Sotterfugio
RIASSUNTO E COMMENTO
Dahlia arriva nella sala comune della bettola, qui trova veod, e cerca di cogliere l'occasione per farsi offrire una birra. Si fingerà una donnina fragile e perbenista, e la spunterà andando via con qualche moneta.
Grazie a veod per essersi prestato, role breve ma simpatica. Alla prossima ;)
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VOED (bancone) Ricard lo serve rapidamente e poi torna alle sue faccende. Sorseggia tranquillamente il principe pensando da dove iniziare le sue ricerche sull'isola. Il luogo non lo stimola molto, anzi, proprio per nulla, ma da qualche parte deve pur iniziare visto che il suo sicario si è rivelato un'autentica iettatura. Nessuna notizia>>
VOED nessuna informazione, solo buio e dimenticanza. Questo non va bene e più volte l'Asgardiano ha desiderato metterle le mani addosso e farla a pezzi, macchiandosi di quels angue infido. La calma raggiunta in quei giorni e, finalmente, il riposo, sembrano lasciare il posto alla frenesia e alla rabbia, ma deve controllarsi, mantenere il sangue freddo e la lucidità, soprattutto. E' quella>>
VOED la sua arma migliore, la lucidità.
DAHLIA { Scale > Sala comune }{ Di certo non ha un aspetto rassicurante, avvolta nel mantello e incappucciata. Del resto, è risaputo che la bettola è frequentata da tipi ben poco raccomandabili, e lei è proprio una di quelli. Attenti alle borse, signori. Le scale vengono rapidamente discese, il passo è svelto, eppure silenzioso, estremamente. In modo sempre più maniacale, Dahlia >>
DAHLIA >> analizza bene ogni passo compiuto, tentando di renderlo più
DAHLIA >> muto possibile [ furtività +1 ] Giunge finalmente alla Sala comune Che si mostra vuota, se non per il solito Ricard ed un avventore mai visto prima. Chissà che non riesca a strappare una birra, questa sera. Si avvicina al bancone, prendendo posto su uno sgabello proprio accanto al parirazza. Gli getta uno sguardo veloce, >>
DAHLIA >> poi cerca la figura dell'oste che purtroppo, al momento, è sparito sul retro. Sbuffa, impaziente }
VOED (bancone) Poco gli importa chi sia il nuovo avventore che per puro caso scruta mentre si volta verso Ricard che sparisce dietro la cucina; egli fa i propri affari e continua a bere la propria birra interrogando, di tanto in tanto, il buon Ricard in merito ai traghettatori che salpano dal molo, alzando, per forza di cose, la propria voce e facendo partecipi anche altri possibili >>
VOED presenti, dei suoi discorsi. Nuovemtne si volta per osservare il viandante e soffermarvici lo sguardo per qualche istante, come a volerlo studiare. Non ha motivi per intratenerci una conversazione e attende solo che Ricard risponda ai suoi interrogativi in merito ai traghettatori.
DAHLIA { Bancone }{ Porta la mano sinistra al capo, in modo che il viso possa essere reso ben visibile con la ricaduta del cappuccio sulle spalle. Ricard torna e lei gli lancia uno dei suoi grandi sorrisi, un odi quelli che prendono tutta la bocca e non solo gli angoli. Si accorge degli sguardi dell'altro avventore, e non può fare a meno di ascoltare le sue parole. Dovrebbe >>
DAHLIA >> essere sorda per poterlo evitare. Si volta e lo scruta lungamente. Un giovane, solo qualche anno più di lei probabilmente. Che la commedia abbia inizio! } Non voglio assolutamente impicciarmi dei vostri affari ser, davvero, ma il discorso sui traghettatori è molto interessante. Vedete, sono nuova di queste lande, e nemmeno io so bene come si arriva all'Isola. >>
DAHLIA >> Dicono che sia tanto bella, mi piacerebbe molto visitarla { si finge una povera ed ingenua viandante, e le riesce pure bene [sotterfugio +2] }
VOED (bancone) La donna, perchè di donna si tratta, gli porge verbo ed egli, sorridente, poichè in questi casi, in quelle terre e in quei momenti, è bene essere cordiali, rispode: ''Si milady, è una bella terra, almeno per chi la sa apprezzare. Molti preferiscono la dura scorza della pietra o la sabbia della spiaggia, piuttosto che i verbi boschi di Avalon. L'isola è raggiungibile>>
VOED con dei traghetti al molo della baia.'' Non proseguirà, ha già dato abbastanza informzioni da risultare anche pedante. Rimarrà con lo sguardo incollato al boccale semipieno di birra, che viene oscillato con la mano destra, bagnando i pensieri che inevitabilmente vi si vanno inzuppando. Lo sguardo perso non mostra malinconi o tristezza, ma solo quella voglia irrefrenabile di raggiungere>>
VOED il proprio obiettivo. La determinazione è l'uncia luce, al momento, percepibile dallo sguardo del nobile.
DAHLIA { Bancone }{ Ascolta le parole dell'uomo, e non vi trova nulla di nuovo. Dopo anni ed anni passati lì è il minimo che uno deve sapere. Eppure anche quando lui termina di parlare torna ad incalzare. Proprio non li vuole sganciare i denari per questa birra! } oh capisco { dice, continuando con la sua farsa } Perdonatemi se ancora vi disturbo, ma vi è un'altra cosa che mi preme sapere. >>
DAHLIA >> Ha un costo elevato questo servizio ? Vedete, io non sono una donna ricca, non ho nemmeno i soldi per pagarmi una birra con quello che mi costa la stanza { e lancia la frecciatina } Ma non vorrei che questo andasse a precludermi la possibilità di vedere l'isola { tenta di muoverlo a compassione, sfruttando il bell'aspetto e la ormai comprovata >>
DAHLIA >> capacità di mentire ed ingannare il prossimo [sotterfugio +2] }
VOED (bancone) La donna continua a chiacchierare e a disturbarlo mentre pensa e questa è una cosa che al Nero Cavallo proprio non va giù, proprio per niente. Risponde in maniera pacata, come sempre. ''Milady, siete una bella donna e se non avete soldi pensate di venire a fare l'elemosina? Provate a denudarvi un pò le cosce evedete che di soldi ne farete parecchi'' (diplomazia+1).>>
VOED Tuttavia lascia sul bancone un pò di denaro, lanciandolo verso di lei ''Così almeno finirete di importunarmi...andate dove vi pare!'' ribatte con un pò di stizza senza mai osservare la donna direttamente negli occhi, ha altre si dovesse mettere a parlare con lei, perderebbe molto della sua concentrazione.
DAHLIA { Bancone }{ Difficile. Estramamente difficile per lei mantenere la calma ed evitare di saltargli alla gola come se fosse una bestia. Ad ogni modo, mantiene il sangue freddo e subito torna a mentire a calarsi nella sua parte di donnetta indifesa e perbenista. Mette su un'aria mortalmente offesa }Che linguaggio! { esclama fingendosi molto più che scandalizzata >>
DAHLIA >> e nascondendo la rabbia. D'altronde si sa, la vita di un ladro è così: tieni la testa bassa e frega il prossimo senza che lui ti guardi in faccia. Intanto si da un gran da fare per arraffare le monete lanciate dall'uomo. Nel caso ci riuscisse, si alzerebbe dallo sgabello } Questo non è affatto il luogo per una signora! { esclama nuovamente. tenterebbe quindi di infilare >>
DAHLIA >> anche le monete nel corsetto, lì dove già sta la chiave. Dovesse riuscire a fare anche questo, si avvierebbe in tutta fretta verso la porta, ancora mettendo su un'aria del tutto indignata [sotterfugio +2] }
VOED (bancone) Sorseggia ancora la sua birra mantenendo lo sguardo fisso sul bancne. Quello che la donna ha da dirgli lo riguarda relativamente anche se, per educazione, dovrebbe prestare attenzione ad ogni minima frase che proferisce. ''No di fatti, solo per le sgualdrine, i malaffari e i tagliagole''. Ma allora principe che ci stai a fare in quel luogo? Si chiede la sua coscienza ce in un lampo>>
VOED di generosità spinge il principe a dire: ''Suvvia milady, prendete qualcosa (diplomazia +1). '' E attende che ella torni indietro, sempre che voglia farlo. QUALora uscisse, non sono di certo problemi suoi e come precedentemente, rimarrà solo nella bettola ad osservare la propria follia sul fondo di un bicchiere.
DAHLIA { > Esterno }{ I passi che la conducono alla porta sono volutamente pesanti. Alle parole dell'uomo sorride, senza darlo a vedere essendo di spalle. Vorrebbe quasi dirgli ''Lo dici a me?'' ma tace, ovviamente, per non mandare a monte il tutto a monte tace. Si volta un'ultima volta verso l'umano, a parlargli } Non credo sia il caso, mi avete molto offesa. Credo che non frequenterò >>
DAHLIA >> mai più un posto simile, addio! { continua con la pantomima, per poi voltarsi ancora e raggiungere l'uscio per recarsi all'esterno [sotterfugio +2] }