L'agnostica che ero
Interessante topic!
Inrealtà abbiamo parlato tante volte delle nostre esperienze, però magari, mai in modo approfondito.
Personalmente non devo fare grandi salti temporali per tornare al periodo del mio agnosticismo...si tratta infatti di circa 10 mesi orsono.Diciamo che ero molto tendente all'ateismo.Vivevo la vita nell'assenza di una presenza confortante.Dopo la cresima ho perso quasi totalmente i contatti con la mia parrocchia, sono rientrata per far parte del coro, ma mi sono resa conto ben presto, che cantare soltanto, senza sentire dentro il significto delle parole che si cantavano era del tutto inutile, perciò alla prima stanchezza, al primo ostacolo (oppure pretesto ) in cui mi sono imbattuta ho lasciato perdere del tutto e sono ripiombata in quella condizione per cui ogni giorno è un giorno che ti guadagni da solo.Le cose belle che ti capitano sono frutto del caso, le cose brutte sono frutto della malizia delle persone,niente nella vita di un uomo è collegato se non dal logico combinarsi di un azione che ne scaturisce un'altra, oppure, come dicevo prima solo per merito del caso.
In questa ottica, si rischia di perdere il sapore delle cose belle(ma questo lo dico dal punto di vista attuale).Si prova certo piacere delle cose piacevoli che ci capitano, ma sono limitate ad essere esperienze a sè.Sono esperienze formative ugualmente, certo, ma rimangono sempre limitate in una sfera non catalogabile.
Faccio un esempio che sicuramente presenterò alcune lacune di esposizione...Un'esperienza che può essere piacevole può essere una bella azione gratuita di un amnico in tuo favore.L'ateo, o l'agnostico, questo lo vive in maniera positiva, certo, ma rimane lì.L'amico è stato gentile con te, è degno di considerazione, di gratitudine, di riconoscenza.Con il tempèo però, se questa azione non è supportata da un moto di spirito che può essere ad esempio la Carità cristiana, l'amore per il prossimo, l'insegnamento di Dio, spesso si tende a dimenticare quell'esperienza, si hanno ricordi sfumati, specie se adesso con l'amico si ha qualche attrito...
Con l'esperienza cristiana invece che un credente porta con sè, l'attrito ci può essere comunque, ma questa forza che porti dentro ti reindirizza verso l'unità con il prossimo, non disgiunge, ma riunifica...
Quando ho trovato la fede? Un giorno che mi sentivo persa.Avevo già intenzione di aprire il forum, o comunque era in nuce l'idea, ho chiesto semplicemente aiuto.Avevo bisogno di una cosa che da sola, dissi a me stessa, non avrei mai potuto risolvere.Una questione di spirito.Ed ecco che mi sono sentita toccare l'anima.Guardando Cristo, nel Duomo, ho capito che quelle braccia erano allargate sulla Croce per accogliere tutti,anche coloro che per un po' di tempo avevano preso una via diversa.Anche prima vedevo fisicamente il crocifisso, ma per me quelle braccia, per il mio modo di vedere, che fossero state aperte o chiuse, aveva lo stesso significato.
Con la Fede, ho scoperto quanto bello possa essere rifugiarsi in quelle braccia.Quanto calore possa dare un pensiero a Gesù, a Dio, all'Angelo, allo Spirito...è una presenza che si sente dentro, e non è descrivibile a parole, così come non è descrivibile nè quantificabile la Fede.
Ci sono cose, che grazie a Dio non si possono descrivere, così come non si può descrivere l'amore.
Pensandoci bene, mentre per l'odio si possono scrivere libri e si riempiono i muri delle nostre città di messaggi violenti e incisivi, o ci si costruiscono i dialoghi di tanti film e spettacoli televisivi, dell'amore si parla poco anche perchè l'amore è Ineffabile così come è ineffabile per gli ebrei il nome di Dio....sarà un caso che ultimamente si sente dire che Dio è Amore?