con Fiumara abbiamo toppato...ma si sa che si doveva far lavorare la coopsette.

Vedremo se si muoverà qualcosa, soprattutto per il Carlini..
lordtiranus
00lunedì 25 febbraio 2008 12:04
quell'articolo mi è piaciuto molto, sarebbe anche l'ora che impianti come il Carlini (per il rugby) e Villa Gentile (atletica) vengano sfruttati a dovere! Per quanto riguarda il Vaillant Palace, ex Mazda Palace, ex PalaFiumara, ex Vatteneapesca non ho capito: dovevano creare un centro per la pallacanestro a grandi livello e invece? Solo concerti e neanche di grande richiamo...

Per Trasta non saprei... Vicino al nuovo hotel di San Biagio stavano costruendo qualcosa di grosso, non doveva essere un Pala qualcosa?
[SM=x1406605]
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