Combattimento disarmato / Tarkhan VS Keris

Tarkhan
00mercoledì 12 giugno 2013 15:40


Riassunto: Nella sala d'armi della Loggia, Tarkhan sfoga un po' della sua frustrazione dando pugni ad un manichino di legno. Dopo pochissimo tempo giunge Keris e i due decidono di allenarsi insieme in un combattimento disarmato.
Per quasi tutto il tempo i due confratelli sembrano essere alla pari, ma alla fine Keris dimostrerà la sua maggior potenza e avrà la meglio sull'Unno.


Commento: Mi era venuta già da un po' l'dea di un allenamento del genere e ho voluto sfruttare Keris per primo! Sono stati davvero molto alla pari, ma alla fine mi sembrava incoerente non ruolare la superiorità di Keris, sia in potenza che in agilità.
Ma avrò la mia rivincita, ghghgh! :P





TARKHAN (Sala d'armi) Colpi su legno....questo è il suono che riecheggia nella sala d'armi in questo assolato pomeriggio avalonese. Le uniche armi su cui l'Unno ha deciso di fare affidamento sono le sue mani. Due mani grandi...le pericolose mani di un barbaro, quelle che un tempo lui usava contro chiunque...uomini, donne, bambini...contro persone che molto spesso non meritavano nemmeno di essere sfiorate. Quelle mani con gli anni sono diventate quelle gentili ed amorevoli di un padre...ma tuttavia non sono bastate a tenersi stretta sua figlia. Sono diventate le mani di un amante capace di mostrare gentilezza per una donna. E anche questo è servito a poco...non è bastato a tenersi quella donna al fianco. E cercano di nuovo violenza quelle mani, uno sfogo nella lotta. Il suo avversario è un manichino di legno a cui il Tuor tira pugni di rabbia. Delle bende coprono i dorsi per non ferirli troppo. Uno alla volta, braccio destro e sinistro, vengono scagliati contro un nemico senza volto e senza vita, con forza...e ogni punto è seguito da un digrignare di denti. Fa male...ma egli continua ininterrottamente, lasciando che sia proprio il dolore a dare la carica ai suoi pugni [//potenza +1; resistenza +1]. Indossa solo dei pantaloni marroni l'Unno...il petto e la fronte sono già lievemente imperlati di sudore [''Quel manichino non ti darà certo le risposte che cerchi'' interviene l'Ottone ''con la violenza puoi ottenere uno sfogo momentaneo...ma resterai sempre con il nulla tra le mani''.] Il Tuor cerca di ignorare le parole di Nilith...non ha voglia di stare a sentire il suo lungo chiacchierare. Questa sera lo terrà solo come brusio di sottofondo.

KERIS [Corridoio-->Sala d'armi] Percorre il corridoio che collega la sala comune alla sala d'armi, il Tuor, uscito da poco dalla sua stanza con l'intenzione di allenarsi un po', come sempre quando ha tempo. Il suono degli stivaletti che battono sulla pietra della loggia riecheggia sulle pareti, ma non sembra essere l'unico suono nella loggia quest'oggi, infatti tra un passo e l'altro, quando egli non produce alcun rumore, potrebbe sentire dei suoni provenire dalla sala d’armi dove si sta dirigendo. A quanto pare qualcuno ha avuto la sua stessa idea, chissà chi sarà? Vorrebbe tanto rincontrare l’Alfiere Cromatico con cui non si misura da tanto tempo, magari anche per farsi insegnare qualcosa di nuovo oltre alle solite mosse che conosce. L’uomo indossa una camicia di cotone bianca che gli copre il busto, mentre le gambe sono fasciate da un paio di pantaloni neri, senza armatura oggi, voleva un allenamento più tranquillo. Il medaglione da Tuor è sempre appeso al collo insieme al ciondolo donatogli da Procas, entrambi adagiati sul suo petto. Le spade sono assicurate come di consueto alla sua cintura di cuoio legata alla vita: la lunga a sinistra e la corta a destra. Ormai non manca molto alla sua meta e i rumori provenienti dalla sala diventano più nitidi, come se qualcuno stesse colpendo un pezzo di legno ripetutamente. Oltrepassa finalmente l'ingresso della sala d'armi percorrendo con lo sguardo ogni centimetro di essa fino a incontrare la figura solitaria del confratello intento a picchiare a mani nude un manichino. Resta lievemente perplesso a quella vista, notando anche la foga che l'altro impiega, ma alla fine sorride lievemente, iniziando ad avvicinarsi all'Unno. ''Kaetaa Tarkhan, spero di non disturbarti'' direbbe salutando calorosamente il confratello. [Nella mente però inizia a percepire un ruggito sommesso, che diventa appena un po' più forte ad ogni passo del Tuor, denotando il fastidio del Rosso che sente la presenza del drago metallico dell'altro uomo °°possibile che in questa loggia girino solo teste di latta? E' fastidioso, dovresti porre rimedio, fagli vedere come si combatte°° commenta Raiskhar istigando come sempre il nordico alla rabbia e alla violenza *non mi dispiacerebbe allenarmi, ma non ho intenzione di fare del male ai miei confratelli come tu spesso suggerisci, prima lo capisci meglio è* risponde secco l'uomo °°pappamolla, sei peggio di loro°° conclude il drago mettendo fine al discorso].

TARKHAN (Sala d'armi) Pugno destro chiuso e rispettivo braccio piegato a 90°...il gomito viene portato all'indietro, leggermente verso destra, a darsi una spinta necessaria per poter scaricare un nuovo colpo sul manichino ligneo. Il bacino nel mentre accompagna quel lieve movimento rotatorio, così che l'impatto sul legno possa essere più forte [//potenza +1]. Nel mentre le gambe restano leggermente flesse, così da mantenersi più stabile. Il braccio destro viene poi richiamato, cosicché l'Unno possa ripetere lo stesso movimento con il braccio sinistro, con il quale scaricherà un colpo di sicuro meno potente, ma forte lo stesso. Il respiro si fa più affannoso, il sudore più abbondante, ma il Tuor non demorde. Quel manichino è come un nemico della peggior specie per lui...e il suo fisico è abituato a sforzi peggiori. I climi poco clementi delle steppe e del deserto, le battaglie continue, la violenza l'hanno plasmato e reso resistente ad un allenamento del genere [//resistenza +1]. Malumore poi nella sua mente...che sovrasta persino il suo. Per quanto un metallico possa essere cordiale, anch'egli può provare fastidio per certe presenze. [''Vedrai che adesso lo convincerà a fare a pugni con te'' gli dice Nilith. ''Ben venga!'' risponde secco il Tuor, lieto che ci sia un confratello con cui potersi allenare. ''Tarkhan...'' riesce solo a mormorare l'Ottone, che a volte è costretto a restar senza parole di fronte alla testa dura dell'Unno]. Recupera fiato l'uomo dell'est e si volta verso il confratello. ''Kaeeta Keris'' gli dice ansimando ''Non mi disturbate...anzi...'' Si allontana di poco alla ricerca della sua casacca, che verrà usata come straccio per asciugare il sudore. Chissà se poi le darà una lavata. ''Volete allenarvi con me?'' gli propone ''Questa sera ho davvero bisogno di sano movimento'' Sorride...un sorriso gentile, ma che sa quasi di sfida su quel volto tatuato.

KERIS [Sala d'armi] Ferma il suo incidere a circa un paio di metri dal confratello, mentre continua ad osservarlo nel suo allenamento contro il manichino. Porta le mani sulle else giusto come appoggio mentre ascolta le parole dell'altro con attenzione, mentre il sorriso si allarga sempre di più quando egli conclude il suo dire. Non ci pensa neanche troppo su, in fondo si è diretto là per quello e allenarsi con qualcuno è sicuramente meglio che con un pezzo di legno inanimato. ''Intendi a mani nude vero?'' chiede giusto per essere sicuro. Non è molto esperto in quel tipo di combattimento, sono rare le volte che ha usato le mani, anche se è capitato. ''Certo, per me va bene'' risponde infine ''e non serve il voi, siamo confratelli, anche di pari grado, il tu mi sembra più appropriato'' commenta con un'alzata di spalle, sperando che per l'altro non sia un problema. Già con Arhil deve comportarsi con il massimo rispetto, almeno con gli altri gli piacerebbe avere un rapporto più familiare, come in fondo dovrebbe essere a suo parere, e poi conosce l'Unno da diverso tempo, pensa di poterselo permettere. Mentre attende risposta andrebbe a slacciarsi le spade dalla cintura per avere maggiore mobilità e minor peso addosso, visto che quel tipo di combattimento si basa molto sulla velocità, per posarle in terra a qualche metro da loro, e infine si infilerebbe il medaglione e il ciondolo sotto la camicia, così da non dargli fastidio. Tornerebbe poi verso il centro della sala, aspettando il fare del confratello senza distogliere lo sguardo da egli.

TARKHAN (Sala d'armi) Ha quasi recuperato tutto il fiato ormai. Asciuga qualche altra goccia di sudore dalla fronte, poi lascia a terra la casacca. Annuisce alle prime parole del confratello e il volto appare lieto quando egli accetta l'idea di un allenamento a mani nude. ''Speravo davvero che me lo dicessi'' esclama alla sua proposta di darsi del ''tu''...proposta che quindi egli afferra al volo. Osserva attentamente i movimenti di Keris...gli occhi neri si posano per un istante sulle sue spade, sui ciondoli e la camicetta, poi torna a scrutarlo riflettendo su chi dei due debba cominciare. Va a compiere qualche passo per porsi così ad una distanza di circa 50 cm dal confratello. Questo non è un duello...è un combattimento corpo a corpo. La distanza deve essere ravvicinata. L'hanno abituato a fare a pugni fin da quando era un ragazzino...tuttavia è da un po' che non combatte a mani nude. E non l'ha mai fatto senza l'obiettivo di far molto male alla persona che aveva di fronte. ''Comincerò con qualche colpo...'' gli dice ''Tu ti potrai difendere o rispondere...come preferisci'' Così prende posizione l'Unno, portando il piede sinistro avanzato di qualche centimetro rispetto a quello destro. Le ginocchia verrebbero leggermente flesse per consentirgli stabilità durante i colpi. Le braccia verrebbero invece piegate a 90° verso l'alto, con i pugni chiusi...il destro a contatto con la mandibola, il sinistro davanti alla bocca, distanziato di poco. Prende due profondi respiri il Tuor, dunque decide di partire rapido con un colpo inferto con la mandritta. Caricherebbe il colpo portando il peso prima sulla gamba destra che verrebbe maggiormente piegata. Il braccio resta piegato a 90° ma il gomito verrebbe portato all'indietro e di poco verso destra, senza che la guardia si apra troppo. Nello scaricare il colpo, il Tuor distenderebbe maggiormente la gamba destra rispetto alla sinistra, sulla quale adesso si concentrerà il peso. Il braccio destro permane piegato allo stesso modo, ma non più verso l'alto, bensì in una lieve curva verso sinistra, volta a colpire il confratello sulla spalla sinistra, scaricando nel pugno tutta la spinta che si è preso [//potenza +1]. Il bacino seguirebbe in parte la rotazione del braccio destro, mentre quello sinistro resterebbe nella stesa posizione, a protezione del volto.

KERIS [Sala d'armi] Continua ad osservare Tarkhan mentre si asciuga il sudore prima di abbandonare la casacca a terra e dirigersi verso di lui. Lo sguardo del Tuor cromatico è determinato e anche curioso, vuole proprio vedere di cosa è capace il confratello con cui non ha ancora mai avuto il piacere di allenarsi. Lo vede fermarsi a circa 50 cm da lui, come giusto che sia per un combattimento a mani nude. Ascolta le sue parole a cui annuisce con il capo mentre un altro sorrisetto viene lanciato al altro “come preferisco eh? D'accordo'' dice quasi con tono di sfida, prima di posizionarsi a sua volta. Il piede dx sarebbe avanzato rispetto al sx di circa 40 cm, posti in diagonale, il sx che punta verso l'esterno sx mentre il dx a puntare in avanti. Le gambe leggermente flesse così da avere maggiore stabilità e più prontezza di riflessi. I gomiti si piegherebbero quasi a 45° a sfiorare i rispettivi fianchi all'altezza delle ultime costole mentre le mani sarebbero posizionate poco sotto il mento, un paio di centimetri, serrate a pugno e distanziate tra loro di 5-10 cm. Gli avambracci sarebbero inclinati verticali inclinati lievemente verso l'interno in posizione di difesa. Le iridi di ghiaccio non si perderebbero neanche un movimento del confratello, intuendo il colpo che l'altro vuole portare. La reazione sarebbe quindi rapida e istintiva [// agilità +1] tentando di allargare il braccio sx verso l'esterno, alzando la mano ad altezza viso così da cercare di bloccare il colpo con l'avambraccio sx andando incontro all'avambraccio dx avversario, mentre il gomito sx si allargherebbe seguendo il movimento del braccio arrivando a circa 90°, mantenendo sempre l'avambraccio verticale. Nella parata cercherebbe di contrapporre tutta la sua forza a quella impressa dall'Unno [// potenza +2]. Se tutto fosse riuscito come previsto preparerebbe subito un contrattacco tentando di abbassare la mano dx all'altezza dell'addome verso dx, distanziato da questo di circa 20 cm. Il gomito dx che ora andrebbe a puntare verso l'indietro mentre l'avambraccio dx sarebbe parallelo al terreno. Ruoterebbe velocemente con il busto di qualche grado verso dx in senso orario prima di scattare come una molla in senso inverso [// agilità +1] mentre il braccio dx prima si carica all'indietro per poi distendersi in avanti insieme al gomito cercando di far compiere alla mano dx un arco che dal basso risale verso l'alto con l'intento di colpire l'addome avversario, all'altezza dello stomaco. Il polso dx ruoterebbe così da posizionare le dita verso l'alto, cercando di colpire con le nocche senza risparmiarsi con la forza [// potenza +2]. Le gambe resterebbero nella medesima posizione di prima, prestando attenzione alla reazione del altro.

TARKHAN (Sala d'armi) Il colpo sferrato dall'Unno viene rapidamente intercettato dal confratello che contrappone alla sua carica, la spinta necessaria per far sì che il suo pugno destro non raggiunga la sua spalla sinistra. Nel mentre egli cerca di richiamare a sé rapidamente il braccio destro e richiudere la guardia, riportando così il pugno destro a contatto con la mandibola, mentre quello sinistro permane nella medesima posizione, a poco distanza dalla bocca. Gli occhi neri saettano rapidi al movimento del braccio destro di Keris, che viene ritirato all'indietro di molto prima di procedere a sferrare il colpo. L'Unno tenta dunque di parare il colpo chinando l'avambraccio sinistro verso il basso, in un mezzo arco verso sinistra che sfruttando il peso della caduta e la spinta che egli cerca di dare, dovrebbe contrastare almeno in parte l'avanzare del colpo del confratello [//potenza +1]. Consapevole della maggior potenza del braccio di Keris, l'Unno tenta lo stesso di sferrare un nuovo colpo. Se dovesse essere riuscito nell'intento di parare il destro del confratello, egli andrebbe a chiudere rapidamente la guardia, facendo ripercorrere al braccio sinistro lo stesso mezzo arco a ritroso, cosicché il pugno sinistro possa tornare a parargli il volto. Nel mentre andrebbe a piegare maggiormente le ginocchia, per darsi la spinta necessaria a sferrare un montante con il pugno destro, calando e rialzando rapidamente di pochi cm il braccio destro, rimasto finora nella medesima posizione. L'intenzione sarebbe quella di andare a colpire l'addome di Keris sul lato sinistro che dovrebbe essere rimasto momentaneamente scoperto nel suo precedente tentativo di parere il primo colpo dell'Unno. Il colpo verrebbe portato con massima forza, sfruttando la spinta delle ginocchia e un lieve scatto verso sinistra del bacino [//potenza +1].

KERIS [Sala d'armi] Il colpo del Tuor viene parato dal braccio sx del confratello. [°°Più cattivo stupido umano, mettici un po' di forza°° lo sprona il simbionte cromatico che non ha alcuna di perdere quello scontro, anche se è un allenamento]. L'uomo non si lascia scoraggiare e mentre l'altro riporta il suo braccio dx in posizione di difesa anche lui farebbe lo stesso con il proprio braccio sx, che tornerebbe ravvicinato al busto e con la mano sx leggermente sotto al mento cercando di essere rapido [// agilità +1]. Cerca di ritirare indietro anche il braccio dx per riportarlo in difesa [// ambidestria liv.1] mentre con gli occhi cerca di non perdere il nuovo movimento offensivo del altro. Tenterebbe di parare nuovamente con il braccio sx questa volta cercando di contrapporre il gomito sx che dovrebbe già trovarsi vicino all'addome sul lato sx dopo averlo riposizionato in difesa. Cercherebbe quindi di abbassare il braccio sx così da contrapporre la propria forza a quella dell'avversario [// potenza +2] con il gomito piegato sempre di circa 45° che vorrebbe frapporsi tra il pugno del confratello e il suo corpo. L'avambraccio sx sarebbe sempre verticale molto vicino al busto mentre le gambe si piegherebbero maggiormente per agevolare la sua difesa. Se la sua azione fosse riuscita ora tenterebbe di rispondere al altro ruotando prima un po' il busto verso sx in senso antiorario mentre il braccio sx si allargherebbe verso sx con il gomito che andrebbe a posizionarsi ad altezza spalla a puntare indietro e ad allargarsi a circa 90°. Un istante dopo ruoterebbe in senso contrario con il busto accompagnando il braccio verso dx insieme anche ad un passo avanti con il piede sx per dare maggiore impeto al colpo. Ora dovrebbero essere distanti una trentina di cm e il pugno sx si muoverebbe veloce, come anche il resto dei movimenti [// agilità +1], verso il lato dx della mascella avversaria che ora dovrebbe essere scoperta dato il suo colpo. Le nocche della mano sx sarebbero rivolte verso l'alto con l'intento di impattare sulla destinazione designata con tutta la sua forza data anche dai movimenti del corpo [// potenza +2]. Il braccio dx se fosse tornato in posizione di difesa sarebbe con il gomito rasente al fianco dx all'altezza delle ultime costole e l'avambraccio verticale con la mano appena sotto il mento di un paio di cm.

TARKHAN (Sala d'armi) Alla parata del confratello, l'Unno cerca di riportare indietro il braccio destro, mentre Keris tenta di caricare un nuovo colpo...portato con molta forza e gran velocità. Riuscirà a colpirlo almeno in parte il nordico, ma non del tutto, perché la mano destra tornerebbe a coprire il volto, grazie ad un movimento rapido all'indietro del gomito destri, cosicché il pungo del confratello dovrebbe compattare in parte sulla propria mascella, in parte sul dorso della mano destra chiusa a pugno sul suo volto. L'impatto non è proprio lieve e riesce a fargli sballottare per un istante il capo verso sinistra, ma egli cercherebbe di restare stabile sulle gambe, con le ginocchio che verrebbero mantenute leggermente flesse...cerca di sfruttare tutta la forza ha per incassare quel colpo senza subire troppo l'impatto [//resistenza +1]. Forse sarà un po' stonato dal pugno, ma egli tenterà comunque di fare una mossa che possa prendere alla sprovvista il suo avversario. Tenta di sfruttare il fatto che la mano sinistra del confratello, anche se egli la starà ritirando per chiudere di nuovo la guardia, sarà ancora a pochi centimetri da sé. Per ora non andrebbe dunque a caricare un nuovo colpo, ma tenterebbe di bloccare il braccio sinistro del confratello, afferrandolo per il polso... prova a farlo aprendo al mano destra e contemporaneamente cercando di compiere un mezzo arco verso destra con il proprio avambraccio destro, mentre di gomito resta a fare da perno al movimento. Nel mentre, se dovesse essere riuscito ad afferrare il polso di Keris, tenta di spingere il gomito all'indietro adesso, nell'intenzione di portarsi con sé il braccio sinistro del confratello. Non gli pare che abbiamo stabilito delle regole di combattimento, così alla fine di questo movimento, l'Unno caricherebbe le gambe, piegando maggiormente le ginocchia. Nella spinta che si dà, tenta di sollevare il ginocchio destro, in modo da colpire lo stomaco del confratello, tenendo la gamba destra piegata a 90°...mentre il piede sinistro resterebbe saldo a terra e la rispettiva gamba ancora leggermente flessa. Il movimento verrebbe accompagnato con una lieve rotazione verso sinistra del bacino, così da imprimere più forza al colpo [//potenza +1]. Il braccio sinistro invece verrebbe mantenuto nella stessa posizione precedente per tutto il tempo [''Penso che sia stata una mossa scorretta!'' gli fa notare Nilith ''Sei carico di rabbia e non è giusto sfogarla su chi non ti ha fatto nulla''. L'unno cerca di restare concentrato, ma non risparmia una risposta per il Simbionte. ''Vedrai che saprà difendersi!'' gli dice semplicemente, tornando poi alla massima concentrazione che ben gli riesce quando si tratta di lotta].

KERIS [Sala d'armi] Il suo colpo riesce in gran parte, anche se viene attutito dalla mano dx del confratello che è stata ritirata indietro appena in tempo. [Dentro di sé la fiera cremisi si dimena °°VAI, DISTRUGGILO°° urla con la sua voce profonda Raiskhar, lanciando vampate di fuoco che inondano la mente del Tuor caricandolo di una strana energia, come una scarica di adrenalina ma più intensa, una sensazione che un umano normale non potrebbe mai provare]. Starebbe ritirando il braccio sx sul rispettivo fianco per riportarlo in difesa ma qualcosa blocca il suo movimento. Infatti l'altro gli blocca il braccio sx afferrandolo per il polso con la mano dx. Cerca di divincolare la mano sx facendo ruotare un po' il polso in senso orario per poi tentare di tirare verso l'esterno sx così da liberarsi impiegando tutta la sua forza per sfuggire alla presa [// potenza +2]. Ma mentre compie questo potrebbe notare con la visione periferica dei movimenti dal basso, e infatti noterebbe che l'avversario sta preparando un colpo con il ginocchio. Lo sguardo si assottiglia un po' quasi infastidito da quella mossa dato che non pensava si potessero usare le gambe, ma in fondo in combattimento tutto è lecito. Istintivamente reagirebbe cercando di arretrare con la gamba sx avanzata di un passo, così da allontanarsi un po' è uscire dal raggio d'azione della gamba avversaria, portandosi a circa 50 cm dall'altro velocemente [// agilità +1]. Contemporaneamente cercherebbe di abbassare il braccio dx rimasto a difesa, portando l'avambraccio parallelo al terreno e con la mano dx a puntare verso sx, con una rotazione dell'avambraccio dx in senso antiorario facendo restare il gomito circa ad altezza addome. Infatti tenterebbe di posizionare l'avambraccio dx ad altezza stomaco così da parare la ginocchiata avversaria con quella parte del corpo. Di certo sentirà un po' male ma meglio che riceverlo in pieno [// resistenza +1]. Se fosse riuscito nell'intento non attenderebbe oltre per cercare di rispondere subito al confratello. Le gambe sempre leggermente flesse si piegherebbero ancora un po' per darsi la spinta necessaria. Infatti tenterebbe di avanzare nuovamente con la gamba sx rapidamente [// agilità +1] riportandosi a circa 30 cm dall'altro, mentre il gomito dx dalla sua posizione già assunta per la difesa verrebbe allargato un po' verso sx aprendo di più il braccio nella zona dell'ascella dx cercando di mantenere sempre il gomito a circa 90°. Con quest'azione tenterebbe di scaricare un colpo proprio con il gomito dx che segue la rotazione del corpo e del busto verso dx, grazie anche a quel passo, cercando di colpire lo stomaco del confratello verso il centro con tutta la forza che ha [// potenza +2]. Il braccio >>
KERIS sx, se si fosse liberato dalla presa, tornerebbe a difesa del corpo, con la mano sx ad altezza mento e l'avambraccio posizionato in verticale con il gomito all'altezza delle ultime costole, distanziato dal busto di una decina di centimetri.

TARKHAN (Sala d'armi) Da parte sue Keris ha una migliore agilità rispetto all'Unno, oltre alla forza necessaria per liberarsi dalla presa. Non lo fa nel tempo necessario che gli sarebbe servito per evitare del tutto la ginocchiata dell'uomo delle steppe, ma evita il grosso del colpo, spostandosi e calando il braccio destro che quindi andrà ad impattare con forza sulla propria gamba. E l'Unno avverte chiaramente la forza di quel colpo che gli fa stringere i denti e mugugnare un po'. Lo solleva il fatto che il confratello abbia avvertito almeno in parte il colpo dato col ginocchio. Quando Keris respinge la ginocchiata, la gamba destra dell'Unno tornerebbe rapida leggermente arretrata rispetto alla sinistra. Entrambe verrebbero flesse maggiormente per poter attutire il colpo che adesso il confratello porta con il gomito destro. La mancina dell'Unno calerebbe verso lo stomaco, grazie ad uno spostamento verso sinistra del gomito, mentre l'avambraccio verrebbe portato parallelo al suolo. Contemporaneamente anche la mandritta tenta di raggiungere l'area dello stomaco, partendo dalla posizione in cui era -il tentativo di bloccare il polso di Keris- e compiendo un ampio arco verso sinistra, a raggiungere l'altra mano. Entrambe verrebbero aperte e poste a cono, con le basi dei palmi a toccarsi, in modo da poter accogliere il colpo del confratello, affinché questo si scarichi sulle mani, che subiranno la potenza che doveva spettare allo stomaco. E' forte l'impatto e di nuovo mugugna l'uomo...ma cerca di contrapporre all'attacco di Keris tutta la sua forza e tutta la sua resistenza per respingere il gomito di lui [//potenza +1; resistenza +1]. Cerca poi di sfruttare lo stesso impatto per spingere in avanti il gomito di Keris, facendo stendere in avanti gli avambracci, entrambi paralleli al suolo. La spinta verrebbe sostenuta con le ginocchia che permangono flesse e arcuando di poco in avanti la schiena [//potenza +1]. Se fosse riuscito nel suo intento, tenterebbe ora di arretrare di circa 50 cm, prima col piede sinistro, poi con quello destro. Non sa come si senta il confratello, ma lui ha bisogno di riprendere fiato. ''Sei davvero un degno avversario!'' mormora con un po' di fiatone.

KERIS [Sala d'armi] Continua ad osservare il confratello con attenzione, seguendo i movimenti delle sue mani che ora vanno a parare la sua gomitata diretta al suo stomaco. Sente il colpo attutirsi sulle sue mani fino a fermarsi, per poi essere spinto via dalle braccia dell'altro e il Tuor cromatico tenterebbe di arretrare nuovamente con la gamba sinistra per non cedere troppo a quella spinta e magari cadere a terra, quindi pianterebbe ben saldo al pavimento di pietra il piede sx, circa 40 cm indietro rispetto al dx, con la punta verso l'esterno sx mentre quella del piede dx resta a puntare in avanti. Il braccio dx si ritrae per tornare in posizione di difesa davanti al busto in posizione speculare a quella del braccio sx. Vede il confratello arretrare di un paio di passi e lo lascerebbe fare anche se il simbionte cromatico probabilmente vorrebbe che infierisse ancora senza pietà. Invece resta fermo alla distanza imposta dall'altro per qualche secondo, respirando un po' più affannosamente ma neanche troppo [// resistenza +1]. ''Anche tu non te la cavi male, mi chiedo perché non ci siamo mai allenati prima'' dice con un lieve sorriso sul volto. Di sicuro preferirebbe la spada a quello stile di combattimento, è più pratico ed è anche più elegante a suo parere, però anche il corpo a corpo è elettrizzante, e poi un combattente deve essere bravo su tutti i fronti e in tutti gli stili, per quel che può. Dopo un paio di secondi direbbe ''bene, pausa finita'' e velocemente scatterebbe verso l'altro cercando di deviare leggermente verso la sx del confratello, il lato che è più esposto. Compirebbe un paio di rapidi passi, prima con il piede sx poi con il dx, arrestandosi pesantemente su quest'ultimo a circa 40 cm dall'altro Tuor lievemente defilato sulla dx. Il braccio dx nel mentre si sarebbe allargato verso l'esterno dx con il gomito dx a puntare verso l'indietro e piegato a circa 45°, l'avambraccio parallelo al suolo e la mano dx a puntare in avanti. Il busto ruoterebbe prima verso dx in senso antiorario, per poi scattare verso sx quando il piede dx impatta contro la pietra del pavimento, mentre il braccio dx si distenderebbe in avanti ruotando anch'esso verso sx facendo compiere alla mano dx chiusa a pugno un arco verso sx, con l'intento di impattare sul lato sx della mascella avversaria con velocità e forza [// agilità +1, potenza +2]. Il braccio sx resterebbe a difesa del corpo nella posizione precedente, mentre le gambe sarebbero distanziate tra di loro sempre di circa 40 cm con la dx avanzata, le ginocchia sempre flesse per avere maggiore stabilità ed equilibrio.

TARKHAN (Sala d'armi) Un sorriso sulle labbra sottili dell'uomo...un sorriso di soddisfazione e insieme di sfida. Perché la lotta continua dopo quella breve pausa. E' stato recuperato fiato a sufficienza e anche se Tarkhan sarà più stanco per aver cominciato già da prima il suo allenamento, cercherà di resistere per qualche altro colpo [//resistenza +1]. Stavolta è il confratello che parte per all'attacco. Lo vede avvicinarsi rapido ed egli cercherà di essere altrettanto rapido a risollevare la guardia. Il colpo di Keris giungerà sul lato sinistro della mascella e l'Unno cercherà di far giungere in tempo la mancina, piegando il braccio sinistro a 90° verso l'alto col gomito all'altezza delle costole. L'impatto sarà molto forte e avvertirà dolore a quella mano, ma egli cercherà di stringere i denti e di concentrarsi su un possibile attacco. La gamba sinistra, avanzata di circo 20 cm rispetto alla destra. sarebbe piegata a 90°, col piede sinistro ben saldo a terra. Quella destra verrebbe piegata maggiormente, col ginocchio che punterebbe in diagonale verso il basso, col piede che sposterebbe il peso sulla punta. Tenta così di darsi la spinta necessaria per sferrare un montante con il pugno destro. Il rispettivo braccio verrebbe piegato a 90° verso l'alto, mentre il gomito destro salirebbe in su, partendo leggermente da destra. Nel portare quel colpo, la gamba destra darebbe tutta la spinta necessaria, mentre il peso ora ci concentrerebbe su quella sinistra e il bacino ruoterebbe leggermente verso sinistra [//potenza +1]. Il colpo verrebbe portato con le nocche ad impattare sull'addome del confratello, sul lato sinistro, se egli non lo parerà in tempo.

KERIS [Sala d'armi] La mano dx impatta violentemente su quella sx dell'Unno. Il braccio dx verrebbe quindi ritirato indietro mentre osserva la contromossa del confratello che tenta di colpirlo sul fianco sx. Cercherebbe di difendersi abbassandosi ancora un po' con le ginocchia mentre l'avambraccio sx sarebbe portato parallelo al terreno con il gomito sx che si allargherebbe verso sx distaccandosi dall'addome dell'uomo mentre la mano sx verrebbe aperta con il palmo rivolto verso il colpo in arrivo ad altezza dell'addome sul lato sx, tentando di fermare il pugno avversario con quella parte del corpo, e cercando di essere veloce e forte da resistere al colpo [// agilità +1, potenza +2]. Se riuscisse a bloccare il colpo, sentendo comunque un po' di male sul palmo della mano [// resistenza +1], tenterebbe di bloccare la mano dx dell'altro Tuor serrando le sue dita sul pugno avversario, quasi cercando di stritolarglielo [// potenza +2]. Tenterebbe quindi di allargare il braccio sx verso sx portando con sé la mano dx del confratello, mentre ruoterebbe anche un po' il polso sx in senso antiorario per fare pressione sulla presa che esercita sull'altro. Se questo riuscisse ora sarebbe lui a tentare un colpo non proprio regolare. Infatti si piegherebbe maggiormente con la gamba dx che resta piantata al suolo e cercando di spostare l'equilibrio proprio su quella mentre con la gamba sx arretrata si darebbe una spinta in avanti così da cercare di piegarla successivamente con il ginocchio sx quasi totalmente piegato, nel tentativo di farlo scattare verso l'alto e verso l'addome del confratello, sul lato dx d'egli, ruotando contemporaneamente anche il bacino e il busto verso dx per dare maggiore impeto al colpo [// potenza +2] nonostante cerchi di essere rapido e preciso [// agilità +1].

TARKHAN (Sala d'armi) E come aveva previsto, Keris è abbastanza rapido da riuscire subito a parare il suo colpo, che si schianterà al centro del suo palmo aperto. Non aveva previsto però che lo parasse proprio con il palmo, avendo ora dalla sua la possibilità di bloccarlo, come non è riuscito a fare lui precedentemente con il suo polso. Sarebbe inutile tentare di divincolarsi da quella presa, gli conviene concentrarsi sul suo prossimo colpo. [''Impara in fretta le mosse scorrette!'' gli fa notare l'Ottone ''Sei stato tu ad aprire le danze...e l'hai voluto fare con un cromatico...'' Il Tuor non risponde...di nuovo lascia che la chiacchiera del metallico sia solo un sottofondo]. Deve cercare di parare al più presto la ginocchiata del confratello. Tenterebbe di farlo con la mano sinistra che ancora resta libera, mentre il confratello va a portare con sé quella destra, torcendogli un po' il polso e portandolo ad una smorfia di lieve dolore. La mancina verrebbe quindi calata il più velocemente possibile mentre Keris cerca di sferrare il suo colpo...da che era a protezione del volto, verrebbe portata all'altezza dell'addome, abbassando l'avambraccio sinistro sino ad averlo parallelo al suolo, grazie ad una rotazione interna del gomito che intanto si allargherebbe verso sinistra. Il palmo aperto della mano dovrebbe accogliere tutta la scarica della ginocchia...per farlo resta con le gambe flesse e i piedi ben saldi al suolo, mentre cerca di contrastare la spinta incurvando leggermente la schiena in avanti e contrastando il colpo con tutta la resistenza e la forza che si ritrova, emettendo un leggero mugugno all'impatto [//potenza +1, resistenza +1]. ''Sei un copione!'' gli dice quasi con filo di voce, per poi ridacchiare, fermo in quella posizione...quasi costringendo il confratello a restare col ginocchio piantato nella propria dolorante mano.

KERIS [Sala d'armi] Il colpo viene parato per quanto possibile dalla mano sx del confratello, che sicuramente ha sentito la botta sul suo palmo. Ascolta le parole di Tarkhan a cui risponde con un ghigno divertito ''no, io apprendo solo''. Mentre direbbe questo abbasserebbe di nuovo velocemente la gamba sx ora avanzata rispetto la dx di circa 20 cm. La mano sx continuerebbe a tenere la sua stretta sulla dx del confratello, mentre ora la sx andrebbe ad abbassarsi cercando di raggiungere il polso sx dell'altro che si dovrebbe trovare ancora basso dopo la parata da egli effettuata. L'avambraccio dx andrebbe parallelo al suolo cercando di compiere un arco verso sx quindi in senso antiorario mentre la mano dx si aprirebbe e anche il gomito si allargherebbe a circa 90° o poco più data la vicinanza tra i due. Il movimento cercherebbe di essere rapido ed inaspettato [// agilità +1]. Se l'intento riuscisse ora dovrebbe avere una salda presa su entrambe le braccia dell'altro [// potenza +2] e con questo cercherebbe di piegarsi nuovamente sulle ginocchia di diversi gradi, con il busto che si inclinerebbe lievemente verso l'indietro per poi scattare in avanti insieme alle braccia che si allargherebbero tentando di spingere via il confratello con forza [// potenza +2] facendo forza sulle braccia e sulle gambe che si ridistenderebbero verso l'alto e il busto che andrebbe ad inclinarsi in avanti. L'intento sarebbe quello di farlo cadere al suolo, lasciando la presa sulle braccia altrui nel momento di massima estensione delle proprie. [Il drago ruggisce nella mente del Tuor reclamando altra violenza °°dai una bella lezione a quest'essere guidato da stupidi sentimenti°° chiaro riferimento alla via percorsa dall'altro Tuor per cui il Rosso prova un innato odio e ribrezzo, ma l'uomo non si lascia guidare da tali istinti, continuando l'allenamento con tranquillità].

TARKHAN (Sala d'armi) Le parole giungono alle sue orecchie dopo un ghigno divertito. E' forte Keris, più forte di lui...già stancato da un allenamento cominciato in precedenza. E' più rapido e più alto di lui...e ci sarà un motivo se è stato scelto per percorrere la via cromatica. Con rapidità egli gli afferra il polso sinistro e poco potrà fare l'Unno per impedirlo. Il confratello va dunque ad allargargli le braccia, non senza che egli cerchi di porre resistenza e forza contro quell'azione, cosicché non sarà proprio un passeggiata per il Tuor cromatico [//potenza +1, resistenza +1]. Sul volto dell'uomo delle steppe si legge lo sforzo nel contrastare la potenza del confratello che ora cerca di darsi con forza una spinta, per poi ricacciare indietro tutta la sua forza per cercare di farlo cadere all'indietro. L'Unno cerca quindi di piegare maggiormente le gambe, concentrando su di esse ogni grammo del suo peso. Nell'essere spinto indietro tenterebbe di portare all'indietro la gamba sinistra che finora era avanzata rispetto alla destra. Nel momento in cui il confratello lascerà la presa, egli dovrebbe riuscire a non perdere l'equilibrio grazie a quell'appoggio. Non cadrà col sedere a terra dunque, ma la spinta lo farà comunque cedere sul peso delle sue gambe e il ginocchio sinistro verrebbe ora poggiato al suolo, mentre la gamba destra verrebbe piegata a 90°, col piede destro saldamente al suolo. E cercherà proprio l'appoggio della sua gamba ora, ansimando. [''A covare tanta rabbia si finisce solo schiantati al suolo'' gli dice Nilith che intanto avverte chiaramente la furia del drago rosso] ''Il tuo amico sarà lieto nel vedere che mi ha messo a terra!'' afferma l'Unno sollevando gli occhi neri verso il confratello.

KERIS [Sala d'armi-->corridoio] Le iridi di ghiaccio non si spostano dal confratello mentre lo vede cercare di mantenere l'equilibrio cadendo solo sul ginocchio. Ascolta le sue parole a cui sorride leggermente mentre abbassa le mani. [°°Avrei preferito vederlo in un lago di sangue ma almeno non ti sei fatto battere da una testa di latta°° commenta verso il Tuor Raiskhar, sempre con aria di e superiorità a cui l'uomo poco bada, anzi sembrava quasi un complimento dei suoi]. Si avvicina al confratello con un passo mentre abbassa lo sguardo su di lui e gli sorride ancora, sereno ''lui non è mai contento di niente, però almeno non si è arrabbiato'' dice divertito ''andiamo a darci una ripulita e mangiare qualcosa, fratello'' rimarca quell'ultima parola come per far intendere che nonostante appartengano a vie diverse lui lo considera un amico, anche di più. Quindi gli porgerebbe la mano destra per aiutarlo ad alzarsi in piedi, prima di avviarsi insieme a lui verso l'uscita della sala d'armi e quindi verso i corridoi della loggia, passando magari altro tempo a chiacchierare e a scherzare tra loro.



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