cell in the hell
00domenica 10 agosto 2008 22:20
… Prima scoprirai di stare sognando
Ciclo Confraternita – Capitolo 2 di 3
Spot John Kratos x The Last War
Io sono il motivo per cui tu sei venuto qui (Aisha Stele)
12 luglio 2008 - Berkeley, California
Kratos si lasciava guidare dalla seducente Aisha, verso la confraternita Excelsia, verso se stesso. Ancora una breve camminata ed avrebbe scoperto la verità sul clan di cui faceva parte Aisha.
Quello sguardo di seduzione poteva rivelarsi un’arma nei confronti di un uomo incapace di resistere a cotanta bellezza. Ma lei era solo una donna come tante altre. I due arrivarono davanti ad un palazzo diroccato nella periferia di Berkeley.
Aisha: “questa è la sede della mia confraternita Excelsia, sono certa che troverai le risposte che cerchi”
Kratos: “tu non vieni dentro?”
Aisha: “no, ho fatto il mio dovere. Ti ho accompagnato fin qui, ma sarai tu a dover trovare le risposte che cerchi. Saprai perché noi ci riuniamo e perché siamo tutti legati dallo stesso destino. Ma ti avviso: non potrai negare la verità che ti viene offerta, so che potrai provare a combatterla perché accettarla sarà dura, ma ti permetterà di capire tutto su chi sei realmente”
Kratos: “chi sono realmente? Io so chi sono: John Kratos, guerriero prescelto dagli dei dell’Olimpo per portare un messaggio di fede al mondo”
Aisha: “uomo che vive ancora nel mondo dei sogni, fra poco capirai tutto, entra nel palazzo e saprai ogni cosa”
Il lottatore sentì il bisogno di tenere stretto a sé la ragazza, la desiderava al suo fianco e non poteva farne a meno, ma doveva lasciarla andare. Non era più un bambino che chiedeva alla madre di proteggerlo, anzi un uomo pronto a scoprire cosa si nascondeva dietro a quelle mura. Ancora pochi passi, la verità stava per accoglierlo con il suo mantello tagliente. Un guardiano fisicato almeno quanto Kratos gli bloccò il percorso.
“identificati”
“mi chiamo John Kratos e sono stato chiamato”
“ehi, Jeremy, abbiamo uno dei prescelti, gli parli tu?”
La guardia lasciò passare Kratos, che si indirizzò verso questo Jeremy, mentre attorno a lui vi erano diversi individui armati di spade, coltelli ma soprattutto pistole, fucili e mitragliatori. Non era un set di Hollywood, ma un luogo dove si stava formando un esercito. Uomini, donne e perfino bambini, tutti armati. Il greco non si lasciò prendere dai sentimenti e finì da Jeremy, un uomo sopra i trent’anni di bell’aspetto, capelli rossicci e cappello in testa, oltre ad un sigaro cubano ormai consumato che gli restava in bocca.
Jeremy: “benvenuto fra noi. Prima di spiegarti chi siamo noi e che ci facciamo qui dentro, lascia che ti ponga qualche domanda”
Kratos: “insomma, sono venuto qui per avere risposte e devo essere io a rispondere ai vostri quesiti? Per chi mi avete preso?”
Jeremy: “se vuoi che sia sincero con te, ti ho preso per un prescelto. Così noi chiamiamo in gergo quelli come te che vanno in giro urlando al mondo di poter vedere gli dei”
Kratos: “Aisha mi ha detto che li vedete anche voi”
Jeremy: “certamente. Ah, tanto per essere chiaro: io sono ateo, non credo in alcuna religione, ma questo non ha importanza. Ho visto dei dell’Olimpo di fronte ai miei occhi, essi mi hanno guidato a comportarmi in un certo modo prima di venire a conoscenza della verità”
Kratos: “quale verità?”
Jeremy: “che tutto quello che hai visto finora non è altro che parte di un progetto scientifico denominato Olimpo, scommetto che ne hai già sentito parlare”
Kratos: “ho ucciso tutti i responsabili del progetto Olimpo, li ho torturati fino a renderli disperati. Il Dr.Cohen è morto, lui mi ha tolto la famiglia, ha fatto di me e mio fratello delle pedine del suo piano. L’ho eliminato!”
Jeremy: “ma certo, questo non lo metto in dubbio. Hai ucciso il Dr.Cohen, ma tuo padre Efeso, l’uomo che ha ucciso tua madre davanti ai tuoi occhi?”
Kratos: “cosa c’entra lui in tutto questo? Si è venduto al potere, ci ha scambiati con gli scienziati in cambio di soldi!”
Jeremy: “Efeso Kratos è ben più che un semplice membro, appartiene alla Triade nebulosa, è uno dei tre scienziati più insani del mondo. Il suo gruppo è riuscito a controllare la mente di ognuno di noi. Tu ti sei liberato del controllo del Progetto Olimpo uccidendo il Dr.Cohen, ma non hai rimosso dalla tua mente le visioni da loro procurate”
Kratos: “stai dicendo che gli dei e perfino Gaia sono qualcosa interno al mio cervello?”
Jeremy: “tutte quelle visioni! Gli dei sono il meccanismo che doveva guidare ognuno di noi, mentre i titani sono disfunzioni del sistema inseriti da noi. È stata Aisha a farti trovare Gaia nel tuo letto, immagino che volesse farti divertire per qualche ora”
Kratos: “quindi cosa vuoi che io faccia?”
Jeremy: “unisciti alla confraternita Excelsia. Tutti insieme ci riprenderemo la nostra libertà, stermineremo gli oppressori, compreso tuo padre”
Kratos: “è una questione personale, voglio essere parte di questo. Quando attaccheremo?”
Jeremy: “il 19 agosto 2008 marceremo sul laboratorio Mente, che si trova in Croazia”
Kratos: “Croazia, che cosa c’entra adesso?”
Jeremy: “è la loro base operativa, così come Berkeley è la nostra. Puoi stare con noi quanto vuoi!”
Kratos: “ti ringrazio, ma devo prendere parte a show di Wrestling. Ci rivediamo a luglio, non mancherò all’appuntamento”
La confraternita Excelsia non era altro che un centro militare di ribelli al progetto Olimpo. Ormai erano al completo, avevano un degno stratega dalla loro parte. Il 19 agosto sarebbe avvenuto il loro attacco contro la Triade nebulosa. Gli scienziati non si sarebbero mai aspettati di doversi confrontare contro un esercito di uomini in cerca di vendetta. Ci sarebbe stato uno spargimento di sangue, ma era doveroso. Anche nel 2008 possono esserci battaglie per la libertà personale.
19 agosto 2008 – in una landa della Croazia
La confraternita Excelsia era ormai giunta vicina al laboratorio Mente ed aveva già inviato i suoi uomini scelti per controllare che non ci fosse nessuno a sorvegliare l’ingresso.
Jeremy: “prima di partire all’attacco, lasciate che vi elenchi gli obiettivi: Terrence Platypus, americano, 46 anni. Vladimir Kranyo, russo, 41 anni. Efeso Kratos, greco, 50 anni. Questi sono gli uomini che hanno dato vita al progetto Olimpo, le persone che dobbiamo eliminare per avere indietro la nostra libertà. Mai più dovremo subire le visioni di dei, interferenze nella nostra mente. Dunque, attenetevi ai piani e combattete per la libertà!”
Isaia: “fiQo, sembra di essere nel cast di Braveheart”
Aisha: “si può sapere perché sei venuto anche tu fino a qui? Non hai mai subito manipolazioni della mente, non hai ragione di perdere la vita qui in Croazia. Sei solo uno studente universitario”
Isaia: “Aisha, tu sei la mia Giulietta ed io sono il tuo Romeo. Considerato che secondo la logica non abbiamo alcuna speranza di sopravvivere contro un laboratorio ultratecnologico, voglio almeno una fine tragica insieme a te. Moriremo assieme, sorridendo al nostro amore. Ho portato con me un po’ di veleno, non si sa mai…”
Aisha: “ma chi si innamorerebbe mai di te?”
Kratos: “silenzio, è ora di attaccare. Jeremy ha dato il via al piano, si comincia”
Il guerriero greco aveva rifiutato armi moderne, ma si era affidato ad una semplice spada. Desiderava macchiarla del sangue di suo padre, sempre che un uomo come Efeso Kratos potesse davvero essere considerato un padre. Aveva procreato al solo scopo di avere due cavie da laboratorio, eliminando la donna che aveva dato loro la vita quando ormai era diventata del tutto inutile. Quell’uomo era un mostro ed avrebbe continuato a far male a tanti innocenti. Il progetto Olimpo sarebbe finalmente andato in frantumi.
L’attacco ebbe successo, le porte corazzate del laboratorio Mente vennero distrutte in pochi secondi da una schiera di uomini armati della volontà di diventare liberi. Jeremy continuava a guidare l’invasione. Subito uscirono allo scoperto le guardie, una decina di uomini ben armati e pronti ad ogni evenienza. Eppure, erano pochi dinnanzi alle quasi cento persone arrabbiate. Uomini, donne e bambini, tutti uniti per riprendersi la libertà. Le guardie capirono che sarebbero morte per proteggere degli uomini disgustosi, che avevano dato a questi invasori un motivo per combattere. E gli scienziati stavano osservando tutto dalle loro telecamere, sapevano che non sarebbero sopravvissuti ancora a lungo. Kratos non uccise nessuno, non fece in tempo e ne fu contento, avrebbe sporcato la lama con il suo bersaglio. Così, si avvicinò ad una telecamera ed inveì.
“Padre, esci allo scoperto, sono qui per toglierti la vita!”
Il greco salì velocemente, mentre Jeremy si ritrovò di fronte Vladimir Kranyo che cercava la fuga, uccidendolo con una coltellata. Il russo fece in tempo ad accorgersi che i suoi sogni di gloria erano andati perduti prima che la sua vita cessasse. Kratos raggiunge nel frattempo la più importante stanza del laboratorio, incredibilmente sprovvisto di ogni serratura elettronica, perfin troppo facile. C’era un uomo all’interno della stanza ed il greco lo riconobbe: era Terrence Platypus, uno dei tre scienziati della Triade nebulosa.
Kratos: “dov’è mio padre?”
Terrence: “quel bastardo ci ha traditi, vi ha consegnati a voi”
Kratos: “di che stai parlando?”
Terrence: “secondo te perché siete ancora tutti vivi? Sono saltate le nostre difese e le nostre migliori guardie sono state mandate in ferie proprio oggi. Efeso ha previsto tutto, ecco perché non è venuto alla riunione odierna”
Kratos: “quindi, lui vi voleva morti?”
Terrence: “esattamente. Ci vuole morti perché desidera essere l’unico possessore del segreto che abbiamo scoperto in tutti questi anni di lavoro”
Kratos: “se lui vuole che il segreto rimanga sepolto, allora farai meglio a condividerlo con me”
Terrence: “sì, per quanto mi dispiaccia trattare con spazzatura umana come voi, ti dirò quello che so”
BANG
Un colpo di fucile a pompa trapassò il petto di Terrence Platypus da una parte all’altra. Era Aisha, con le lacrime agli occhi ed una voglia disperata di farla finita con questa storia.
Kratos: “fermati un attimo, Aisha!!!”
BANG
Aisha: “fermarmi? Perché dovrei fermarmi? Questo è uno degli uomini che hanno rovinato la mia vita e merita di morire”
BANG, BANG, BANG, BANG
I sei colpi in canna vennero scaricati completamente, poi la ragazza crollò in ginocchio.
Kratos: “stolta, stava per rivelarmi la verità sul progetto Olimpo”
Aisha: “cosa vuoi che mi interessi? Desidero solo che loro siano tutti morti”
Kratos: “tranne uno: mio padre. È stato lui a farci penetrare fin qui, li ha voluti morti per custodire un importante segreto, il risultato di questo progetto”
Jeremy: “oh, oh, oh, cosa mi tocca sentire! Allora questa faccenda non si è ancora conclusa. Questo non va bene”
Kratos: “vi prometto che troverò mio padre e gli toglierò la vita”
Jeremy: “non fare follie, ti aiuteremo noi. Ormai della famiglia, siamo tutti fratelli qui dentro. Fratelli in cerca di libertà. E tuo padre è un obiettivo comune. Vuoi essere tu a giustiziarlo? Fai pure se questo è richiesto dal tuo orgoglio. Ma noi non ti abbandoneremo, John, verremo con te alla ricerca di quel lurido scienziato”
Kratos: “io sono suo figlio…”
Jeremy: “ed allora? Tu sei diverso! Tu sei un eroe. Riavrai presto la libertà che cerchi”
Kratos: “voglio scoprire qual è il segreto che ha cercato di nascondere per sempre!”
Jeremy: “glielo chiederai di persona. Dammi qualche giorno e scoprirò dove trovarlo, non potrà fuggirci. Fratelli, distruggete tutti i database e gli strumenti nel laboratorio, così che non ci siano più proiezioni nelle nostre menti. Il progetto Olimpo è finalmente morto!”
Tutti erano festanti, tranne Kratos… ed Aisha. La ragazza era felice, ma aveva sofferto troppo negli anni precedenti. Il guerriero le tese la mano e con questa le asciugò le lacrime sul volto. Aisha lo abbracciò, sentendo il suo calore e la sua risolutezza.
Kratos: “per te è tutto finito, Aisha. Sei libera”
Aisha: “anche tu sei libero, John”
Kratos: “non sarò libero finché mio padre sarà in circolazione”
Aisha: “verrò con te, lo troveremo assieme”
Isaia: “e ci sarò anch’io. Tesoro, stai bene?”
Aisha: “non chiamarmi tesoro, sono solo una tua amica d’università”
Isaia: “sì, ma ti ho visto piangere. Se vuoi conosco un trucco selvaggio per farti divertire, quando torniamo a Berkeley potrei mostrartelo…”
Aisha: “quel trucco puoi tenertelo per il tuo stesso posteriore!”
Il cielo si scharì, era la speranza a rendere speciali queste persone. Kratos si accorse che più tempo passava con loro, più si sentiva parte di un gruppo. Così come il Violence Club, tutti avevano una missione in comune da portare avanti. James McFist, Jeff Hygthler e perfino The Destroyer erano suoi amici, il primo grande legame della sua vita. Desiderava tornare da loro per mostrare che in una missione come la loro può esistere anche il sorriso, una fonte di speranza.
Voglio donare al mio gruppo la speranza, perché non basta solo la determinazione. Ho imparato a credere che il futuro possa riservare qualcosa di positivo. Lottare assieme, vincere con la forza di gruppo. Voi siete i miei inseparabili compagni di battaglia, mi avete appoggiato senza mai chiedermi niente. Ed assieme combatteremo ancora una volta. La gloria ci aspetta, aprite le vostre braccia per afferrarla.
La vita è solo un sogno, ma noi non ci sveglieremo, continueremo a sognare per il resto dei nostri giorni. Insieme, lo modelleremo a nostro piacimento. Saremo i rivoluzionari della vita, i portatori di un messaggio violento, i profeti di una nuova era.
Senza bisogno di Potere
Senza bisogno di Denaro
Senza bisogno di una Apocalisse
Ma solo della Speranza.