Al Cinema ...

[Onde evitare di aprire un ennesimo topico col titolo di un film visto al cinema, ne apro uno che possa contenerli tutti]
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In Memoria Di Me di Saverio Costanzo.

Per chi abbia un minimo di interesse per l'argomento.

Lo consiglio vivamente.

Spero possa turbarvi come ha turbato me.

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Scritto da: CorContritumQuasiCinis 14/03/2007 13.54
[Onde evitare di aprire un ennesimo topico col titolo di un film visto al cinema, ne apro uno che possa contenerli tutti]
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In Memoria Di Me di Saverio Costanzo.

Per chi abbia un minimo di interesse per l'argomento.

Lo consiglio vivamente.

Spero possa turbarvi come ha turbato me.

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ehm.. quale argomento?

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Scritto da: bradiporosso 14/03/2007 14.04


ehm.. quale argomento?

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:)

Davo per scontata una veloce webricerca, Brad.

Comunque, per risponderti, prendo in prestito una delle tante recensioni in giro.

E' un’ambiziosa opera seconda, grondante suggestioni non solo teologiche, In memoria di me, film spericolato di Saverio Costanzo. Romano, scienziato della comunicazione, allievo di Abruzzese, Costanzo s’è fatto poi le ossa tra gli italoamericani di Brooklyn e ha vinto il Pardo d’oro di Locarno e rischiato l’Oscar con il film d’esordio, parlato in arabo e ebraico: Private, un altro sguardo sulla resistenza domestica dei più coriacei tra i palestinesi.
D'ambientazione implicitamente gesuitica e dal titolo che più evangelico non si può, questo In memoria di me non è né silenzioso né parlato solo in latino (le due recenti trovate vincenti per riaffezionare il pubblico al film di genere religioso). Ma racconta la storia di un gruppo di giovani novizi (non tutti di vocazione semplice e cristallina, anzi tre proprio superdotati dal punto di vista spirituale) da addestrare, se consenzienti, secondo le sublimi regole, tecniche e esercizi di meditazione e proselitismo congegnati dal santo basco Ignazio di Loyola alla metà del XVI secolo. Un inventore coinvolgente di linguaggi efficaci e anche «fantasy» (come racconta Barthes in Sade, Fourier, Loyola, 1971) e di comportamenti perfino «oltraggiosi » per l’ortodossia vaticana (l’ordine venne infatti «congelato» per 50 anni tra la fine del 700 e l’inizio dell’800), Ignazio non sovvertiva il codice, il dogma, ma lo deformava per arrivare alla sua essenza comunicativa più efficace per una ecumenica «propaganda fide » (tecniche di svelamento dell’amore più grande altrettanto innovative, secondo l’analisi di Barthes, di quelle applicate dagli altri 2 visionari alla sessualità e all’utopia sociale).
E molto deve aver appreso, Ignazio, dalle tecniche zen dell’«indifferenza», dell’umiltà e dell’«annullamento dell’io», e dall’ «halwa» sufi, l’isolamento temporaneo per la meditazione, elemento essenziale nella progressione spirituale del discepolo dell’Islam, da compiere con il permesso e sotto la guida del Maestro, ovvero una guida al «contatto con dio, all’imitazione di dio» senza distrazioni, ma i cui benefici devono tornare al più presto alla comunità, almondo.
Il film (che i lettori del manifesto vedranno gratis, staccando il tagliando pubblicato su Alias di domani) è tratto dal conturbante romanzo Un gesuita perfetto (poi Lacrime impure) di Furio Monicelli che, ambientato molti decenni fa, e più esplicitamente concentrato, rispetto al film, sul dramma della «rimozione forzata dell’omosessualità» (non troppo gesuitica come ben spiega il prete gay James Alison), non è però stato tradito o strumentalizzato nella sua rispettosa vis polemica. Un esercizio di stile, concettuale e corporale, delocalizzato in un collegio (benedettino) di Venezia, senza la furia laica di Bellocchio, perché prevale lo stupore per la «contestazione» usata come variabile interna; scoperta, tollerata e addirittura provocata dai vertici di questa macchina da guerra, perfetta e collaudata, aggiornatasi nei secoli.
Un'azienda leader che sa formare i quadri evangelizzatori, addestrarli alla meditazione, alla preghiera, al combattimento, al compromesso e al martirio, anche altrui (come può solo chi tiene testa a una roboante colonna sonora di Alter Ego e Carlo Crivelli, tra valzer e l’inabissarsi post dodecafonico).
E gerarchizzarne la potenza, massimizzarne le capacità tecniche e oratorie, analitiche e immaginative, e anche isolarne gli elementi turbativi. Un doppio gioco laico, insomma, tra Mission e L'anno scorso a Marienbad, che ha diviso alla Berlinale pubblico e membri della Compagnia di Gesù.
Certo il film è affascinante e suggestivo, misterioso e un po' difficile, «fa scoppiare la testa del pubblico pagante», scrive Variety. I duelli ci sono, ma a base di interpretazioni del Vangelo così sofisticate da suonar eretiche (però Hans Ziegler, luterano, non ha accettato la parte del padre superiore per non promuovere il Vaticano); i momenti di tensione, cristologicamente horror, non sono superficiali né effettistici. Costanzo sprigiona dalle immagini una forza «diabolica» raddoppiata da un cast concentrato come nel Villaggio dei dannati, anche perché gli attori hanno eseguito, per una settimana almeno, gli Esercizi spirituali che sono alla base del nostro pensiero occidentale (sincretico e bastardo, quando ci piace).

fonte: ilmanifesto.it

La voltapagine di Denis Dercourt. (7+)

sono rimasto un po' scioccato da una scritta che campeggia a tutto muro accanto al cinema di Castel del piano

Io e te 10 metri sopra l'universo



esagerati.

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Scritto da: mant(r)a 17/03/2007 10.03

Io e te 10 metri sopra l'universo

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quest'uomo si sarà mai interrogato sull'indefinibilità della spazialità dell'universo?
su quanto esso possa essere incommensurabile?
e su quanto 10 metri siano un'inezia rispetto al TUTTO???

ma poi
cosa vuoi che sia una quantità di 10 metri sopra l'universo?



sfigati.

[Modificato da mant(r)a 18/03/2007 3.39]

Non sapete con quanta ansia sto aspettando questo film.

Che, a quanto pare, sarà l'ultimo di Olmi.
Quasi una "summa", un epilogo, per chiudere la sua carriera artistica.

Credo sia un film che farà "discutere".

Io aspetto.

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Scritto da: CorContritumQuasiCinis 22/03/2007 16.04


Non sapete con quanta ansia sto aspettando questo film.

Che, a quanto pare, sarà l'ultimo di Olmi.
Quasi una "summa", un epilogo, per chiudere la sua carriera artistica.

Credo sia un film che farà "discutere".

Io aspetto.

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cavolacci finalmente!!
anche io ne aspetto con ansia l'uscita!
questo anche a causa della magra stagione cinematografica
gennaio-febbraio-marzo.. (salvo solo Lynch e Von Trier)

l'ultimo film che ho visto al cinema è del '77!!

Ritorno fresco fresco dalla visione.
Il film merita di esser visto.
Se non altro per gli spunti di riflessione che fornisce.
E poi perché Ozpetek in alcuni passaggi riesce ancora a commuovere(mi).

Consigliato.

Ps. Mi gira in testa, e la canticchio dall'uscita del cinema,
questa "canzoncina" di Neffa che fa parte della colonna sonora:
diretta, semplice, bella ...:
ma quanto mi piace! Ma quanto mi "accora". Ah!



PASSIONE - Neffa

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Scritto da: CorContritumQuasiCinis 22/03/2007 23.53
Ritorno fresco fresco dalla visione.
Il film merita di esser visto.
Se non altro per gli spunti di riflessione che fornisce.
E poi perché Ozpetek in alcuni passaggi riesce ancora a commuovere(mi).

Consigliato.

Ps. Mi gira in testa, e la canticchio dall'uscita del cinema,
questa "canzoncina" di Neffa che fa parte della colonna sonora:
diretta, semplice, bella ...:
ma quanto mi piace! Ma quanto mi "accora". Ah!



PASSIONE - Neffa

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fece lo stesso effetto anche a me cor
e remedios di gabriella ferri ?

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Scritto da: Agrumica 23/03/2007 11.15
e remedios di gabriella ferri ?

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Già, Agru.
La Voce pasoliniana di Gabriella Ferri.

E sì: (ben) altri brividi!

Che m'hai fatto venire in mente!

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Scritto da: CorContritumQuasiCinis 23/03/2007 12.28


Già, Agru.
La Voce pasoliniana di Gabriella Ferri.

E sì: (ben) altri brividi!

Che m'hai fatto venire in mente!

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mi ricordavo di averla postata !

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Scritto da: Agrumica 26/02/2007 10.41

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(Anche) per te, Agru.

Grazie.




Stornello dell'estate.

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Scritto da: CorContritumQuasiCinis 23/03/2007 12.28


Già, Agru.
La Voce pasoliniana di Gabriella Ferri.

E sì: (ben) altri brividi!

Che m'hai fatto venire in mente!

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così, sorridendo
cor,
oh core grato o ingrato di sicuro core de mamma
mi fai sorridere benevolmente oviiamente:


spesso ti travesti da tafazzi e ti bottigli i maroni sul tuo vissuto, sulle tue nostalgie,sui tuoi ricordi vividi e quasi laceranti, sul tuo vorrei ma non plus.

tipo:
che m hai fatto venire in mente ---> e giù bottigliate

ti potrei definire il mon signore del brivido infinito, con il guardo al bel tramonto.


ti prego, prendila con ironia, sii clemente, fatti una risata e perchè no un paio di bottigliate, ma ridendo.


salute e frasca


e, mio signore, invochiamo l alba, cantiamola
anche se i tramonti sono quasi sempre più belli, più densi più passionali

saturniocontro (Johnny Palomba)

"L'ULTIMO BUCIO"

saturniocontro se chiama così chenfatti lavita è popo così che secciai tipo saturnio contro allora infatti taddetto popo male etteritrovi nasera accasa cò namanica derincoiioniti natossica urroscetto chesepenza deesse noscrivitore uno chessesposato sumadre eccheppoi atradisce cossuzzìa uno deivilagpipol chesseveste dapolizzotto uncassonetto cheparlaturco chessò lunichi amichi tua eallora lunica cosa chepoi fà è stirà lezzampe eallora astofirm sevede popo chenfatti anche settaddetto male infonno cestanno lamichi chenfatti stirincoiioniti stanno sempre prima aaspettà poi naspettano più evvanno tutti anvillone armare epparleno eppenzeno delle cose morto riflessive su avita sullamore deecose morto profonne che infatti anche io chessò sempre statio nzenzibbile astetematichie loccapite chenfatti poi semetteno aggiocà appimpong chellò sempre detto cheè nosport da froci.

chenfatti saturno ce lopoi pure avé contro. limportante è nun avello dietro.

novem'arzodumilessette
(Ciak, sala 1 20.10 dietro. Euro 5)

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Scritto da: CorContritumQuasiCinis 23/03/2007 12.36
(Anche) per te, Agru.

Grazie.




Stornello dell'estate.

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dimenticavo...

Questa è un'altra donna che amo.

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chenfatti saturno ce lopoi pure avé contro. limportante è nun avello dietro.

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Parole sante.

[Modificato da WalterA 23/03/2007 12.58]

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Scritto da: )mozzill'o re( 23/03/2007 12.42


spesso ti travesti da tafazzi e ti bottigli i maroni sul tuo vissuto, sulle tue nostalgie,sui tuoi ricordi vividi e quasi laceranti, sul tuo vorrei ma non plus.

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Mozzo, Mozzo. Mozzo di bordo!

Ma certo che la pijo avec de l'ironie, et aussì de l'auto-ironie (ci capiamo in francese tu ed io)...

... e mi ci faccio pure una risata a 32 denti:

Credo di dovere aprire moi aussì una "stanza de re", nel caso mio: una bettola del Cor(e) e ficcarci dentro, come tu mirabilmente insegni,
tutti i miei vissuti, le mie nostalgie, i miei ricordi vividi e quasi laceranti, il mio vorrei ma non plus.

Avec de l'ironie, Mozzì. Of course.

Ti bacio, di Mozzo Bordato.

A bientot, cherì.

Se semo capiti.

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Scritto da: CorContritumQuasiCinis 22/03/2007 16.04
...

Non sapete con quanta ansia sto aspettando questo film.

...

Io aspetto.

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che forse sia la stessa mia?
non m'era mai successo di attendere un film.

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Scritto da: CorContritumQuasiCinis 23/03/2007 13.03


Mozzo, Mozzo. Mozzo di bordo!

Ti bacio, di Mozzo Bordato.

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questa è poesia

poesia,poesia, emozioni, empatia, passioni, lucida ironia, languida nostalgia

un giorno scriverò dell uomo e della poesia,
di tutte le poesie
anche o sopratutto quelle non scritte, non dette.

caro cor augurandoti buona domenica, ricordando quella che abbiamo passato insieme, ti saluto.

e' praticamente ovvio:

E' DUOPO LA BETTOLA DEL COR(E)


O REVUAR

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Scritto da: CorContritumQuasiCinis 22/03/2007 16.04


Non sapete con quanta ansia sto aspettando questo film.

Che, a quanto pare, sarà l'ultimo di Olmi.
Quasi una "summa", un epilogo, per chiudere la sua carriera artistica.

Credo sia un film che farà "discutere".

Io aspetto.

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L'ho visto poche ore fa. Non ne parlerò perchè chi lo sta aspettando con ansia, non ne sia in alcun modo condizionato.
Solo un commento su Raz Degan. E' inaspettatamente perfetto.

P.S. Non è ancora uscito, ho solo la fortuna di avere un'amica critica che a volte mi porta con sè alle presentazioni.

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Scritto da: lemiemanisudite2. 24/03/2007 15.34


L'ho visto poche ore fa. Non ne parlerò perchè chi lo sta aspettando con ansia, non ne sia in alcun modo condizionato.
Solo un commento su Raz Degan. E' inaspettatamente perfetto.

P.S. Non è ancora uscito, ho solo la fortuna di avere un'amica critica che a volte mi porta con sè alle presentazioni.

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Che culo! :

Ma lo hanno rifatto anche stamattina?

Credevo fosse ieri mattina al Quattro Fontane la proiezione per la stampa.

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Scritto da: lemiemanisudite2. 24/03/2007 15.34
L'ho visto poche ore fa. Non ne parlerò perchè chi lo sta aspettando con ansia, non ne sia in alcun modo condizionato.

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Cavolo se sei corretta! non potresti essere un pò più bastarda, a volte?

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Scritto da: lemiemanisudite2. 24/03/2007 15.34


L'ho visto poche ore fa. Non ne parlerò perchè chi lo sta aspettando con ansia, non ne sia in alcun modo condizionato.
Solo un commento su Raz Degan. E' inaspettatamente perfetto.

P.S. Non è ancora uscito, ho solo la fortuna di avere un'amica critica che a volte mi porta con sè alle presentazioni.

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CULATTONA RACCOMANDATA (scusa ma era il caso di dirlo.. )

Visto ieri.
Ho pianto come una bambina, le lacrime scendevano spontanee. Anche una volta uscita dal cinema, continuavano a scendere.
Bravo Ferzan.

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Scritto da: FedeCina 26/03/2007 10.40
Visto ieri.
Ho pianto come una bambina, le lacrime scendevano spontanee. Anche una volta uscita dal cinema, continuavano a scendere.
Bravo Ferzan.

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son curiosissima di vederlo
tanti dicono sia "un fate ignorati 2 la vendetta"
altri molto bello

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Scritto da: CorContritumQuasiCinis 24/03/2007 17.02


Che culo! :

Ma lo hanno rifatto anche stamattina?

Credevo fosse ieri mattina al Quattro Fontane la proiezione per la stampa.

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Era una semplice proiezione privata di quelle che fanno quando nella stessa giornata ci sono, in contemporanea, più presentazioni alla stampa.

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Scritto da: marco83p 24/03/2007 20.46


CULATTONA RACCOMANDATA (scusa ma era il caso di dirlo.. )

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Avere un'amica che fa quel lavoro è in generale una fortuna, ma se l'amica in questione è logorroica da mal di testa fulminante...per farla breve è la seconda volta che ne approfitto.

Ieri sera ho visto "Borat". Da paura!