A 1562 persone piace questo elemento

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kospades
00martedì 18 ottobre 2011 14:29
L'italiano medio e la giustizia fatta in casa (per finta)
A 1562 persone piace questo elemento è un video che ho beccato gironzolando sui blog che frequento. L'autore riporta, senza modifiche, i commenti del gruppo di Facebook Lasciate lo zio di Sarah alla folla. Guardatelo, se non lo avete fatto.
Ora mi chiedo, lasciando da parte la rabbia oggettiva che un delitto del genere può suscitare e le considerazioni su ciò di cui sia veramente colpevole Misseri Michele, mi chiedo, ripeto, ma quanto è becero l'italiano medio? I cari feisbuccari si precipitano a promettere morte e torture con una leggerezza che sarebbe spaventosa se non avessi la certezza che in realtà si tratta di conigli che non hanno il coraggio di sbattere i piedi in terra. Adulti (anagraficamente) che ignorano le basi della grammatica e danno giudizi a priori, ggiovani con le immancabili pose provocanti (leggi ridicole).
Io sono favorevole alla pena di morte e non aborrisco la violenza senza se e senza ma come va di moda oggi, ma dietro ogni sentenza ci deve essere un lavoro attento, di comprensione della mente umana nelle sue debolezze e nelle sue eventuali malattie. Abbaiare così mi sembra soltanto stupido.
Voi cosa ne pensate?
KimmyTamer
00martedì 18 ottobre 2011 15:39
Re: L'italiano medio e la giustizia fatta in casa (per finta)
kospades, 18/10/2011 14.29:

ma quanto è becero l'italiano medio? I cari feisbuccari si precipitano a promettere morte e torture con una leggerezza che sarebbe spaventosa se non avessi la certezza che in realtà si tratta di conigli che non hanno il coraggio di sbattere i piedi in terra. Adulti (anagraficamente) che ignorano le basi della grammatica e danno giudizi a priori, ggiovani con le immancabili pose provocanti (leggi ridicole).



E' una cosa agghiacciante. Mi dà sempre sui nervi. Paradossalmente fa insorgere più istinti omicidi sentire queste cose che vedere un "killer" o chi per lui.
Solsi dire... a parer mio... "popolo bue, bueggia."



Io sono favorevole alla pena di morte e non aborrisco la violenza senza se e senza ma come va di moda oggi, ma dietro ogni sentenza ci deve essere un lavoro attento, di comprensione della mente umana nelle sue debolezze e nelle sue eventuali malattie. Abbaiare così mi sembra soltanto stupido.
Voi cosa ne pensate?



Io sono contraria alla pena di morte (perchè "spero" nella rieducazione), ma non sono contraria alla violenza senza se e senza ma, specificando però che di se e di ma, comunque, me ne servono a TONNELLATE prima di poter ammettere che "non si poteva fare altrimenti" - il principio, in genere, è che appunto non si può fare altrimenti. Per quanti riguarda la pena di morte penso che ci sia sempre una via alternativa, quindi penso che sia una cosa da eliminare.

Comunque di sicuro discorsi del genere non hanno nulla a che vedere con le reazioni beote di pancia di questa gente. Ragionamenti del genere vanno fatti con la testa sgombra e nessuna reazione emotiva in corpo... io capisco che uno sul momento possa avere "istinti omicidi" quando sente certe cose (... "sente", il che non implica che siano vere), ma la maturità di una persona sta nel sapere che quando si pensa di pancia è il caso di starsene zitti ed aspettare che la reazione emotiva passi, se no si fanno danni, SOPRATTUTTO se si parla di vite altrui, violenze, torture e via dicendo - argomenti palesemente "assurdi" affrontati in modo talmente superficiale da risultare disarmante...

Alice Sacco
00mercoledì 19 ottobre 2011 13:46
Scusate se anche stavolta guardo il pelo nell'uovo e l'OT, ma 1562 persone sono un numero più che esiguo in contronto alla quantità di italiani che frequentano Facebook. Pochi secondo me per definirli come 'modello standard dell'italiano medio.

Guardate qua www.facebook.com/AbitantiLommbardia
Questa è la pagina dedicata alla Lombardia (una regione a caso)
Niente politica, niente Lega Nord. Piace a 17.701 persone (sicuramente sparse per tutta l'Italia), molte di più rispetto ai 1500 ignoranti che hanno favvato la pagina su Misseri.

Poi, andando in un'altra regione italiana, la Sicilia, piace a ben 703.754 persone.
Mi spiace non riuscire ad ignorare tutti i dettagli del caso.
kospades
00mercoledì 19 ottobre 2011 21:41
Re:
KimmyTamer, 18/10/2011 15.39:

Io sono contraria alla pena di morte (perchè "spero" nella rieducazione), ma non sono contraria alla violenza senza se e senza ma, specificando però che di se e di ma, comunque, me ne servono a TONNELLATE prima di poter ammettere che "non si poteva fare altrimenti" - il principio, in genere, è che appunto non si può fare altrimenti. Per quanti riguarda la pena di morte penso che ci sia sempre una via alternativa, quindi penso che sia una cosa da eliminare.



La rieducazione è fondamentale e non andrebbe mai sottovalutata né negata per principio, come si usa fare dinanzi a casi eclatanti o che la televisione ha provveduto a gonfiare. Io penso però ai recidivi (che siano passati attraverso un giusto percorso di rieducazione) e ai criminali che hanno dimostrato totale disprezzo per le vite altrui. A volte, semplicemente, non c'è alcunchè da educare. La morte provoca paura e la paura genera rispetto. Si potrebbe inquadrare la pena di morte come legge temporanea, della durata di dieci-venti anni, nell'ambito di un traghettamento generale della società verso uno status migliore.

Alice Sacco, 19/10/2011 13.46:

Scusate se anche stavolta guardo il pelo nell'uovo e l'OT, ma 1562 persone sono un numero più che esiguo in contronto alla quantità di italiani che frequentano Facebook. Pochi secondo me per definirli come 'modello standard dell'italiano medio.



Certo che sono pochi. Se voglio farmi un'idea dell'italiano medio, statisticamente parlando, vado sul sito dell'ISTAT.

Fino al 2009 la percentuale di persone di 6 anni e più che ha dichiarato di aver visitato musei o siti archeologici almeno una volta nell'arco dell'anno è del 28.8. Se faccio la media dal 2001 al 2009 ottengo 28.1% circa. Possiamo dire, volendo, che oltre il 60% degli italiani visita un museo meno di una volta all'anno. Nel 2010 le persone di 6 anni e più che hanno letto libri nei 12 mesi precedenti sono il 46.8%. Da notare che dai 55 anni in poi il dato cala abbastanza velocemente. Incrociando questo valore con il fatto che la quantità di italiani (nel 2010) che ha 55 anni o più è circa un terzo della intera popolazione con più di sei anni deduco che più della metà degli italiani legge molto poco o per niente. Ancora: nel 2010 la percentuale di persone di 6 anni e più che ha dichiarato di aver assistito a spettacoli teatrali almeno una volta nell'arco dell'anno è del 22.5. Il 10.5 per gli spettacoli di musica classica. Nel 2010 gli italiani che leggono quotidiani almeno una volta a settimana sono il 55%, mentre quelli che hanno usato internet almeno una volta nell'arco dell'anno sono il 48.9%.
Gli italiani dai 14 anni in poi che si informano della politica quotidianamente sono, sempre nel 2010, il 34.1%. Guarda la televisione, invece, il 93.5%.
I dati sulle lauree sono troppo striminziti per trarne qualcosa di buono, ma penso che il quadro sia abbastanza chiaro anche così, senza fare raffronti con altri paesi.

Ah, dimenticavo. Qui c'è un video mi piace tanto per l'importanza data al passato, più che per la critica mossa all'uomo medio. Impressionante, però, la lungimiranza di Pasolini.
(Gaea)
00giovedì 20 ottobre 2011 22:19
Ammetto di essere una che, di pancia, augurerebbe le morti più atroci a tante bestie che popolano i nostri tg (tanto per dirne una, mi chiedo come sia possibile che una ragazza che tortura e uccide con novantasette coltellate madre e fratellino possa essere libera dopo dieci anni di carcere....). Però di pancia. Come già avete detto, trovo veramente ridicoli quelli che su Facebook scrivono ogni genere di maledizione e poi... poi, quando si trovano a dover giustificare quelle affermazioni ti sanno solo dire "beh, fa schifo".
Mio cugina di 8 anni argomenta meglio le sue scelte.
Il problema non credo stia tanto nel popolo bue, quanto nella sensazione che è stata data al telespettatore che tutto sia giudicabile, come in un reality. Secondo te Misseri è colpevole? Invia "Si" al 488898... lo sviscerare ogni sordido e inutile aspetto di un delitto fa "staccare" la gente dalla realtà e quindi non guardi più con quel minimo di empatia all'assassino - non ti chiedi il perchè - pensi solo sia come i personaggi dei film: bidimensionale, senza spessore, un cattivo perfetto che fa pestato, ammanettato, trucidato, sgozzato, elettrificato, -ato, -ato...
Ricollegandomi all'esempio iniziale, però, pensiamo a come viene facile augurare tutto il male possibile al maschio Michele Misseri, al "negro" (è voluto il termine offensivo, ma non per offendere!) Ruby Ghedè (o come si scrive), a "El Gordo" (quel maiale che aveva ammazzato l'italiana a Lloret de Mar...) mentre nessuno pensa a massacrare Erika, Amanda e tutte le altre belle ragazze che vengono mostrate tenere e pulite.
Credo che nella mentalità-bovica comune, faccia molto anche questo.
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