Del Piero perde anche l'Italia

Con la Scozia in campo ci sarà Totti

Dopo il posto nella Juventus, Alessandro Del Piero perde anche quello nell'Italia di Marcello Lippi. Titolare contro l'Irlanda il 17 agosto scorso a Dublino accanto a Vieri e Gilardino, Pinturicchio nella gara di qualificazione mondiale sabato con la Scozia a Glasgow si accomoderà in panchina. Il c.t. è infatti orientato a schierare Totti dietro le due punte. "L'ho trovato sereno e cresciuto" ha detto Lippi.



Piove dunque sul capo già bagnato di Alessandro Del Piero. Dopo aver vissuto una stagione in chiaroscuro, contraddistinta però da gol pesanti nonostante poche volte sia stato titolare, Pinturicchio non si attendeva di certo un altro anno così difficile. Già nel pre-campionato poche volte è partito dal 1', e la gara contro il Chievo è stata da puro spettatore a bordo campo. In agosto c'era però stata la felice parentesi con l'Italia, nella quale era stato convocato dopo quasi un anno di assenza. Anche quella presenza dal 1' contro l'Irlanda però rischia di diventare un episodio.

Contro la Scozia infatti, nell'importante gara di qualificazione mondiale sabato sera a Glasgow, Del Piero con tutta probabilità non partirà titolare, a tutto vantaggio di Francesco Totti, richiamato dopo cinque mesi di assenza in azzurro. Marcello Lippi lo rilancerà dopo avere constatato che si trova in un ottimo momento di forma psicofisica: "L'ho trovato sereno e consapevole che sta giocando bene, come tutta la sua squadra. Francesco prima del campionato del mondo avrà la possibilità di togliersi delle soddisfazioni con il suo club". Miele sul capitano giallorosso, mentre dall'altro lato si profile quindi l'esclusione di Del Piero. Totti giostrerà dietro Gilardino e Vieri, nella formazione che vedrà Angelo Peruzzi fra i pali e una linea difensiva a quattro composta da Zaccardo, Nesta, Cannavaro e Zambrotta. Dietro al giallorosso, a centrocampo, ci saranno Camoranesi, Pirlo a fare da playmaker e De Rossi.

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Se nn è in forma è bene ke nn gioki:042:

Lippi manda in campo il tridente

L'Italia torna in campo nelle qualificazioni ai Mondiali 2006 con l'impegno in Scozia (ore 18.30 a Glasgow), dove la nostra Nazionale non è mai uscita vincitrice. Il ct Marcello Lippi, per cercare una vittoria che varrebbe quasi la qualificazione iridata, schiera il tridente, composto da Totti, Vieri e Gilardino, con Del Piero ancora in panchina. In porta, indisponibili Buffon e Roma, torna Angelo Peruzzi.


Riparte la caccia ai Mondiali 2006 e la corsa riparte dalla Scozia, nel primo di due appuntamenti (il secondo mercoledì in Bielorussia), che potrebbero ipotecare la qualificazione e rendere le due partite di inizio ottobre (le ultime del girone contro Slovenia e Moldova) solo due allenamenti.
Il ct Lippi schiera una formazione a trazione anteriore con il tridente e Pirlo a centrocampo a dare la fantasia. Dopo sette anni, torna tra i pali Angelo Peruzzi, che sostituisce gli infortunati Buffon e Roma. Per il resto spazio a Zaccardo sull'out di destra della difesa, vista l'indisponibilità di Bonera; a completare il pacchetto arretrato Nesta, Cannavaro e Zambrotta. A centrocampo Pirlo sarà coadiuvato da De Rossi e Gattuso.

Le parole dei mister
Smith (Scozia): "Voglio una Scozia d'attacco. Abbiamo una buona fase difensiva. Solo la Norvegia ha subito meno gol di noi nel nostro girone. Ma per battere l'Italia sappiamo che dobbiamo fare di più, non basta solo la difesa. Dobbiamo provare a portare a casa i 3 punti, anche perchè giochiamo una gara casalinga all'Hampden Park".
Lippi (Italia): "Siamo sereni e abituati al clima di queste partite, come abbiamo dimostrato in Irlanda. La squadra è in grado di darci grandi soddisfazioni. D'ora in poi c'è la volontà di impostare una squadra con tre giocatori davanti. Non illudiamoci però che giocando con quei tre lì davanti siamo a posto, non basterà buttare la palla in avanti per vincere".

Le probabili formazioni
Scozia (4-5-1): 1 Gordon; 3 Alexander, 5 Weir, 4 Webster, 2 McNamara; 8 Dailly, 7 Fletcher, 6 Ferguson, 10 Quashie, 11 Hartley; 9 K. Miller. All. Smith
Italia (4-3-1-2): 1 Peruzzi, 2 Zaccardo, 5 Cannavaro, 6 Nesta, 3 Zambrotta, 4 Gattuso, 8 Pirlo, 7 De Rossi, 10 Totti, 9 Vieri, 11 Gilardino. All.: Lippi.
Arbitro: Temmink (Olanda)

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Contrattura per l'attaccante bianconero

Tegola per Alessandro Del Piero. Proprio quando Lippi sembrava intenzionato a dargli un posto in squadra a Minsk, il fantasista bianconero dovrà dare forfait per un problema fisico. Pinturicchio, infatti, ha rimediato una lieve contrattura all'adduttore della coscia destra a dieci minuti dalla fine dell'allenamento mattutino. Alex non partirà neanche per Minsk: il suo posto in squadra dovrebbe essere preso da Gilardino.



Piove sul bagnato per Alex Del Piero. Messo da parte da Capello alla Juventus, nemmeno in Nazionale il destino sorride a Pinturicchio. Rimasto in panchina e poi a riscaldarsi a bordo campo contro la Scozia, ora sembrava arrivato il suo momento. Nella girandola di ipotesi anti-Bielorussia al vaglio di Lippi, il bianconero c'era, eccome. Forse dal primo minuto, forse in staffetta con Totti. Ma comunque presente. Per dimostrare di poter essere ancora utile alla causa azzurra, per prendersi una rivincita che lo galvanizzasse anche in chiave Juve.

Niente di tutto questo. Manca poco al termine della seduta mattutina, in cui il c.t. lo ha provato con Toni e Totti, quando Alex si tocca la coscia e abbandona il terreno di gioco scuro in volto. A spiegare quanto accaduto arriva il prof. Enrico Castellacci: "Si tratta di una lieve contrattura all'adduttore. Valuteremo se è possibile recuperarlo in 24 ore. Ovviamente faremo del nostro meglio. Ogni giocatore ha una struttura muscolare, e dunque non si può dire se 24 ore sono sufficienti". Ma qualche minuto dopo è stato deciso che il giocatore non partirà neanche per Minsk. Dovrebbe essere Gilardino a prendere il suo posto.

Del Piero, del resto, era apparso pessimista sulle sue possibilità di recupero già al momento di uscire dal campo. Poi, mentre Lippi provava a fare i calcoli sulle scarse possibilità di recuperare il giocatore, è stato lo stesso Del Piero a chiedere a Lippi di tornare a casa. Il giocatore ha parlato con il ct e il medico di fronte all'uscita dello spogliatoio, a pochi metri dal pulmann pronto a portare la nazionale in aeroporto, sotto l'obiettivo delle telecamere; e ha evidentemente espresso la convinzione che la contrattura non fosse recuperabile. Anzi che esistesse il rischio di una complicazione. Così Lippi ha riflettuto un attimo, poi ha deciso. Nel breve percorso verso il bus, è stato lo stesso Del Piero ad annunciare, in contemporanea con il capoufficio stampa Valentini, la scelta di tornare a casa, con un sorriso di rassegnazione.

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Ora ha davanti anche Mutu e Zalayeta

Piove sul bagnato per Alex Del Piero. L'infortunio che l'ha costretto a lasciare la Nazionale rischia di avere ripercussioni molto negative anche sulla sua stagione in bianconero. Pinturicchio dovrà dare forfait per le partite contro Empoli e Bruges. Senza contare che le prestazioni super di Zalayeta e Mutu con Uruguay e Romania rischiano di farlo scivolare in ultima posizione tra le cinque punte a disposizione di Capello.



Da palcoscenico della sua rinascita a goccia che rischia di far traboccare un vaso ormai colmo. Questo si è rivelata la convocazione in Nazionale per Alex Del Piero. La partita contro la Bielorussia doveva essere la sua grande occasione. Tornare in campo con la maglia azzurra, copo la bella prova di agosto di Dublino, un anno dopo la sua ultima partita ufficiale con la Moldova, era la chance tanto attesa per dimostrare a tutti, Capello compreso, che Pinturicchio sa ancora dipingere. Nulla di tutto questo. Del Piero rientra a Torino con un umore che, se possibile, è ancora più nero di quello con cui era partito. In bianconero la posizione di Alex si fa sempre più precaria: oltre a Trezeguet e Ibrahimovic, che Capello considera intoccabili, anche Zalayeta e Mutu a questo punto rischiano di scavalcarlo nella scala gerarchica dei cinque attaccanti juventini. L'ex parmense ha trascinato la Romania con una doppietta, mentre l'uruguaiano si è scatenato mettendo a segno addirittura tre reti.

A questo punto pare difficile ipotizzare quale potrà essere il futuro del fantasista vicentino, anche se in società sembra già partita la corsa al successore del fantasista. Il continuo pressing su Cassano, le orecchie tese per Messi fanno pensare che il momento dell'addio con Alex sia sempre più vicino. Magari già a gennaio. Del Piero attende. E, intanto, spera che il momento del risveglio non si faccia attendere troppo a lungo.

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