Arrivo in locanda

Tamyl.Cavendish
00venerdì 29 luglio 2016 17:29
Tamyl, dopo un lungo vagabondare,giunge alla locanda del centro città, ma non trova nessuno dietro al bancone. Così decide di servirsi da sola e prende l'unica chiave disponibile, quella della stanza n.3, che diviene la sua dimora. In cambio lascia al gestore 20 denari e due righe di presentazione.



TAMYL [Ingresso locanda] Vagavo da ore per le assolate strade di questa cittadina isolana chiamata Avalon, ma alla fine trovai ciò che cercavo: la locanda nei pressi del centro città. Era da tempo che cercavo un adeguato alloggio per poter riposare le mie stanche membra di cortigiana. Per molto tempo avevo vagato senza trovare qualcosa che fosse di mio gusto, adatto a una donna d'alto rango come me (seppur non di nobili origini; una plebea divenuta cortigiana e che tale s'è promessa di restare). Molti isolani che mi ospitarono in queste notti nelle loro umili dimore, ma non potevo approfittare della loro generosità. Così, eccomi qui, davanti alla porta di una locanda della città. L'unica che si affacciava sui giardini antistanti l'immenso palazzo, che svettava sopra tutti gli edifici. Non sapevo cosa fosse di preciso, ma certamente aveva l'aria di una dimora di qualche nobile signore del luogo. Deglutii. Mi facci forza e affrontai quell'umile posto. Entrai silente e, una volta chiusa la porta, mi guardai attorno: il luogo era semplice e poco sofisticato, ma profumava di buono. Me lo feci andar bene, poichè altro posto ove alloggiare permanentemente non l'avevo ancora trovato. Però spererei di poter cambiare presto dimora, una più consona a me. Avrei potuto apparire supponente o pretenziosa, ma non era la mia natura. Volevo solo riavere quanto avevo perso. Non mi pareva di chiedere poi molto... o sì?
TAMYL [Locanda] Avanzai tra tavoli e sedie, raggiungendo velocemente una specie di bancone, davanti al quale vi erano molti sgabelli. Non mi sedetti: non sia mai che una cortigiana assuma comportamenti simili a quelli di un plebeo. Tanto mi costò in passato imparare in modi di corte e, certamente ora, non me li scorderò. Portai la mano chiusa a pugno alla bocca e tossii per schiarire la voce. [C'è qualcuno?] dissi. Nessuna riposta. Attesi.

TAMYL [Locanda] Attesi quasi mezz'ora. Nessuno si vece vedere. Sulla parete a destra del bancone notai uno strano pensile con piccole cavità, sulle quali era scritto un numero. Tutte erano vuote tranne una. Nella cavità n. 3 vi era una chiave penzolante. Se era lì, certamente la stanza era libera, o almeno questo supposi. Mi guardai attorno: nessuno in vista. Andai dietro al bancone e presi la chiave. Al suo poso lascia 20 denari e un piccolo pezzo di carta per il gestore del luogo. Mi chiamo Tamyl Charlotte Cavendish, mi sistemo in questa stanza supponendo sia libera. Spero di non arrecare offesa essendomi servita da sola. Vi lascio 20 denari in risarcimento. Saluti.

TAMYL [Locanda 1° piano] Mi recai verso le scale: le salii. Raggiunto il primo piano, cercai la stanza e vi entrai. Era vuota, un po' polverosa, ma vuota. Era semplice. Arredamento spartano, ma accettabile. Non era la reggia dei miei sogni, ma me la sarei fatta andare bene a tutti i costi, per ora. Tolto il mantello da viaggio, che appoggia sullo schienale dell'unica seggiola della stanza, ripiegai la coperta fino ai piedi del letto. Sconquassai il cuscino e mi stesi su quel duro materasso. I miei pensieri vagarono nel mio passato, si fermarono sul mio presente e poi volarono verso il mio possibile futuro. Le parole di Rewel, la ragazza che incontrai tempo fa al tempio, risuonarono a lungo nella mia mente, ricordandomi che non ero una donna, un'umana, ma bensì un mezzelfo. Non mi capacitavo ancora di quella rivelazione. Ella mi disse che su quest'isola c'erano altri come e come lei, ma non li ho ancora trovati. Dovrò impegnarmi nella ricerca. Voglio sapere chi sono veramente: una donna con due strane orecchie che nascondeva sotto i capelli per la vergogna o una mezzelfa che doveva essere orgogliosa d'esser tale. Tra mille pensieri, infine mi addormentai, cullata dalla calde temperatura diurne.
Tamyl.Cavendish
00venerdì 29 luglio 2016 17:30
Spero vada bene così [SM=g27823]
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