Eh beh, il video non è propriamente campanologico...
Però mi fa molto piacere perchè mostra un caso che credo sia unico in Italia ed è, oltretutto, un'altra delle molte preziosità campanarie della Diocesi di Como.
Il concerto di Bormio, storico capoluogo della Magnifica Comunità e della Valtellina Superiore, è opera dei Pruneri, fuso nel 1855, ed è composto da 5 campane a slancio in scala diatonica di SI2. La campana maggiore pesa kg. 2118 e l'intero concerto kg. 5861.
Le tre campane minori sono installate sul campanile della Collegiata, sono azionate elettricamente e vengono utilizzate per i segnali ordinari feriali e festivi della parrocchia.
www.youtube.com/watch?v=ABbELv-mcxk
Come si vede bene dal video di cui qui si parla, le due campane maggiori sono invece collocate sulla Torre civica o Torre delle Ore, che si affaccia sulla stessa piazza della Collegiata. Come si vede il loro azionamento è ancora totalmente manuale. Esse furono ricavate dalla fusione della famosa "Bajona" che chiamava la popolazione alle adunanze dei Consigli di governo.
Come mi spiegava telefonicamente l'Arciprete, esse sono di proprietà e pertinenza del Comune, il quale ne dispone il suono e provvede la "manodopera" necessaria all'occorrenza.
Nel 1992 mi sono trovato a Bormio per la Messa di conferimento dei Ministeri ai seminaristi teologi, presieduta dal Vescovo Maggiolini in Collegiata. Stando in piazza prima della Messa ho visto alcuni giovani infilare la porta della torre. Subito dopo i due bronzi maggiori hanno iniziato ad oscillare in silenzio. Non appena le tre del campanile parrocchiale hanno cominciato a suonare, subito si sono unite le due maggiori, suonate a bocca piuttosto alta e a ritmo regolare (tipo in Friuli). Non so come si sia conclusa la suonata perchè poi ho dovuto entrare in chiesa, i ragazzi che suonavano hanno poi partecipato alla celebrazione vestiti con la cappa dei Confratelli.
Chi conosce Grosio e ha partecipato al Centenario del 2008 sa benissimo che l'alta Valtellina ha sempre suonato a slancio di tipo tirolese, cioè a battaglio legato anche se con oscillazioni non così alte come in Tirolo. L'avvento delle elettrificazioni ha praticamente fatto sparire il sistema tradizionale di suono, sostituito con lo slancio classico: il filmato proiettato due anni fa a Grosio è dunque l'unica documentazione visiva di una pratica scomparsa.
Quanto invece continua ad avvenire a Bormio è l'unica sopravvivenza, oserei dire reliquia, della tradizione campanaria altovaltellinese...
Per questo la scorsa estate avevo contattato l'Arciprete, il quale mi ha rimandato al Municipio che è l'unico titolare delle due grandi campane ancora suonate a mano col sistema tradizionale.
Purtroppo non ho potuto dar seguito alla cosa, sia per la grande lontananza di Bormio da Como, sia perchè se si organizza di andare lassù bisogna, a mio avviso, pensare a una documentazione adeguata, soprattutto video.
Non avendo il sottoscritto nè l'auto nè la videocamera, se si vuole andare alla scoperta di questa storica sopravvivenza campanaria bisogna dividersi le parti e i ruoli. Se qualcuno ci sta, con l'arrivo della bella stagione si può tentare di organizzare una trasferta, che ovviamente potrebbe includere anche la classica sconfinata "commerciale" a Livigno e nondimeno una sosta a Grosio con visita e suoni.
Fatevi sotto!