Vigilia della 9^ di Campionato 2009/10. SAV Vacallo : Riposa.

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!maro!
00mercoledì 18 novembre 2009 11:47






DETERMINAZIONE
È quanto chiede il coach Massimo Aiolfi alla sua SAM Massagno.
(fotogonnella)



La determinazione contro i... nomi.



C’è Nyon-SAM: coach Aiolfi chiede ai ragazzi una prestazione di carattere.

Stasera alle 20, sul parquet romando, i massagnesi cercheranno il riscatto dopo il derby perso domenica al Palamondo contro il Lugano.
Ancora Aiolfi: «I primi due quarti contro la squadra di Carettoni mi sono piaciuti»



di Carlo Scolozzi


Non ha il tempo per leccarsi le ferite la SAM Massagno di coach Massimo Aiolfi: stasera c’è infatti un impegno particolarmente probante, ossia la trasferta di Nyon contro uno squadrone in difficoltà. Insomma, non proprio l’avversario ideale per riscattare la sconfitta del Palamondo nel derby contro il Lugano di Renato Carettoni. «Passiamo da una corazzata all’altra» dichiara l’allenatore dei massagnesi, che non perde comunque la fiducia. «Dovremo metterci molta determinazione, perché il nostro basket è poi questo. Noi non abbiamo i grandi nomi di cui dispongono invece i nostri prossimi avversari, quindi utilizzeremo altre armi». Armi che possono essere in ogni caso taglienti, come ha dimostrato proprio la SAM nello sfortunato derby col Lugano. «Nei primi due quarti ci siamo fatto valere. Anzi, nel secondo ci siamo portati pure sul 12-0. Poi però siamo calati e se accade questo, beh, finiamo per rimediare una sconfitta, com’è infatti successo l’altroieri». Sarà una questione di motivazioni: chi ne avrà di più potrà dettare legge stasera sul parquet di Nyon. Anche perché, nonostante la classe, gli svizzero-francesi non hanno ricevuto al momento particolari gratificazioni dai propri impegni nel torneo di LNA. Sarà quindi pure un incrocio tra compagini con qualche problema? Almeno per quanto concerne la SAM Massagno, però, Aiolfi non vuole certo parlare di una squadra in difficoltà. «Due weekend fa questi ragazzi hanno saputo sconfiggere il Monthey in trasferta... Domenica avremo anche perso, ma nella circostanza il nostro avversario era un certo Lugano». A proposito, Aiolfi ritiene che tra le due corazzate (Lugano e Nyon) la più pericolosa sia quella di Carettoni «Mah, ritengo che Renato possa compiere più scelte. Inoltre nell’ultimo rinforzo Mihajlovic ha davvero un valore aggiunto». Lugano, quindi, un po’ più competitivo del Nyon, come testimonia anche la classifica dopo la prima parte di campionato. Ciò che invece la graduatoria non dice è questo: nonostante il -8 e l’incalzare degli impegni ufficiali che tolgono il tempo agli allenamenti, la SAM stasera si darà nuovamente da fare, con tanto ottimismo e voglia di progredire. «Non ne faccio una questione di attacco o difesa ma, ripeto, di determinazione. Nel derby siamo andati bene solo per un certo periodo di gara, stasera dovremo invece sfruttare più a lungo le nostre qualità caratteriali». Insomma la squadra di Aiolfi, uno che ama esaltare il collettivo invece delle individualità, vuole ribadire la propria grinta sul difficile parquet romando, contro una squadra che ha altri obiettivi e un’altra rosa. Almeno caratterialmente Hamilton e compagni non potranno di conseguenza deludere il proprio coach. Ma Vernon ci sarà? «Sì, lo posso affermare senza problemi. Si trascina da tempo una contrattura e quest’ultima frena un po’ la sua voglia di spingere, ma oggi non mancherà». Dovrebbe anzi essere nel quintetto base.


by CdT



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Dopo il Lugano, un altro osso duro per la SAM.



La squadra di Aiolfi stasera sul campo del Nyon, tra le ‘big’ del campionato.




di MEC


SAM Massagno, stasera oltre Gottardo. Non si può dire che il calendario aiuti molto Aiolfi, considerato che dopo la corazzata Lugano si trova una possibile cacciatorpediniera. Almeno sulla carta e secondo i pronostici di inizio campionato.


Ma Petitpierre come vede la sua compagine dopo la scoppola patita contro l’Olympic:


«Siamo un bel frutto, davvero, ma ancora acerbo. La nostra immaturità esplode ogni volta che ci troviamo confrontati contro squadre come Lugano od Olympic. E se penso che dopo Massagno, sabato saremo a Chiasso contro il Vacallo…».


Ma è una compagine che sta crescendo?


«A volte credo che lo stia facendo, ma poi ci sono anche clamorose smentite. In diversi frangenti della gara giochiamo con raziocinio e applichiamo quanto preparato. In altri, come Friborgo, non facciamo nulla che abbia una logica e quindi, giustamente, paghiamo dazio». E il panettone? «Non mi preoccupo affatto: ho un Presidente che sa che si vince e si perde, perché lo sport è così. È importante cercare di costruire e credo che potremo dire la nostra fra qualche mese, confidando che i frutti maturino».



Per un coach tranquillo malgrado certi risultati, ne troviamo un altro sulla sponda massagnese che sarà alle prese con una ricarica di fiducia dei suoi ragazzi.
Domenica, contro il Lugano, Massagno ha avuto una bella reazione nel secondo quarto, ma non è andato oltre. È venuta a mancare la grinta, la voglia di strappare ogni pallone o palla vagante e, per dirla con Balletta, non c’è stata la stessa intensità di Monthey. La SAM deve ora preparare il suo futuro, costruendo in maniera oculata per affrontare le pari ruolo, diciamo le squadre dal quinto posto in giù. Ci sembra una buona cosa perché, e lo ha dimostrato più di una volta, è bello sognare di vincere certi incontri ma è molto più reale fare due punti contro le avversarie dirette. I ruoli, determinati anche dai baiocchi investiti, hanno una loro scala di valori ed è vero che ci può scappare la sorpresa, ma è molto meglio non farsi scappare due punti che si possono, devono, fare.



© LaRegioneTicino





!maro!
00mercoledì 18 novembre 2009 11:49





TRANQUILLO
Nonostante alcuni cali nei secondi quarti delle ultime partite coach Carettoni non perde la serenità.
(fotogonnella)



«Concentrato e disciplinato».



È il Lugano che vuole Carettoni contro gli Starwings (oggi alle 20)

All’Elvetico sbarca la squadra che domenica ha impegnato il Vacallo.



di Carlo Scolozzi


«I cali nei secondi quarti delle ultime tre partite? Non li giustifico e vorrei che stasera non si ripetessero, ma non vorrei comunque ingigantirli in quanto ci possono stare. Eppoi la squadra ha avuto delle difficoltà quando era avanti di 20 punti e ha inoltre saputo rifarsi. Insomma, firmerei per avere problemi simili ma ottenere ugualmente il successo». È un Renato Carettoni fiducioso e sereno quello che oggi all’Elvetico cercherà di impartire ai suoi ragazzi le indicazioni giuste per sconfiggere gli Starwings, una compagine che nell’ultimo weekend di campionato ha impegnato duramente i campioni svizzeri, ossia il Vacallo di Rodrigo Pastore, sul parquet di Birsfelden. «Se sono stupìto dall’equilibrio che ha caratterizzato StarwingsSAV (69-56 per i vacallesi)? No, perché quella di Patrick Koller è una compagine forte, che può schierare elementi quali Hollins, l’ex Losanna Tony Brown, l’irlandese Mcrory, Delic e Sloan, che sotto canestro dà un certo contributo... Eh sì, mi piace quasi tutto il gruppo degli Starwings. Insomma, dopo le prime della classe viene la formazione di Birsfelden, che come noi ha a disposizione sei stranieri».

Che dovrà fare quindi il Lugano per vincere questa gara, in agenda alle 20? «Essere concentrato e disciplinato per 40’ .Sono comunque ottimista, anche perché ultimamente ho riscontrato dei miglioramenti».

Per coach Renato Carettoni quella di questa sera potrà essere una partita tiratissima? «Premetto che non vorremo ritrovarci punto a punto con l’avversario, anche perché siamo impegnati all’Elvetico e quindi sul nostro campo, ma se accadesse non sarebbe certo strano né testimonierebbe delle difficoltà del Lugano: ripeto infatti che Starwings è una squadra di qualità».

Contro la quale Dusan Mladjan e compagni proveranno a confermare il proprio valore dopo il successo colto domenica nel derby del Palamondo (99-69 contro la SAM).

by CdT



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Ma il gioco sporco dei renani va stroncato.



Il Lugano ospita lo Starwings: vittoria da cogliere.




di MEC


Stasera i Lugano Tigers ospitano lo Starwings di Basilea, mentre Vacallo guarda tutti senza fatica, osservando la sua giornata di riposo. Ieri sera i ragazzi di Aiolfi sono andati in scena a Nyon, come leggete sotto, per cui si può pensare che oggi ci saranno tutti all’Elvetico.

Il Lugano, reduce della confortevole e confortante vittoria sui cugini della collina, se la deve vedere contro una delle compagini più “rognose” della serie A.

Il carattere deciso dei basilesi e il loro privilegiare il gioco “sporco”, che è un’altra cosa rispetto alla fisicità come qualcuno vorrebbe far credere (le mani addosso e le spinte non sono fisicità ma falli sacrosanti), soprattutto se i grigi non lo puniscono, danno spesso un buon aiuto là dove la tecnica non arriva. Anche domenica hanno saputo tenere (è il caso di dirlo) Vacallo per lunghi tratti, costringendo Dacevic e compagni a un duro lavoro che, in termine di punti, solo nella seconda parte della gara ha prodotto gli strappi decisivi.

Con gli arrivi di Brown e Hollins la squadra renana ha acquisito certamente una maggior pericolosità e un gioco differente rispetto a un mese fa. Ma non bisogna dimenticare che anche sabato i due hanno sì messo 31 dei 56 punti, ma agli altri sono rimaste le briciole. Il Lugano non può permettersi di perdere, questo è il primo dato di fatto che Carettoni mette sul piatto: «Per puntare a vincere il titolo non si devono perdere partite casalinghe, non importa contro chi. Sappiamo giocare bene e dobbiamo farlo contro ogni avversario».

La sostanza, espressa più volte, è questa. Il Lugano è una compagine che ha un potenziale incredibile, non importa chi parta in quintetto.

Ne è la dimostrazione che i punti dalla panca sono sempre oltre la ventina, un fatto che sinora solo il Vacallo riesce ad avvicinare.

Contro il Birstal sarà opportuna una partenza decisa, così che, mettendo fieno in cascina, si possa poi giocare con certa tranquillità. Sempre che non ci siano certe fischiate che, come abbiamo visto di recente e anche nel derby, cambiano l’inerzia della partita senza che nessuno lo chieda.

Disinteressarsi del risultato deve essere un obiettivo fra i più importanti per tutti i direttori di gara. Dei risultati si devono preoccupare gli allenatori, magari i giocatori e i tifosi. E nessun altro.



© LaRegioneTicino



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