"Seminare i Semi"

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apanfini
00mercoledì 8 febbraio 2006 10:43
Innanzi tutto vorrei fare i complimenti a Santi e Andrea per il loro articolo sui semi pubblicato nel loro sito, vengono spiegate le varie proprietà seme per seme in maniera "semplice ed efficace".

Ora veniamo alla discussione:

Potrebbe essere conveniente, per chi ha spazio, cercare di seminare alcune sementi per poterle somministrare agli uccelli sotto forma di erbe prative?

Non ricordo bene se ne avevo letto in un articolo o in un forum, ma mi sembra che ci sia in giro qualcuno che lo fa.

Voi cosa ne pensate? ed eventualmente quali sarebbero i semi con cui provare?

-CaRiOcA-
00mercoledì 8 febbraio 2006 16:04
Re: Seminare i semi

Innanzitutto grazie per aver apprezzato il lavoro svolto da me e dai 2 andrea del sito.

Adesso passeremo al tuo quesito....

Ovviamente, è una buona cosa, se si ha la possibilità seminare in un appezzamento di terreno delle sementi, specilamente perchè poi sai come è stata trattata la pianta e quindi sai di che qualità sarà il prodotto finale.
Un pò come succede per tutti i vari ortaggi, che vengono coltivati per uso familiare.

Io proverei con: panico, miglio, perilla e girasole.
Se poi vuoi sapere quando vengono effettuate le relative semine e le relative raccolte fammelo sapere che vedrò di aiutarti...con annessi concimi e macroelementi essenziali per una crescita rigogliosa.

ciao ciao [SM=g27811]
andreamatti
00mercoledì 8 febbraio 2006 16:59
ciao la semina si fa di solito verso fine marzo,ti consiglio di provare con panico,miglio,girasole,volendo anche gli altri semi ma su questi non ti so dire molto sul metodo colturale.
Ti consiglio di far crescere tutto naturalmente senza fornire conbcimi e sostanze varie.

ciao
andrea mattiazzo
44.mama
00mercoledì 8 febbraio 2006 17:03
L'idea potrebbe essere buona, ma credo che richieda un grosso lavoro per i seguenti motivi: 1) perchè per avere un risultato apprezzabile quantitativamente è necessario un grosso appezzamento di terreno; 2)per non avere la contemporanea maturazione di tutto il seminato bisognerebbe dividere l'appezzamento in particelle da seminare a scaglioni con almeno 15 giorni d'intervallo; 3)per lavorare tali quantità di terreno necessitano macchine agricole; 4 per avere qualità nel prodotto andrebbe adottatta la coltivazione estensiva e non intenziva...ecc. tralascio altri particolari. Se poi si vuole dare qualcosa di più anche saltuariamente, credo sia più redditizio ed anche più salubre dedicarsi alla raccolta di erbe spontanee che maturano nei diversi periodi dell'anno i cui capolini contengono i semi relativi alla spece. Un saluto, Maurizio
apanfini
00mercoledì 8 febbraio 2006 17:23
Piano piano... non era nelle mie idee mettermi in grande!!

Non è tanto una mia idea, ma un sentito dire che vorrei approfondire.

Non credo sia conveniente mettersi a lavorare un appezzamento di terreno grande, anche perchè cosa ci dovrei fare con tutti quei semi?

Pensavo di seminare delle sementi miste in circa 30 mq scaglionate nel tempo da fornire fresche agli uccelli, il punto è capire quali sono le piante più adatte e soprattutto più utili agli uccelli.

Per SANTI
Ho letto sul tuo sito che sostituisci il niger con la Perilla potresti spiegarmi meglio?

Ciao e grazie
44.mama
00mercoledì 8 febbraio 2006 17:24
(ma44ma)
Se si posseggono voliere poggiate a terra, potrebbe essere più realistico, sempre avendo spazio a sufficienza per farlo, il coltivare piante in vaso da inserire nelle voliere al momento della maturazione dei capolini. Si possono coltivare tutto l'anno in zone d'ombra il centocchio e l'ortica a mezzombra tarassaco, piantagine ecc. in pieno sole basilico e girasole nano ecc avendo l'accortezza di seminare una pianta per vaso di media misura.Una volta consumati i capolini si toglie il vaso dalla voliera e la pianta ne produrra degli altri- non il girasole-. Per assicurare il giusto ricambio una serie di piante per ogni voliera...!!! Un saluto , Maurizio
44.mama
00giovedì 9 febbraio 2006 09:32
Il problema è che un piccolo appezzamento per la produzione di spighe impegna comunque per un ciclo stagionale e si esaurisce in pochi giorni. Mi domando a che serve. E' più proficuo coltivare piante che permettano la produzione di capolini che una volta raccolti vengono riprodotti dall'essenza e non spighe che vengono prodotte una sola volta nell'arco stagionale. Ciao, Maurizio
-CaRiOcA-
00giovedì 9 febbraio 2006 13:58


Ciao Alex...

come hai letto nle mio sito, sostituisco il niger con la perilla, perchè è la principale causa di enterite negli uccelli da gabbia e da voliera.
E' un seme estremamente infiammante, grasso e poco salutare.
Noterai che gli uccelli preferiscono cibarsi di questo seme ogni qualvolta viene rinnovato il mangime...e a lungo andare la loro predilezione esclusivamente per questo seme e poco per i semi farinacei, porta ad arrossamenti e turbe intestinali.
Io adesso lo sostituisco con la perilla, e ti posso assicurare che i problemi a carico dell'apparato intestinale sono nettamente diminuiti.
L'unico inconveniente è il costo...abbastanza elevato per kg.

ciao ciao
antonio lorusso
00giovedì 9 febbraio 2006 15:19

Scritto da: 44.mama 09/02/2006 9.32
Il problema è che un piccolo appezzamento per la produzione di spighe impegna comunque per un ciclo stagionale e si esaurisce in pochi giorni. Mi domando a che serve. E' più proficuo coltivare piante che permettano la produzione di capolini che una volta raccolti vengono riprodotti dall'essenza e non spighe che vengono prodotte una sola volta nell'arco stagionale. Ciao, Maurizio



Maurizio, secondo me anche con le spighe si può ottenere una produzione continuativa. Anni fa, quando allevavo estrildidi (bhe... nessuno è perfetto) riuscivo ad ottenere spighe di panico da aprile a settembre. Seminavo in maniera scalare, la prima semina a Novembre e poi una al mese (eccetto dicembre-gennaio) fino a Maggio. In tal modo le piante crescevano scalarmente e maturavano spighe di continuo. Ovviamente le prime e le ultime ad essere raccolte sono più scarse delle altre.
-CaRiOcA-
00giovedì 9 febbraio 2006 17:43
Re:

Scritto da: antonio lorusso 09/02/2006 15.19


Maurizio, secondo me anche con le spighe si può ottenere una produzione continuativa. Anni fa, quando allevavo estrildidi (bhe... nessuno è perfetto) riuscivo ad ottenere spighe di panico da aprile a settembre.

ANTONIO forse nessuno ti ha detto mai che non si sputa nel piatto dove hai mangiato.....

lasciali stare gli estrildidi...che infondo ti piacevano!!!!!!!

[SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]
antonio lorusso
00venerdì 10 febbraio 2006 19:07
Santi, nel caso ti possa interessare, ci sono i passeri del giappone ciuffati... potresti rimpiazzare i tuoi gloster!
-CaRiOcA-
00venerdì 10 febbraio 2006 20:29


Quello MAI! Rimpiazzarli mai....
anzi...

credo che farò un pò di spazio, sollecitato dalla tua proposta....e metterò un paio di coppie di ciuffati....ovviamente passeri del giappone [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]
44.mama
00sabato 11 febbraio 2006 18:00
Pensi che avresti potuto fare altrettanto se nella programmazione avessi inserito 4 o 5 essenze diverse?E' chiaro che poi tutto si può fare, ma richiede tempo , spazio e un minimo di attrezzatura. Non so poi alla fine quale diverso vantaggio si possa ottenere rispetto alle spontanee stagionali che sono più semplici da coltivare, avendo lo spazio, e anche più produttive. Questa è solo la mia idea, ciao a tutti, Maurizio.
44.mama
00sabato 11 febbraio 2006 18:30
Un'altra considerazione va poi fatta per quanto riguarda la rotazione culturale. Maurzizio
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