charmin9dim, 02/03/2011 20.11:
Adriano, le tue parole non mi sono di conforto, ma sento che non mi hai dato delle risposte che mi hanno "assetato", spero che apprezzerai la mia franchezza. Dalla mia breve esperienza ho imparato che la verità sarà per me quella che vedono i miei occhi e sentono le mie orecchie, perchè quello che arriva dall'esterno mi appare solo in malafede. E mi sento di poter giudicare quando e quanto voglio, perchè Dio posso esserlo io, se lo arrivano ad essere persone che addirittura godono per quello che credono di rappresentare.
non penso che si può più vivere molto serenamente dopo aver subito fino al midollo le dottrine WT, aver creduto per anni, chi come me ancora prima di nascere, che questa vita non significa niente ma sperando in quella che ci hanno prospettato sublime. invece abbiamo avuto "la fortuna" di aver schiantato e compreso un po' la verità/realtà, cioè che questa vita non sarà mai per sempre, e siamo "costretti" a viverla anche con dignità, e che non si recupera il tempo perso, nel mi caso i miei primi vent'anni, considerati il periodo più bello dove ci si fabbrica dei ricordi che durano per il resto degli anni.
ps per Pino: non sono incatenato dai sensi di colpa
Non è facile credere ad una verità assoluta e non è affatto semplice riporre tutte le proprie speranze in un credo di una qualsiasi confessione religiosa visto che non esiste possibilità alcuna di conferme o riscontri oggettivi.
Si può comunque essere stati Tdg attivi e molto impegnati in un tempo remoto ed oggi, comunque, essere felici nella nuova realtà forti di una esperienza che qualche traccia positiva ha lasciato.
Non parlerei affatto di "recuperare il tempo perso".
Nulla è mai perso, come un corso di formazione ti lascia dentro qualcosa che userai nel percorso successivo.
Nella mia vita ho lavorato per tre mesi in un call-center, occupandomi di teleselling. vent'anni fa sarei inorridito a tale ipotesi ma, oggi, ringrazio quella breve esperienza che mi ha aiutato ad acquistare maggior fluidità nel contatto telefonico, cosa che mi mancava.
certo, per me, alla soglia dei 60 anni, sarebbe facile guardarsi indietro e rimpiangere le cose non fatte o pentirmi di scelte o decisioni prese o perdute, ma così non è.
Tutto ciò che ho affrontato e, a volte, subìto, dai divorzi agli interventi chirurgici, mi hanno trasferito qualcosa che nessuno potrà più togliermi e più che mai ho voglia di lottare e continuare a combattere perchè la vita è meravigliosa proprio perchè nulla è facile e tutto deve essere conquistato.
Kalos