Calci sulle palle
Articolo Secolo XIX
SEI GRANDI PUNTI di interscambio, sei carte che la città si giocherà per invogliare ad abbandonare l'auto privata in favore del mezzo pubblico. Schiera silos di nuova costruzione e parcheggi organizzati per accogliere decine di autovetture, il nuovo piano urbano della mobilità del Comune rivisitato alla luce dell'arrivo della nuova idea di trasporto pubblico.
Introdurre il superbus senza guidatore e con percorso in sede protetta phileas (che però a Nantes, dove è già una realtà, chiamano busway) è una sfida che costerà molto meno del tram in termini di spesa (60 milioni di euro per realizzare le due tratte Nervi-Sampierdarena e Molassana-Foce), ma richiederà lo stesso identico sforzo per recuperare i posti auto che la nuova infrastruttura porterà a sacrificare. La sosta delle auto private dovrà, nelle intenzioni, concentrarsi in sei punti prestabiliti, tutti "affacciati" sui due percorsi, così da invogliare a parcheggiare l'auto per scegliere il nuovo velocissimo "trenino su gomma".
Sulla tratta della Valbisagno i punti di interscambio ai quali gli uffici comunali stanno lavorando sono addirittura due. Il primo è un silo da 8 mila metri quadrati per piano (due i livelli) da realizzarsi a Molassana, nella zona di ponte Fleming. Per finanziarlo il Comune sta tentando di inserirlo nei programmi del Por, il piano organizzativo regionale che permette di finanziare la riqualificazione di alcune porzioni di territorio. Nello stesso Por, che andrebbe a ridisegnare la parte in sponda destra del Bisagno tra Molassana e Staglieno, il Comune vorrebbe inserire anche il secondo park auto, da realizzare sopraelevando di due piani la rimessa Amt di Staglieno, tra via Bobbio e via Montaldo. Qui si spera di ottenere 900 posti, mentre nel silo di ponte Fleming si arriverà a 400.
Su corso Europa non si riuscirà a realizzare che una "piastra" in grado di far posto a un massimo di 100 - 150 auto. Dovrà necessariamente trovare posto all'uscita del casello di Genova Nervi, dalle parti del cavalcavia su corso Europa. Verso ponente altri tre nodi di interscambio troveranno posto sopra al deposito della metropolitana di via Buozzi (un silo da 400 posti), sulla Fascia di Rispetto di Pra' (dove verrà riorganizzato il parcheggio auto all'aperto nei pressi della nuova stazione ferroviaria) e infine sull'acqua davanti a Multedo. «Non abbiamo mai abbandonato l'idea di realizzare un park galleggiante - sostiene Paolo Pissarello, vicesindaco e assessore alla Mobilità - Genova Parcheggi ha già realizzato un progetto per una grande chiatta su più livelli».
La maxi-chiatta andrebbe a collocarsi su uno dei pontili abbandonati dal Porto petroli, luogo attorno al quale si vorrebbe creare anche un punto di aggregazione per il quartiere con negozi e passeggiata a mare. A Pra', sulla Fascia, si creerebbe l'occasione per consentire una scelta tra busway, navebus (qui il Comune pensa di realizzare il secondo approdo del battello) e treno, mentre in via Buozzi l'alternativa sarebbe tra bus, metrò e treno, stessa possibilità di alternativa si aprirebbe anche sullo snodo di Brignole (dove a prevedere un nuovo parcheggio è Rfi) e - con un ventaglio di scelta limitato a due mezzi - negli altri punti sopraelencati. «La riuscita del progetto complessivo sulla mobilitàè legata a doppio filo al ventaglio di scelte che sarà possibile offrire ai cittadini e alla velocità di spostamento che si riuscirà a dare ai nostri mezzi», dice il vicesindaco.
Sempre nell'ottica di rendere più veloci i mezzi pubblici, Tursi sta per firmare anche un protocollo con Rfi, un documento che comprenderà intenti e richieste per una mobilità integrata. «Abbiamo chiesto la riattivazione del terzo binario sulla linea costiera e la riapertura della linea del Campasso - rivela Pissarello - queste due soluzioni garantiranno di evitare i frequenti ingorghi dei treni locali». Il Comune sta anche pensando di collegare, con un'ascensore, la zona di Terralba con corso Gastaldi, in corrispondenza della Casa dello studente.