CALCIO E DISABILI, LE INIZIATIVE UEFA
Il gruppo di lavoro UEFA sul calcio per i disabili si è riunito a Leverkusen, in Germania, per discutere su due questioni di importanza primaria: la creazione di un piano in dieci punti per la diffusione del calcio tra i disabili e l’organizzazione di un corso di sostegno UEFA per calciatori disabili accessibile attraverso il sito uefa.com.
La crescita del settore
Il gruppo di lavoro, i cui membri sono stati scelti dal Panel UEFA per il calcio giovanile ed amatoriale, hanno creato un piano in dieci punti il cui scopo è quello di supportare le federazioni nazionali nel favorire la crescita del calcio tra i disabili. L’importanza dell’iniziativa è stata sottolineata dall’UE, che ha stimato in circa il 18% della popolazione europea il numero di persone affette da una qualche forma di inabilità.
Sfruttare il potenziale
Tra di queste, il gruppo più nutrito è quello delle persone con difficoltà di apprendimento. Il piano prevede inoltre un percorso di avvicinamento al calcio per non udenti, non vedenti, ipovedenti, individui affetti da problematiche cerebrali ed affetti da menomazioni. L’obiettivo finale è piuttosto semplice: permettere ai calciatori disabili di divertirsi e sfruttare fino in fondo il loro potenziale.
Il primo passo
Uno scoglio importante nel dibattito con le federazioni è stato il fatto che spesso le varie categorie di disabili impegnati nel calcio fanno riferimento a realtà amministrative ed organizzative differenti. Pertanto, il primo passo sarà quello di unificare a livello nazionale le attività calcistiche per i disabili, creando una fitta rete di contatti con le varie organizzazioni sportive ad essi dedicate.
Gruppi di lavoro
Verranno così creati canali di comunicazione privilegiati ed occasioni di incontro proficue. Il passo successivo sarà quello di provvedere alla creazione di un panel di esperti di calcio per disabili, che fungerà da raccordo con le federazioni nazionali. A quel punto sarà più semplice favorire la nascita di gruppi di lavoro a livello nazionale, il cui scopo sarà quello di collaborare con associazioni per disabili, club e organismi locali per la creazione di manifestazioni dedicate. Questo tipo di tornei, per squadre da 11 elementi o più piccole, risultano essere più produttivi quando vengono organizzati da società locali piuttosto che dalle federazioni nazionali.
Nuove iniziative
Verrà inoltre incoraggiata la nascita di ulteriori iniziative, quali sedute di allenamento parallele allo svolgimento dei tornei, percorsi di sviluppo delle stesse manifestazioni in eventi a carattere regionale o nazionale, attraverso l’appoggio di società o altre organizzazioni, ed infine la creazione di una serie di linee guida che forniranno ai giocatori di talento gli strumenti per approdare alle rappresentative élite regionali e nazionali.
Organizzatori ed allenatori
Un simile progetto necessita di organizzatori ed allenatori, per questo la creazione di un corso d’apprendimento accessibile attraverso il sito uefa.com potrebbe rappresentare un enorme passo avanti per la diffusione dell’iniziativa e la crescita dell’intero movimento.
Gli argomenti del corso
Gli argomenti proposti per il corso sono i seguenti:
- Comprensione del tipo di inabilità
- Impatto dell’inabilità sull’attività sportiva
- Adattamento delle pratiche di allenamento alle varie forme di inabilità
- Ottimizzazione di risorse ed opportunità
- Sicurezza e tutela dei minori
- Individuazione di obiettivi realistici
- Studi di approfondimento e analisi di possibili problematiche
- linee guida per gli allenatori
Il database degli allenatori
Il corso, almeno nelle sue fasi iniziali, sarà in lingua inglese ed i partecipanti potranno ottenere l’iscrizione tramite uefa.com. Questo progetto faciliterà la creazione di un database degli allenatori impegnati nel lavoro con i disabili, oltre a facilitare i contatti tra gli stessi tecnici.
Fonte:
it.uefa.com
da:
www.ventosociale.it/ventosociale/index.php?option=content&task=view...