Artos alla Barriera

Artos era infine giunto alla Barriera.
Era partito da Last Hearth insieme a lord Rickard ma lungo il percorso aveva chiesto licenza di allontanarsi.

Aveva trovato tracce di predoni e voleva verificare di cosa si trattasse.
Rickard aveva invece proseguito dato che sembrava avere fretta di raggiungere l'estremo confine del mondo.

Le tracce si erano rivelate un falso allarme, ma la deviazione lo fece arrivare con un poco di ritardo rispetto al lord di Grande Inverno.

Artos aveva già visitato in passato l'enorme muraglia di ghiaccio, ma ogni volta restava impressionato dalla maestosità della costruzione.

Si avvicinò al Castello Nero con la speranza di mettersi qualcosa di caldo in pancia.

Settimana 2 Giorno 4 (background turno 9)

La porta dopo un urlo di qualcuno si aprì e un paio di confratelli in nero aspettavano infreddoliti. "Chi viene alla Barriera?".

"Sono Artos, del clan Umber.
Sono diversi mesi che non passo da queste parti... ma credo non ci siano stati grossi cambiamenti nel frattempo. Finché la Barriera è in piedi, io sono contento.
Se possibile parlerei volentieri con il lord comandante o con il maestro."

Settimana 2 Giorno 4 (background turno 9)

La porta si aprì. "Entra, ma non ti assicuro alcun colloquio all'interno Artos degli Umber, almeno a breve".

"Allora spero di potermi scaldare lo stomaco con qualcosa di caldo."

Artos si diresse verso la sala comune.

La colazione consisteva in una birra scura molto slavata, un pezzo di pane nero e mezza aringa affumicata e quello era stato un giorno fortunato a sentire gli altri. Il pranzo invece, quello che stavano servendo, era una brodaglia marroncina con del pane di segale e la stessa birra del mattino.
La sala era affollata, ma non notò nè maestro Aemon, nè il Lord Comandante.

Artos prese la sua scodella, ringraziando il cuoco, e si sedette a una panca dove c'erano altri confratelli dei Guardiani della Notte.
A una rapida occhiata nessuno che aveva già incontrato.

"Buona giornata voi, uomini dei Guardiani della Notte. Sono Artos del clan Umber. Che si dice da queste parti?
Giù a Ultimo Focolare ogni tanto devo fare il lavoro che non fate voi." disse con un sorriso, facendo capire che il rimprovero era bonario. "Di solito tocca a me intercettare gli incursori bruti che riescono a volare giù dalla Barriera." spiegò.
"Ci sono stati movimenti insoliti oltre la Barriera?" si informò.

Un confratello, nonostante il sorriso di Artos non prese bene la battuta. "Dimmi che ad Ultimo focolare mangiate questa merda e mi avrei fatto ridere..".
Subito un secondo si intromise "Smettila Sigmund, sta solo cercando di aprire un discorso... Perdonalo ragazzo, Sigmund è da quattro giorni che fa doppia ronda sulla barriera e gli si è ghiacciato il culo, il cazzo e l'umorismo" gli altri confratelli risero.
"Mi chiamo Alec, sono un ranger. Che cosa ti porta alla Barriera?".

Anche Artos sorrise alla battuta, ma aggiunse: "Sigmund, non volevo recarvi offesa.
Io vengo dal Nord. So quanto pochi siete e quante leghe di barriera ghiacciata ci siano da pattugliare. A me piace il mio lavoro e ammazzare quei bastardi non mi dispiace, quindi non offenderti."

Poi si rivolse ad Alec.
"Sono già venuto altre volte alla Barriera. Ma mentirei se dicessi che questa volta è uguale alle altre. Tu da dove vieni, Alec?"

"Ah... e chi cazzo se lo ricorda... ho ventinove anni e sono venuto qui a nove. Mio padre è un Lord minore che ha giurato fedeltà ai Fossoway. Pochi soldi, troppa voglia di scolare e così i figli sono da piazzare. Ne manda, tre a fare i cavalieri, uno a fare il maestro, due figlie le ha fatte sposare al primo sbocciare del loro fiore, uno tiene il nome e due alla barriera. Io e mio fratello Lewyn siamo qui. Io ranger, mio fratello attendente al Forte orientale. Per voi del nord è un onore venire alla barriera, per noi.... meno" e sorrise.

"Lo so, per questo ti chiedevo la tua provenienza.
Non essendo un uomo del nord forse non capiresti appieno che cosa mi ha condotto qui. Forse mi prenderesti addirittura per pazzo.
Diciamo che sono qui per la volontà degli dei. In un modo o nell'altro questo vale per tutti coloro che si trovano in questo posto.
Credo succederà qualcosa di grosso a breve, per cui eccomi qui dove potrebbe esserci bisogno del mio aiuto." sorrise, mandando giù un po' di quella brodaglia che almeno era calda.

"Beh, forse ti capisco. Aiuto ne serve sempre, ma ultimamente vedo il Lord comandante particolarmente accigliato e teso".

"A proposito, sai se c'è un modo per potergli parlare?"

"Al Lord Comandante?" Fece una risata. "Non è un fantasma o uno schivo, e qui al castello siamo in pochi oramai. Puoi cercarlo nel suo studiolo o qui, ai pasti. In effetti ora che ci penso oggi non è qui... avrà ospiti oppure è indaffarato".

"Capisco. Beh, è stato un piacere parlare con voi." Artos finì la zuppa e lasciò la sala comune, dirigendosi verso la torretta di Maestro Aemon.
Spero che almeno lui ci sia e possa darmi ascolto...

Settimana 2 Giorno 4, pomeriggio (background turno 9)

Maestro Aemon era nello studiolo col suo assistente. Entrambi parvero incuriositi della visita.

"Ditemi Ser, in cosa posso esservi utile?"

Artos sorrise.
"A quanto pare tutti mi scambiano per un cavaliere, anche se cavaliere non sono.

Sono una persona diretta, quindi andrò subito al dunque.
Sono Artos del clan Umber. Per anni il mio compito è stato quello di intercettare eventuali incursori bruti. Proprio durante uno di questi pattugliamenti, mi sono messo a pregare di fronte a un albero diga con il volto scolpito... e... so che forse penserete che io sia pazzo, ma sul mio onore vi giuro che è la verità... gli antichi dei mi hanno parlato.
Hanno risposto alle mie preghiere.
Mi hanno spinto a venire a nord dove avrei trovato morte, sangue e ghiaccio.

Sono un uomo del nord e in anni di preghiere non avevo mai sentito gli dei rispondermi... quindi ho pensato che fosse una cosa fottutamente importante, scusatemi per il linguaggio, se si sono presi il disturbo di rivolgersi a me, che non sono un cavaliere famoso o un potente lord.

Per cui eccomi qui. Sono già stato altre volte alla Barriera... ma questa volta non so bene cosa dovrei fare.
Gli dei mi hanno chiamato e io ho risposto. Sono qui a disposizione... La mia spada è al vostro servizio."

Settimana 2 Giorno 4, pomeriggio (background turno 9)

Maestro Aemon fissava con gli occhi vitrei il vuoto dinnanzi a lui, ma la bocca tradiva inquietudine.
"Ragazzo se sono stati i sogni a cercarti e da questi chiedi risposte... beh, cerca il prete rosso che è arrivato al Castello. Lui potrebbe aiutarti più di me. Vaneggia quanto me, ma lui parla di futuro, io di passato". Ed esibì quello che doveva essere un sorriso rassicurante, ma che apparve preoccupato e teso.