Un anno, 100 nomi

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ugo.p
00venerdì 31 dicembre 2010 15:20
Per ricordare il 2011
Gianni Mura su repubblica ha redatto una lista di 100 nomi che hanno fatto "storia" in questo 2010 ormai arrivato al traguardo.
Rileggendola ci si emoziona anche un po'

ecco qui la prima parte ( in ordine alfabetico)

ADRIANO
(calciatore)
Perso a Milano, ritrovato a Rio col Flamengo, alza l'asticella della difficoltà (ritrovarsi in Italia con la Roma) ma non abbassa di molto quella della bilancia. Almeno due persone ci credono ancora, lui e Ranieri. Non è poco e la scommessa è ancora in piedi. Voto 6.

ALLEGRI MASSIMILIANO
(allenatore)
Mi piaceva di più il suo gioco a Cagliari e non devo essere l'unico, visto che gli era stata attribuita la Panchina d'oro preferendolo a Mourinho. Nei pochi mesi al Milan ha dimostrato di saperci fare, anche se da Galeone, che cita spesso, non pare aver preso granché. Voto 7.

ALONSO FERNANDO
(pilota)
Crede contro ogni evidenza nella conquista del Mondiale, si batte fino all'ultimo giorno, perde per una macroscopica svista della Ferrari e non lo fa pesare. Un signore d'altri tempi: 9.

BALDONI ENZO
(giornalista)
Era andato in Iraq per capire meglio. Sequestrato e ucciso in circostanze tutte da chiarire. I suoi pochi resti sono stati sepolti a Preci, il 27 novembre, nella più totale indifferenza. Ecco perché ricordarlo è un dovere.

BALLERINI FRANCO
(ct ciclismo)
Era il ct ideale, la giusta prosecuzione di Alfredo Martini, per uno sport tanto bello quanto malato. Era aperto, leale, disponibile, sincero. E troppo presto, in un incidente d'auto, è morto.

BARGNANI ANDREA
(cestista)
Spesso travolgente in una piccola squadra come Toronto, sogna di diventare il primo italiano a giocare l'All Star Game: 7,5.

BARILLARI SIMONE
(saggista)
Ha curato "Il Re che ride", elenco ragionato delle barzellette pronunciate da Silvio Berlusconi (ed. Marsilio, pagg. 207, euro 13,50). Detto così, può sembrare un'operazione di piaggeria. Tutt'altro. Barillari incastona con precisione le barzellette nel contesto in cui sono state pronunciate e risponde con una ricerca quasi psicanalitica, con una lettura obliqua e corrosiva, alla domanda che per stanchezza nessuno si pone più: ma chi glielo ha fatto fare? Voto 8.

BASSO IVAN
(ciclista)
Un Giro da 8 e un Tour da 4. Voto 6.

BEARZOT ENZO
(uomo di sport)
Avrei potuto scrivere ex ct, ma Bearzot non è mai stato ex di nulla. Al 1982 si lega il ricordo dell'ultima, vera, grande, spontanea festa collettiva di un Paese, il nostro. Negli anni successivi ha badato solo a non contaminare i suoi valori di cittadino e di sportivo mescolandoli a quelli, sempre più velocemente cadenti, di un Paese, sempre il nostro. Gli amici sognavano per lui un funerale senza applausi. Non c'è stato, ma bisogna dire che l'applauso è durato proprio poco.

BENITEZ RAFA
(allenatore)
Anche i più pazienti prima o poi sbottano e così ha fatto lui quando si sentiva non protetto (hai visto mai?) ma almeno parzialmente illuminato dal mondiale. Rafa è sbottato quando ha capito che il cerino sarebbe comunque rimasto sempre in mano sua. Non è esente da errori, ma sul piano comportamentale nessuno può insegnargli nulla. Stringi stringi, due vittorie al medagliere le ha pure portate. Gli resta un record difficilmente battibile, anche da parte di Mourinho: unico allenatore cui Moratti non abbia comprato un giocatore. Stretta di mano e 7,5.

BERLUSCONI SILVIO
(raccontatore di barzellette)
Nel campo, si rivela molto meglio dei Fichi d'India e molto peggio di Gino Bramieri. Non fosse vagamente distratto dalla politica, gli consiglierei di rinfrescare il pur vasto repertorio. La barzelletta sui romagnoli razzisti circolava già quando ero al liceo, ma ambientata a Milano. E quell'altra, che parla di un tatuaggio che si rivela essere San Benedetto del Tronto, circolava quando ero alle medie. Voto 5,5.

BERSANI PIERLUIGI
(politico)
Onesto, non si discute. E poi le maniche rimboccate, che ideona. Ma io continuo a vedermelo in una riunione di condominio: il calorifero nel salotto della signora Rossetti non scalda, poi c'è da mettere a norma la caldaia, abbiamo chiesto due preventivi, e sono da sostituire due citofoni. Voto 6.

BLATTER JOSEF
(presidente Fifa)
I primi Mondiali giocati in Africa, i primi Mondiali assegnati alla Russia, i primi Mondiali a un paese arabo. Stavolta sì che merita un voto alto: 5.

BOIVIN
(ristorante)
A Levico Terme (Trento), miglior cena del 2010 con un menu fisso di 30 euro (vini esclusi).

BRONDI VASCO
(cantante, nome d'arte Le Luci della centrale elettrica)
Di nuovo in giro c'è poco. Col secondo cd si conferma questo ferrarese specializzato nel cantare precarietà lavorative e sentimentali. 7,5.[

BRONZINI GIORGIA
(ciclista)
Lo sprint con cui vince l'oro su strada in Australia è degno di un Saronni. Voto 8.

CANTARINI GERMANA
(giocatrice di bocce)
Cremonese, parrucchiera, 46 anni, già conquistati sei titoli mondiali (si gioca ogni quattro anni). L'ultimo quest'anno, specialità raffa, unica italiana in gara. Era stata ferma un anno per curare un tumore al seno. "Volevo giocare ma durante la chemio le gambe non mi reggevano". Il ritorno alle gare non era stato facile: "Mi hanno tolto diciassette linfonodi nella parte destra e io sono destra. I primi tiri sono stati molto dolorosi, ma non mi sono persa d'animo. Voto 10 (storia letta su Sportweek).

CASSANO ANTONIO
(calciatore)
I bookmakers non hanno ancora deciso chi sarà il primo milanista a litigare con lui. Io sì: nell'ordine, Ibrahimovic, Ambrosini o Boateng. Gattuso no perché ha deciso che gli farà da tutore. Col nuovo presidente parlerà d'altro e andranno d'accordissimo.

CECINI GIUSEPPE E RINALDI GIUSEPPE
(pensionati)
Ex sindaco, 83 anni, il primo, presidente provinciale dell'Anpi, 87 anni, il secondo. A Grosio (Sondrio) viene ripristinata sulla facciata del municipio una scritta fascista. La spiegazione è che fa parte della nostra storia. Il 25 luglio, di notte, i due agganciano un pennello a una canna da pesca e scrivono sulla stessa facciata: "Vergogna". Giovanotti in giro in moto gli dicono che queste cose non si fanno. Sì, invece, voto 9. Denunciati per imbrattamento, saranno processati e ci tengono molto a essere processati.

CLUB TENCO
Sempre più difficile il lavoro, con i migliori che se ne vanno e i fondi continuamente tagliati. Pure, l'ultima edizione, in forse fino all'ultimo, se l'è cavata bene: 7,5.

CONSTANT KEVIN
(calciatore)
Per ora è al Chievo. Bravo il ds Sartori a scovarlo nello Châteauroux, serie B francese. È già scattata la sfida tra Milan e Inter a chi lo compra prima. Centrocampista di origine guineane, vede poco la porta ma corre per due. Voto 7.

CONTADOR ALBERTO
(ciclista)
Film già visto, vincitore del Tour accusato di doping (clenbuterolo) si difende accusando un filetto di manzo. Insorgono in Spagna gli allevatori di manzi. Lui dice che la verità verrà a galla e noi aspettiamo che qualcosa venga a galla, se poi è la verità meglio. Voto sospeso.

CONTI BRUNO
(dirigente Roma)
Il migliore degli azzurri al Mundial di Spagna. Lo disse Pelè, che di calcio capisce. Si legge volentieri la sua storia in "Essere Bruno Conti" (ed. Castelvecchi, 190 pagine, 14,90 euro), biografia non banale scritta da Gabriella Greison.

DEL BOSQUE VICENTE
(ct Spagna)
La foto più bella del Mondiale è quella che lo vede correre incontro al figlio down. Negli occhi del padre e del figlio il flash ha fissato un mondo. Voto 9.

DE PAOLI EUGENIO
(Rai)
Grandi e lunghi (anche troppo) dibattiti, a inizio campionato, quando annunciò che avrebbe mandato in pensione la moviola, oppure l'avrebbe utilizzata al minimo. Poi, silenzio (anche troppo). Invece, a bocce ferme, è il caso di dire che della moviola in tv e nella vita di tutti i giorni si può fare benissimo a meno. Quindi, non era una brutta idea: 7,5.

DI FRANCISCA ELISA
(fiorettista)
E le ragazze, cosa combinano le nostre schermitrici? Vincono l'ennesimo Mondiale con l'ennesimo fiore della scuola (o serra) di Jesi. Voto 8.

DI NARDO FRANCESCO
(giudice sportivo Comitato Lombardia)
Nel campionato Allievi infligge due giornate di squalifica a un'intera squadra di Casal Pusterlengo per comportamento razzista nei confronti di un avversario. Ben fatto, 8.

DOMENECH RAYMOND
(ex ct Francia)
Definisce una pagliacciata l'ammutinamento, molto serio, dei suoi giocatori in Sudafrica, va a casa al primo turno (come l'Italia, con cui aveva giocato la finale quattro anni prima). Non stringe la mano al ct avversario, Parreira, dopo l'eliminazione. Persa la panchina, si iscrive alle liste di collocamento. Da giocatore era un provocatore e tale è rimasto. Per me, bastava un episodio del '96 ad Atlanta (vendeva da bagarino i biglietti delle partite) a inquadrarlo. Voto 3.

EDWARDS JONATHAN
(ex atleta)
Primatista del salto triplo e simbolo di fede nello sport, annuncia di essersi convertito al darwinismo. Fatti suoi, ma qui si premia la trasparenza della comunicazione: 8.

FAZIO FABIO
(intrattenitore televisivo)
Il suo programma, con Roberto Saviano, ha bloccato fino a dieci milioni di italiani davanti ai teleschermi. Non era un programma leggero, né di futili contenuti, anzi. Due le reazioni, forse collegate. Dunque c'è un'altra Rai. Dunque c'è un'altra Italia. Voto 9, un dubbio c'è: una trasmissione così rimarrà piantata come un obelisco tra i nanetti da giardino o ne produrrà altre? Se penso a Masi (2) ho già la risposta.

FEDERER ROGER
(tennista)
Passano le stagioni e lui è sempre il signore che conosciamo. 9.
ugo.p
00venerdì 31 dicembre 2010 15:22
Seconda parte
FERRI MARIO (rappresentante di bevanda energetica, in arte Falco)
La sua arte, diciamo così, è quella di invadere i campi di calcio, che giochi la nazionale o squadre di club. Sponsorizzato da un bar pescarese, a volte si maschera da Superman, spesso perora la causa di Cassano, una volta (in Real-Milan) quella di Sakineh. Ad Abu Dhabi gli è andata male. Carcere, tentativo di evasione, ripreso in fondo a una nave, messo in ceppi e rimesso in libertà lunedì scorso. In Italia è stato arrestato all'arrivo perché si è sottratto all'obbligo di firma dopo ripetute invasioni. Fa già parte del team di Lele Mora, studia recitazione (questa è una minaccia), non è pericoloso se non per se stesso. Mi sa che non ce ne libereremo tanto facilmente. Voto 3 di incoraggiamento.

FUENTES EUFEMIANO (ginecologo spagnolo, anche noto come Doctor Sangre)
Dice, non dice, allude, si ritrae, tende a far pensare che dietro molte vittorie dello sport spagnolo (calcio incluso) vi siano sacche d'ombra, o di sangue. Un brillante cialtrone. Voto 1.

GARRONE RICCARDO (presidente Sampdoria)
Nel caso-Cassano ci rimette anche dei soldi, ma non la faccia, e dimostra che il perdono non si compra e non si impone a furor di popolo. Bravo a tenere duro: 9.

GINNASTICA RITMICA (squadra nazionale)
Vincere l'oro a Mosca nel concorso generale è un po' come vincere a calcio al Maracanà giocando in nove. Contro un esercizio perfetto nemmeno una giuria malevola (come fu quella di Pechino) può mettersi di traverso. Voto 10.

GRANDE FRATELLO (trasmissione televisiva)
Non peggiora il voto dell'anno scorso: -15.

GUARDIOLA PEP (allenatore Barcellona)
Imminente il rinnovo del contratto. Altrove il suo calcio è impensabile e forse irrealizzabile. 8,5 di stima.

IBRAHIMOVIC ZLATAN (calciatore)
A prescindere dalla simpatia che ispira, dove va lui arriva lo scudetto e il gioco si semplifica. Sempre che poi non torni a complicarsi per acquisti azzardati. Voto 8.

IDEM JOSEFA (canoista)
Medaglia nel '84 a Los Angeles, medaglia nel 2008 a Pechino, e in mezzo un'infinità di altre medaglie italiane, europee, mondiali, olimpiche. Ora nel mirino c'è Londra 2012. Sarebbe un miracolo agonistico, alla sua età, ma ai miracoli questa donna ci ha abituato. Voto 9,5.

INIESTA ANDRES (calciatore)
Un anno fa gli consegnavo il mio Pallone d'oro personale. Ora che gli tocca quello vero (così pare, almeno) gli invento su misura un Premio Cartesio e gli confermo il 9.

INTERCITY 1589 (treno)
Parte alle 7.05 del 24 dicembre da Milano per Reggio Calabria. Non c'è una toilette agibile. Colpa degli utenti, dice il capotreno. Colpa un po' di tutti, aggiungerei, e comunque la sosta per pisciare, la prima, è alle porte di Roma. Episodio assurdo, come quello delle auto fatte entrare in autostrada pur sapendo che finiranno in una gola paurosa, interminabile. Pubblicità regresso, voto -10.

INZAGHI FILIPPO (calciatore)
Raggiunto e scavalcato Gerd Müller nella classifica europea dei marcatori. Appena guarisce, stupirà ancora e migliorerà ancora. 8,5.

JABULANI (modello di pallone usato agli ultimi Mondiali)
Mi prendo la responsabilità di votarlo a nome di tutti gli onesti portieri che ha ingannato: 2.

KUMARITASHVILI NODAR (slittinista)
Arrivato a Vancouver per godersi la prima Olimpiade, muore in maniera assurda durante le prove.

LEONARDO (allenatore Inter)
Al Milan, la cosa migliore, con un piede già fuori, fu la parabola degli specchi sul narcisismo di Berlusconi. Ha coraggio andando all'Inter, dove farà i conti con un ambiente molto difficile e con l'eredità non tanto di Benitez quanto di Mourinho. Voto per il passato 7,5 e per il futuro sospeso. Diamogli il tempo di lavorare.

LEPROUX ROBIN (presidente Psg)
Per combattere gli ultrà, ha "sciolto" le curve e rivoluzionato l'assegnazione dei posti allo stadio. Ecco la prova che, volendo, qualcosa si può fare. 9.

LIPPI MARCELLO (ex ct Nazionale di calcio)
La più brutta Italia mai vista in un Mondiale. Il debito di riconoscenza lo pagò anche Bearzot in Messico nell'86, ma c'è modo e modo. Voto 3.

LOEW JOACHIM (ct Germania)
Un buon terzo posto per la sua squadra multietnica, dunque più brillante e leggera nel gioco. Voto 7,5.

MANASSERO MATTEO (golfista)
A diciassette anni batte tutti i record di precocità e gioca come unno scafato professionista. È il futuro (ma anche il presente). Voto 8,5.

MARCHETTI FEDERICO (calciatore)
Da titolare in nazionale a fuori rosa nel Cagliari. Scusate se insisto, ma se non è mobbing questo come dobbiamo chiamarlo. Cellinata? Voto all'episodio, non certo a Marchetti, 0,5.

MARCORÈ NERI (attore)
"Per un pugno di libri", trasmissione tv che conduce da nove anni, ha un difetto per chi mangia pane e pallone: va in onda domenica pomeriggio. Me la gusto registrata e continuo a trovarla buona, senza effetti speciali ma di un'intelligenza che non pesa. 9.

MATERAZZI MARCO (calciatore)
Parafrasando Scopigno, tutto mi sarei aspettato nella vita tranne che di vedere questo giocatore in Mondovisione prima campione del mondo per squadre nazionali e poi per squadre di club. Forse lascerà l'Inter perché si sente trascurato. I tifosi lo rimpiangeranno tantissimo, io meno. Però, quisque faber fortunae suae, una tenacia da 7,5.

MILITO DIEGO (calciatore)
Forse era meglio salutare, dopo il triplete. O forse tornerà alla sua quota. Voto fino al cambio di passo e relativo 2-0 al Bayern: 9.

MOLINARI EDOARDO E FRANCESCO (golfisti)
Vincitori di tornei mondiali e della prestigiosa Ryder Cup. Grazie a loro il golf prova a liberarsi dall'etichetta di sport elitario. 8,5.

MORACE CAROLINA (ct Canada calcio femminile)
"In Canada leggono i curriculum e così mi hanno assunta". Pur lavorando in un paese che non ha un campionato femminile, ha vinto la Gold Cup e si presenta tra le outsider ai Mondiali in Germania. Voto 7,5.

MORANDI MATTEO (ginnasta)
Si può festeggiare un bronzo mondiale come fosse un metallo più nobile? Sì, se lo si ottiene agli anelli, la specialità di Chechi, dietro a due cinesi di un altro pianeta. Si deve festeggiare così. Voto 8,5.

MORATTI LETIZIA (sindaco di Milano)
Fosse una gara, sarebbe salto in basso. Difficilissimo fare peggio di Albertini ma ci è riuscita. Il titolo di peggior sindaco nella storia della città non glielo insidia nessuno. Voto 2.

MORATTI MASSIMO (presidente Inter)
Dall'inizio alla fine del rapporto con Benitez il suo atteggiamento tra il distaccato e il gelido non mi è piaciuto, quindi 4. Quando il tecnico chiedeva di intervenire perché 4-5 titolari anziché la testa alzavano il gomito, era il caso di dargli retta. Se Leonardo non facesse l'allenatore potrebbe fare l'indossatore, quindi è da escludere che porti i calzini dei Simpson o quelle tremende cravatte violacee su camicie lilla, che un cinque per cento di iella in più secondo me l'hanno portato.

MORENO BYRON (detenuto in attesa di giudizio)
Arrestato il 21 settembre all'aeroporto di Kennedy di New York mentre cercava di entrare negli Usa con sei chili di cocaina nascosti nelle mutande. Proprio un poveraccio, l'arbitro più insultato dai tifosi italiani. Altro che il gol annullato a Tommasi in Corea, errore più grave dell'espulsione di Totti. Banale anagramma di Moreno: no more. Voto 2.

MOSSE GERARD (fantino)
A Melbourne lo multano di 230 euro perché manda un bacio alla folla mentre va a vincere in sella ad Americain. A Hong Kong altri 300 euro di multa per aver dato una pacca di incoraggiamento a Jolly Good nel canter di partenza. 7 di solidarietà è il minimo.

MOURINHO JOSÈ (allenatore Real Madrid)
Dispiace che in Spagna non sappiano apprezzarne il senso dell'umorismo, la sportività, l'innata modestia. Il triplete comunque vale 9. Sui costi e conseguenze del triplete indagherà una commissione dell'Onu.

MUTU ADRIAN (calciatore)
Gli resta da picchiare il presidente o l'allenatore e poi può lasciare una città dove si annoierebbe. Voto 2.

NAPOLI (squadra di calcio)
Percorso da 8,5.

NIBALI VINCENZO (ciclista)
Gli ultimi 10 km di arrampicata alla Bola del Mundo garantiscono che è un campione vero, di quelli che non perdono la testa neanche producendo il massimo sforzo. È la sua figurina che porteremo al Tour nella speranza che si tinga di giallo restando pulita. 9.

ugo.p
00venerdì 31 dicembre 2010 15:22
Terza Parte
OBILALE KODJOVI
(ex calciatore)
L'imboscata alla nazionale del Togo a Cabinda (Angola) nell'ultima Coppa d'Africa molti l'hanno dimenticata. Non può farlo chi ne porta i segni, come questo portiere non famoso (serie C francese) costretto a smettere di giocare e, forse, di camminare.

ORMEZZANO GIAN PAOLO
(giornalista)
Il vecchio, ma non rimbambito, Gpo per me è più di un collega, da tante ne abbiamo vissute seguendo lo sport. "Non dite a mia mamma che faccio il giornalista sportivo, lei mi crede scippatore di vecchiette" è il titolo del suo ultimo libro, che rifà il verso a Jacques Seguéla, noto pubblicitario francese. È un libro di ricordi che mescola Alì e Moser, la Simeoni e Pelè, Meroni e Berruti, Platini e Zoff. Un libro da 8, direi anche di più se non temessi di sembrare parziale. Bella anche la prefazione di Massimo Raffaeli.

OSS DANIEL
(ciclista)
Se gli allentano il guinzaglio, dalle classiche del Nord con qualcosa di buono torna di sicuro. 7,5.

PASTORI SARDI
Non saranno le manganellate a cancellare le loro ragioni. E ormai non hanno altra strada che la strada. Amaro 9.

PAUL
(polpo pronosticatore)
Non è che morto un Paul se ne fa un altro. Si può variare. Basta piazzare tre contenitori di cibo con su scritto 1, X e 2 e poi provvedere. Può bastare un cane (Oliviero il levriero), o un gatto (Gaetano il soriano) o chi vi pare, a seconda dei mezzi: Gino il babbuino, Simeone il leone, Riccardo il ghepardo, Lillo l'armadillo, Casimiro il tapiro e la pantera Neera. Tanto i pronostici non li sbaglia solo chi non li fa, come diceva Brera.

PELLEGRINI FEDERICA
(nuotatrice)
I Mondiali di Dubai e la rottura col tecnico Morini preoccupano un po', in vista di Londra. Ma non troppo: 7,5.

PITTIN ALESSANDRO
(sciatore)
Uno dei pochi giovani emersi a Vancouver, fa scoprire all'Italia una disciplina misteriosa come la combinata nordica: 8.

POLVERELLI ROBERTO
(allenatore)
Con la rappresentativa di serie D arriva in semifinale al torneo di Viareggio. 8 strameritato.

PORCEDDA SERGIO
(ex presidente Bologna)
Una delle ultime barzellette dell'anno, solo che non fa ridere. Voto 3.

PRIVIERO MASSIMO
(cantante)
"Rolling Live" conferma la buona vena rock di questo veneto trapianto a Milano, molto attento ai testi e alla sua libertà: 8.

QUAGLIARELLA FABIO
(calciatore)
Simbolo di imprevedibilità, merce rara. 9

RANIERI CLAUDIO
(allenatore Roma)
È quello che ha fatto più punti nel 2010. Si compiaccia, si rilassi, provi a sorridere: 7,5.

RAZZOLI GIULIANO
(sciatore)
In slalom, unico oro olimpico, ma è il dopo-Olimpiadi che allarma. 7 di incoraggiamento.

RED BULL
(Formula Uno)
Vince il Mondiale piloti e costruttori nonostante una tattica leale (o suicida) che non prevede ordini di scuderia: 9.

ROSSI VALENTINO
(pilota)
Ha fatto incetta di voti altissimi. Vediamo come se la cava con la Ducati. Sfida non facile, 8 per ora.

REJA EDOARDO
(allenatore Lazio)
Occhio alle fronde interne, il difficile viene adesso. Se si facesse espellere un po' meno, sarebbe da 9.

SCHIAVONE FRANCESCA
(tennista)
"La cosa che mi piace di più è baciare la terra". Ma quanto è piaciuto anche a noi vederla, stravolta e felice, baciare la terra del Roland Garros: 10.

SCHWAZER ALEX
(marciatore)
Il campione di Pechino dice di non divertirsi più e si separa dal tecnico Damilano. Altro enigma preolimpico. Voto sospeso.

SIMONI GIGI
(dt Gubbio)
Scottato dalle ultime esperienze nel cosiddetto calcio che conta, sta pilotando la squadra umbra verso la serie B. Complimenti a un gentiluomo non d'altri tempi, se ancora si ritrova in questi: 8,5.

SPALLETTI LUCIANO
(allenatore Zenit)
Primo italiano a vincere lo scudetto in Russia. Con una squadra forte, è vero, ma anche con molta autorevolezza: 8,5.

TABAREZ OSCAR
(ct Uruguay)
Altro gentiluomo della panchina, presenta una squadra bella, tosta, che esalta la "garra charrua" senza farla tracimare. Quarto per un pelo, ma la traversa di Forlan può compensare il mani di Suarez col Ghana. Voto 8.

TAGLIAVENTO PAOLO
(arbitro)
Primo arbitro italiano a fermare una partita di serie A per cori razzisti. Bravo: 9.

TROST ALESSIA
(saltatrice in alto)
Una delle promesse della nostra atletica è questa ragazza di Pordenone. Bene augurante 7,5.

VAN DEN VORST MONIQUE
(ex atleta disabile)
Olandese, 26 anni, tre ori mondiali e due argenti paralimpici con la handbike. Dopo tredici anni sulla carrozzella torna a camminare. Nessun voto adeguato alla gioia di risentire i piedi, le gambe, alla felicità del movimento ritrovato.

VARGAS LLOSA MARIO
(scrittore)
Il peruviano, Premio Nobel per la Letteratura, dà il calcio di inizio di Real Madrid-Valencia il 4 dicembre. Mi sforzo, ma non ricordo che Montale o Fo o Quasimodo siano mai stati invitati all'equivalente, in Italia. Anche quando la cultura faceva meno paura. Vargas Llosa dirige anche un master all'Università europea di Madrid per chi volesse specializzarsi in calcio e dintorni (comunicazione, marketing, salute, etica, gestione). Segnalazione di pura cronaca, senza voto.

VASSALLO ANGELO
(sindaco di Pollica)
Altro nome da ricordare. Ammazzato solo perché faceva gli interessi della sua gente e non della malavita. Isolamento da vivo e tanti applausi da morte, così pare vadano le cose.

VENDOLA NICHI
(politico)
La parola "passione" salta sempre fuori, quando si parla di lui. E qualcosa vorrà dire. Per me 8,5.

VERITAS
(ristorante)
A Napoli, miglior pranzo del 2010.

VICTORIA
(aquila)
È la sorella portoghese di Olympia, l'aquila laziale. Ma non vola più da tre settimane sul Da Luz per una lite tra il Benfica (in arretrato con i pagamenti) e Juan Bernabè, l'addestratore. Il club vuole rimpiazzare Victoria con altro esemplare e, ovviamente Bernabè con altro addestratore. Uno squallore da 5.

VITTEK ROBERT
(calciatore)
Ahn, forse perché sotto Gaucci, aveva avuto più pubblicità come affossatore dell'Italia. Strano che nessuno abbia ingaggiato questo nerboruto slovacco (7).

WHITE SHAUN
(sciatore)
Giovane e alternativo, affascina il pubblico olimpico con esibizioni spettacolari e molte pericolose nello snowboard half pipe: 8,5.

ZANETTI JAVIER
(calciatore)
Gioca meglio adesso di quando è arrivato, una vita fa. E, da buon capitano, gioca sempre per la maglia che porta e mai contro l'allenatore: 9.

ZENGA WALTER
(ex allenatore Al-Nassr)
Lascia la squadra al secondo posto nel campionato saudita e sbatte la porta. "Non mi licenziano, sono io che me ne vado. Sono senza stipendio da sei mesi, come il mio staff". Se anche gli arabi prendono la brutta abitudine di non pagare, con tutti i petrodollari che hanno, il mondo del pallone si restringe, e l'episodio ci costringe a scrivere 3.

ZOEGGELER ARMIN
(slittinista)
"Solo" (avverbio osceno, nel caso) terzo a Vancouver, subito si rilancia vincendo a 37 anni in Coppa, una gara dopo l'altra: 8,5.
ugo.p
00sabato 1 gennaio 2011 08:29
....40 frasi celebri
molte delle quali emerite stronzate, ma servonoi anche quelle a ricordarci l'anno passato

Clcka qui
(lazarus ledd)
00martedì 4 gennaio 2011 13:32
MA DI CHI è QUESTA CLASSIFICA???
bibba
00martedì 4 gennaio 2011 23:20
grazie
non avevo letto i 100 di gianni mura. completo come sempre.
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